RESOCONTTI. Ermeneutica del disegno Progetto:Valutazione delle analisi su disegni infantili Giovanna Durante



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Ermeneutica del disegno Progetto:Valutazione delle analisi su disegni infantili Giovanna Durante RESOCONTTI Il presente elaborato è un resoconto dell attività di ricerca del progetto formativo svolto presso l Istituto Comprensivo di Porto Cesareo, nello specifico trattasi dell ermeneutica di alcuni disegni. Scenario Il disegno è uno degli strumenti d indagine più originali che ci permette di comprendere il magico mondo infantile. Con il disegno il bambino rappresenta la sua interiorità. L azione del disegnare nasce in maniera spontanea nel bambino e proietta all esterno i ricordi di ciò che egli prova e sente. Attraverso l uso della mano, con la prensione il bimbo avvia la capacità di organizzare, strutturare, ordinare il mondo. Il segno è una fotografia sullo stato affettivo del bambino e sulla sua salute psichica. Bisogna tener presente che la personalità è frutto della combinazione tra fattori biologici, cognitivi e socio-cognitivi. Sono soprattutto le esperienze e l educazione ricevuta durante i primi anni di vita che permettono uno sviluppo armonico della personalità. Un educazione positiva aiuterà l individuo ad essere singolo e sicuro delle proprie potenzialità. Un adulto equilibrato è stato un bambino armonico, che è cresciuto con genitori capaci di fargli scoprire il mondo senza procurargli paure. Tali genitori hanno collaborato alla crescita emozionale permettendo delle sperimentazioni in sicurezza. Ciò comporta sia benessere psicofisico e la crescita intellettuale. L attività dei bambini cambia durante la propria crescita, i livelli di espressione sono molteplice tra i quali troviamo : - Azione, - Narrazione - Scrittura figurativa 78 Con l ingresso nella scuola primaria, poi il disegno si fonderà con le parole.

Fin da piccoli i bambini avvertono l esigenza di disegnare e sfogare le loro emozioni. In particolare bambini che sono circondati da stimoli positivi iniziano a disegnare intorno ai 2 anni e danno vita a ciò che connotiamo con il nome dello scarabocchio. Lo scarabocchiare è un attività a cui il bambino si dedica prima ancora di parlare, è un attività non razionale ma piena di significati e risulta essere uno strumento prezioso in quanto è in grado di fornirci indicazioni sul mondo interiore ed affettivo dei bambini. È a partire dallo scarabocchio che il bambino inizia a costruire il linguaggio scritto ossia la comunicazione, egli dialoga con il mondo degli adulti. Il bambino per poter scarabocchiare deve aver raggiunto un certo grado di maturazione del sistema nervoso che gli permetta la capacità di muovere la mano con la penna sul foglio, infatti tutta la muscolatura ed il sistema neurologico devono esser armonicamente accordati per produrre un segno. ll segno è considerato nella semiotica un unità di significato, ossia un sistema composto da un segno, un referente e una referenza che rimanda al senso ( contenuto). A tal proposito prendiamo in considerazione il triangolo semiotico di Peirce. 79 Tuttavia tale maturazione segue tappe ben definite ma lo sviluppo di queste attività può avvenire precocemente in alcuni bambini ed in ritardo in altri. Il lavoro di analisi ha preso in considerazione la soglia di età compresa tra i 5 e i 6 anni, in quanto il disegno ed il colore assumono significati e non sono più fine a se stessi come accade nella fase dello scarabocchio. Report di ricerca Lo scenario preso in considerazione al fine di realizzare tale progetto è stata la fascia di età tra 5 e i 6 anni. In questa fase emergono le prime forme di figura umana. Il bambino si addentra nella fase figurativa. Da tener conto che

dallo scarabocchio però hanno origine sia il disegno che la scrittura. Disegnando la figura umana il bambino proietta in modo inconscio se stesso, infatti, è possibile, notare delle somiglianze tra la figura rappresentata e le caratteristiche del bambino stesso. Egli esprime la percezione del proprio corpo ed attraverso il disegno della figura umana si potrà valutare il livello di maturità emotivo-affettiva del bambino, cioè la sicurezza e la stabilità che caratterizzano la sua vita. Inoltre avremo un idea del livello di evoluzione grafica e quindi lo sviluppo cognitivo raggiunto dal bambino, infatti, il disegno segue gli stadi evolutivi secondo l età. Già dai 3 anni in poi viene rappresentato l uomo girino, lo schema corporeo non ha ancora raggiunto la maturazione adatta e la strutturazione della figura umana è decisamente parziale, infatti, la percezione che il bambino ha di se stesso è quella di essere principalmente una testa. In questa età, infatti, egli impara a chiudere il cerchio che nel disegno è la testa nella quale poi inserirà gli occhi come elemento di definizione. A 4 anni iniziano ad essere rappresentate alcune parti del corpo, le gambe e le braccia sono disegnate con tratti uguali attaccate alla testa. Entrambe sono percepite dal bambino come le braccia dell adulto che lo proteggono. A 5 anni il disegno della figura umana assume le caratteristiche di una persona e l omino appare completo, le gambe e le braccia vengono collocate al punto giusto, vengono rappresentati il naso, la bocca, i capelli, le orecchie, i piedi. A 6-7 anni nel disegno si aggiungeranno altri elementi realistici come le dimensioni. Il disegno infantile permette di disegnare ciò che i bambini percepiscono come un pittore dipinge ciò che prova. Il disegno è arte ed ha un senso: quel senso in atto, quel senso più segreto di un vissuto. Il disegno diviene così la chiave d accesso del mondo interiore del bambino. Il bambino dice Lipman :è un essere creativo e non una tabula rasa ma un essere già pieno di teorie sul mondo, che sono ragionevoli nella misura in cui sono cariche di significati 2. Altro elemento di analisi è stata la proporzione e la posizione con cui i bambini hanno rappresentato gli oggetti e le persone sul foglio. Sicuramente è un modo di attirare l attenzione di chi guarda il disegno Nel disegno il bambino avverte il bisogno di aprire l oggetto e applicare la tecnica dell appiattimento, animando gli oggetti. Il disegno infantile e un arte perché utilizza un linguaggio grafico proprio e si fa carico di messaggi comunicativi. Un altro oggetto di analisi è il colore, l effetto del colore ha un valore psicologico rilevante. Tra gli oggetti disegnati è risultato che la casa è quello più ripetuto. Il disegno della casa ha un importante contenuto emotivo in quanto essa è il luogo dove il bambino vive e cresce, in cui vive le sue gioie e le sue paure. A 4-5 anni il disegno della casa è definito con particolari rilevanti ossia porte e finestre. A 5-6 anni la casa è rappresentata con 80

maggiori particolari come le dimensioni. Successivamente i particolari disegnati aumentano e si aggiunge il paesaggio, quindi il sole, le nuvole, gli alberi ecc..l espressione del mondo interiore infantile è il disegno. Con il disegno il bambino rappresenta il suo livello psico-fisico. Il lavoro di analisi ha considerato la soglia di età tra i 5-6 anni Il bambino inizia a disegnare le figure umane. Il bambino inizia a rappresentare l uomo girino già dai 3 anni. La percezione che il bambino ha di se stesso è quella di essere principalmente una testa, le braccia e le gambe sono disegnate con tratti uguali e attaccati al corpo. I bambini iniziano a collocare il naso, la bocca, i capelli e il vestiario solo successivamente. Nel disegno il bambino sente il bisogno di aprire l oggetto e disegnarlo con la tecnica dell appiattimento. Importante è l animismo che caratterizza gli oggetti. Analisi L analisi condotta mette a confronto disegni realizzati sia da bambini di sesso maschile e femminile, compresi tra i 5-6 anni come fascia di età, su tematiche come la famiglia e la percezione che i bambini hanno di se stessi. È stato richiesto agli insegnanti di mettere a disposizione il materiale per la realizzazione dei disegni. I bambini sono stati divisi da me in gruppi da 11-12 componenti. Come metodologie sono state usate: l osservazione partecipante. Le seguenti categorie interpretative sono state prese in considerazione: - la collocazione del tratto grafico nello spazio. Lo spazio del foglio indica il modo con cui il bambino si pone nei confronti di se stesso e dell ambiente. Sono stati presi in considerazione i quattro vettori elaborati da Max Pulver 3 dai quali possiamo ricavare importanti informazioni : - Alto : lo spirito, la mete, l ideale, l immaginazione, l aspirazione - Basso: l inconscio, l istinto,la sessualità, la nutrizione, la motricità, il sogno - Sinistra : la madre, il passato, l introversione, la regressione, la repressione. - Destra : il padre, l avanti, la progressione, gli altri, l altruismo, l attività, l aggressività. - Spazio troppo riempito o vuoto al centro ( rappresentazione di sé ). - Spostamento verso l alto ( gli ideali, le aspirazioni, la sublimazione degli istinti, la valorizzazione della sensibilità ) - Spostamento verso il basso ( rapporto con la materia, istinto vitale e sessuale, l inconscio) - Spostamento verso sinistra : (rapporto con il passato : esperienze, vicende 81

piacevoli o spiacevoli - Spostamento verso destra : ( verso il futuro, progetti, programmi, le conquiste ) 82 Collocazione spazio-temporale Nell osservare i disegni e gli oggetti, risulta che il 90% occupano la maggior parte del foglio. Inoltre risulta che le bambine tendono ad occupare di più gli spazi del foglio rispetto ai maschi. Lo spazio è stato occupato secondo le seguenti percentuali: 55% la figura è stata collocata al cento: dall ermeneutica di tali disegni la lettura che ne deriva è che il bambino che si colloca sul foglio in questo modo ha un comportamento egocentrico e auto- centrato; 30% la figura di sé è stata collocata nella parte alta del foglio: ne deriva una rappresentazione che schiude la fantasia e i sogni; 5% la figura è stata collocata in basso: indice di insicurezza;

5% la figura è stata collocata nella parte sinistra: rimando alla figura materna, dunque all indipendenza; 5% la figura è stata collocata vero il lato destro: ne rappresenta il tendere verso il futuro, quindi l atteggiamento di estroversione. 83

Tratto 84 Il tratto ci fa comprendere la personalità del bambino. Se il tratto è sicuro e fluido, ci troveremo di fronte ad un bambino aperto, socievole, oppure potremo avere un tratto incerto e tremolante con chiaro- scuri e ciò sta a significare che il bambino necessita di rassicurazioni ed incoraggiamenti soprattutto di fronte a prove che per lui risultano difficoltose. Tale bambino può aver timore dell incontro con gli altri e del confronto con l ambiente circostante.

La pressione, infine, esprime la sua struttura psicofisica e il temperamento del proprio carattere. Una pressione forte e marcata indica un bambino che ha determinazione. Al contrario, il bambino che preme poco sul foglio, che ha, quindi, una pressione debole e leggera, possiede una personalità sensibile ed una bassa tolleranza alle frustrazioni. Proporzioni 85 Nei disegni analizzati le proporzioni della case o dei soggetti sono per la maggior parte grandi. Le proporzioni grandi, inoltre, prevalgono più nelle bambine che nei bambini.

Il colore 86 Con una percentuale del 90% il colore blu è presente nei disegni, sottolineando la rappresentazione di serenità e di proiezione. 1 Filosofia e formazione, 10 anni di Philosophy for Children in Italia ( 1991-2001), a cura di A. Cosentino, Liguori Editore, Genova 2002. 1 Max Pulver, La simbologia della scrittura,boringhieri, Torino 1983.