I danni endofamiliari. A cura di Domenico Chindemi



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Transcript:

I danni endofamiliari A cura di Domenico Chindemi 1

Quesito È ammissibile la tutela risarcitoria nell ambito del diritto di famiglia? 2

Danni endofamiliari È ammissibile l'applicazione, all'interno dell'istituto familiare, del principio della tutela risarcitoria per violazione di diritti fondamentali, non potendosi escludere la concorrente rilevanza di un comportamento sia ai fini dell applicazione delle misure sanzionatorie previste dall istituto della separazione, che quale fatto generatore di responsabilità aquiliana. Sentenza antesignana Cass., 10 maggio 2005, n. 9801 3

Quesito I rapporti endofamiliari sono costituzionalmente tutelati? 4

Diritti inviolabili della famiglia (artt. 2, 29 e 30 Cost.) Ammissibile il risarcimento del danno non patrimoniale endofamiliare? Presupposti diversi: 1) se fattispecie prevista dalla legge (tutti i danni sono risarcibili in presenza di illecito) 2) In mancanza di fattispecie tipizzate occorre una lesione dei diritti inviolabili della famiglia caratterizzati dalla gravità della lesione 5

Diritti endofamiliari La Costituzione tutela il rapporto parentale nei confronti dei terzi, nel senso che garantisce che nessuno possa essere privato del diritto di costituire o mantenere una famiglia le relazioni endofamiliari, non hanno invece una generale copertura costituzionale. La Costituzione si occupa dei rapporti endofamiliari solo con riferimento a due aspetti specificamente individuati: sono costituzionalmente tutelati l'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi (art. 29, 2 comma) e il dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio (art. 30). 6

Danni endofamiliari Occorre, quindi, accertare se il comportamento di un coniuge, oltre a violare i doveri matrimoniali, leda anche i diritti inviolabili dell altro coniuge in quanto persona oppure leda uno degli specifici rapporti endofamiliari che la Costituzione tutela (RIMINI) 7

Danni endofamiliari Con riguardo ai principi della Costituzione a specifica tutela delle relazioni familiari, deve risarcire il danno non patrimoniale: colui che viola il principio di uguaglianza morale e giuridica fra i coniugi (art. 29 Cost.) colui che viola sistematicamente il diritto dei figli ad essere educati ed istruiti dai genitori (art. 30 Cost.). Sono poi risarcibili i danni non patrimoniali che conseguono alla lesione della dignità dell onore e della reputazione dell altro coniuge (artt. 2 e 3 Cost.). 8

Danni endofamiliari: ipotesi risarcitorie Violazione della libertà personale (art. 13 Cost.) A) nel caso in cui un coniuge limiti la libertà personale dell altro, vietandogli di uscire di casa, o controllando in modo morboso i suoi spostamenti. ispezioni o perquisizioni personali intollerabili Violazione del diritto alla libertà e alla segretezza della corrispondenza (art. 15 Cost.). Deve trattarsi di una lesione connotata da gravità della lesione e serietà del pregiudizio e deve essere violata la privacy dell altro coniuge in modo intollerabile 9

Danni endofamiliari: ipotesi risarcitorie Violazione del diritto (art. 19 Cost.)dell altro coniuge o dei figli di professare liberamente la loro fede religiosa in qualsiasi forma. Violazione del diritto del coniuge o dei figli di manifestare liberamente il proprio pensiero (art. 21 Cost.). Impedimento ai familiari di esercitare una professione, un arte o una scienza consona alle loro inclinazioni e alle loro capacità (artt. 33 e 34 Cost.). In particolare deve risarcire il danno non patrimoniale il marito che impedisce alla moglie di lavorare (art. 37 Cost.). 10

Danni endofamiliari: ipotesi risarcitorie Adulterio: la semplice violazione di un obbligo di fedeltà non comporta il risarcimento del danno non patrimoniale. Risarcimento solo nei casi in cui la violazione dell obbligo di fedeltà comporti una lesione della dignità dell altro coniuge (es: relazione extraconiugale ostentata nei luoghi e nell ambito sociale in cui si svolge la vita di relazione del coniuge che subisce il tradimento; coniuge che non faccia mistero di condurre l amante nella casa coniugale costringendo l altro a subirne la presenza. 11

Quesito Trattasi di responsabilità contrattuale o aquiliana? 12

Trattasi di responsabilità contrattuale o aquiliana? Ammissibile il concorso tra le due responsabilità. Ottica anche di tipo negoziale responsabilità per inadempimento e responsabilità ex art. 1218 c.c. L art. 1218 c.c. non può essere riferito solo al danno non patrimoniale ma deve ritenersi comprensivo anche del danno non patrimoniale qualora l inadempimento abbia determinato la lesione di diritti inviolabili della persona (Cass. S.U. 26972/2008) Peraltro oggi di si riconosce valore negoziale agli accordi di separazione o alle convenzioni prematrimoniali Il patto di famiglia (art. 768 bis, c.p.c. ha valore negoziale) 13

Trattasi di responsabilità contrattuale o aquiliana? Non trattasi solamente di inadempimento di un obbligazione (per cui opera la tutela contrattuale, es: mantenimentio del figlio) di contenuto patrimoniale, ma anche come violazione di diritti fondamentali della persona (per cui è invocabile anche la tutela aquiliana E reato, oltre che produttivo di illecito civile non provvedere al mantenimento dei figli anche se il matrimonio è stato contratto all estero e non è stato mai trascritto nei registri di stato civile italiani. 14

Quesito È risarcibile il danno per le cause ripetute e gli interventi richiesti al Giudice se infondati al solo scopo di recare disturbo al coniuge? 15

Risarcimento e responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c? È possibile chiedere il risarcimento del danno, se il pregiudizio supera la soglia della inviolabilità della lesione e della gravità del pregiudizio per le molestie conseguentia ripetuti e infondati ricorsi all autorità giudiziaria. In alternativa è possibile richiedere il risarcimento del danno, che può anche essere riconosciuto d ufficio, ex art. 96 c.p.p., comma terzo, nel corso di ogni singolo giudizio Risarcimento ex art. 96, comma terzo, alla madre che chiede senza motivo l affido esclusivo del figlio 16

Quesito È sufficiente la pronuncia di addebito per fondare la tutela risarcitoria? 17

Addebito e risarcimento Orientamenti diversi. La contrarietà della condotta, tenuta dal coniuge, ai doveri derivanti dal matrimonio, è idonea a fondare non solo la pronuncia di addebito nella separazione, ma pure quella di responsabilità per danni all'integrità psico-fisica e più in generale alla salute dell'altro coniuge, con condanna al risarcimento del danno non patrimoniale Trib. Firenze, 13 giugno 2000 18

Addebito e risarcimento In senso contrario. la pronuncia di addebito in capo ad un coniuge non legittima di per sè alcuna forma risarcitoria nei confronti dell'altro, in quanto la domanda per il risarcimento di danni da violazione di obblighi coniugali trova fondamento nell art. 2043 c.c. e non già nell'art. 151 c.c.; Trib. Monza, 11 marzo 2009, n. 818 19

Addebito e risarcimento In senso contrario. non qualsiasi violazione dei doveri familiari può giustificare il risarcimento del danno non patrimoniale perchè tale danno sia risarcibile non è sufficiente che il fatto che lo ha cagionato sia ingiusto, ma è necessario che il fatto stesso incida su un interesse costituzionalmente protetto. Trib. Monza, 11 marzo 2009, n. 818 20

Addebito e risarcimento In senso parzialmente contrario Risarcimento solo se la condotta di uno di dei coniugi - posta in essere nella consapevolezza della sua attitudine a recare pregiudizio alla sfera dell'altro coniuge - sia apertamente contraria ai doveri nascenti dal matrimonio, sia produttiva di un danno ingiusto (poiché lesiva di una posizione soggettiva giuridicamente tutelata dell'altro) e sempre che fra la condotta stessa ed il danno accertato sussista un nesso di causalità giuridicamente apprezzabile Cass. sez. I, 20.9.2007, n. 19450; Cass. sez. I, 27.6.2006, n. 14840 21

Danni endofamiliari «la responsabilità ex art. 2043 c.c. non può discendere automaticamente da una pronuncia di addebito nei confronti di un coniuge in quanto il legislatore ha specificato analiticamente le conseguenze nella disciplina del diritto di famiglia e in quanto sussiste il rimedio della separazione personale che costituisce un diritto inquadrabile tra quelli che garantiscono la libertà della persona., tuttavia non può escludersi, in astratto, che sia configurabile la risarcibilità di danni ulteriori qualora i fatti che abbiano dato luogo all'addebito integrino gli estremi dell'illecito ipotizzato dalla clausola generale di responsabilità ex art. 2043 c.c.. Trib. Savona, 5 dicembre 2002, 22

Danni endofamiliari Pronunciata la separazione personale dei coniugi con addebito ad uno di essi, è ipotizzabile a carico di quest ultimo una responsabilità risarcitoria ex art. 2043 c.c., in quanto inadempiente ai doveri coniugali, ove venga accertata sia l obiettiva gravità della condotta assunta dall agente in violazione di uno o più doveri nascenti dal matrimonio, sia la sussistenza di un danno oggettivo conseguente a carico dell altro coniuge e la sua riconducibilità in sede eziologia non già alla crisi coniugale in quanto tale ma alla condotta trasgressiva, e perciò lesiva dell agente, proprio in quanto posta in essere in aperta e grave violazione di uno o più dei doveri coniugali. 23 Trib. Milano, 4 giugno 2002

Quesito È ammissibile la tutela risarcitoria anche in mancanza di addebito nella separazione? 24

Danni endofamiliari anche in mancanza di addebito il rimedio del risarcimento del danno ex art. 2043 c.c. è applicabile nell'ambito dei rapporti tra coniugi, indipendentemente da una eventuale pronuncia di addebito in sede di separazione, qualora lacondotta assunta da uno di essi - posta in essere nella consapevolezza della sua attitudine a recare pregiudizio alla sfera dell'altro coniuge, sia apertamente contraria ai doveri nascenti dal matrimonio, sia produttiva di un danno ingiusto (poiché lesiva di una posizione soggettiva giuridicamente tutelata dell'altro) e sempre che fra la condotta stessa ed il danno accertato sussista un nesso di causalità giuridicamente apprezzabile Trib. Venezia, 3 luglio 2006 25

Quesito Si può chiedere il risarcimento alla suocera se è causa della separazione? 26

Risarcimento danni alla suocera? La separazione non può essere addebitata a chi lascia la casa perché non tollera la convivenza con la suocera Ma la suocera è responsabile civilmente? la nuora deve lasciare la casa coniugale se la suocera ne ha bisogno, in quanto la proprietà dell immobile prevale sull affidamento dei minori 27

Quesito È ammissibile la domanda risarcitoria nel corso del procedimento di separazione personale? 28

domanda risarcitoria nel corso del procedimento di separazione Orientamenti contrastanti Un orientamento ritiene ammissibile la domanda risarcitoria se proposta nel corso del procedimento di separazione personale, scaturente dalle medesime ragioni che sorreggono la domanda di addebito Ratio: 1) economicità dei giudizi, 2) giusto processo 3) ragionevole durata del processo 29

domanda risarcitoria nel corso del procedimento di separazione Orientamento contrario ritiene inammissibile la domanda risarcitoria nell ambito del giudizio di separazione per evidente connessione Ratio: 1) diversità dei requisiti di fondatezza della domanda di addebito e di quella risarcitoria 2) diversità del rito dei rispettivi procedimenti, 3) diversità dell oggetto e degli effetti giuridici delle relative pronunce 30

domanda risarcitoria nel corso del procedimento di separazione La domanda risarcitoria può anche essere proposta contemporaneamente all avvio del giudizio di separazione personale, con il vantaggio di poter richiedere al giudice del procedimento ordinario misure cautelari (ad esempio un sequestro conservativo) che sarebbero rigettate se proposte nel procedimento di separazione 31

Quesito Varia l entità del danno al variare delle condizioni economiche del danneggiante? 32

Dichiarazione dei redditi e assegno di divorzio La dichiarazione dei redditi, presentata dal coniuge obbligato a corrispondere l assegno di divorzio, è un mero indizio e può essere ignorata dal giudice nel caso si raggiunga la prova di diverse fonti di reddito. La dichiarazione dei redditi attesa la sua funzione tipicamente fiscale, non ha valore vincolante, potendo piuttosto essere valutata discrezionalmente, e quindi disattesa alla luce della altre risultanze probatorie. Cass. 17.2.2011,n. 3905 33

Dichiarazione dei redditi e assegno di divorzio Al fine di determinare l'entità del contributo ritenuto adeguato al tenore di vita goduto durante la convivenza coniugale e alle capacità economiche dell obbligato, si devono prendere in considerazione il tipo d'attività e di qualificazione professionale del medesimo, la sua collocazione sociale e familiare, le potenzialità connesse all'esercizio di quell'attività, nonché l'entità oggettiva degli immobili di cui egli risultava proprietario e le sue numerose partecipazioni societarie. 34 Cass. 17.2.2011,n. 3905

Quesito Che valore ha la dichiarazione dei redditi ai fini dell importo dell assegno di divorzio? 35

Danno e condizioni economiche del danneggiante La valutazione del danno in via equitativa, ai sensi dell art. 1226 c.c., terrà conto di vari criteri, quali la gravità dei fatti, l intensità del dolo, la durata dell inadempimento, e l importo del risarcimento sarà tanto maggiore quanto più il comportamento del responsabile appaia volontariamente lesivo della dignità altrui. Del pari non è irragionevole (ma non è neanche pacifico) pensare che la misura del danno possa variare al variare delle condizioni economiche delle parti (maggiore duttilità, al riguardo, del giudice della separazione) 36

I danni endofamiliari non patrimoniali 37

Quesito Lo status di coniuge non può comportare una riduzione o una limitazione alla tutela della persona? 38

Danni non patrimoniali endofamiliari Cambia il diritto di famiglia, cambia la responsabilità civile e cambia la famiglia (Ferrando) lo status di coniuge non può comportare una riduzione ed una limitazione alla tutela della persona Pur esistendo una specificità, completezza ed autosufficienza del diritto di famiglia, in caso di condotte intrinsecamente gravi, sussiste anche la tutela aquiliana, escludendosi, tuttavia ogni automaticità. 39

Quesito Ammissibile la tutela aquiliana nell ambito del matrimonio? 40

Ammissibile la tutela aquiliana nell ambito del matrimonio? La clausola generale ex 2043 c.c. trova applicazione anche se la lesione non patrimoniale deriva dalla violazione di obblighi nascenti dal matrimonio Non è ammissibile una tutela differenziata a seconda che i soggetti si pongano all interno o all esterno della famiglia 41

Mera violazione dell obbligo di fedeltà coniugale Se non caratterizzata da modalità vessatorie non è fonte di responsabilità ex art. 2043 c.c., pur se può dar luogo (non sempre) all addebito della separazione Si rientra nell ambito della fattispecie prevista dalla legge? Oppure Rientra nei casi di violazione di diritti inviolabili? (in tal caso occorre anche la gravità della lesione) 42

Mera violazione dell obbligo di fedeltà coniugale gravità dell offesa L infedeltà non costituisce illecito civile (principio della autodeterminazione) e il requisito della gravità della violazione, che deve costituire offesa alla dignità dell altro coniuge deve sussistere sia che si propenda per la prima che per la seconda opzione. Trattasi sempre di comportamento doloso, l infedeltà non può essere che voluta. 43

Mera violazione dell obbligo di fedeltà coniugale gravità dell offesa Marito anaffettivo il quale rifiuta, disprezza e offende la moglie in privato e in pubblico; la accusa ingiustamente di avere una relazione; la induce ad abortire. Un comportamento complessivo che pur in assenza di violenza fisica ha determinato offesa alla dignità dell altro coniuge ( ) ed è stato oggettivamente tale da cagionare sofferenza e turbamenti, lesioni all immagine ed offese pregiudizievoli della personalità del coniuge, con atteggiamenti di disistima e comportamenti espulsivi, particolarmente gravi per i toni sprezzanti ed in quanto esternati alla presenza dei componenti del gruppo parentale ed amicale. App. Torino, 21.2.2000, in Fam. dir., 2000, 475 44

Quesito Come si inquadrano i danni endofamilari nel sistema risarcitorio del danno non patrimoniale? 45

Danni non patrimoniali endofamiliari Nell ambito della bipolarità del danno danno patrimoniale (art. 2043 c.c.) e danno non patrimoniale (art. 2059 c.c.) (sent. n.8827/2003; n. 15027/2005; n. 23918/2006). 46

Tipicità del danno non patrimoniale endofamiliare il danno non patrimoniale endofamiliare è categoria generale non suscettiva di suddivisione in sottocategorie variamente etichettate 47

Tipicità del danno non patrimoniale endofamiliare Il danno non patrimoniale anche endofamiliare è connotato da tipicità, perché tale danno è risarcibile solo nei casi determinati dalla legge e nei casi in cui sia cagionato da un evento di danno consistente nella lesione di specifici diritti inviolabili della persona (sent. n. 15027/2005; n. 23918/2006). 48

Risarcibilità nei casi determinati dalla legge Risarcibile non solo il danno non patrimoniale conseguente alla lesione di diritti costituzionalmente inviolabili ma anche quello conseguente alla lesione di interessi inerenti la persona non presidiati da siffatti diritti, ma meritevoli di tutela in base all'ordinamento (secondo il criterio dell'ingiustizia ex art. 2043 c.c.). È sufficiente, quindi, l illecito. 49

Quesito È necessario esperire l azione l penale per avere diritto al danno non patrimoniale? 50

Pericolo di riflussi Si potrebbe verificare un ritorno all antico con la ricerca della responsabilità penale per ottenere il ristori di danni non ricompresi tra i diritti inviolabili. 51

Risarcibilità in caso di lesione di un diritto inviolabile della persona Al di fuori dai casi determinati dalla legge è data tutela risarcitoria al danno non patrimoniale solo se sia accertata la lesione di un diritto inviolabile della persona: deve sussistere una ingiustizia costituzionalmente qualificata. Anche violazione di norma comunitaria 52

Necessaria anche gravità dell offesa Deve trattarsi di un pregiudizio serio da valutare in base alla coscienza sociale. 53

Quesito l'addebito della separazione costituisce titolo per il risarcimento del danno ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2043 c.c.? 54

addebito e risarcimento danni? l'addebito della separazione può costituire titolo per il risarcimento del danno ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 2043 c.c. se viene provato il danno. il giudice della separazione è competente anche in merito alla domanda di risarcimento danni Trib. Pavia, sez. 1 civ., 6.9.2008, n. 793 Trib. Brescia, 14.10. 2006 In mancanza di fatto reato, ai fini del risarcimento del danno non patrimoniale, occorre far riferimento alla interpretazione 55 costituzionalmente orientata dell art. 2059 c.c.

addebito e risarcimento danni? Titolo èer il risarcimento danni è stato individuato nell art. 709 ter c.p.c., che amplia la possibilità di accertare la sussistenza del danno e il conseguente risarcimento nell'ambito dei procedimenti familiari. Trib. Lodi, sent. 16 aprile 2007 56

Quesito I nonni devono mantenere il nipote al posto del figlio separato inadempiente? 57

Nonni e nipoti I nonni non devono mantenere il nipote al posto del figlio separato inadempiente e non devono né il mantenimento né gli alimenti se la madre del bambino è in condizioni economiche tali da riuscire a provvedere da sola al piccolo 58

Quesito È ammissibile la domanda risarcitoria in un processo di separazione? 59

Ammissibile la domanda risarcitoria in un processo di separazione? Le questioni patrimoniali vanno regolate in un processo ordinario La domanda risarcitoria per violazione del dovere di fedeltà coniugale può anche accertata nel giudizio di separazione (App. Brescia 7.3.2007) La violazione di un dovere matrimoniale rientra nell oggetto del giudizio di separazione e il relativo risarcimento è un diritto consequenziale non patrimoniale e non costituisce regolamentazione dei diritti patrimoniali tra i 60 coniugi.

Quesito La eventuale responsabilità dell amante può essere accertata nel processo di separazione? 61

La eventuale responsabilità dell amante va accertata in una separato giudizio E non in quello di separazione che ha quale parti solo i coniugi Occorre anche valutare la eventuale diversa portata della rispettiva responsabilità in quanto per il coniuge l illecito si ripercuote all interno della famiglia e può avere una maggiore portata lesiva, mentre l amante ne è estraneo (ma concorre al verificarsi del medesimo pregiudizio) 62

La eventuale responsabilità dell amante L amante pur essendo terzo può concorrere anche col proprio comportamento al verificarsi del medesimo pregiudizio aquiliano. Ma occorre un quid pluris ravvisabile nelle modalità vessatorie, violente o ingiuriose del comportamento nei confronti del coniuge tradito o nella cerchia familiare. Potrebbe essere configurata anche una responsabilità esclusiva del coniuge traditore o dell amante 63

La eventuale responsabilità dell amante va accertata in una separato giudizio Se non connotata da modalità vessatorie è lecita la condotta dell amante in quanto espressione del diritto costituzionalmente garantito alla libera esplicazione della propria personalità (Trib. Milano, 24.9.2002, in Resp. civ. prev. 2003, 465) 64

La domanda risarcitoria per violazione degli obblighi coniugali A seguito della separazione si può ottenere un assegno di mantenimento o alimentare, ma non, in termini generali, anche il risarcimento del danno La separazione è un diritto attinente alla libertà della persona Il tradimento è anche espressione della libera determinazione del coniuge 65

Quesito Quale è il fondamento della domanda risarcitoria per violazione degli obblighi coniugali? 66

Fondamento della domanda risarcitoria per violazione degli obblighi coniugali Un orientamento ritiene che sia individuabile nella violazione dei doveri personali nascenti dal matrimonio (143 c.c.) e diritto soggettivo del coniuge all adempimento da parte dell altro coniuge. La tutela in forma specifica convive con la tutela risarcitoria. 67

Quesito concorso tra responsabilità contrattuale e extracontrattuale? 68

Fondamento della domanda risarcitoria per violazione degli obblighi coniugali Altro orientamento fa perno sul concorso tra responsabilità contrattuale e extracontrattuale 69

La domanda risarcitoria per violazione degli obblighi coniugali La mera violazione dell obbligo di fedeltà non configura, di per sé, né inadempimento negoziale, né fatto illecito. Solo se vi sono condotte particolarmente gravi e riprovevoli possono costituire fonte di responsabilità civile sia per il coniuge traditore che, eventualmente per l amante. 70

La domanda risarcitoria per violazione degli obblighi coniugali Nessun automatismo Anche ai fini dell addebito della separazione può essere escluso ogni rilievo alla violazione del dovere di fedeltà, maturata in tale contesto di cessazione di affectio coniugalis." Cass 28 maggio 2008, n.14042 71