Laura Lucaccioni, Lorenzo Iughetti



Documenti analoghi
IL Piccolo Cronista Sportivo

ALIMENTAZIONE DA 12 A 36 MESI

Il formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo


CORSA E ALIMENTAZIONE. Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana

NUTRIZIONE ed EQULIBRIO

Alimenti. Gruppi Alimentari

PRANZO o CENA (30-40%apporto calorico giornaliero) COLAZIONE (15% apporto calorico giornaliero)

Dott.ssa Milena Colzani Medicina Interna e Nutrizione Clinica U.O. C Medicina Ospedale di Saronno A.O. di Busto Arsizio

Consigli alimentari per la prima infanzia (1/3 anni)

TABELLE DIETETICHE PER LA REFEZIONE SCOLASTICA

Alimentazione per l esercizio fisico e lo sport: la ginnastica artistica/ritmica

L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA. Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa

Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI

Consigli per l'alimentazione degli sportivi: sani, in forma e senza glutine!

Da quanto appena detto è evidente come la TERAPIA NUTRIZIONALE rappresenti uno dei cardini principali della terapia del diabete mellito.

Hanno partecipato. Ferrara Maria Piera. Serino Livia. Grafica a cura di. Serino Livia

L ALIMENTAZIONE DELLO SPORTIVO

L ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011

Guida alla nutrizione

Dieta sana = dieta costosa? No Consigli utili per mangiare sano senza spendere tanto

Campagna Obesity Day 10 Ottobre 2014 OBESITÀ FACCIAMO INSIEME IL PRIMO PASSO! Questionario

ALIMENTAZIONE IN ETA PRESCOLARE E SCOLARE. Silvia Scaglioni Clinica Pediatrica Ospedale S.Paolo Università di Milano

MANGIAR SANO UN GIOCO DA BAMBINI!

I gruppi alimentari GRUPPO N GRUPPO N. CARNI, PESCI, UOVA Forniscono: proteine ad alto valore biologico; minerali quali ferro,

Il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi

ALIMENTAZIONE NELLA SCHERMA Club Scherma Roma

LO SPORT E SERVITO. CINISELLO BALSAMO 25 MAGGIO 2012 Dott.ssa Raffaella Elena Monti

ALIMETAZIONE DA 6 A 12 MESI

Prevenzione & Salute

VERDURA FRUTTA FRUTTA SECCA E SEMI OLEAGINOSI

PROGETTO FORMATIVO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE

Alimentiamoci di BUONE REGOLE: partecipiamo ad una CORRETTA ALIMENTAZIONE

APPROFONDIMENTI MODULO 7: ALIMENTAZIONE LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA - REVISIONE 1997 ISTITUTO NAZIONALE DELLA NUTRIZIONE

SCHEMA ALIMENTARE SKY LINE

La 1 colazione che bella invenzione

DIETA - Esempio di stampa Prime scelte/alternative con porzioni

TABELLA DIETETICA ASILO NIDO-SCUOLA DELL INFANZIA A.PELLIZZARI CASTELLO di GODEGO

TABELLE DIETETICHE. Media Maschi/femmine (Kcal/gg) Fabbisogno Energetico. Nido d infanzia dell infanzia

GIOCHI IL PRANZO È SANO CON MELAROSSA

PER DARE IL MASSIMO? NUTRIRSI AL MEGLIO! RADEGHIERI DOTT. SSA LOREDANA DIETISTA

La nutrizione, tra gusto e salute, nei menu scolastici

QUESTIONARIO PER EDUCATORI

SCHEMA ALIMENTARE PER SOGGETTO IPERCOLESTEROLEMICO CALORIE

Corretta alimentazione prima della campestre e anche dopo!

vien... Alcune indicazioni pratiche per un alimentazione equilibrata Dipartimento di Prevenzione a cura di Tiziana Longo e Roberta Fedele

Una sana alimentazione per una sana sanità:

ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO E STRATEGIE DI PREVENZIONE. Silvia Scaglioni Ospedale S. Paolo Università di Milano

ALIMENTAZIONE e NUOTO

Mille menùper una grande città

Alimentazione nel bambino in età scolare

L'alimentazione nel giovane sportivo

Dedicarsi una pausa RIGENERA e RICARICA

ALIMENTAZIONE. Matilde Pastina

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

Istituto Comprensivo Castelverde - ROMA. Anno scolastico 2013/2014. Dott.sse Valeria Morena e patrizia leggeri

Ridurre il sale si può. La strada degli accordi volontari per sviluppare prodotti più equilibrati.

PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?

ATTIVITA FISICA E ALIMENTAZIONE UN BINOMIO INSCINDIBILE. ASL di Lecco Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (S.I.A.N.)

Colazione. Pranzo e cena. Break. Dieta bag

la scelta del menu: aspetti nutrizionali e scelte alimentari

OPUSCOLO INFORMATIVO

LE BASI DELL ALIMENTAZIONE INTRODUZIONE

DIABETE E ALIMENTAZIONE

SCEGLI IL GUSTO. 7 febbraio 2013 Body Worlds. Anna Caroli

GRASSI E SOVRAPPESO : UN RISCHIO PER IL CELIACO?

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Indagine sulle abitudini e sui consumi alimentari dei lavoratori dell industria e dei servizi

PERCHE MANGIAMO? Gli alimenti sono necessari per. .il FUNZIONAMENTO dell organismo. e per il suo ACCRESCIMENTO

Alimentazione e sport

Menu: i nuovi standard regionali

DIETA SPECIALE TIPO A (iperglicidica e ipolipidica)

DIFFICOLTA DI ALIMENTAZIONE

Da dove derivano i nostri cibi preferiti? Gli alimenti derivano in gran parte dall agricoltura e dall allevamento degli animali domestici

La dieta della Manager Assistant

Indagine conoscitiva Educazione Alimentare Scuole Primarie e dell Infanzia Comune di Vittorio Veneto. Andrea Giomo

Una corretta alimentazione nello sport. Dott.ssa Jessica Giardini BIOLOGA NUTRIZIONISTA

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici

DIETA SEMILIQUIDA A. Requisiti degli alimenti:

COMUNE DI SANTA MARGHERITA LIGURE AREA 3 SERVIZI INTEGRATI ALLA PERSONA

COMITATO SCIENTIFICO PER LA SALUTE

LINEE GUIDA SVEZZAMENTO

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti.

Da OKkio alla SALUTE risultati dell indagine 2010 ASL 9

Dieta del diabetico tipo 2 e modello mediterraneo. Lattanzio A, Giagulli VA, Guastamacchia E, Licchelli B, *De Pergola G, Triggiani V U.O.

L alimentazione. Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma. Centro Tecnico Federale FIB

EDUCAZIONE ALLA NUTRIZIONE

L alimentazione equilibrata

ALIMENTAZIONE SANA PER CRESCERE BENE

Merende pomeridiane. scuola dell'infanzia Il giardino fantastico. Autunno inverno 2014 e 2015

TABELLE TIPO TABELLA DIETETICA PER CENTRI DI VACANZA CON PERNOTTAMENTO

Viaggio delle sostanze nutritive

S a n a. Gioca con noi! A l i m e n t a z i o n e

Mangiar sano secondo la nuova Piramide Mediterranea

ALLEGATO D. CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Area della Ricerca di Pisa DIETETICO PER VITTO PAZIENTI

SPORT acquatici e ALIMENTAZIONE Prof.ssa Lucia Scuteri

Prevenzione & Salute

Dai nutrienti agli alimenti: i gruppi fondamentali e gli extra

Alimentazione e reflusso gastrico

Transcript:

Barbara Predieri Laura Lucaccioni, Lorenzo Iughetti Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Materno-Infantili e dell Adulto - U.O. di Pediatria Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Modena

Educazionenutrizionale strategie E consigliabile suddividere l'assunzione giornaliera di alimenti in 4-5 pasti con la seguente ripartizione calorica: 30% 20% 40% 10% La merenda non deve superare le 200 calorie Colazione + spuntino Pranzo Merenda Cena 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 2

Educazionenutrizionale dietabilanciatanormocalorica Apporto calorico:pari a quello indicato dai LARN per sesso ed età staturale, suddiviso in 4-5 pasti Apporto proteico:10-15% dell intakeenergetico (rapporto 1:1tra proteine animali e vegetali) 15% Apporto glucidico:60-65% dell intakeenergetico (con una quota di zuccheri ad alto indice glicemico < 10% delle calorie 48-53% totali) Apporto lipidico: nessuna restrizione fino a 2 anni. Dopo i 2 anni di vita riduzione progressiva dal 3032-38% al 25% delle (12% calorie saturi) totali con apporto di grassi saturi < 10% dell intakeenergetico Apporto di fibre: il quantitativo di grammi può essere calcolato in base alle seguenti formule: compreso tra età + 5 e età + 10 g Apporto di minerali e di vitamine: pari alle indicazioni dei LARN (Bellù et al, 1996; Turriniet al 2001; D Amiciset al., 2002) 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 3

Educazionenutrizionale I principali errori nutrizionali riscontrati nei bambini sono rappresentati da: eccesso calorico rispetto alla spesa energetica skipping breakfast o colazione insufficiente frequenti spuntini specie nel pomeriggio errata ripartizione calorica nella giornata eccesso di proteine e lipidi di origine animale(salume, formaggio, carne) eccesso di carboidrati ad alto indice glicemico(pane, patate, succhi di frutta, dolciumi) scarso apporto di fibre e proteine vegetali(frutta, verdura, legumi, cereali integrali). scarso apporto di pesce lunghi periodi di digiuno con conseguente minor controllosull appetitoe sulla qualità di quello che si mangia (Allen et al., 2006; Sanchez et al., 2007; Schwartset al., 2008) 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 4

Che cos è uno snack? A light quick meal eaten between or in place of main meals 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 5

C è snack e snack 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 6

Merendaideale Gruppo cereali 1 Fetta di pane 1 Pacchetto di crakers 1 Schiacciatina Gruppo frutta(o latte) 1 Frutto 1 Mousse di frutta MERENDA A BASE DI LATTE 1 Brick di latte + 1 Pacchetto di crakers Oppure 1 Yogurt alla frutta con i cereali MERENDA DOLCE Panino con marmellata o Barretta di cereali o Merendina non farcita (tipo Plum Cake) o Ciambella/Torta casalinga + Acqua o Thè deteinato MERENDA PER GOLOSI DEL SALATO Toast al prosciutto crudo/cotto magri o Toast al formaggio o 1 Pacchetto di Crackers + 1 Bicchiere di succo di frutta senza zucchero o Spremuta d arancia 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 7

C eraunavolta In principio c era la nonna Nel dopoguerra, durante la ripresa economica dell Italia, l industria dolciaria italiana trasforma il tradizionale dolce della nonna in un prodotto commerciale tipicamente italiano: la merendina. Il pregiudizio prende corpo verso la metà degli anni Ottanta...... quando una serie di chiusure (anche psicologiche) e di rigidità finirono per trovare l avallo e il pretesto di alcune campagne di educazione alimentare americane anti-snack che, in un diverso contesto sociale, individuavano il capro espiatorio di un problema, quello dell obesità infantile, allora dilagante. 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 8

Predieri et al., Le merendine sono tutte uguali? Pediatria preventiva & sociale, 2/2008 A. Flauti Mulino Bianco B. Trancino Mulino Bianco C. Saccottinomarmellata Mulino Bianco D. Saccottino crema Mulino Bianco E. Brioche Mulino Bianco F. Nastrine Mulino Bianco G. Camille Mulino Bianco H. Kinder Brioss albicocca e cereali I. Kinder delice L. Kinder colazione più M. Kinder brioss N. Kinder fetta al latte O. Kinder paradiso P. Kinder pinguì Q. Croissant zuccherato R. Treccine Casolini S. Plumcake Mulino Bianco T. Plumcake Coop U. Pandispagna farcito al cacao Coop V. Portafoglio alla marmellata Pègola W. Buondì Motta X. Trillo (senza marca) Y. Crostatina Mulino Bianco Z. Crostatina Coop 6.7% 47.5% 53.3% 45.8% 46.3% 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 9

Predieri et al., Le merendine sono tutte uguali? Pediatria preventiva & sociale, 2/2008 153.4 7.6% 55.4% 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 10

L assunzionedelle merendine, data la diffusaabitudinediconsumo, non deve essere rifiutata aprioristicamente: intese quali prodotti da forno monodose non costituiscono un problema se inserite in modo ragionevole nell alimentazione globale delle 24 ore. Per essere nutrizionalmente accettabile per ogni merendina: la quantità di degli acidi grassi saturi e trans deve essere <10% dell intake calorico non deveconteneremargarina, grassi vegetali idrogenati, o oli vegetali non specificati (questi lipidi sono grassi saturi tra i più pericolosi per il cuore) deve essere scelta tra le meno caloriche (meno di 400 kcal/100 g) la quantità di zuccheri aggiunti deve essere inferiore al 35% del peso della merendina 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 11

Educazionenutrizionale Non è sostenibile l opinione che i prodotti da forno siano i soli responsabili di eccessi ponderali e/o squilibri nutrizionali 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 12

p = <0.001 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 13

11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 14

11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 15

11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 16

11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 17

11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 18

11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 19

11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 20

11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 21

Conclusioni Non tutti gli snack sono uguali: vi sono differenze tra i vari prodotti dovute alla composizione di nutrienti ed alla densità calorica. Occorre tenere conto di queste differenze ed è preferibilevariarele scelteanchefraivaritipi in commercio È importante uno sforzo delle industrie a promuovere prodotti di elevate qualità organolettiche, nutrizionalmenteequilibrati e con un apporto calorico non superiore al 5-8% delle calorie totali raccomandate dai LARN 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 22

Conclusioni Riportare sulla confezione la composizione del prodotto rendendo il consumatore più informato sulle proprie scelte. Esistono margini di miglioramento della qualità nutrizionale degli snack industriali attraversounaattentaselezionedegli ingredientidautilizzarecon particolare riguardo a quello della componente lipidica Controllare l etichetta e nel caso di informazioni nutrizionali non adeguate o chiare riflettere e valutare se è bene fermarsi davanti allo scaffale e riempire il carrello in modoautomaticoovveroproseguire verso il reparto del pane, delle verdure e della frutta 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 23

Role of Dietary Factors and Food Habits in the Development of Childhood Obesity: A Commentary by the ESPGHAN Committee on Nutrition (JPGN 2011;52: 662 669) 11/11/2012 Parma - 26 ottobre 2012 24