Guida per una redazione rispettosa della parità di genere Introduzione Nel corso degli anni la problematica del riconoscimento dei generi e della femminilizzazione della lingua ha assunto notevole importanza. Nel quadro dello IUFFP, il rapporto gender pubblicato nell aprile 2008 definisce, sulla base di una ricerca interna, piste di riflessione e campi operativi affinché il gender «venga considerato una categoria sociale» 1 e diventi «un aspetto centrale in tutti i settori e a tutti i livelli» 2. In quest ottica, l elaborazione di direttive per un uso non discriminatorio della lingua si inserisce tra gli obiettivi definiti dai campi operativi 2 e 7 del suddetto rapporto. Nell ambito del campo operativo 2, un quotidiano uso linguistico rispettoso della parità di genere, sia negli scritti destinati al pubblico dello IUFFP sia nell interazione orale, dovrebbe consentire ai collaboratori e alle collaboratrici di colmare una parte delle lacune relative alle conoscenze e alle competenze in materia di gender. Inoltre, da un punto di vista strutturale, lo IUFFP deve poter conferire alla parità tra i generi un ordinamento istituzionale. A tal proposito, lo IUFFP ha potuto contare sulle competenze interne dei collaboratori e delle collaboratrici nonché sulle loro conoscenze per elaborare e applicare le presenti direttive. Lo IUFFP riconosce l importanza della parità e le conferisce un nuovo impulso, proponendo strategie e incoraggiando il maggior numero possibile di persone a impiegarle quotidianamente. La presente guida costituisce una traduzione delle direttive valide per la lingua francese, le quali sono una semplificazione delle direttive di formulazione non sessista dei testi amministrativi e legislativi della Confederazione «Guide de formulation non sexiste des textes administratifs et législatifs de la Confédération») di cui il Consiglio federale ha preso ufficialmente atto e che, a tale titolo, funge da documento ufficiale nell ambito della parità di trattamento linguistico. Le presenti direttive applicano le stesse disposizioni del documento summenzionato, nel quale la Confederazione fornisce istruzioni dettagliate. Qualora le indicazioni contenute in questa guida non siano sufficienti a chiarire determinate questioni concernenti l uso non sessista della lingua, è possibile consultare il link http://www.bk.admin.ch/dokumentation/sprachen/04850/05005/index.html?lang=it per trovare risposte o cercare formulazioni appropriate. Si raccomanda ai collaboratori e alle collaboratrici dello IUFFP di salvare questo link e di abituarsi all utilizzo del relativo documento «Guida 1 Primo rapporto gender IUFFP. Competenze di gender: fattori di qualità nelle strutture e nei contenuti IUFFP, p. 8, Zollikofen, aprile 2008. 2 Ibid. Proposte per un linguaggio rispettoso della parità di genere/ava/v1
al pari trattamento linguistico di donna e uomo nei testi ufficiali della Confederazione» pubblicato dalla Cancelleria federale. Occorre notare che la riformulazione e altre soluzioni creative spesso rappresentano le uniche possibilità di garantire un linguaggio non sessista appropriato e diversificato; il documento «Guide de formulation non sexiste» della Cancelleria federale offre un sostegno esplicito e fornisce numerosi esempi in merito. A questo proposito è opportuno menzionare le riflessioni di Müller (2007) 3 concernenti l uso non sessista della lingua: 1. Il linguaggio non sessista tiene conto della presenza sociale sempre più marcata delle donne Nel corso degli ultimi decenni, i rapporti tra i due generi sono profondamente cambiati. Oggi le donne sono giuridicamente uguali agli uomini e operano in tutti i settori. La femminilizzazione delle professioni, alcune delle quali considerate, fino a poco tempo fa, tipicamente maschili, ne è un esempio. La lingua, in quanto non statica, deve rispecchiare queste mutazioni. Sempre più persone si sforzano di parlare e scrivere in modo cosciente e coerente a nome dei due generi e si preoccupano dunque di parificare donne e uomini. Queste persone cercano nuove formulazioni che possano corrispondere alla parità tra i generi e che quindi abbiano un eco meno antiquata rispetto al maschile generico finora impiegato. 2. Il linguaggio non sessista è parte integrante dell onestà scientifica La formazione del corpo insegnante delle scuole professionali deriva dal livello delle scuole universitarie. Infatti numerosi testi elaborati dallo IUFFP riguardano il settore scientifico e quello della ricerca, due campi d attività di cui rispettano norme e regole. In tale contesto, questo tipo di testi dimostra la ferma volontà di contribuire allo sviluppo delle conoscenze, definendo le tematiche in modo adeguato e preciso. I testi scientifici possono tuttavia essere differenziati e veritieri unicamente se mettono in evidenza le donne e gli uomini in funzione della loro presenza nei contesti storici e sociali. Questi testi saranno chiariti e resi comprensibili solo se si rinuncerà all impiego inappropriato o illogico di modelli linguistici antiquati (quale la forma maschile impiegata per entrambi i generi). L uso di un linguaggio non sessista esprime dunque la precisione scientifica. 3. Il linguaggio non sessista combatte le discriminazioni nei confronti delle donne Il compito della lingua non è soltanto quello di rappresentare la realtà; a livello culturale e simbolico, essa può anche contribuire a concretizzare una certa realtà: infatti, essa influenza le nostre percezioni e le nostre rappresentazioni del mondo, ovvero i nostri punti vista. Questo fatto è stato provato da diverse esperienze. Se nel linguaggio le donne non sono visibili, nella mente del o della parlante viene a crearsi una predominanza maschile che induce a una sottorappresentazione dei riferimenti femminili nel sistema di pensiero. L uso di un linguaggio non sessista abolisce questa discriminazione nei confronti delle donne. 3 http://www.phbern.ch/fileadmin/bilder_und_dokumente/01_phbern/00_gleichstellung 2
Occorre inoltre sottolineare il fatto che l uso, finora corrente, della sola forma maschile per descrivere le persone di entrambi i sessi richiede, da parte femminile, una costante decifrazione delle situazioni descritte. Infatti, l ambiguità inerente al maschile generico, che può essere interpretato sia come specifico a un genere preciso sia come valido per qualsiasi genere, obbliga le donne a valutare costantemente se le affermazioni fatte si riferiscano anche a loro o meno. L uso di un linguaggio non sessista abolisce questa confusione. Regole di base Scrivere un testo ambigenere significa innanzitutto pensarlo come tale. Ricorrendo da subito all uso di una strategia, il testo risulterà più elegante e risponderà all obiettivo prefissato: un uguale riconoscimento del femminile e del maschile. In particolare, sarà il tipo di testo a determinare le strategie più appropriate ai fini della redazione. All atto pratico si possono distinguere tre tipi di testo: a. testi informativi: lettere, promemoria, rapporti, resoconti e verbali, lavori di convalida, pubblicazioni, articoli, opuscoli, bollettini, corsi ; b. testi normativi e giuridici; c. moduli. A questi tipi di testo e all espressione scritta si può aggiungere una quarta categoria: il discorso orale. A seconda del tipo di testo, la scelta si può dunque orientare verso l una o l altra alternativa. Anche la varietà delle soluzioni (v. lista delle strategie) riveste la sua importanza poiché, grazie ad essa, si evita di prendere in considerazione una sola e unica alternativa, fatto che permette di redigere un testo in uno stile più dinamico. In breve, si applicano tre regole: 1. pensare il testo in base ai due generi riferendosi sistematicamente a entrambi i sessi; 2. definire le strategie adeguate in funzione del tipo di testo da redigere; 3. variare il tipo di strategia utilizzato. Le diverse strategie per una redazione rispettosa della parità di genere non devono essere applicate in modo indifferente. La strategia appropriata va selezionata in base alla tipologia del documento in questione (testo amministrativo o documento informativo / testo normativo o giuridico / pubblicazione esterna / modulo / discorso orale): per questo rimandiamo alla tabella (Quadro di sintesi) riportata di seguito. 3
Lista delle strategie La lista delle strategie sottostante presenta i procedimenti linguistici e grafici che permettono di riferirsi a donne e uomini. Termini ambigeneri Esempi: docente, essere umano, membro, responsabile, titolare, persona, partner, quadro Osservazione: se si impiega un termine ambigenere (identico nelle due forme), questo non va ripetuto. In tal caso i generi si possono indicare mediante l articolo o l aggettivo. Sdoppiamento integrale Tipi di testo: tutti salvo testi normativi e giuridici, moduli e discorso orale. Esempi: lo studente o la studentessa, l attore o l attrice della formazione professionale. Osservazione: evitare la ripetizione dello sdoppiamento nella stessa frase nonché la ripetizione dell aggettivo (un collaboratore o una collaboratrice amministrativa). Articolo Tipi di testo: tutti salvo testi normativi e giuridici, pubblicazioni esterne, in particolare RU, e discorso orale. Esempi: sdoppiamento e utilizzo dell articolo femminile (il o la giurista), omissione dell articolo (responsabile di formazione, persona abilitata alla valutazione ). Singolare collettivo Esempi: gruppo (incaricato del dossier della redazione), responsabile del progetto, gruppo (d assistenza, d accompagnamento), servizio (del personale, delle risorse umane), personale (amministrativo, di sostegno), corpo (insegnante, professorale, professionale). Forma plurale Tipi di testo: tutti salvo testi normativi e giuridici. Esempi: le studentesse e gli studenti, gli attori e le attrici. Le/i candidate-i sono invitate-i a presentarsi allo sportello (solo per testi rivolti ad un pubblico interno). Forme non personalizzate 4
Esempi: azione anziché attore (formazione in mediazione anziché formazione di mediatore o mediatrice), funzione anziché persona (Direzione dell Istituto anziché Direttore o Direttrice dell Istituto). Osservazione: non eccedere in questo tipo di sostituzioni onde evitare un esuberanza della forma passiva. Forma passiva Esempi: il corso viene impartito due mattinate alla settimana anziché il formatore o la formatrice impartisce il corso due mattinate alla settimana. Osservazione: non eccedere in questo tipo di sostituzioni onde evitare un esuberanza della forma passiva. Trattini all interno delle parole Tipi di testo: in particolare moduli, testi amministrativi e documenti informativi. Eccezione: nel corpo del testo, nei bandi di concorso e nelle illustrazioni di pubblicazioni esterne. Il trattino può essere impiegato unicamente quando la forma femminile e la forma maschile sono identiche (un-a consulente). Quando le forme sono diverse (un traduttore, una traduttrice) è consigliabile impiegare un termine ambigenere (il gruppo di traduzione), una forma non personalizzata (la traduzione) oppure lo sdoppiamento integrale (il traduttore o la traduttrice). Esempi: le/i candidate-i sono invitate-i a presentarsi allo sportello. Maschile generico Tipi di testo: ammesso solo nei testi normativi e giuridici. Da applicare in particolare ai testi pubblicati nella raccolta sistematica della Confederazione. Applicazione Tre regole di applicazione fondamentali per una redazione ambigenere sintatticamente corretta. 1. Ordine alfabetico Quando vi è un elenco o uno sdoppiamento integrale, va rispettato l ordine alfabetico dei termini. Ciò impedisce di collocare il femminile o il maschile sempre in prima posizione. Esempi: i traduttori e le traduttrici sono invitate a una seduta...; le studentesse e gli studenti devono rivolgersi 2. Concordanza dell aggettivo o del participio a. Concordanza dell aggettivo attributivo L aggettivo o il participio concorda in genere e numero con il nome più vicino Esempi: lo studente o la studentessa iscritta; le studentesse e gli studenti iscritti. 5
b. Concordanza dell aggettivo predicativo L aggettivo o il participio predicativo si declina al maschile singolare quando lo sdoppiamento è unito da «o» e al maschile plurale quando lo sdoppiamento è unito da «e». Esempi: il direttore o la direttrice sarà chiamato a...; le incaricate e gli incaricati dei corsi postuleranno 3. Titoli, funzioni e posizioni La designazione di donne e uomini va effettuata rispettivamente mediante termini femminili e maschili. Pertanto è necessario fare riferimento al titolo, alla funzione e alla posizione degli individui utilizzando i termini specifici al genere. Esempi: un autore, un autrice; una deputata, un deputato. 6
Quadro di sintesi Strategie Tipi di testo Testi amministrativi, documenti informativi Testi normativi e giuridici Pubblicazioni esterne Moduli Discorso orale Osservazioni Termini ambigeneri SÌ SÌ SÌ SÌ SÌ Sdoppiamento integrale SÌ NO* SÌ NO * NO* (se identici) * Impiegare preferibilmente i termini ambigenere Articolo SÌ NO NO SÌ NO Singolare collettivo SÌ SÌ SÌ SÌ SÌ Forma plurale SÌ NO SÌ SÌ SÌ Forma non personalizzata SÌ SÌ* SÌ SÌ SÌ * Non eccedere Forma passiva SÌ SÌ* SÌ SÌ SÌ * Non eccedere Trattino Non impiegare la barra. SÌ NO NO* SÌ NO Maschile generico NO SÌ* NO NO NO * Principalmente nel corpo del testo, nei bandi di concorso e nelle illustrazioni. Negli altri casi impiegare lo sdoppiamento integrale. * Da applicare in particolare ai testi pubblicati nella raccolta sistematica della Confederazione. Fonti «Guide de formulation non-sexiste» pubblicata dalla Cancelleria federale, dicembre 2000 «Guide romand d aide à la rédaction administrative et législative épicène», giugno 2001 «Guide de féminisation ou la représentation des femmes dans les textes», UQÀM, http://www.instances.uqam.ca/guide/guide_feminisation.html#stratpr%c3%a9s Proposte per un linguaggio rispettoso della parità di genere/ava/v1