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Convegno scientifico Evoluzione del clima: tendenze, effetti e scenari futuri Trento, 21-22 febbraio 2008 EFFETTI SU AGRICOLTURA E SUOLI Luigi Perini Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura Unità di ricerca per la climatologia e la meteorologia applicate all agricoltura ( - CMA) www.ucea.it Roma, via del Caravita, 7a lperini@ucea.it

"Lo Sciacallo nacque in agosto le piogge caddero in settembre; uno spaventoso diluvio come questo - esso disse - non l'ho visto mai!" da: Il secondo libro della giungla di Joseph Rudyard Kipling

Variazioni climatiche nel passato remoto (Fonte: L.Mariani., 2006)

Il CLIMA è definito dalla sintesi delle condizioni atmosferiche istantanee (condizioni meteorologiche)

Clima modificato distribuzione frequenze Variabilità Clima di riferimento Probabilità di eventi estremi Media Media cc (Fonte: B. Smith, 2001)

Precipitazioni: evoluzione del clima di riferimento Temp. minima: evoluzione del clima di riferimento Temp. massima: evoluzione del clima di riferimento

Tendenza secolare nel periodo 1860 2003 in Italia + 1.0 C - 5 % Temperatura media annua Precipitazione totale annua (Fonte: Maugeri et al., 2006)

TEMPERATURA Confronto rispetto ai valori climatici del trentennio 1961-1990 Variazioni che ci si attende possano consolidarsi nel brevemedio periodo nell ipotesi di persistenza delle attuali tendenze.

PRECIPITAZIONI Confronto rispetto ai valori climatici del trentennio 1961-1990 Variazioni che ci si attende possano consolidarsi nel brevemedio periodo nell ipotesi di persistenza delle attuali tendenze.

L Agricoltura in ITALIA Superficie Agricola Utilizzata (SAU/2004) 14.710.000 ha (Fonte: INEA, 2007)

Comparto Agro-Alimentare/ PIL PIL nazionale 2006 Comparto Agro-Alim. 15.5% (229 miliardi di ) (Fonte: INEA, 2007)

Ruoli non economici dell Agricoltura Presidio e salvaguardia del territorio Conservazione del paesaggio Contrasto del degrado ambientale Conservazione della cultura tradizionale

Fattori meteo/climatici di interesse per l agricoltura: Radiazione solare fotosintesi e crescita, fotorespirazione, evapotraspirazione, fototropismo, fotoperiodismo, sviluppo fenologico, fioritura, maturazione, Precipitazioni meteoriche metabolismo vegetale, veicolazione dei nutrienti, scambi pianta-ambiente, turgescenza organi, struttura ed evoluzione dei suoli, Movimento delle masse d aria ricambio della CO2, evapotraspirazione, assorbimento radicale, trasporto pollini, disseminazione, trasporto di spore e insetti, arieggiamento delle chiome e dispersione dell umidità in eccesso, microlesioni che facilitano le infezioni fungine, allettamento, schiantamento di rami, sradicamento, filloptosi, crescita deformata (legno di compressione), trasporto di sostanze abrasive, trasporto di salsedine, erosione terreni...

Possibili effetti dei cambiamenti climatici sull agricoltura: Aumento temp. Diminuzione prec. Entrambe le cause. Onde di calore (heat waves) e decadimento della qualità e quantità delle rese Accelerazione dello sviluppo fenologico Maggiore durata della stagione di crescita (precoce ripresa vegetativa e ritardata dormienza invernale) Aumento dei danni da gelate (primaverili tardive e precoci autunnali) Minore accumulo di chilling units Aumento della frequenza di eventi estremi Aumento del rischio di incendi

Possibili effetti dei cambiamenti climatici sull agricoltura: Aumento temp. Diminuzione prec. Entrambe le cause. Aumento dei fabbisogni irrigui, in coincidenza di minore (e più costosa) disponibilità idrica Difficoltà di ricostituzione delle risorse idriche Aumento del carico di parassiti crittogamici ed entomatici e del numero delle loro generazioni nella stagione colturale Introduzione ed acclimatamento di nuovi parassiti (crittogamici ed entomatici) Spostamento degli areali di coltivazione Maggiore possibilità di intrusione del cuneo salino (salinizzazione delle falde e dei terreni) Degrado dei suoli e desertificazione

Adattamento al Cambiamento Climatico Adeguamenti dei sistemi ecologici, sociali ed economici che diano risposta ai segnali di cambiamento climatico, ai loro effetti ed impatti per: ridurre la vulnerabilità limitare I danni cogliere le nuove opportunità

!" ""# $"$ %&'"( )&"# * * + +, - - -./ * +, - 0 / 1

Grazie dell attenzione Qualsiasi cosa tu faccia è insignificante. È molto importante, invece, che tu la faccia. (Mahatma Gandhi)

Nord Italia: numero medio annuale di gelate (T < 0 C). (Fonte: Perini e Ranuzzi, 2002)

Frumento tenero: influenza della temperatura in diversi periodi dell anno Periodi dell'anno Temperatura massima Anni con rese basse Anni con rese elevate Temperatura minima Anni con rese basse Anni con rese elevate 01-gen 20-gen < 2 C > 8 C < -4 C > 0 C 21-gen 09-feb 0-8 C > 8 C < 0 C 0-2 C 10-feb 29-feb 8-12 C 4-8 C === 0-2 C 01-mar 20-mar === 6-14 C > 8 C 0-8 C 21-mar 09-apr === === > 8 C 4-8 C 10-apr 29-apr > 20 C < 18 C === 6-8 C 30-apr 19-mag > 22 C < 22 C > 14 C 12 C 20-mag 08-giu > 30 C < 24 C === 14-16 C (fonte: L.Perini, 1993)

Andamento medio annuo delle Sommatorie termiche (Tsoglia = 10 C) calcolate su base annua per l intero territorio nazionale. (Fonte: Perini e Ranuzzi, 2002)

30 25 20 15 10 5 0-5 -10-15 -20 sviluppo fenologico Var. Chardonnay - Conegliano Veneto Germ Fior Inv Racc 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 P (50) della data di: Germ Fior Inv Racc 13/4 3/6 8/8 10/9 (Fonte dati: CRA-VIT, 2001)

25 20 15 10 5 0-5 -10-15 -20 sviluppo fenologico Var. Merlot - Conegliano Veneto germ. fior. inv. racc. 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 P (50) della data di: Germ Fior Inv Racc 17/4 8/6 11/8 21/9 (Fonte dati: CRA-VIT, 2001)

30 25 20 15 10 5 0-5 -10-15 -20-25 sviluppo fenologico Var. Trebbiano - Conegliano Veneto germ. fior. inv. racc. 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 P (50) della data di: Germ Fior Inv Racc 26/4 12/6 17/8 29/9 (Fonte dati: CRA-VIT, 2001)

25 20 15 10 5 0-5 -10-15 -20 sviluppo fenologico Var. Sangiovese - Conegliano Veneto germ. fior. inv. racc. 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 P (50) della data di: Germ Fior Inv Racc 15/4 8/6 11/8 26/9 (Fonte dati: CRA-VIT, 2001)

20 15 10 5 0-5 -10-15 -20-25 sviluppo fenologico Var. Cabernet s. - Conegliano Veneto germ. fior. inv. racc. 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 P (50) della data di: Germ Fior Inv Racc 23/4 9/6 17/8 24/9 (Fonte dati: CRA-VIT, 2001)

Analisi del cinquantennio 1951-2000 : aumento delle precipitazioni piovose estreme Tendenza del contributo degli eventi estremi al totale annuo di precipitazione (Fonte: Esposito S. et al., 2006)

(fonte: C. Beltrano et al., 2007)

Sequenze di giorni consecutivi con assenza di pioggia (dry spells) Periodo 1981-2000 Aumento significativo dei periodi secchi, in special modo di quelli molto lunghi La tendenza risulta più significativa nel periodo ottobre - marzo durante il quale si costituiscono le riserve di acqua nei bacini e nel suolo. (Fonte: Esposito S. et al., 2006)

Regione Periodi secchi (n.gg) 1961-1990 Periodi secchi (n.gg) 1971-2000 Variazione Abruzzo 108 106-2% Basilicata 113 120 6% Calabria 126 130 3% Campania 110 115 5% Emilia Romagna 120 121 1% Friuli Venezia Giulia 99 100 1% Lazio 122 127 4% Liguria 146 144-1% Lombardia 118 121 3% Marche 98 103 6% Molise 111 109-2% Piemonte 139 142 3% Puglia 141 143 1% Sardegna 175 179 2% Sicilia 172 170-1% Toscana 122 126 4% Trentino Alto Adige 103 108 5% Umbria 104 109 4% Valle d'aosta 130 143 10% Veneto 112 112 0% Italia 131 134 2% (Elaborazione: L. Perini, 2008)

Standardized Precipitation Index Regione freq < -0.99 1961-1990 freq < -0.99 1971-2000 Variazione Abruzzo 57 63 10% Basilicata 58 64 11% Calabria 65 63-2% Campania 60 59-3% Emilia Romagna 54 57 7% Friuli Venezia Giulia 57 66 15% Lazio 55 56 1% Liguria 52 62 19% Lombardia 58 62 7% Marche 50 62 24% Molise 54 51-5% Piemonte 50 55 9% Puglia 58 61 5% Sardegna 62 57-8% Sicilia 62 60-4% Toscana 57 52-8% Trentino Alto Adige 53 72 35% Umbria 52 55 6% Valle d'aosta 55 49-12% Veneto 53 65 22% Italia 57 60 5% (Elaborazione: L. Perini, 2008)

Fabbisogno irriguo complessivo (cereali, colture ortive, colture industriali, foraggere, legnose agrarie) stimato in base alle superfici provinciali. (elaborazione: L.Perini, 2007)

Areale di coltivazione dell OLIVO (Fonte: S. Orlandini)

Helicoverpa armigera

anoplophora chinensis si nutre della parte legnosa del tronco e delle radici delle piante di latifoglie generalmente utilizzate per formare i parchi, in particolare gli aceri. Scava profonde gallerie nei tronchi provocandone la progressiva marcitura.

Rhynchophorus ferrugineus Originario dell Asia. È un parassita delle palme, la cui diffusione e iniziata nel 1985 negli Emirati Arabi grazie al commercio di palme infette, passando dall Egitto, dalla Spagna e dalla Costa Azzurra, e arrivato fino alla Liguria.

Aedes albopictus

Precipitazioni piovose Deficit pluviometrico (%) calcolato sui totali cumulati da ottobre 2006 Zone Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre 2006 2006 2006 2007 2007 2007 2007 2007 2007 2007 2007 2007 Nord Ovest -62.5-66.2-51.5-51.2-53.8-52.6-57.3-33.2 Nord Est -69.3-67.2-54.7-51.2-45.7-38.7-46.4-26.8 Centro Tirren. -62.8-62.8-58.1-56.8-46.6-40.8-43.8-32.5 Centro Adriat. -72.6-66.4-63.9-61.0-52.4-39.1-42.0-30.3 Sud -73.4-63.6-39.7-42.4-33.9-22.6-19.9-10.5 Sicilia -12.7-26.1-1.9-18.6-18.0-3.6-1.2 3.5 Sardegna -23.4-55.1-30.5-38.6-33.9-26.6-17.3-11.5 Italia -58.9-60.5-43.9-45.8-40.6-32.5-34.0-21.3 (elaborazione: L.Perini, 2007)

Precipitazioni piovose (*) Aggiornamento al 15 gennaio 2008 Deficit pluviometrico (%) calcolato sui totali cumulati da ottobre 2007 Zone geografiche Ott Nov Dic Gen * 2007 2007 2007 2008 Nord Ovest -63,9-50,7-56,2-31,2 Nord Est -45,1-45,5-51,9-38,0 Centro Tirreno -33,3-49,5-50,3-33,8 Centro Adriatico 49,7-7,0-13,8-10,5 Sud -6,8-6,4-14,1-14,7 Sicilia 25,0 39,9 32,8 24,1 Sardegna -17,4-26,9-30,8-28,8 Italia -22,2-25,1-29,1-20,7 (elaborazione: L.Perini, 2008)

(fonte: L.Perini, in press)

DESERTIFICAZIONE degrado delle terre nelle aree aride, semi-aride e sub-umide secche, attribuibile a varie cause, fra le quali le variazioni climatiche e le attività antropiche". (UNCCD)

Vulnerabilità alla desertificazione Indice ESAI (anno 2000) (fonte: L.Perini et al., in press)

Superficie del territorio italiano (ha x 1000) afferente classi di vulnerabilità crescente ai processi di degrado delle terre e alla desertificazione (indice ESA) (valutazioni riferite al 2000; variazioni rispetto al 1990) Indice ESAI Superficie territorio nazionale ha x 1000 % Variazione vs. 1990 < 1.2 1865 6-1.0% 1.2-1.3 5968 20-0.4% 1.3-1.4 8083 27-0.4% 1.4-1.5 6754 22 0.7% > 1.5 3056 10 0.8% non valutabile 4477 15 - (fonte: L.Perini et al., in press)

Durata della stagione di crescita (numero di giorni per anno) (T 15 C) Regione 1961-1990 variazione giorni % Abruzzo 121 15 13% Basilicata 156 18 11% Calabria 190 13 7% Campania 166 17 10% Emilia Romagna 142 16 11% Friuli Venezia Giulia 119 14 11% Lazio 161 15 9% Liguria 159 15 9% Lombardia 117 14 12% Marche 147 24 16% Molise 149 17 11% Piemonte 95 8 9% Puglia 189 13 7% Sardegna 193 11 6% Sicilia 203 10 5% Toscana 153 16 11% Trentino Alto Adige 17 16 95% Umbria 137 26 19% Valle d'aosta 0 0 - Veneto 127 25 20% Italia 149 14 10% (elaborazione: L.Perini, 2008)

Chilling Units (da: Anderson et al, 1986) Regione 1961-1990 variazione C.U. % Abruzzo 2352-1402 -60% Basilicata 2363-1498 -63% Calabria 1444-917 -64% Campania 2046-1306 -64% Emilia Romagna 2439-1505 -62% Friuli Venezia Giulia 2464-1477 -60% Lazio 1966-1211 -62% Liguria 2144-1372 -64% Lombardia 2479-1518 -61% Marche 2458-1532 -62% Molise 2388-1500 -63% Piemonte 2553-1538 -60% Puglia 1670-1038 -62% Sardegna 1269-785 -62% Sicilia 1147-728 -63% Toscana 2250-1394 -62% Trentino Alto Adige 2520-1485 -59% Umbria 2589-1610 -62% Valle d'aosta 2535-1376 -54% Veneto 2425-1479 -61% Italia 2017-1242 -62% (elaborazione: L.Perini, 2008)

Temperature minime

Temperature massime