POST-PRODUZIONE??????????????????? La fotografia diventa un quadro su tela L incontro tra il fotografo Stefano Natrella e lo stampatore Fabio Franco permette di scoprire possibilità nuove per la stampa digitale: in questo caso un quadro ad olio è lo spunto per un originale stampa su tela. Arte, artista, artigiano. Nella lingua dell antica Grecia il termine tecne sovente veniva inteso come opera d arte. La tecne presupponeva la padronanza dei processi di produzione necessari per arrivare a realizzare un opera d arte. Quanto è importante oggi la tecnica, la tecnologia, per creare un opera d arte? La macchina fotografica, a differenza del pennello, non richiede anni di praticantato prima di essere utilizzata correttamente, ed è comunque in grado di 124 TUTTI FOTOGRAFI restituire con il più assoluto realismo la realtà inquadrata. Un bene da un lato, un male dall altro, perchè oggi la fotocamera mette chiunque in grado di fare una foto decente, indipendentemente dalla conoscenza dell apparecchio. Il difficile è andare oltre la rappresentazione oggettiva data dallo strumento, ovvero la condizione tale per cui l immagine possa essere considerata un opera d arte, mentre quando ci si arma di pennello o scalpello l espressione non può che essere soggettiva e l artista lascia una propria firma inequivocabile, materica. Ovviamente esiste anche oggi uno spazio in cui l artista può esercitare la propria creatività ed abbiamo fatto incontrare due artisti-artigiani, il fotografo Stefano Natrella e lo stampatore Fabio Franco. Il percorso di Stefano Natrella nasce con la fotografia argentica, sia come ricerca che in termini di stampa, per poi approdare alla tecnologia digitale. Fabio Franco è un vero e proprio arti-
La riproduzione del dipinto originale Apple Blossoms di Sir John Everett Millais. Lo scatto originale che simula la postura nel dipinto. La selezione del volto per sostituire quello del dipinto. Il volto copiato diventa un nuovo livello nella riproduzione del quadro. La lavorazione è conclusa. Duplicazione dei bordi con la funzione mirror. TUTTI FOTOGRAFI 125
Il particolare trattamento manuale della superficie conferisce alla stampa una grande profondità dei neri ed una brillantezza che rende più saturi i colori. La stesura del bitume di Giudea lungo le screpolature, ottenute nel corso del trattamento della stampa, enfatizza la trama della superficie. Digigraphie: la stampa digitale certificata da Epson Con il passaggio al digitale è cresciuto il numero di appassionati e collezionisti che considerano la fotografia un investimento. Questo però contrasta con l elevata riproducibilità delle opere consentita dal digitale; infatti se la stampa da pellicola non poteva che generare copie solo simili, ma mai uguali, dello stesso fotogramma, con l avvento del digitale ogni copia è virtualmente indistinguibile dalle altre. La soluzione proposta da Epson si chiama Digigraphie, con cui viene certificata sia la qualità di stampa, che il numero di copie effettuate. Le regole per l utilizzo del marchio sono state create da un comitato di vigilanza costituito da fotografi, scultori e pittori in modo da armonizzarle tra le varie discipline artistiche. Anche l aspetto della durata nel tempo è importante per l opera d arte: a seconda dei supporti utilizzati, le stampe create con Digigraphie durano da 60 a oltre 100 anni, una vera sfida alle tradizionali stampe all alogenuro d argento. Digigraphie nasce nel 2003, ma le sue radici risalgono ai primi tempi della stampa a getto d inchiostro quando, nel 1991, Jack Duganne, di Nash Edition, conia il termine jet d encre (getto d inchiostro, ink-jet) per definire i lavori stampati con tale tecnologia dell artista Diane Bartz. Il termine venne poi modificato in gicleur (getto/ugello) e giclée (a spruzzo). Nel 2003 Epson, registra il nome Digigraphie rendendolo un marchio utilizzabile da chiunque ne rispetti le regole. Digigraphie tutela quindi i collezionisti, ma anche i musei, che possono offrire ai visitatori l acquisto di opere in tiratura limitata come al museo Albert Kahn, che offre ai visitatori l acquisto di opere del suo enorme archivio di 72.000 immagini. Anche le gallerie possono trarne beneficio, infatti ogni stampa prodotta con questo metodo è un originale numerato e firmato. Digigraphie garantisce quindi l unicità dell opera d arte offrendo a ogni artista l opportunità di creare edizioni di qualità elevata in tiratura limitata; ogni lavoro infatti è numerato e firmato e, raggiunto il numero di stampe prefissato, non è possibile crearne ulteriori copie. 126 TUTTI FOTOGRAFI
Gli scatti di un lavoro di Light Painting di Giovanna Griffo pubblicati sul numero di marzo 2012 di Tutti Fotografi: gli originali sono stati stampati da Fabio Franco. Qui è chiaramente visibile la duplicazione dei bordi con funzione mirror, prima del montaggio sul telaio in legno. Nonostante il flash frontale e il controluce, la luminosità e la brillantezza dell immagine rimangono intatte. Un altro lavoro di Giovanna Griffo pubblicato su Tutti Fotografi: qui Fabio Franco ha scelto un supporto di stampa adatto al tipo di immagine; in basso si vede la stampa su supporto convenzionale, in alto i migliori risultati che si ottengono sia nei colori che nella profondità dei neri con quello scelto da Fabio Franco. TUTTI FOTOGRAFI 127
Photogem, ampio e ben attrezzato, è uno dei laboratori autorizzati ad eseguire il processo Epson Digigraphie. Fabio Franco esegue un ampia gamma di lavorazioni, sia per il mondo professionale che per privati, interessati anche a forme espressive nuove sia come formati che per le modalità di stampa. Photogem, via Ponte 19, 47826 Verucchio (Rn). Tel. 0541-678397 - www.photogem.it - info@photogem.it giano della stampa e ha affiancato ai comuni processi di stampa anche ricerche personali su materiali e tecniche; tra queste il procedimento della stampa su tela. Oltre la semplice riproduzione In questo caso Stefano è partito da un dipinto del 1859 (un olio su tela di Sir John Everett Millais) ed ha poi fotografato dei soggetti femminili simulando la postura dei soggetti del dipinto; ha Epson Stylus Pro 9900 Il Plotter Epson Stylus Pro 9900 dispone di testina di stampa da 360 ugelli per 10 colori. La risoluzione di stampa è di 2880x1440 dpi con tecnologia Epson Variable-sized Droplet bidirezionale. La velocità di stampa arriva fino a 40 metri quadrati/ora. Accetta carta in rotolo e foglio singolo fino alla larghezza massima di 111,8cm. Utilizzando carta e inchiostri originali, Epson dichiara che la resistenza alla luce è fino a 75 anni per le stampe a colori e oltre 100 anni per le stampe in bianconero. 128 TUTTI FOTOGRAFI quindi sostituito i volti con un complesso lavoro di post-produzione e con un attenzione maniacale alla resa delle proporzioni e delle luci. A questo punto è intervenuto Fabio Franco, stampando l immagine con un plotter Epson su una tela (canvas) di formato 120x50 centimetri. Per non tagliare minimamente l inquadratura, la parte di immagine destinata a ricoprire i bordi del telaio é stata ricostruita specchiando verso l esterno l immagine Il Plotter Epson Stylus Pro 9900 utilizza ben 10 colori. originale, ottenendo in questo modo un effetto di continuità senza compromettere l inquadratura originale. Dell opera sono state realizzate tre versioni differenti: una montata senza altri interventi, sulla seconda è stato steso un particolare rivestimento protettivo capace di conferire alla tela la brillantezza e la profondità dei neri tipici dei dipinti ad olio. Più complessa la terza versione: Fabio ha innanzitutto steso un prodotto capace di assicurare brillantezza, con un tempo di asciugatura relativamente lungo; sopra ha poi steso un secondo prodotto che, contraendosi, creasse sulla superficie delle screpolature assolutamente casuali, simulando quelle tipiche dei vecchi quadri a olio e quindi i segni del tempo. Al termine dell asciugatura Fabio ha steso sulle screpolature del bitume di Giudea, per dar loro maggior evidenza. I risultati sono indubbiamente interessanti. Quella, che all inizio era una semplice riproduzione fotografica del dipinto originale con sostituzione dei volti in postproduzione, è diventata un opera unica, irriproducibile in altre copie identiche. Il montaggio su un telaio profondo oltre 4 centimetri fa sì che non sia necessario montare la tela in una cornice, e l opera può essere appesa sulla parete senza altri interventi. Gerardo Bonomo