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La prima fase dell attività topografica e di rilevamento si é svolta nel periodo che va dal 25 Settembre al 25 Ottobre 2006 ed é stata realizzata da Angela Bizzarro e Alessandro Tilia. L immagine rappresenta una veduta da sud del Kurdistan ed é costituita da un mosaico di modelli digitali del terreno (Dem) appartenenti all archivio dello Shuttle Radar Topography Mission (SRTM) versione 2 con risoluzione a 90 m a cui è stato applicato un processo di integrazione delle lacune presenti in questo tipo di dato. Successivamnete sono state proiettate immagini satellitari Landsat 7 ottenute combinando le bande 1, 2 e 3, rispettivamente del rosso, verde e blu e successivamente aumentate di risoluzione (da 30 m. a 15 m.) mediante la banda 8 del pancromatico. Infine attraverso l uso di cartografie e l osservazione di immagini satellitari ad alta definizione sono stati individuati i principali siti di epoca sasanide presenti nella regione. (Alessandro Tilia) 1

Nell ambito della missione archeologica del sito di Paikuli, si è scelto di utilizzare una metodologia di rilievo finalizzata sia allo studio del sito come si presenta attualmente, integrando le informazioni con i dati dello scavo, sia all anastilosi del monumento stesso. Nei primi giorni si è provveduto ad effettuare una preliminare analisi qualitativa e quantitativa dei blocchi e delle emergenze architettoniche presenti nell area, in relazione alle priorità di intervento individuate con la direzione archeologica dello scavo. A seguito di questa indagine, si è potuto stabilire una procedura di indagine per fasi successive; nel caso dello studio finalizzato alla ricomposizione grafica della struttura in elevato, con blocchi in posizione di crollo o sparsi nell area, la metodologia potrebbe essere così sintetizzata: 1. Georeferenziazione delle strutture (rilievo topografico di base, necessario anche per lo studio del territorio e per la documentazione delle aree archeologiche) 2. Rilievo di dettaglio delle strutture e dei blocchi circostanti rimasti in situ (localizzazione e posizione di caduta nel caso di crolli accertati). 3. Studio dei blocchi ed elementi architettonici o modanati presenti nell area, tenendo conto della lavorazione della pietra e dei segni significativi individuabili sulle superfici (grappe sulla pianta superiore, tecnica di anatirosi d attacco sulle facce laterali, segni per l accostamento dei blocchi eventualmente presenti sulla superficie superiore. 4. Individuazione della pertinenza dei blocchi sparsi in connessione al rilievo dei blocchi con iscrizione già conservati presso il Museo di Sulaimaniya. 5. Studio e ricostruzione grafica delle diverse modanature (sulla base degli elementi individuati privi di degrado superficiale). 6. Studio della ricomposizione grafica della struttura sulla base degli elementi documentati precedentemente. La prima operazione effettuata sul campo è stata l impostazione della poligonale topografica: si sono collocate sul terreno una serie di stazioni intorno al monumento di Paikuli, costituite da tondini di ferro cementate a terra; con la stazione totale, posizionata sui vertici di questo poligono chiuso, è stato possibile iniziare il rilievo strumentale vero e proprio, avendo una visuale completa dello scavo e dell area circostante al sito; le prime due stazioni sono state dislocate in modo tale da orientare il sistema di riferimento al nord geografico, ottenuto sul campo mediante bussola e successivamente corretto con la declinazione magnetica definita in base alla georeferenziazione del sito. 2

Il lavoro topografico è stato realizzato mediante l'uso di una stazione totale Leica TCR1205 R100,5 (1.5mgon) EDM. Una delle priorità di intervento è stata quella di poter documentare e quindi rimuovere alcune concentrazioni di frammenti dislocati intorno al monumento (denominate UUSS 1, 2, 3, 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15, 16, 18, 19, 20, 21, 23, 24 e 25); si è deciso di rilevarne solo i contorni perché si è ritenuto essere dovute a spostamenti recenti; in seguito alla loro rimozione è stata liberata l'area intorno al monumento per permettere le operazioni di scavo archeologico. Per motivi di sicurezza le autorità competenti e la direzione archeologica hanno stabilito di trasferire al Museo di Sulaimaniya tutti i blocchi modanati, costituiti essenzialmente da elementi semicircolari di decorazione, alcuni elementi di merlatura e le semicolonne che adornavano i quattro angoli della torre. Questa operazione ha comportato il rilievo topografico e di dettaglio di n. 57 blocchi (di cui n. 24 merli, n. 15 semicolonne e n. 18 elementi semicircolari); la planimetria generale in scala 1:25 ne definisce così la posizione e l'orientamento rispetto al monumento. La dislocazione dei blocchi ha reso necessario l inserimento di tre nuove stazioni topografiche collegate alla poligonale principale, in modo da poter documentare il versante Sud e Nord della collina e i due canaloni Sud-Ovest e Sud-Est; da tali stazioni si e potuto inoltre individuare un tratto della strada moderna che corre a Sud del sito ed il limite della base della collina su cui sorge il monumento sia a Sud che a Nord. Durante lo scavo si è definita la posizione puntuale di n. 6 frammenti iscritti di piccole dimensioni mentre di altri n. 2 frammenti e n. 6 blocchi oltre al posizionamento topografico si è realizzato anche il rilievo in pianta in scala 1:25. Sulla base del sistema di coordinate topografiche impostate, grazie alla funzione di tracciamento della stazione totale, si è provveduto al posizionamento dei quattro vertici e dell'asse mediano di due trincee di scavo poste nell'angolo Sud-Est del monumento, con orientamento Est-Ovest e Nord-Sud. Inoltre si è ritenuto necessario rilevare in scala 1:25 n.17 blocchi a faccia liscia di cui n.7 da rimuovere per le operazioni di scavo delle trincee, n.1 per la particolarità della forma, n. 1 per la rimozione della US23 su cui giaceva e n. 8 antistanti al monumento. Per quanto riguarda la documentazione delle strutture dell'intera area si è realizzato una pianta in scala 1:50 della struttura principale e in scala 1:25 di parte del muro costituito da blocchi di riuso che delimitano la terrazza meridionale antistante, mentre la parte rimanente è stata posizionata topograficamente. In questa prima fase, il lavoro sul campo si è concluso con la realizzazione di due sezioni, una con 3

direzione Nord-Sud ed una Est-Ovest entrambe passanti per il monumento. I dati topografici acquisiti sul campo sono stati elaborati informaticamente con un programma topografico specifico in modo da ottenere un tabulato di punti in coordinate cartesiane spaziali; in seguito sono stati riversati in un programma CAD per ottenere una serie di planimetrie generali dell'area e di dettaglio: la posizione ed il numero identificativo dei punti, stampati su apposite tavole, sono stati utilizzati per realizzare i rilievi diretti a matita con caratterizzazione di tipo archeologico. Per facilitare lo studio archeologico del sito, in accordo con la direzione dello scavo si è stabilito una griglia di riferimento da posizionare sul terreno durante la prossima campagna. Infine per identificare la posizione planimetrica di ogni singolo blocco rilevato e mettere in relazione con i dati metrici e fotografici raccolti sul sito si è redatto un elenco con la numerazione dei blocchi ed i relativi punti topografici utilizzati per posizionarli. Questa prima campagna di rilevamento ha permesso di poter pianificare le attività necessarie per la realizzazione di uno studio di anastilosi il più possibile completo e per poter in seguito elaborare una ipotesi ricostruttiva per una migliore comprensione filologica del monumento e per un eventuale allestimento all'interno del Museo stesso. Pianta schematica della collina di Paikuli con il posizionamento delle strutture e di tutte le unità stratigrafiche. (Alessandro Tilia) 4

Pianta schematica della collina di Paikuli con il posizionamento delle strutture e delle sole unità stratigrafiche non rimosse. (Alessandro Tilia) Planimetria generale della collina di Paikuli con il posizionamento dei rilievi con caratterizzazione archeologica del monumento e dei blocchi modanati ed iscritti trasportati successivamente al museo di Suleymaniyah. (Alessandro Tilia) Prolilo della collina di Paikuli dalla sede stradale al greto del torrente sul versante Nord. (Alessandro Tilia) 5

Planimetria dell area intorno al monumento di Paikuli con il posizionamento dei blocchi modanati e dei blocchi e frammenti iscritti. (Alessandro Tilia) La seconda campagna di rilevamento topografico si é svolta dal 3 Maggio al 10 Maggio 2007 ed é stata realizzata da Angela Bizzarro, Alessandro Tilia e Stefano Tilia; in così breve tempo é stato possibile realizzare solamente la griglia topografica sul terreno e l impostazione delle stazioni strumentali per la georeferenziazione mediante G.P.S. Per proseguire lo studio del monumento di Paikuli anche attraverso i documenti di archivio conservati a Washington e New York, dal 24 Febbraio al 6 Marzo 2008 Angela Bizzarro ha partecipato alla ricerca che si é svolta presso gli archivi dell Arthur Sackler Gallery dove sono stati esaminati i documenti originali relativi all archivio Herzfeld; i documenti selezionati sono stati acquisiti mediante fotocopie, 6

scansioni o immagini digitali; nel caso delle immagini dei calchi originali dell iscrizione di Paikuli si é fatto in modo di eseguire le immagini in modo da poterle in seguito orto-rettificare. La missione si è conclusa al Metropolitan Museum di New York dove sono state individuate le cartografie e gli appunti originali di Herzfeld che integrano i dati dell archivio dell Arthur Sackler Gallery. L immagine rappresenta una proiezione georeferenziata della carta archeologica (Paikuli Herzfeld) su un Dem, con l indicazione dei siti sasanidi di Haushqury, Qasr-i Shirin e Sarpul. (Alessandro Tilia) 7