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1 Preview ORGANIZZAZIONE DI SQUADRA PERNISA MATTEO A seguire un assaggio del libro ORGANIZZAZIONE DI SQUADRA di Matteo Pernisa. In particolare, nell estratto, l autore analizza alcune soluzioni difensive ed offensive attuabili con il modulo --. MODULO -- Sicuramente è il sistema di gioco con le più varie soluzioni offensive. CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL MODULO Fase difensiva: Avendo ben tre giocatori offensivi si inizia a pressare alto. I primi giocatori ad uscire sul possessore palla sono i tre attaccanti. Squadra corta in avanti. Esterni di difesa mobili perché devono essere bravi a difendere in spazi ampi. Interni di centrocampo pronti a scivolare sull esterno. Fase offensiva: Squadra costruita sulle catene di gioco a tre giocatori (terzino/interno/esterno). Sfruttamento dell ampiezza del campo con le ali. Principio di collaborazione tra i giocatori di una stessa catena. Sfruttamento dello sviluppo della sovrapposizione a due/tre giocatori. Uso dei tagli. Uso del cambio di gioco per la terza punta.

2 1. Strutturazione degli schemi offensivi Sovrapposizione a tre giocatori (uno/tre) Concettualmente uguale a quella proposta per il --. Sviluppo di gioco molto congeniale al -- perché sfrutta lo scaglionamento naturale dei giocatori della catena di gioco. Quindi la giocata sarà: per (A), scarico per (B), nello spazio per (C). Varianti: potrà giocare per (incontro o profondo) potrà giocare per nel taglio. FIG. Movimenti della catena di gioco Un principio fondamentale della fase offensiva del -- è l intercambiabilità dei giocatori di una stessa catena di gioco (secondo i seguenti concetti generali).

3 Con palla al terzino: L interno di centrocampo () e l esterno d attacco () si muovono con movimenti contrapposti. Se è corto è lungo. Se è lungo è corto. Se è dentro è fuori. Se è fuori è dentro. Esempi: FIG.0

4 FIG.1 La giocata prioritaria è per l attaccante esterno che dovrà cercare di smarcarsi mettendosi possibilmente in condizione tale da poter puntare la porta o facilitare l uscita della squadra (quindi dovrà ergersi a punto di riferimento mobile). Con cambio di gioco: attacca dentro. attacca fuori. sostiene l azione pronto a giocare la palla che esce o a sovrapporsi nel caso sia possibile.

5 FIG. Può capitare che la parti si invertano (cambio di catena): attacca dentro. attacca fuori. sostiene l azione. FIG. Oppure:

6 attacca dentro. attacca fuori. sostiene l azione. FIG. Una volta sviluppata l azione, un altro principio che regola i movimenti offensivi dei tre giocatori di una catena di gioco è il seguente: uno sopra la palla e uno sotto la palla. Esempio: riceve essendo marcato e non può guadagnare campo quindi parte alla conquista dello spazio sopra la palla, rimane sotto per lo scarico.

7 FIG. Movimenti della punta centrale Avendo tre punti di riferimento offensivi che si dividono l ampiezza del campo, il centravanti non deve muoversi per tutto il fronte d attacco. A squadra schierata deve far giocare e far muovere le catene esterne per poi dare giocate. Esempio: Palla sull esterno basso, si muove per allargare lo spazio di gioco della catena. Per poi, se sono riusciti ad uscire giocando, andare nel taglio o in appoggio a cercare la palla. Movimento ad allargare il campo:

8 FIG. Movimento a chiudere verso la porta: FIG.

9 Se la squadra non riesce ad uscire con i movimenti della catena, diventerà il riferimento offensivo prioritario. Taglio sopra e taglio sotto taglia nello spazio aprendosi verso il lato della palla, una volta superato dalla palla lungolinea si gira a va a tagliare sotto al centravanti verso la porta avversaria e ricevuta la sponda di punta la porta per la finalizzazione o l assist. FIG. OSSERVAZIONI Importante che le ali giochino con schiena sulla riga. Al giocatore fermo sulla linea va giocato pallone sui piedi. Se si tengono le ali molto larghe si gioca in ampiezza e si permette loro di avere il difensore più lontano e quindi spazio per puntare. Con le ali un poco più strette si ha la possibilità di cercare maggiormente la zona cieca con i tagli. Il play maker deve essere sempre a sostegno dell azione (dietro la linea della palla) per poter dare sfogo alla

10 manovra. Gli esterni di difesa devono accompagnare a turno (uno deve sempre uscire dalla linea a quattro dei difensori) l azione offensiva per collaborare con i giocatori della propria catena. Le punte cercano sempre come movimento prioritario il taglio in zona cieca (se non è più possibile escono alla ricerca del pallone). La spizzicata non è un tema offensivo particolarmente congeniale al -- perché le tre punte sono larghe e quindi non si riesce ad andare a raccogliere il pallone alle spalle del centravanti. Ricordarsi che essendoci tre attaccanti occorre grande movimento per creare spazio.. Strutturazione schemi difensivi Si è detto che le punte con squadra schierata sono i primi difensori. Gli interni di centrocampo di conseguenza vanno a dare copertura alle punte e a prendere gli appoggi vicini. Focalizzeremo l attenzione su alcuni movimenti particolari del --. Triangolo difensivo delle tre punte Importante per le tre punte su palla centrale che: Il centravanti balli in zona centrale chiudendo la giocata verticale I due esterni d attacco vadano a formare i vertici bassi del triangolo difensivo andando a stringere la diagonale leggermente verso l interno per poi uscire sull esterno avversario.

11 FIG. Movimento a scalare dell interno Essendo di norma l attaccante esterno il prima a cercare la palla avversaria, l interno sull uscita dell ala centralmente deve essere pronto a scivolare sull esterno. FIG.0

12 Naturale che con l avvicinarsi alla propria porta sarà il terzino ad uscire sull appoggio sulla riga, perché la squadra si accorcia e quindi l ala e il terzino si avvicinano e il centrocampista si preoccupa di dare copertura verso l interno del campo. FIG.1 Raddoppio basso Osservando l ultima situazione di gioco, si può facilmente comprendere che l aiuto in raddoppio a sia effettuato da per avere come riferimento sopra la linea della palla una volta rientrati in possesso di quest ultima.

13 FIG. Raddoppio alto Mentre sull uscita a pressione di sarà che verrà in soccorso per il raddoppio di marcatura mentre il riferimento offensivo sarà venuto sul lato forte a disturbare il possibile sostegno centrale. FIG.

14 Movimento difensivo dell ala sul lato debole L ala sul lato debole deve leggermente arretrare in diagonale andando a coprire lo spazio sull esterno opposto, senza arretrare troppo ma rimanendo a metà strada, pronto per ripartire all offesa o pronto ad uscire a pressione sull avversario. FIG. OSSERVAZIONI Il -- ha il grande vantaggio di essere scaglionato naturalmente e quindi di formare triangoli difensivi senza particolari movimenti da effettuare. Nelle tre linee di gioco ha i giocatori ripartiti in maniera omogenea e quindi facilità di coprire il campo. Si può giocare anche con quattro difensori completamente bloccati, ma si perdono così molte peculiarità insite nel modulo.

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