aprile 2013 Relazione Tecnica



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aprile 2013 Relazione Tecnica

Aggiornamento a seguito della trasmissione da parte dell Autorità di Bacino della Puglia, con nota prot. 4384/2013 del 28/03/2013, della documentazione integrativa dell aggiornamento della Carta Idrogeomorfologica per il territorio di Francavilla Fontana, con riferimento e ad integrazione della nota prot. 3628/2013 del 14.03.2013 della stessa Autorità di Bacino della Puglia. Avendo confrontato i dati contenuti nelle suddette note e verificata la corrispondenza degli elementi denominati Ingresso di grotta naturale e Voragine, inghiottitoio e pozzo di crollo con quelli già utilizzati negli elaborati grafici allegati alla precedente stesura datata marzo 2013, acquisita al protocollo comunale n. 11140 del 28.03.2013, si conferma la correttezza degli stessi, che pertanto restano invariati.

SOMMARIO Introduzione p. 3 Territori costruiti p. 5 Ambiti Territoriali Distinti (ATD) e beni paesaggistici soggetti a tutela statale p. 9 ATD del sistema dell assetto geologico, geomorfologico, idrogeologico p. 11 ATD del sistema della copertura botanico vegetazionale, colturale e della potenzialità p. 18 faunistica ATD del sistema della stratificazione storica dell organizzazione insediativa p. 19 Ambiti Territoriali Estesi (ATE) p. 24 Note di carattere metodologico p. 25 Conclusioni p. 26 Allegati p. 27 1. Perimetrazioni su cartografia catastale dei territori costruiti di cui al punto 5.3 p. 26 dell art.1.03 delle NTA del PUTT/P 2. Planimetrie dei piani di lottizzazione p. 33 ELENCO TAVOLE Tav. 01 Perimetrazione dei Territori Costruiti su CRT Regione Puglia 2006 e su PdF vigente scala 1:5000 Tav. 02 Riporto degli ATD dei Sistemi dell assetto geologico, geomorfologico, idrogeologico, della copertura botanico vegetazionale, colturale e della potenzialità faunistica e della stratificazione storica dell organizzazione insediativa su CTR Regione Puglia 2006 scala 1:25000 Tav. 03 Riporto degli ATE su CTR Regione Puglia 2006 scala 1:25000 Tav. 04 Riperimetrazione degli ATD del Sistema dell assetto geologico, geomorfologico, idrogeologico su CTR Regione Puglia 2006 scala 1:25000 Tav. 05 Riperimetrazione degli ATD del Sistema della copertura botanico vegetazionale, colturale e della potenzialità faunistica su CTR Regione Puglia 2006 scala 1:25000 Tav. 06 Riperimetrazione degli ATD del Sistema della stratificazione storica dell organizzazione insediativa su CTR Regione Puglia 2006 scala 1:25000 Tav. 07 Riperimetrazione degli ATD sui Territori Costruiti su CTR Regione Puglia scala 1:25000 Tav. 08 Riporto degli ATE sui Territori Costruiti su CTR Regione Puglia scala 1:25000 1

2

Introduzione La pianificazione a scala comunale è strettamente vincolata al rispetto dei Piani Paesaggistici, strumenti di pianificazione a scala regionale per la tutela del paesaggio, sovraordinati agli strumenti di pianificazione comunale, la verifica del cui adeguamento è oggetto del controllo di compatibilità previsto dalla Lr 20/2001. In Puglia è attualmente in vigore il Piano Urbanistico Territoriale Tematico per il Paesaggio, approvato con delibera Giunta Regionale n. 1748 del 15 Dicembre 2000, che ha la finalità di promuovere la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse territoriali e paesaggistiche. Con l entrata in vigore del D.lgs. n. 42 del 22.01.2004 Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici la Regione Puglia ha dato il via all elaborazione del nuovo Piano Paesaggistico, il cui procedimento di approvazione è ad uno stato avanzato, avendo la Giunta Regionale approvato, con delibera n. 1 del 11.01.2010, la Proposta di Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. Nonostante ciò, il PUTT/p è l unico piano vigente in materia di tutela del paesaggio, fino al perfezionamento del procedimento di approvazione del PPTR. Nell ambito del percorso di formazione del Piano Urbanistico Generale del Comune di Francavilla Fontana, avviato con l Atto di Indirizzo approvato con del. G.C. n. 207 del 14.06.2010, in attuazione di quanto indicato dalle NTA del PUTT/P, nonché dall allegato II del DRAG Indirizzi, criteri e orientamenti per la formazione, il contenuto, il dimensionamento dei Piani Urbanistici Generali (PUG), approvato con delibera di Giunta Regionale n. 1328 del 3.08.2007 (BURP n.120 del 29.08.2007), e dalla Circolare 1/2011 Indicazioni per migliorare l efficacia delle conferenze di copianificazione nella formazione dei piani urbanistici generali della Regione Puglia (BURP n. 25 del 16.02.2011), i presenti primi adempimenti costituiscono il primo passo verso l adeguamento della pianificazione comunale alle tutele previste dalla disciplina del PUTT/P, che sarà perfezionato con l adozione del PUG adeguato al PUTT/P, ciò principalmente allo scopo di applicare le prescrizioni delle NTA del PUTT/P alle componenti paesaggistiche come individuate dal PUG, ottenendo anche lo scopo di liberare da tali prescrizioni eventuali territori individuati dagli atlanti della documentazione cartografica del PUTT come Ambiti Territoriali Distinti, ma nella realtà privi delle relative componenti paesaggistiche. Tale definizione, oltre ad avere l evidente vantaggio di allineare le tutele normativamente poste in essere dal PUTT/P alle conoscenze più approfondite sullo stato dei beni costruite [ ] con il PUG e permettere dunque un più attento ed efficace perseguimento della tutela paesaggistica nelle fasi autorizzatorie delle trasformazioni territoriali, permette un riallineamento tra conoscenze regionali e conoscenze comunali utile al fine del controllo di compatibilità previsto dalla legge 20/2001, che, per gli aspetti paesaggistici, dovrà in primo luogo verificare la coerenza delle Invarianti paesistico ambientali individuate nella Parte Strutturale del PUG con gli indirizzi generali di tutela del PUTT/P. 1 Per la elaborazione dei Primi adempimenti si è fatto riferimento al quadro conoscitivo elaborato ai fini della costruzione del PUG, ivi compresi: l aggiornamento della Carta Idrogeomorfologica della Puglia dell Autorità di Bacino della Puglia, aggiornamento prodotto a seguito dei lavori del tavolo tecnico con l AdB stessa aperto ai fini della redazione del PUG e trasmesso all Amministrazione comunale con note prot. 3628/2013 del 14.03.2013 e prot. 4384/2013 del 28.03.2013, lo studio geologico a cura del Dott. Pietro Pepe; la Carta Archeologica comunale, affidata con Delibera di Giunta Comunale n. 361 del 30.07.2012 al Koninklijk Nederlands Instituut Rome (KNIR Reale Istituto Olandese a Roma), consegnata al Comune di Francavilla Fontana in data 22 febbraio 2013 e condivisa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia di Taranto con nota prot. n. 3362 del 12.03.2013. 1 Circolare 1/2011 Indicazioni per migliorare l efficacia delle conferenze di copianificazione nella formazione dei piani urbanistici generali della Regione Puglia (BURP n. 25 del 16.02.2011). 3

Contestualmente si è proceduto alla definizione dei Territori costruiti di cui all art. 1.03 Efficacia delle norme tecniche di piano delle NTA del PUTT/P, per i quali si è fatto riferimento alla ricognizione dello stato della pianificazione generale e attuativa nel Comune di Francavilla Fontana. A seguito della redazione dei primi adempimenti, il Comune di Francavilla Fontana potrà assegnare alla redazione del PUG, e in particolare della parte strutturale (PUG/S), il valore di vero e proprio adeguamento della Pianificazione comunale al PUTT/P, prevista dall art. 5.06 Adeguamento degli strumenti urbanistici al Piano delle NTA del PUTT quale esito della costruzione dei quadri interpretativi e della lettura critica dello stato di fatto del territorio e delle sue tendenze di trasformazione, ed ha come corpo principale la definizione delle vere e proprie politiche e norme di tutela del paesaggio agenti sul territorio. 4

Territori Costruiti Il PUTT/P specifica, all art. 1.03 Efficacia delle norme tecniche di piano, che le norme da esso stesso definite non trovano applicazione all interno dei territori costruiti così definiti: 5.1: aree tipizzate dagli strumenti urbanistici vigenti come zone omogenee A e B; 5.2: aree tipizzate dagli strumenti urbanistici vigenti come zone omogenee "C" oppure come zone "turistiche" "direzionali" "artigianali" "industriali" "miste" se, alla data del 6 giugno 1990, incluse in strumento urbanistico esecutivo (piano particolareggiato o piano di lottizzazione) regolarmente presentato e, inoltre, le aree incluse, anche se in percentuale, in Programmi Pluriennali di Attuazione approvati alla stessa data; 5.3: aree che, ancorché non tipizzate come zone omogenee "B" dagli strumenti urbanistici vigenti: o ne abbiano di fatto le caratteristiche (ai sensi del DIM n. 1444/1968), vengano riconosciute come regolarmente edificate (o con edificato già sanato ai sensi della legge n. 47/1985) e vengano perimetrate su cartografia catastale con specifica deliberazione di Consiglio Comunale; o siano intercluse nell interno del perimetro definito dalla presenza di maglie regolarmente edificate, e vengano perimetrate su cartografia catastale con specifica deliberazione di Consiglio Comunale; 6: aree disciplinate dai Piani nelle Aree di Sviluppo Industriale (oggi aree SISRI). Con la circolare 1/2011 Indicazione per migliorare l efficacia delle conferenze di copianificazione nella formazione dei piani urbanistici generali della Regione Puglia, pubblicata sul BURP n. 25 del 16.02.2011, vengono ulteriormente chiarite le modalità per la definizione dei territori costruiti, che devono comprendere: a. le zone omogenee tipizzate A e B dallo strumento urbanistico vigente alla data di entrata in vigore del PUTT/P (11.01.2001); b. le aree tipizzate dagli strumenti urbanistici vigenti alla data dell entrata in vigore del PUTT/P (11.01.2001) come zone omogenee C oppure come zone turistiche direzionali artigianali industriali miste, incluse in strumenti urbanistici esecutivi regolarmente presentati alla data del 6/6/1990, indicando gli specifici formali riferimenti temporali di presentazione; c. le aree tipizzate dagli strumenti urbanistici vigenti alla data dell entrata in vigore del PUTT/P (11.01.2001) come zone omogenee C oppure come zone turistiche direzionali artigianali industriali miste, incluse, anche se in percentuale, in Programmi Pluriennali di Attuazione approvati alla data del 6/6/1990: per dette zone devono essere riportati gli specifici riferimenti temporali di approvazione del PPA; d. le aree che, pur non essendo tipizzate B, di fatto ne abbiano le caratteristiche e siano riconosciute come regolarmente edificate. Per queste ultime necessita una puntuale dimostrazione della sussistenza delle condizioni urbanistiche per essere qualificate come assimilabili alle zone omogenee B, ossia del ricorrere dei presupposti giuridici di cui al D.M. 2/4/1968 n. 1444 relativamente ai parametri di superficie coperta e densità territoriale dell edificato esistente. Questa dimostrazione deve essere effettuata con riferimento al reale stato dei luoghi ed estesa a tutte le aree del territorio comunale assimilabili per caratteristiche alle zone B alla data della redazione dei territori costruiti. A tal proposito è utile ricordare che l inclusione in zona B di un area in un piano approvato successivamente alla data del 6/6/1990, in mancanza dei presupposti di densità e superficie di cui al DM 1444/68 non è condizione sufficiente a decretarne l inclusione in detta categoria. Per tali aree è necessario riportare, per tutti gli edifici ricadenti nella perimetrazione, i riferimenti specifici circa la legittimità dell edificato esistente, 5

ossia l elenco delle concessioni edilizie già rilasciate e/o la relativa attestazione del dirigente dell UTC. Queste aree devono essere perimetrate su cartografia catastale con specifica del. di C.C.; e. le aree che, pur non essendo tipizzate B, di fatto ne abbiano le caratteristiche e vengano riconosciute come edificato sanato, ai sensi della L. 47/85. Anche per queste aree dovrà essere puntualmente dimostrata la sussistenza delle condizioni urbanistiche per essere qualificate come assimilabili alle zone omogenee B, vale a dire il ricorrere dei presupposti giuridici di cui al D.M. 2/4/1968 n. 1444 relativamente ai parametri di superficie coperta e densità territoriale dell edificato esistente. La condizione di fabbricato sanato dovrà essere dimostrata, in relazione ai singoli provvedimenti sanzionatori e sanatori rilasciati, con elenco delle concessioni edilizie in sanatoria già rilasciate e/o attestazione del dirigente dell UTC. Queste aree devono essere perimetrate su cartografia catastale con specifica del. di C.C.; f. le aree che, pur non essendo tipizzate B, risultino intercluse all interno del perimetro definito dalla presenza di maglie regolarmente edificate. Per area interclusa è da intendersi un area che abbia almeno tre lati su quattro del proprio perimetro racchiuso entro maglie dello strumento urbanistico vigente alla data di approvazione del PUTT/P regolarmente edificate. È forse utile ricordare che per maglia, in urbanistica, comunemente si intende una parte della città o dello strumento urbanistico delimitata da viabilità esistente o di progetto, dotata di specifici caratteri fisici e/o funzionali. Queste aree devono essere perimetrate su cartografia catastale con specifica del. di C.C.; g. le aree disciplinate dai Piani delle Aree di Sviluppo Industriale (oggi aree SISRI) eventualmente presenti. Pertanto per la individuazione dei Territori costruiti si è proceduto, in applicazione dall art. 1.03 Efficacia delle norme tecniche di piano delle NTA del PUTT/P, così come esplicitato dalla circolare n. 1/2011 dell Assessorato alla Qualità del Territorio della Regione Puglia, analizzando quali aree ricadano nelle condizioni indicate nei punti 5.1, 5.2, 5.3 e 6 del suddetto articolo del Piano Urbanistico Territoriale Tematico del Paesaggio. In particolare: per il punto 5.1 sono state individuate tutte le aree tipizzate A, B, B1, B2 e B3 dal Programma di Fabbricazione vigente; per il punto 5.2 sono state individuate tutte le aree tipizzate C 2 e quelle destinate a nuovi insediamenti per impianti industriali o ad essi assimilati dal vigente Programma di Fabbricazione, incluse in strumenti urbanistici esecutivi regolarmente presentati alla data del 6/6/1990. Ovvero le zone 3 : C1: Piano di lottizzazione Cappuccini, presentato in data /// prot. /// approvato con D.C.C. n. 86 del 13/04/1976; C2 e C3: Piano quadro, presentato in data 10/01/1985 prot. 690 approvato con D.C.C. 266 del 10/10/1988; C4, C5 E C6: Piano di lottizzazione Insule C4 C5 C6, presentato in data 27/07/1983 prot. 13301 approvato con D.C.C. n.23 del 11/03/1985; C7: Piano di lottizzazione Ruggiero, presentato in data 26/05/1978 approvato con D.C.C. 31/07/1978 e 97 del 03/04/1979 modificata con D.C.C. n. 82 del 21/03/1982; 2 Le planimetrie dei piani lottizzazione sono riportate nell Allegato 2 Planimetrie dei piani di lottizzazione. 3 Sono riportati i dati di presentazione e approvazione nella disponibilità dell Ufficio Tecnico Comunale. 6

C8: Piano di lottizzazione Peschiera, presentato in data /// approvato con D.C.C. n. 117 del 23/12/1970; C10: Piano di lottizzazione Creta Rossa, presentato in data 13/07/1972 approvato con D.C.C. n. 41 del 04/01/1973; C11: Piano di lottizzazione S. Lorenzo, presentato in data /// approvato con D.C.C. n. 42 del 04/01/1973; C12: PEEP San Lorenzo, presentato in data /// approvato con Decreto Provveditoriale di Bari n. 19762/URB del 29/07/1970; C13: Piano di lottizzazione Di Punzio, presentato in data /// approvato con D.G.R. n. 650 del 11/02/1980; C14: Piano di lottizzazione Resta, presentato in data /// approvato con D.C.C. n. 97 del 03/04/1979; C15: Piano di lottizzazione via Gorizia, presentato in data 23/02/1978 approvato con D.C.C. n.207 del 31/07/1978 e D.C.C. n. 97 del 03/04/1979; C16: Piano di lottizzazione via Brindisi, presentato in data /// approvato con D.C.C. n. 67 del 26/01/1982; C17: Piano di lottizzazione via Oria Casalini, presentato in data 12/12/1989 prot. 28762, approvato con D.C.C. n. 30 del 23/03/1990; Piano per gli Insediamenti Produttivi, presentato in data 03/04/1979 dal C.C. n. 100 del 03/04/1979, approvato con delibera di Giunta Regionale n. 396 del 28.01.1980 e riapprovato in data 01/08/2003 con D.C.C. n. 24; per il punto 5.3 4 : relativamente alle aree regolarmente edificate che, pur non essendo tipizzate B, di fatto ne abbiano le caratteristiche, allo stato attuale, sono state individuate le seguenti aree: variante per ampliamento dalla zto E in zto D, approvata con CdS prot. n. 19.05.2010 0008948; variante per ampliamento dalla zto E in zto D, approvata con CdS prot. n. 8157 UTC del 14.03.2000; relativamente alle aree che, pur non essendo tipizzate B risultano intercluse all interno di maglie regolarmente edificate, sono state individuate le seguenti aree: F23, destinata alla zona ospedaliera, in quanto interclusa su tre lati entro maglie dello strumento urbanistico vigente (C3, C4, B1, B) regolarmente edificate; F24, destinata a servizi, in quanto area interclusa su tre lati entro maglie dello strumento urbanistico vigente (C1, C2, C3, B) regolarmente edificate; F25, destinata a servizi, in quanto area interclusa su tre lati entro maglie dello strumento urbanistico vigente (C4, C5, C7, B1) regolarmente edificate; F27, destinata a servizi, in quanto area interclusa su quattro lati entro maglie dello strumento urbanistico vigente (B, C15, C14, B2) regolarmente edificate P; F28, destinata a servizi, in quanto area interclusa su quattro lati entro maglie dello strumento urbanistico vigente (B, C16, B3) regolarmente edificate; F29, destinata a servizi, in quanto area interclusa su quattro lati entro maglie dello strumento urbanistico vigente (B) regolarmente edificate; 4 Le perimetrazioni su cartografia catastale delle aree individuate al punto 5.3 sono riportate nell Allegato 1 Perimetrazioni su cartografia catastale dei territori costruiti di cui al punto 5.3 dell art.1.03 delle NTA del PUTT/P 7

F30, destinata a servizi, in quanto area interclusa su tre lati entro maglie dello strumento urbanistico vigente (B e linea ferroviaria) regolarmente edificate; F31, destinata all ampliamento della Fiera, in quanto area interclusa su tre lati entro maglie dello strumento urbanistico vigente (B e linea ferroviaria) regolarmente edificate; Ep18, destinata a verde attrezzato e impianti sportivi e ricreativi ad uso privato, in quanto area interclusa su tre lati entro maglie dello strumento urbanistico vigente (B) regolarmente edificate; C9 in quanto area interclusa su tre lati entro maglie dello strumento urbanistico vigente (B, C8 e C10) regolarmente edificate; Sedi stradali e relative fasce di rispetto stradale intercluse tra le predette maglie, necessarie per completare l inviluppo urbano. per il punto 6 è stata individuata la relativa area ASI, approvata definitivamente con delibera di Giunta Regionale n. 59 del 24.01.1990. 8

Ambiti Territoriali Distinti (ATD) e beni paesaggistici soggetti a tutela statale Nel Titolo V all art. 5.05 Primi adempimenti per l attuazione del Piano delle NTA, il PUTT/P dispone che si provveda a riportare su cartografia dello strumento urbanistico generale vigente le perimetrazioni degli Ambiti Territoriali Estesi così come definiti nel Titolo II, e le perimetrazioni degli Ambiti Territoriali Distinti così come definiti nel Titolo III, adeguandoli alle situazioni di fatto documentate dalla cartografia comunale in scala maggiore più aggiornata. Con la circolare 1/2011 Indicazione per migliorare l efficacia delle conferenze di copianificazione nella formazione dei piani urbanistici generali della Regione Puglia, pubblicata sul BURP n. 25 del 16.02.2011, vengono ulteriormente chiariti i contenuti previsti dalle NTA del PUTT/P, evidenziando chiaramente tra questi i beni paesaggistici soggetti a tutela statale; le elaborazioni pertanto devono comprendere: a. i beni tutelati ai sensi dell art. 134 comma 1, lettera a): Decreti di vincolo ex lege 1497 del 1939; Decreti di vincolo cosiddetti Galassini, emanati l 1/8/1985 e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 06/02/1986). b. i beni tutelati ai sensi dell art 142 del Codice, ovvero: territori costieri (i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare); territori contermini ai laghi (i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi); fiumi, torrenti, corsi d'acqua (i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna); aree protette (i parchi nazionali del Gargano e dell Alta Murgia, le Riserve Naturali Statali istituite ai sensi dell art. 2 della L. 6 dicembre 1991, n. 394, i Parchi Naturali Regionali e le Riserve Naturali Regionali integrali o orientate istituite ai sensi della L.r. 24 luglio 1997, n. 19); boschi e macchie (i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227); zone gravate da usi civici (aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici); zone umide Ramsar (le zone umide incluse nell'elenco previsto dal DPR 13 marzo 1976, n. 448); zone di interesse archeologico. c. le aree da escludere dalla tutela paesaggistica di cui all art. 142 lettere a), b), c), d), e), g), h), l), m), del Codice, ai sensi del comma 2 dello stesso articolo: le aree che alla data del 6 settembre 1985 erano delimitate negli strumenti urbanistici, ai sensi del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, come zone territoriali omogenee A e B; le aree che alla data del 6 settembre 1985 erano delimitate negli strumenti urbanistici ai sensi del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444, come zone territoriali omogenee diverse dalle zone A e B, limitatamente alle parti di esse ricomprese in piani pluriennali di attuazione, a condizione che le relative previsioni siano state concretamente realizzate; nei Comuni sprovvisti di tali strumenti, le aree che alla data del 6 settembre 1985 ricadevano nei centri edificati perimetrati ai sensi dell'articolo 18 della legge 22 ottobre 1971, n. 865. 9

Sulla base di queste indicazioni si è proceduto alla verifica dei beni paesaggistici presenti; in particolare: i beni di cui alla lettera a) del precedente elenco non sono presenti nel territorio comunale di Francavilla Fontana; i beni di cui alla lettera b) del precedente elenco sono stati articolati per sistemi così come da art. 3.01 Gli elementi strutturanti il territorio delle NTA del PUTT/P, e comunque specificatamente individuati, come di seguito descritto ; le aree da escludere dalla tutela paesaggistica di cui alla lettera c) del precedente elenco non sono presenti nel territorio comunale di Francavilla Fontana. Per quanto riguarda la ricognizione degli Ambiti Territoriali Distinti, tutti gli elementi individuati dal PUTT/P sono stati singolarmente sottoposti a verifica ed aggiornamento, nonché integrati con altri elementi di valore paesaggistico individuati sulla scorta di studi di dettaglio e indagini sul campo, sulla base dell Ortofoto della Regione Puglia, della Carta Tecnica Regionale in scala 1:5.000 della Regione Puglia, dell aggiornamento della Carta Idrogeomorfologica redatto dall Autorità di Bacino della Puglia, della Carta Archeologica comunale, della Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia e degli strati conoscitivi prodotti in occasione della redazione del PPTR. Tali elementi, in riferimento all art. 3.01 Gli elementi strutturanti il territorio del Titolo III delle NTA del PUTT/P, sono stati articolati, distinguendo quali di essi siano soggetti anche a tutela statale, in: Sistema dell assetto geologico, geomorfologico e idrogeologico; Sistema della copertura botanico vegetazionale, colturale e della potenzialità faunistica; Sistema della stratificazione storica dell organizzazione insediativa. 10

ATD del sistema dell assetto geologico, geomorfologico e idrogeologico Il sistema si articola in: Corsi d acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche (aree tutelate per legge) Rientrano tra i beni tutelati ai sensi dell art. 142 del Codice dei beni culturali e del paesaggio e corrispondono ai corsi d acqua iscritti negli elenchi delle acque pubbliche approvati con R.D. 11 dicembre 1933 n. 1775, che nel Comune di Francavilla individuano una porzione del Canale Reale e la fascia di tutela paesaggistica di 150 m a partire dalla sua area di pertinenza, quest ultima definita sulla base degli elementi dell aggiornamento della Carta Idrogeomorfologica della Puglia. 11

Corsi d acqua e area annessa Corrispondono alle acque correnti lungo solchi di impluvio che presentano un tracciato e una conformazione trasversale relativamente stabili, così come definiti nell art. 3.08 Corsi d acqua delle NTA del PUTT/P, che conservano un interesse paesaggistico e sono rilevanti ai fini della rete di connessione ecologica regionale definita nel PPTR. Nel Comune di Francavilla Fontana sono stati individuati il Canale Reale e i valloni Bottari e Bax ai sensi dell art. 3.08 Corsi d acqua delle NTA del PUTT/P, appartenenti alla classe 2.2, territorio non montano con pendenza inferiore al 30%. Ai fini della tutela del Canale Reale, a partire dai corsi d acqua e dai cigli di sponda fluviale riportati nell aggiornamento della Carta Idrogeomorfologica della Puglia si è definita l area di pertinenza, come alveo compreso tra due cigli di sponda, e l area annessa, a ciascuno dei due perimetri dell area di pertinenza, per una fascia costante della profondità di 150 m. 12

Ai fini della tutela dei valloni Bottari e Bax, a partire dai corsi d acqua e dalle ripe di erosione fluviale riportati nell aggiornamento della Carta Idrogeomorfologica della Puglia si è definita l area di pertinenza comprensiva dell alveo, ancorchè asciutto; nei casi in cui gli elementi della Carta Idrogeomorfologica non permettessero di individuare l alveo, lo stesso è stato definito sulla base degli elementi della CTR della Regione Puglia (caso 1), sulla base della fotointerpretazione dell Ortofoto (caso 2), raccordando gli elementi della Carta Idrogeomorfologica e della CTR (caso 3). caso 3 caso 1 caso 2 13

Doline e aree annesse Corrispondono ai siti con presenza di doline individuati a partire dagli elementi riportati nell aggiornamento della Carta Idrogeomorfologica della Puglia. Ai sensi dell art. 3.06 Le emergenze delle NTA del PUTT/P si è definita l area di pertinenza, coincidente col sedime individuato dalla Carta Idrogeomorfologica, e l area annessa, costituita da una fascia parallela al contorno del sedime della dolina, della profondità costante di 100 m. 14

Vore e aree annesse Corrispondono ai siti con presenza di voragini individuati a partire dagli elementi riportati nella Carta Idrogeomorfologica integrata dallo studio geologico a scala di maggior dettaglio e da rilevi diretti e ricognizioni in sito. Nel territorio ne sono state individuate quattro: la Vora Reale (n. cat. 383), la Voragine di Palmo (n. cat. 503), la Grotta Tarantina e l Abisso Clemente. Ai sensi dell art. 3.06 Le emergenze delle NTA del PUTT/P l area annessa è costituita da una fascia parallela al contorno del sedime della vora, della profondità costante di 150 m. Si allega l elenco delle vore ricadenti nel Comune di Francavilla Fontana. Grotte e aree annesse Corrispondono ai siti con presenza di grotte individuati a partire dalle grotte individuate dal PUTT/P e dagli elementi riportati nella Carta Idrogeomorfologica integrati dallo studio geologico a scala di maggior dettaglio e da rilevi diretti e ricognizioni in sito, con cui è stata verificata la reale consistenza ed estensione delle grotte già riportate, di quelle riportate nel Catasto Grotte e quelle ostruite. La cartografia del PUTT/P riporta 4 grotte nel territorio francavillese, comprendendo anche la Voragine di Palmo e la Grotta Tarantina; in seguito all approfondimento effettuato dallo studio geologico, ne sono state riportate altre 12 sulla CTR, per un totale di 14 grotte presenti sul territorio (con l esclusione della Voragine di Palmo e della Grotta Tarantina, classificate tra le vore). Ai sensi dell art. 3.06 Le emergenze delle NTA del PUTT/P l area annessa è costituita da una fascia parallela all accesso alla grotta, della profondità costante di 100 m. Si allega l elenco delle grotte ricadenti nel Comune di Francavilla Fontana. 15

Cigli di scarpata Corrispondono all orlo superiore dei versanti con significato morfologico, individuati a partire dagli elementi riportati nell aggiornamento della Carta Idrogeomorfologica della Puglia. Ai sensi dell art. 3.09 Versanti e crinali delle NTA del PUTT l orlo individuato è stato classificato come ciglio non montano con pendenza inferiore al 30% di classe 2.2, l area annessa è costituita da una fascia della larghezza dalla linea di ciglio pari a 50 m, per ciascuno dei due lati. Sono state inoltre individuate e cartografate le aree annesse degli elementi non ricadenti nel territorio comunale di Francavilla Fontana, così come riportati dall aggiornamento della Carta Idrogeomorfologica dell AdB, ma la cui disciplina di tutela ricade nel territorio comunale; ciò vale per il ciglio di scarpata nel territorio di San Marzano di San Giuseppe e le doline nei territori di Ceglie Messapica e San Michele Salentino. E necessario specificare che le aste riportate nel reticolo idrografico dell aggiornamento della Carta Idrogeomorfologica non sono state inserite tra gli ATD del sistema dell assetto geologico, geomorfologico e idrogeologico in quanto linee di ruscellamento o linee superficiali di impluvio e pertanto non sono sottoposte dal PUTT/P a prescrizioni di base, così come previsto dall art. 3.08 del PUTT/P stesso. 16

Beni geomorfologici segnalati dal PUTT/P Vore 1. Voragine di Palmo 2. Vora Reale Grotte 1. Grotta Bax 1 2. Grotta Bax 2 3. Grotta Tarantina Beni geomorfologici individuati nei Primi Adempimenti per l attuazione del PUTT/P Vore 1. Voragine di Palmo 2. Vora Reale 3. Abisso Clemente 4. Grotta Tarantina Grotte 1. Grotta Bax 1 2. Grotta Bax 2 3. Grotta Bax 3 4. Grotta Bax 4 5. Grotta Bottari 6. Grotta Cantagallo 7. Grotta Sant Ulivino 8. Grotta di Santa Francesca 9. Grotta Giovannella 10. Grotta Palmarino 11. Grotta Santa Candita 12. Grotta Sciaiani 1 13. Grotta Sciaiani 2 14. Grotta Serafino 17

ATD del sistema della copertura botanico vegetazionale, colturale e presenza faunistica Il sistema si articola in: Boschi e aree a macchia mediterranea (aree tutelate per legge) Consistono nei territori coperti da boschi e macchie, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e in quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall art. 2, commi 2 e 6, del D.lgs. 18 maggio 2001, n. 227. Ai sensi dell art. 3.10 Boschi e macchie delle NTA del PUTT/P sono stati effettuati rilievi diretti e ricognizioni in sito al fine di verificare e riperimetrare quanto riportato nelle cartografie del PUTT/P per definirne l area di pertinenza. Non sono stati considerati come bosco e aree a macchia gli appezzamenti di terreni ricoperti da vegetazione arbustiva o macchia che hanno superficie inferiore a 2000 mq e distanza da altri appezzamenti a macchia superiore a 300 m, misurati fra i margini più vicini. L area annessa è costituita da una fascia della larghezza costante di 100 m contermine all intero contorno dell area di pertinenza. Oasi provinciali di protezione faunistica Sono le aree finalizzate alla protezione delle popolazioni di fauna selvatica ai sensi dell art. 3.13 Aree protette delle NTA del PUTT/P, così come cartografate nel Piano Faunistico Venatorio 2007 2012 della Regione Puglia, approvato con Del. di Consiglio Regionale n. 217 del 21 luglio 2009 (BURP n. 117 del 30 luglio 2009). Nel Comune di Francavilla Fontana ricadono l Oasi di protezione faunistica denominata S. Totaro e quella sita nell agro di Villa Castelli e Francavilla Fontana denominata Fonte del Canale Reale. Aree arborate con assetto colturale consolidato Sono costituiti dagli uliveti di pregio, con assetto colturale consolidato secondo quanto indicato al punto 1.01 dell art. 3.03 Il sistema della copertura botanico vegetazionale, colturale e della potenzialità faunistica delle NTA del PUTT/P. A partire dalla Carta dell uso del suolo della Regione Puglia, integrata dalle ricognizioni in sito effettuate e dallo studio naturalistico a scala di dettaglio finalizzati alla elaborazione del PUG, sono stati individuate le aree interessate dalla presenza delle seguenti categorie di uliveti di pregio: uliveti secolari a sesto irregolare; uliveti secolari a sesto regolare; uliveti secolari misti a uliveti di recente impianto a sesto regolare. Aree interessate da attività estrattive dismesse Corrispondono alle cave abbandonate che, per estensione o per vicinanza ad altri ATD, possono contribuire ad integrare il patrimonio ambientale, individuate a partire dall aggiornamento della Carta idrogeomorfologica della Puglia, secondo quanto indicato al punto 1.04 dell art. 3.03 Sistema della copertura botanico vegetazionale, colturale e della potenzialità faunistica delle NTA del PUTT/P. Muri a secco Ai sensi dell art. 3.14 Beni diffusi nel paesaggio agrario del PUTT/P si riconosce un notevole significato paesaggistico alle pareti a secco, con relative siepi, delle divisioni dei campi, dei terrazzamenti e delle delimitazioni stradali. Per essi si definisce area del bene quella direttamente interessata dal bene così come riportato nella Carta Tecnica Regionale; mentre l area annessa, non cartografata considerata la scala di elaborazione, verrà definita in fase di redazione del PUG in funzione della natura e significatività del rapporto esistente tra il bene e il suo intorno in termini sia ambientali sia di fruizione visiva. 18