17-18 Maggio 2014 - Assemblea Nazionale straordinaria FIAB - Bologna



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17-18 Maggio 2014 - Assemblea Nazionale straordinaria FIAB - Bologna CHIARIMENTI RELATIVI ALLA MOZIONE Verso una progressiva unificazione dell'identità federativa in Rete, attraverso i social network e il cambiamento dei nomi a dominio. presentata all Assemblea ordinaria, riunita a Roma il 04-06 aprile 2014. Cari amici e delegati FIAB, Premessa riteniamo inutile riprendere in questa sede le motivazioni (immagine unitaria) che ci hanno portati a proporre all Assemblea la presente mozione, ritenendo peraltro che su queste e sulla loro opportunità siamo tutti sostanzialmente d accordo. Rimettiamo nuovamente a fuoco gli argomenti. 1) Nella prima parte della mozione, quasi come nota introduttiva, abbiamo raccontato per esempi un possibile cammino di unificazione del mondo social, ovvero di tutte quelle presenze virtuali che ciascuna associazione ha nel tempo definito sui vari social network (profili, gruppi e pagine Facebook; canali YouTube; profili Twitter, Google+ e via dicendo ). In questi casi non si è aggiunto nulla di particolare a quanto già approvato unanimemente con la mozione sulla denominazione, ricordando quanto utile e positivo sarà, in termini di immagine, cercare di ricondurre i nomi di ognuna di queste presenze allo standard approvato assieme. Ove possibile, chiaramente, perché abbiamo visto che non sempre ciò è consentito dai regolamenti dei vari fornitori di servizi ovvero, in alcuni casi, la procedura è molto complessa e non è detto sia possibile espletarla. 2) Nella seconda parte (la più dibattuta) abbiamo introdotto la modifica dei nomi a dominio, ovvero dell indirizzo web che identifica univocamente i nostri siti su Internet. Su questo punto sono state sollevate delle eccezioni la cui risposta (causata principalmente da necessità di approfondimento e mancanza di tempo) è stata rinviata a questa sede. 1

Nomi a dominio Nel dare qui risposta alle osservazioni, principalmente di natura tecnica, giunteci durante i lavori romani, e successivamente via mail (raccogliendo l invito in tal senso della nostra Segreteria Organizzativa), vogliamo ricordare e ribadire ulteriormente come lo scopo della mozione riguardi semplicemente una proposta, non assolutamente vincolante. Obiettivo è infatti quello di suggerire fin da subito un indirizzo (è proprio il caso di dirlo ) comune che permetta alle associazioni che decidessero di svoltare verso un immagine di presenza web unitaria, di orientarsi in modo chiaro e preciso. Definire quale debba essere lo standard verso il quale stiamo cercando di convergere, e prendere questa decisione con tempismo, eviterà di ritrovarci fra uno o due anni con soluzioni frammentarie e multiformi, che difficilmente riusciremo a incanalare in una direzione più coerente. Consapevoli delle molte alternative, abbiamo cercato di riflettere con onestà intellettuale su ciascuna delle osservazioni ricevute, mantenendo infine invariata la proposta iniziale. Vi invitiamo a riflettere su quanto segue con attenzione, ma al contempo in modo leggero, con la consapevolezza che, anche qualora vi trovaste maggiormente in accordo su una soluzione scartata, la vera forza di qualunque standard adottato risiederà nell unitarietà, più che nella reale superiorità tecnica (infatti, pur ritenendo preferibile la proposta suggerita, per tutte le altre è stata considerata presupposto essenziale una pari dignità potenziale). Nel rimandarvi al documento presentato a Roma per quanto relativo alle impostazioni fondamentali e alle descrizioni generali dell intervento (inclusi definizioni ed esempi) veniamo ora a noi con la sezione delle Domande e Risposte (Q&A). 2

Osservazioni ricevute D1: «L utilizzo di un alias (redirect) causerebbe un abbassamento del ranking.» Significa che, avendo due punti di ingresso per lo stesso sito (per ciascuna pagina) i valori di indicizzazione dei motori di ricerca si abbasserebbero, causando perdite di posizione nell elenco risultati. In pratica, sarebbe più difficile che le pagine dei siti reindirizzati venissero proposte in cima alla lista in seguito alle ricerche sui motori stessi. R: È vero che vi può essere un abbassamento del ranking a seguito di un reindirizzamento del sito. È altresì vero che in molti casi questo non è un problema per i contenuti delle associazioni locali (lo sarebbe di più per i siti FIAB, sia il nazionale sia i siti tematici). Infatti, come ciascuno potrà verificare dall analisi del traffico (Google Analytics o simili), sono solo una minima parte le ricerche tramite motori; la maggior parte delle visite (esperienza Verona) sono originate da collegamenti diretti, provenienti dalle newsletter o dai rilanci dei social network. È comunque utile ricordare che, qualora si ritenesse necessario mantenere attenzione al posizionamento sui motori di ricerca, è possibile richiedere al proprio provider di servizi l attivazione del redirect di tipo 301 per l intero sito. http://francescodagostino.name/blog/379-redirect-301-con-htaccess. NOTE Dopo una consultazione con altri webmaster siamo d accordo che questo tipo di intervento non costituisca un problema e anzi, sia implementabile in modo rapido e snello, senza controindicazioni particolari. L unico punto di attenzione riguarda l orizzonte temporale della manovra. Deve essere evidente che l operazione non è definitiva, ma risolve un esigenza temporanea per la gestione del transitorio. Prima o poi (non c è alcuna fretta) bisognerà pianificare il ribaltamento dello spazio web dal vecchio al nuovo dominio, mantenendo magari per un po il reindirizzamento al contrario (vecchio nome che punta al nuovo). Ricordiamo infine che l intervento di cui stiamo parlando non si applica ai siti non proprietari (per i quali non si possiede una registrazione di nome a dominio), quali ad esempio alcuni blog ospitati su piattaforme di servizi web (Wordpress, Blogger, LiveJournal, ecc ). 3

D2: «Perché non utilizzare il nuovo TLD.bike?» Da qualche mese è possibile registrare nomi sul dominio di primo livello.bike. Ciò significa che si propone una nuova alternativa rispetto ai tradizionali TLD cui siamo ormai abituati (.it,.com,.org ). Per approfondire, è possibile consultare alcuni articoli apparsi sul web. http://www.bikeitalia.it/2014/02/07/domini-ecco-lestensione-bike/ http://www.dominiok.it/estensioni/bike-generico.php R: In effetti, nel mese di febbraio, sono stati rilasciati oltre 200 nuovi TLD che introducono categorie specializzate, dedicate in parte alle attività commerciali e in parte alla libera registrazione. È questo il caso del nuovo.bike, che si propone come riferimento per il mondo della bicicletta. NOTA Non è stato specificato lo standard di nomenclatura che si vorrebbe adottare per gli ulteriori livelli del nome a dominio. Ipotizziamo pertanto che si intendesse in accordo alla mozione, sostituendo.org con.bike, (es: www.fiabverona.bike). PRO L utilizzo del TLD.bike, individuato tra i domini di nuova introduzione, potrebbe avere le potenzialità per trasmettere l idea di una scelta moderna e dinamica, di impatto comunicativo, al passo con i tempi (con oltre 1.000 TLD entro i prossimi due anni, siamo di fronte alla più grande espansione del web dalla sua nascita). «Questa è la rivoluzione dei nuovi nomi a dominio: termini generici o nomi propri - come per esempio.barcelona,.london,.amsterdam - immediati e facili da ricordare, che possono essere usati come ottimo strumento di marketing per affermare la presenza e aumentare la visibilità online della tua attività o passione.» (tratto da http://www.register.it/domains/new-gtlds.html). CONTRO Il principale interrogativo riguarda l indubbia natura commerciale (in contrapposizione all evidenza non commerciale del.org) di tutti questi nuovi TLD, che essendo tra l altro molti, rischiano di polverizzare e svilire di fatto le potenzialità dell offerta, con perdita di autorevolezza. La stessa Google non si è ancora espressa a riguardo. «[ ] non è ancora chiaro infatti come Google tratterà questa e altre nuove estensioni a livello di risultati nelle ricerche. E noto che per il motore di ricerca di Mountain View non tutte le estensioni sono uguali e quindi non tutte garantiscono buoni livelli di visibilità [ ]» (da http://www.bikeitalia.it, art. cit.) Rimangono ancora forti perplessità sulle possibilità del nuovo TLD di sfondare ed affermarsi come nuovo standard per il settore ciclo: http://djchuang.com/2014/first-websites-new-gtld-bike-domain-names/ sebbene le analisi sui trend lo pongano al primo posto nella lista delle preferenze, in base alle registrazioni già effettuate in Italia (ma non attivate) in questi primi tre mesi di disponibilità: http://www.lastampa.it/2014/04/17/tecnologia/da-bike-a-guru-ecco-i-dieci-nuovidomini-pi-ambiti-xwpjpzqojleylerqbbvi8i/pagina.html 4

D3: «Perché non utilizzare il dominio geografico di secondo livello?» La proposta suggerisce di appoggiarsi ai domini della Struttura geografica predefinita, gestiti dal Registro italiano. A livello nazionale sono infatti previsti dei domini riservati e non assegnabili per scopi non istituzionali (per ovvie ragioni di tutela), basati sulla struttura geografica per regioni, provincie e comuni. Ad esempio, il nome di una provincia come verona.it o la corrispondente sigla vr.it non può essere assegnata a un soggetto. Tuttavia è possibile richiedere di registrare un dominio di terzo livello come potrebbe essere mionome.vr.it a patto che non contenga parole riservate come potrebbero essere comune o regione. Tra i nomi geografici quelli contenente la sigla della provincia sono attualmente quelli più diffusi. Spesso si ricorre a questi nomi per dare una connotazione geografica al nome a dominio o per indisponibilità del nome sotto altri TLD. R: Agli effetti pratici il dominio geografico di terzo livello si comporta come un dominio di secondo livello con l unica differenza di avere un punto in più nella URL; il nome a dominio potrà quindi essere www.fiab.vr.it o www.fiab.verona.it. PRO È possibile rinvenire la scelta del dominio geografico da parte di alcune associazioni in giro per l Italia (ad esempio ARCI Verona utilizza www.arci.verona.it, in modo sicuramente difforme dai molti altri siti ARCI, orientati piuttosto ad uno standard di tipo www.arci<località>.it). In generale osserviamo che l utilizzo del dominio geografico è maggiormente utilizzato dalle aziende di servizi municipalizzati o dalle ripartizioni territoriali di enti o organismi legati alla sfera del pubblico. Nella galassia delle federazioni o delle associazioni con organizzazione territoriale prevale di gran lunga la scelta del nome a dominio indipendente. Vantaggi di posizionamento sui motori di ricerca, dal momento che questi attribuiscono ai domini geografici un ranking maggiore rispetto ad altri TLD (per questo argomento valgono le stesse riflessioni espresse in risposta a D1) CONTRO Si presenta evidente un problema (per il quale è stata emendata la mozione sui nomi delle associazioni) relativo ai nomi non legati a ripartizioni territoriali ufficiali. Non è infatti possibile definire domini di terzo livello per raggruppamenti geografici non corrispondenti a suddivisioni amministrative. Pertanto non si potranno avere fiab.langhe.it o fiab.salento.it o, per essere più concreti, fiab.valdarno.it. Una seconda obiezione per le associazioni presenti sui comuni non capoluogo, ove il nome a dominio andrebbe a complicarsi ulteriormente, con il livello relativo alla provincia (ad esempio fiab.isoladellascala.verona.it). Si osserva infine una minore scorrevolezza del nome alla pronuncia, con maggior fatica a ritenere l indirizzo mnemonico e conseguente aumento della possibilità di errore. 5

D4: «Perché non utilizzare un ulteriore livello sul dominio FIAB?» Un sottodominio consiste in un nome (libero) posizionato a sinistra del livello precedente, separato da un punto. Non vi sono limiti ne al nome ne al numero di sottodomini. Ciò significa che potrebbe esistere un sottodominio del sito nazionale per ciascuna delle associazioni federate FIAB. R: È una buona idea e probabilmente è anche la soluzione più professionale e coerente dal punto di vista dell immagine. Concretamente, si tratta di registrare e mantenere gli spazi web delle associazioni su dei sottodomini del sito principale FIAB. Essendo il nostro dominio fiab-onlus.it, sarebbe possibile registrare sottodomini del tipo <località>.fiab-onlus.it. Ovviamente al posto di <località> si può sostituire una qualsiasi denominazione (utilizzando lo standard di nomenclatura proposto nella mozione). PRO L appartenenza di ciascun dominio a FIAB sarebbe evidente nel nome stesso senza alcun equivoco, grazie al riferimento del raggruppamento superiore. CONTRO La registrazione dei sottodomini è gestita dallo stesso provider/mantainer del sito principale per il proprietario del dominio principale. Ciò obbligherebbe FIAB a gestire il servizio di registrazione e manutenzione dei sottodomini per conto delle associazioni federate presso il proprio provider di servizi Internet. Sarebbe pertanto necessario definire delle procedure e reperire le forze (volontari) per questo nuovo compito. In questo momento, stanti le attuali risorse, l intervento si prospetta impossibile per l aggravio operativo sulla struttura. NOTA Questa soluzione ha comunque delle prospettive che potremo considerare in tempi più distesi, quando saremo più grandi (e più ricchi). Magari nel frattempo avremo anche modificato il nome a dominio del sito nazionale, ad esempio considerando il nuovo.bike, sul quale nel frattempo sarà chiaro se avrà senso scommettere. A questo riguardo, come abbiamo scritto, oggi lo scenario non è ancora definito; le migliaia di registrazioni dormienti lo stanno a dimostrare (tutti registrano e tengono nel cassetto, guardando che fa la concorrenza). Alle attuali condizioni o si aspetta un po o ci si butta sul sicuro (e il TLD.org lo è). 6

Conclusioni Confermiamo la nostra analisi e la proposta espressa nella mozione (ripresa nel riquadro qui sotto), per l evidenza di alcuni aspetti che le alternative suggerite non presentano con altrettanta chiarezza: la natura non commerciale della proposta FIAB (che risulta meno evidente nella proposta del nuovo TLD.bike); una maggior versatilità nella scelta del nome, che può comprendere raggruppamenti geografici diversi dalle suddivisioni amministrative del nostro ordinamento (cosa non possibile nella proposta del dominio geografico di secondo livello); una sostanziale autonomia gestionale e operativa nei processi di registrazione e manutenzione del nome (rispetto alla proposta del sottodominio nazionale). Si propone di utilizzare il nome fiab<località>, scegliendo il TLD.org, destinato al mondo del non-profit (esempio: www.fiabverona.org). Rinnoviamo pertanto l invito all Assemblea ad esprimersi, deliberando favorevolmente nel merito di questi suggerimenti, dando un chiaro e preciso indirizzo su un argomento che costituisce senza dubbio un passo importante verso il traguardo dell unitarietà. Come associazione veronese restiamo a disposizione del CN per supportare, assieme ai webmaster FIAB, eventuali necessità da parte delle singole associazioni. Grazie per l attenzione, a tutti buon lavoro. FIAB Verona - Amici della Bicicletta per una città possibile ONLUS (per segnalazioni, dubbi e ogni eventuale richiesta di chiarimento ulteriore: luciano.lorini@fiabverona.org) Verona, 17 maggio 2014 7