La rifinitura: schematizzazione tattica e principi di gioco.

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N.07 MARZO 004 RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET REG. TRIBUNALE DI LUCCA N 785 DEL 5/07/03 DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO COORDINATORE TECNICO: LUCCHESI MASSIMO SEDE VIA E.FRANCALANCI 48 55050 BOZZANO (LU) TEL. 0584 976585 - FAX 0584 97773 T A T T I C A articolo 4 La rifinitura: schematizzazione tattica e principi di gioco. A cura di MARCO CECCOMORI Situazioni e soluzioni per creare i presupposti del goal. Fase offensiva: caratteristiche e finalità delle singole sottofasi. Una delle capacità più importanti richieste ad un allenatore di qualsiasi categoria è quella di organizzare una fase offensiva varia e imprevedibile che riesca ad esaltare le qualità individuali dei propri giocatori al fine di conseguire in partita soluzioni d attacco che permettano di arrivare con produttività alla conclusione. Per raggiungere questo obiettivo è vantaggioso dividere la fase offensiva in alcune sottofasi, ciascuna con finalità specifiche e caratteris tiche proprie. Per quanto detto, è possibile suddividere la fase di possesso palla in 4 sottofasi: post conquista, costruzione, rifinitura, conclusione. Post conquista: è la sottofase immediatamente successiva al recupero della palla. L obiettivo primario in questo caso è quello di consolidare l avvenuto possesso sia attraverso un mantenimento individuale sia attraverso un passaggio verso un compagno. Considerando le caratteristiche del calcio moderno, con molte reti che scaturiscono da situazioni di contrattacco veloce, l ottimale gestione della sottofase di post conquista risulta determinante per la pericolosità delle nostre ripartenze. Costruzione: ha come fine principale quello di articolare la manovra d attacco facendo avanzare la palla in direzione della porta avversaria. E possibile sviluppare diverse tipologie di costruzione, in prevalenza caratterizzate da passaggi lunghi in verticale oppure da passaggi corti. Un altra scelta può essere la costruzione mista, che è una sintesi delle due precedentemente descritte, che alterna cioè passaggi lunghi a quelli corti. Rifinitura: sottofase in cui la squadra cerca di smarcare un giocatore per il tiro. Conclusione: rappresenta l elemento fondamentale che porta alla realizzazione di una rete, considerando la finalizzazione dell azione attraverso un tiro in direzione della porta avversaria.

La rifinitura. In questo articolo prenderemo in considerazione i principi generali della rifinitura, schematizzando le varie tecniche di questa sottofase. Le principali tecniche di rifinitura che possono mettere un calciatore in condizione di andare alla conclusione sono: dribbling, assist sul taglio del compagno, combinazione, sponda sovrapposizione, cross. La rifinitura rappresenta la situazione tattica in cui, a mio avviso, risultano più importanti, oltre all organizzazione tattica collettiva, le qualità individuali dei singoli componenti al fine di consentire alla squadra di creare i presupposti per una segnatura. Insieme ai vari movimenti organizzati in allenamento, infatti, le capacità individuali per esempio di superare il diretto avversario in dribbling o di servire un assist in profondità sul taglio di un compagno premettono alla fase di rifinitura di essere imprevedibile e varia. Come già detto più volte, l obiettivo prioritario della rifinitura è quello di smarcare un giocatore al tiro, cosa che avviene principalmente attraverso la creazione di una situazione di superiorità numerica. Il dribbling, l assist su taglio, la combinazione, la sponda e la sovrapposizione sono tutte tecniche, infatti, finalizzate a creare superiorità numerica che rappresenta lo scopo più importante per arrivare ad una favorevole occasione di segnatura. Sulla rifinitura esercita la propria influenza anche la strategia difensiva avversaria. Con una squadra che difende con molti uomini sotto la linea della palla e in prossimità della propria area con l obiettivo di chiudere in maniera marcata gli spazi davanti al portiere, risulta più produttivo proporre manovre aggiranti tendenti allo sfruttamento delle fasce laterali attraverso azioni di sovrapposizione e di dribbling. Viceversa, una squadra che difende alta oppure che attacca con molti uomini magari per recuperare una situazione di svantaggio, lasciando così spazi importanti tra la linea difensiva e la porta, favorisce soluzioni offensive attraverso il ricorso a passaggi in profondità su movimenti in taglio dei riceventi. Prenderemo in esame ora i principi generali delle varie tecniche di rifinitura. Dribbling Il dribbling rappresenta la capacità individuale di superare con palla il diretto avversario. Il superamento di un avversario con il dribbling comporta principalmente due vantaggi: la palla scoperta, con la possibilità quindi di effettuare un passaggio in verticale senza opposizione avversaria; la superiorità numerica, che costringe la squadra rivale ad eseguire dei movimenti a scalare, che se non vengono effettuati con i tempi giusti e automatismi corretti, possono destabilizzare l organizzazione avversaria. Quindi, il giocatore che sia capace di superare un avversario per mezzo di un azione personale di dribbling, si crea automaticamente dello spazio libero ed esclude momentaneamente dal gioco un avversario. E di grandissima utilità per la squadra avere dei giocatori in possesso di tale abilità, in quanto creano spazi per sé e provocano disorientamento negli avversari. Il dribbling non deve mai essere fine a se stesso, ma deve servire a sviluppare un efficace gioco offensivo. Tale gesto tecnico di guida della palla finalizzato al superamento di un avversario è eseguito allo scopo di: conquistare spazio in avanti, concludere, passare e crossare, superare la pressione avversaria, rendendo inefficace il pressing avversario. www.allenatore.net

Un efficace azione di dribbling, oltre alla palla scoperta e alla creazione di superiorità numerica, ha il vantaggio tattico di poter prescindere dall inserimento in avanti dei compagni, che possono rimanere sotto la linea della palla, pronti ad intervenire nel caso di perdita del possesso palla e presidiare le zone pericolose. Compito fondamentale dell allenatore è quello di mettere in condizione i giocatori più dotati di questa particolare qualità di esprimersi al meglio attraverso movimenti in campo e collocazioni tattiche che esaltino queste potenzialità. Da tenere in considerazione a tale scopo è il fatto che è possibile distinguere in due categorie i calciatori più abili nel superamento dell avversario nell uno contro uno, e cioè: giocatori dal dribbling tecnico, giocatori dal dribbling fisico. I primi sono quelli che amano avere il difensore di fronte a loro e partire quasi da fermo, utilizzando varie finte di corpo per disorientare e superare il diretto avversario. Questi giocatori devono essere messi in condizione di esaltare le proprie caratteristiche, cosa che è possibile il più delle volte servendoli sui piedi dopo che questi hanno effettuato piccoli movimenti di smarcamento per crearsi lo spazio necessario nei confronti del marcatore per girarsi e puntarlo. In figura il giocatore esegue un movimento lungo-corto-dentro ricevendo il passaggio per poi puntare il diretto avversario. Fig. I calciatori dal dribbling fisico invece hanno la caratteristica di ricercare il superamento del diretto avversario sfruttando le loro qualità di velocità e potenza. Questi giocatori hanno bisogno solitamente di ampi spazi di gioco a disposizione e devono essere serviti già lanciati per esaltare le proprie qualità fisiche (vedi figura ). Fig. Assist sul taglio del compagno. Si tratta del passaggio in verticale che tende a sfruttare il classico movimento della punta che si smarca in profondità. Affinché sia possibile arrivare a questa tecnica di rifinitura si devono concretizzare le seguenti condizioni: il giocatore che effettua l assist deve essere più arretrato rispetto al compagno che si smarca, il ricevente deve smarcarsi in profondità liberandosi dalla marcatura del diretto avversario, l assist del rifinitore deve essere eseguito sulla corsa dell attaccante che si è smarcato. Come è possibile notare da quanto appena detto, perché sia possibile eseguire correttamente questa tecnica di rifinitura è necessaria una affiatata intesa tra il rifinitore e il ricevente, con il primo infatti che deve eseguire una passaggio filtrante sulla corsa del compagno con i temi giusti e con il secondo che deve scegliere il momento giusto per attaccare la profondità senza andare in fuorigioco. Per questo, è importante che la distanza tra i due giocatori non sia troppo elevata. Infatti, tanto più sarà ampio lo spazio tra i due e maggiori saranno le difficoltà di esecuzione di questa tecnica di rifinitura. www.allenatore.net 3

Un altro fattore da tenere in considerazione al fine di ottimizzare l assist sul taglio è quello che tiene conto dello spazio tra la linea difensiva e la porta avversaria. Infatti, più campo avrà il ricevente a disposizione per muoversi in profondità e maggiori probabilità ci saranno che l assist vada a buon fine. Lo spazio disponibile per il taglio influenza anche l angolo di movimento del ricevente. Con una linea difensiva bassa l attaccante sarà costretto ad adottare un taglio piuttosto piatto (vedi figura 3), mentre con una difesa alta lo smarcamento del ricevente avrà un angolo più ampio e sarà direzionato maggiormente verso la porta (vedi figura 4). Fig. 3 Fig. 4 Combinazione Le combinazioni rappresentano tutte quelle situazioni che nascono da azioni a due giocatori che portano uno di questi a liberarsi per il tiro in porta. Questa tecnica di rifinitura, vista la rapidità con cui deve essere effettuata affinché risulti efficace, è utile contro difese arroccate, con difese che marcano ad uomo e quando la linea difensiva avversaria si trova vicino alla propria porta. I più comuni tipi di combinazione sono: dai e vai (o triangolo), dai e segui, velo. Nel primo tipo di combinazione il possessore effettua un passaggio in direzione di un compagno che fa da muro e va a ricevere il passaggio di ritorno smarcandosi a destra o a sinistra con un cambio di velocità per eludere la marcatura del diretto avversario (vedi figura 5). In considerazione di queste caratteristiche, la corretta esecuzione del dai e vai presuppone una perfetta sintonia di movimento tra i due giocatori in azione. Il dai e segui è un azione simile a quella appena descritta, con la sola differenza che il possessore va a ricevere il passaggio di ritorno fintando un movimento laterale ed invece seguendo la direzione della palla. Sono azioni solitamente effettuati dall esterno verso il centro che hanno l obiettivo di smarcare un giocatore al tiro da posizione centrale (vedi figura 6). L ultimo tipo di combinazione che prendiamo in esame è il velo. Questo tipo di azione si concretizza con una finta del giocatore a cui è indirizzata la palla, che ha l obiettivo di far giungere la sfera ad un compagno che si trova in una posizione di campo più favorevole. www.allenatore.net 4

Fig. 5 Fig. 6 Sponda La sponda può essere definita come l assist indirizzato dal giocatore con spalle rivolte alla porta avversaria verso il giocatore che si inserisce in direzione della porta. Questa tecnica di rifinitura, a differenza della combinazione, vede la partecipazione di tre giocatori, e cioè colui che inizia l azione, il giocatore che effettua la sponda e il calciatore che si inserisce in profondità (vedi figura 7). Fig. 7 La sponda crea notevoli problemi alla difesa avversaria, in quanto il marcatore diretto del giocatore in inserimento si trova in difficoltà a controllare contemporaneamente il movimento della palla e del ricevitore. Affinché questo tipo di rifinitura vada a buon fine è importante che la distanza tra il giocatore in inserimento e il rifinitore non sia troppo ampia. Naturalmente, più la sponda verrà effettuata in prossimità dell area di rigore avversaria e più dovrà essere eseguita in velocità in considerazione dei sempre minori spazi di gioco a disposizione. Sovrapposizione La sovrapposizione è il movimento del giocatore che arrivando da dietro si affianca e poi supera il compagno con palla. Il possessore ha così due soluzioni di passaggio, servire il giocatore che si è sovrapposto oppure passare ad un terzo, condurre palla o eseguire un dribbling in direzione della porta avversaria. La sovrapposizione crea difficoltà al difensore in quanto si trova con due avversari da contrastare. Questa tecnica di rifinitura può essere di due tipi: esterna, interna. La sovrapposizione esterna avviene quando il giocatore che si inserisce affianca e supera esternamente il possessore di palla (vedi figura 8). In quella interna, invece, il giocatore in inserimento effettua tale movimento affiancando e superando il possessore in direzione centrale (vedi figura 9). www.allenatore.net 5

Fig. 8 Fig. 9 Cross Il cross è una tecnica di rifinitura fondamentale quando si trovano squadre chiuse che difendono con molti uomini in prossimità dell area di rigore. Si cerca infatti di sfruttare le fasce laterali con azioni avvolgenti con l obiettivo di allargare le maglie avversarie e trovare spazi favorevoli da attaccare. La differenza sostanziale con le altre tecniche di rifinitura precedentemente analizzate sta nel fatto che con il cross non è necessario creare una situazione di superiorità numerica per arrivare alla conclusione, ma basta che il ricevente arrivi sul traversone prima del diretto avversario. Una prima distinzione da fare è quella relativa ai vari tipi di cross, che possono essere classificati in: cross da fondo campo; cross alle spalle della difesa; cross da posizione arretrata. Nel cross da fondo campo i riceventi si trovano in una situazione percettiva di vantaggio rispetto ai difensori. Infatti essi hanno la possibilità di vedere perfettamente la provenienza della palla, gli avversari e la porta. I difensori, al contrario, sono in una condizione di difficoltà nel controllo contemporaneo della sfera e degli avversari, dovendo, come si suol dire, dare un occhio alla palla e uno agli attaccanti. Questa situazione è ulteriormente complicata dalla posizione della porta, che è collocata alle loro spalle. I riceventi devono sfruttare questo vantaggio muovendosi con i tempi giusti e occupando Fig. razionalmente gli spazi in area (vedi figura 0). 0 Il cross alle spalle della difesa può risultare molto redditizio, soprattutto nei confronti di difese schierate a zona, che non prevedono cioè la presenza di un libero di copertura dietro gli altri difensori. In questo caso il crossatore deve essere abile ad effettuare un traversone teso al centro alle spalle dei difensori, che saranno costretti a correre verso la loro porta con conseguenti oggettive difficoltà. www.allenatore.net 6

Il cross alle spalle della difesa va eseguito anche se il possessore esterno si trovi nella condizione di proseguire palla al piede verso la linea di fondo, soprattutto quando si valuti il reparto arretrato mal posizionato o impreparato: la ricerca del fondo campo darebbe il tempo agli avversari di riposizionarsi correttamente (vedi figura ). Infine, i traversoni effettuati da posizione arretrata sono senz altro i meno impegnativi per la difesa, con gli attaccanti in condizione di notevole difficoltà nello smarcamento nei confronti degli avversari che hanno tutto il tempo per disporsi correttamente. Questo tipo di cross può essere utile se viene effettuato sul secondo palo e in direzione di un attaccante forte nel gioco aereo che ha il compito di eseguire una sponda per un compagno (vedi figura ). Fig. Fig. www.allenatore.net 7