Relazione sull attività svolta per il settore di documentazione nell ambito del progetto Is.I.A.O. nel Kurdistan Iracheno Novembre Dicembre 2007.

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1 Relazione sull attività svolta per il settore di documentazione nell ambito del progetto Is.I.A.O. nel Kurdistan Iracheno Novembre Dicembre La convenzione stipulata tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ostia e l Istituto Italiano per l Africa e l Oriente (Is.I.A.O.), ha favorito la possibilità di creare un iter formativo teorico/pratico per gli otto tecnici iracheni che hanno partecipato alle attività nel periodo di Novembre e Dicembre 2007; per il settore documentazione le lezioni sono state tenute da Angela Bizzarro (impostazione del cantiere per il rilievo, G.P.S.), Stefano Tilia (topografia), Alessandro Tilia (CAD). Gli ambiti formativi in cui si é sviluppato il corso sono legati all apprendimento reale delle metodologie e delle tecniche tra le più avanzate nel settore dello scavo, del restauro dei beni archeologici e della documentazione; per quanto riguarda il settore della documentazione, i docenti, esperti nel rilievo, topografia, fotogrammetria, GIS ed elaborazione digitale 2D e 3D, hanno utilizzato tecniche tra le più avanzate per trasmettere informazioni relative alle metodologie utilizzate per ottenere un sistema integrato di informazioni georeferenziate, connesse sia allo scavo che al restauro; tale sistema è stato pensato per essere implementabile in futuro e replicabile metodologicamente sul territorio (sia di Ostia Antica sia in Kurdistan) nel settore della gestione, conservazione, restauro e musealizzazione dei beni culturali. Il progetto prevede l'integrazione delle attività di formazione con le applicazioni pratiche finalizzate allo studio e all'indagine territoriale; a tal fine, in accordo con la Soprintendenza, sono state aperte aree di scavo al Mitreo delle Sette Porte ed al Cortile del Dioniso.

2 Obiettivo del corso teorico/pratico realizzato presso la Soprintendenza Archeologica di Ostia è stato quello di formare e aggiornare i tecnici iracheni in modo da renderli in grado di disporre di più competenze in un settore come quello del recupero e della valorizzazione dei beni artistici e culturali. Il breve corso teorico introduttivo ha riguardato la formulazione e utilizzo delle più adeguate tecniche di documentazione, finalizzate al recupero, alla conservazione ed alla valorizzazione dei siti e delle strutture, alla definizione dello stato dell arte nei diversi settori inerenti la documentazione, con la presentazione di progetti e lavori, per poi passare a lezioni teorico/pratiche ed a esercitazioni sul campo. La documentazione di ogni sito o struttura presenta caratteristiche e difficoltà di diversa natura; si devono quindi affrontare questi temi adottando una metodologia rigorosa, basata essenzialmente sulla referenziazione dei dati e sulla corretta integrazione della tradizionale metodologia di rilievo con le nuove tecnologie attualmente a disposizione. Presso l archivio di disegni della Soprintendenza é presente la cartografia schematica dell area degli scavi, in formato digitale, con l individuazione di capisaldi presenti sul terreno e quota riferita al livello del mare, referenziata in coordinate locali. Si é deciso pertanto di eseguire una rilevazione con il G.P.S. al fine di georeferenziare i caposaldi relativi all area in esame (35 e 38) e le stazione strumentali posizionate in funzione dei rilievi da eseguire. Per quanto riguarda la quota ortometrica indicata sulla pianta della Soprintendenza, si è deciso di mantenerne il valore poiché la differenza rispetto al calcolo effettuato sulla base del rilievo G.P.S. é risultato minimo.

3 Impostazione della campagna di rilevamento e metodologia di integrazione dei dati sulla base della georeferenziazione. Ricerca e identificazione dei capisaldi sulla base della loro posizione in planimetria. Il rilievo topografico, realizzato sulla base delle stazioni a terra georiferite, é stato effettuato adottando la seguente metodologia: Esame preliminare dell area e impostazione del lavoro topografico e rilievo G.P.S. rilievo dei punti fondamentali delle strutture da documentare nel Cortile del Dioniso e nel Mitreo delle Sette Porte. L aspetto didattico del lavoro ha consentito ai colleghi iracheni di acquisire le procedure corrette per realizzare un lavoro topografico finalizzato alla documentazione relativa ad aree di scavo, indipendentemente dal tipo di strumento utilizzato: posizionamento dello stazione totale messa a bolla inserimento di tutti i dati che sono richiesti dallo strumento: numero della stazione, altezza dello strumento da terra, data, etc. collimazione verso la stazione precedente o punto di riferimento a nord, imponendo l angolo di lettura orizzontale a valore zero e indicando l altezza strumentale e l altezza della palina posta sulla stazione di riferimento preparazione della monografia delle stazioni e dello schema delle strutture rilevabili dalla stazione in cui si é posizionati, registrazione nella registrante dati dei valori angolari e di distanza dei punti (devono inoltre essere segnati sulle strutture da rilevare, ove possibile, degli identificativi (punto rosso, etc.) e punti corrispondenti sullo schema cartaceo. Questa parte del corso é stata integrata con nozioni di base inerenti: le entità geometriche e le entità digitali vettoriali e raster, le proiezioni ortogonali, i metodi e le tecniche di rilievo tradizionale, il

4 CAD e il rilievo digitale, gli elaborati grafici per il progetto di restauro, il rilievo e la redazione di tavole tematiche. L apprendimento e le operazioni di rilievo G.P.S. e di rilievo topografico.

5 L argomento delle lezioni teoriche/pratiche si é poi sviluppato in relazione alla topografia per il rilievo di dettaglio delle strutture, per il rilievo con ortofoto dei mosaici e per il collegamento con il rilievo stratigrafico. Identificazione della St.100 Punto di azzeramento della St.100 Posizionamento di una stazione topografica intermedia per collegare il Mitreo.

6 Mitreo delle Sette Porte, la St.200 per riferire i rilievi stratigrafici eseguiti dagli archeologi. Monografia della St.200, situata all interno del Mitreo.

7 Rilievo strumentale e sistema di azzeramento. Cortile del Dioniso, area sottoposta ad indagine archeologica, previa documentazione e rimozione del mosaico rinvenuto al di sopra del pane di terra.

8 Pulitura del mosaico superiore prima della documentazione. Il mosaico superiore: prima della rimozione del mosaico si é eseguito il rilievo topografico e la presa dell ortofoto (in seguito rettificata e deformata elasticamente sulla base dei punti di controllo topografici). Indicazione dei punti di controllo rilevati topograficamente.

9 I due livelli di mosaico. Per il rilievo del livello superiore del mosaico, come si é detto si é scelta la documentazione dello "stato di fatto", realizzata con ortofoto, tecnica utilizzata per superfici piane o assimilabili ad esse; questa metodologia, basata sull uso di immagini e sul rilievo topografico, è uno degli strumenti più idonei per elaborare una base sufficientemente rigorosa e tale da accogliere e referenziare nello spazio le diverse informazioni che si possono desumere sia dal rilievo grafico, sia dalle immagini corrette, dalla definizione delle tecniche costruttive a quelle, per esempio, necessarie alla pianificazione degli interventi conservativi, di restauro e di monitoraggio. Operazione preliminare é stata l impostazione del progetto di presa e la definizione delle fasi operative; per ricoprire l'intera superficie si deve attuare un piano di ripresa fotografica: le singole immagini, (in prospettiva e quindi senza alcuna valenza metrica), si realizzano a distanza tale da garantire di ottenere nella restituzione un rapporto di scala 1:10, 1:5 (scala utile ai restauratori). Devono poi essere raddrizzate e referenziate una ad una grazie ad un dettagliato rilievo topografico strumentale, eseguito con specifici strumenti elettronici, base di un sistema di acquisizione dati sul campo, spazialmente coerente. A questo scopo si é impiegata una stazione totale laser Leica, che consente le misurazioni a distanza, anche senza dover posizionare un prisma riflettente sulla superficie da rilevare. Le diverse immagini sono state unite per ottenerne una sola, definitiva, metricamente corretta e misurabile, collocata sul rilievo topografico di base. L'elaborato digitale, ottenuto secondo la metodologia descritta, a differenza delle normali riproduzioni fotografiche, consente molteplici applicazioni: dall'esecuzione del disegno digitale delle decorazioni pittoriche, alla definizione di tematismi, fino all'associazione delle immagini così ottenute ad un modello 3D delle strutture. Questa parte del corso é stata integrata con nozioni sulla gestione dei dati rilevati topograficamente; i dati rilevati in campagna devono essere infatti elaborati con un programma topografico specifico (a partire da angolo orizzontale, verticale e distanza inclinata - dati presi dallo strumento - per ottenerne le coordinate cartesiane x, y, z). A seguito del calcolo, per realizzare elaborati grafici e/o documentazione digitale, devono essere inseriti nel programma di disegno assistito al computer (AUTOCAD).

10 Per completare la conoscenza delle diverse tecniche di rilevamento, con relativa caratterizzazione di tipo archeologico, il corso é stato completato seguendo tre tematiche principali: 1. Rilievo di dettaglio delle strutture 2. Gestione dei dati raster ed elaborazione digitale delle ortofoto del mosaico 3. Elaborazione digitale CAD Rilievo di dettaglio delle strutture Per la preparazione degli elaborati di base per il rilievo diretto, che possono servire per le planimetrie o gli eventuali prospetti, la prima operazione da eseguire é la scelta e diversificazione dei punti da inserire in CAD, dopo aver creato i relativi piani di proiezione. Particolare di una scala, dal rilievo dei punti topografici alla caratterizzazione in pianta e sezione. Si devono diversificare i punti rispetto alle proiezioni in pianta o prospetto e poi stamparli nella scala di rappresentazione scelta in questo caso 1:50 per poi procedere all integrazione del rilievo

11 con tutti i dati che si ritengano necessari. Sulla carta si hanno solo i punti, quindi é necessario inserire manualmente tutti gli elementi riferiti a questi, quali allineamenti dei muri, mattoni e quant altro necessario alla realizzazione del disegno nella scala prescelta. Gestione dei dati raster ed elaborazione digitale delle ortofoto del mosaico Le immagini digitali sono state ortorettificate e referenziate rispetto al rilievo topografico dell intera area; si è utilizzato il software Raster Design, applicativo di Autocad che consente di deformare elasticamente le immagini, sulla base di punti di controllo distribuiti uniformemente sulla superficie. Fase successiva del lavoro é stata la digitalizzazione delle immagini ortorettificate. Elaborazione digitale CAD Per completare l iter formativo dei colleghi iracheni nel settore del rilievo digitale, é stato necessario organizzare un breve corso sull uso di Autocad e Raster Design, focalizzando l attenzione sui principali comandi e procedure sufficienti alla gestione di disegni semplici. Naturale conseguenza del tipo di lavoro realizzato è il possibile inserimento dei dati in un Sistema Informativo (GIS), basato sulla planimetria, sul fotomosaico, in cui far confluire i dati provenienti dalle indagini diagnostiche, il rilievo digitale e le carte tematiche di restauro; al termine dell attività pratica nei cantieri di Ostia, insieme ai tecnici iracheni si è svolto presso la sede dell Is.I.A.O. un corso di approfondimento su ArcGis per ArcView ed ArcInfo, finalizzato alla comprensione della metodologia che si dovrebbe seguire per realizzare una banca dati ed un sistema informativo territoriale in cui far confluire tutte le informazioni provenienti dalle diverse attività di scavo, documentazione e restauro.

12 Per quanto riguarda lo studio e gli interventi di restauro e monitoraggio di siti e strutture a rilevante interesse storico artistico, la referenziazione della documentazione grafica, fotogrammetrica, delle immagini orto-rettificate, dei risultati analitici degli interventi di diagnostica, etc. in un unico sistema informativo consente di attribuire ad ogni elemento le sue coordinate spaziali e quindi, utilizzando un sistema GIS, acquisire, processare, analizzare, immagazzinare e restituire in forma grafica ed alfanumerica i diversi dati e le reciproche relazioni. Per il coordinamento delle diverse attività in modo da ottimizzare il tempo di acquisizione dei dati ed evitare ridondanze o ripetizioni e per inserire l intera documentazione in un sistema informativo (GIS), tale da soddisfare le esigenze di tutti gli esperti coinvolti nel settore, sarebbe preferibile sviluppare il lavoro nell ambito di più temi associati, del tipo storico artistico, tecnologico, conservativo, archeologico ed architettonico; inoltre, il sistema di banca dati, con l'inserimento di tutti i dati (testi, grafici, fotografie) e la loro consultazione interattiva può costituire una fonte d'informazione ed un indispensabile riferimento centrale per la progettazione di interventi di restauro e di valorizzazione.

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