RICERCA ANDAMENTO SETTORE CALZATURIERO E STRATEGIE FUTURE Sintesi dell intervento di Carlo Pambianco - 23 novembre 2013
SINTESI Il tema centrale del convegno quest anno è l esame dell andamento del settore calzature nei mercati internazionali e la valutazione delle sue strategie future. MERCATI ESTERI I mercati esteri hanno sempre rappresentato per il settore un patrimonio enorme di fatturato (la quota export del settore è circa l 80%). Da qualche anno però l importanza dei vari mercati sta cambiando. L Italia è un mercato statico, se non in calo. L Europa cresce poco ed è affollata di concorrenti e poco remunerativa. I mercati emergenti crescono a ritmi elevati e sono molto remunerativi. (TAB. 1) TIPOLOGIE PRODUTTIVE Ora le Aziende italiane di calzature come si collocano in questo nuovo contesto. Alcune lavorano come terziste per i grandi marchi internazionali (gruppi e marchi industriali), altri gestiscono la licenza di produzione e distribuzione sempre per conto dei nomi di stilisti, altre ancora e sono la maggioranza operano nel mercato con il loro (o i loro) marchi. FATTORI CRITICI DI SUCCESSO Molte aziende sono presenti in tutte e tre le tipologie di attività perché questa strategia genera buone sinergie, soprattutto a livello produttivo. I fattori critici di successo però sono estremamente diversi da tipologia a tipologia. (TAB. 2 e 3) Non è facile portare avanti contemporaneamente tutto. Anche la necessità di risorse finanziarie è diversa per le 3 tipologie di business.
SINTESI STRATEGIE PER LE DIVERSE TIPOLOGIE Quali dovrebbero essere le strategie future delle aziende alla luce dei vantaggi e svantaggi che ciascuna delle tre attività comporta. Per chi lavora a façon il vantaggio è di avere dei partners che possano aumentare velocemente il loro fatturato, ma lo svantaggio, dicevano alcuni imprenditori da noi interpellati il fatturato c è oggi ma domani potrebbe non esserci. Per chi opera come licenziatario i vantaggi/svantaggi sono simili, ma un vantaggio primario che emerge è che la gestione di una licenza di produzione e distribuzione dà all azienda la possibilità di venire a contatto con una clientela nuova (quella del licenziante). Ciò ha effetti positivi sull immagine dell azienda e sulle possibilità di entrare con il proprio marchio presso una nuova tipologia di clientela di solito di livello più elevato. CHI OPERA CON IL PROPRIO MARCHIO Per chi opera con il proprio marchio il vantaggio è di gestire direttamente tutto il percorso di sviluppo della propria Azienda ma lo svantaggio di sostenere direttamente tutti gli investimenti necessari per affermare il proprio marchio. FENOMENO DELLE ACQUISIZIONI DI AZIENDE ITALIANE Non tutto è negativo nel fenomeno delle acquisizioni di aziende italiane da parte di gruppi esteri perché le aziende acquisite, quando entrano in gruppi che hanno un forte network internazionale e risorse importanti da investire possono essere più facilmente rilanciate o sviluppate. Rimane il fatto, e questo è l aspetto negativo, che la gestione dei marchi acquisiti passa in mani straniere e non sempre gli interessi sono coincidenti.
SINTESI L Italia poi è appetibile non solo per i suoi marchi ma anche per le sue capacità produttive, il suo know-how qualitativo. Non dimentichiamoci che, la parte più qualitativa delle collezioni di moltissimi marchi stranieri, viene prodotta in Italia. A questo punto emerge spontanea una domanda COSA FARE Di fronte a questa invasione di capitale straniero che acquisisce aziende e capacità produttive, cosa possono fare il sistema Italia e le singole imprese. (TAB. 4 e 5) Nel breve ben poco. Il mercato è libero. Non si può impedire ad un operatore straniero di acquisire Aziende italiane né di affidare ai terzisti la propria produzione, né dare in licenza il proprio marchio. D altra parte ci sono Aziende che come i terzisti o come licenziatari crescono e realizzano buoni profitti. PROGETTI DI SVILUPPO FORTI E CREDIBILI Nel medio lungo termine invece le aziende che vogliono rimanere nel mercato devono prepararsi a costruire progetti di sviluppo diretti, forti e credibili, orientati soprattutto sui mercati esteri. MERCATI SU CUI FOCALIZZARSI Una delle prime decisioni da prendere pertanto sarà quella della scelta dei mercati sui quali focalizzare la propria attenzione. Quelli tradizionali o quelli emergenti dipende dalla capacità e. dell Azienda e molto anche dalle sue disponibilità finanziarie.
SINTESI I mercati emergenti registrano tassi di sviluppo elevati, chiedono prodotti di qualità, marchi noti, forti investimenti in comunicazione, una politica di aperture di negozi diretti o in joint venture con partner locali. Quelli europei crescono poco, hanno una redditività bassa, sono affollati di concorrenti E veniamo al tema finanza. STATO DI SALUTE DELLE AZIENDE Se esaminiamo l attuale stato di salute delle Aziende del settore calzaturiero notiamo subito che la situazione non è brillante. La crescita del fatturato e la marginalità (ebitda) sono modeste e pertanto le Aziende devono allargare i loro orizzonti e aprirsi a nuove forme di finanziamento. LE OPZIONI POSSIBILI PER FINANZIARE LO SVILUPPO Capitalizzare l Azienda direttamente Fare entrare un fondo di investimento (TAB. 6) Quotarsi in borsa (AIM o mercato principale) Stringere alleanze di distribuzione con partner stranieri Tutte queste opzioni sono oggi disponibili e possono sicuramente dare un contributo al sistema italiano delle calzature per i suoi progetti di sviluppo internazionale.
EVOLUZIONE DELL EXPORT VERSO I PAESI CEE ED EXTRA CEE 9 anni 2003/2012 TAB. 1 PAESI EXTRA UE Valore Export 2003 2012 Δ % Cina 8 146 1.787 Hong Kong 70 227 224 Russia + ex Rep. URSS 323 751 132 Medio Oriente 86 149 74 Giappone Stati Uniti Totale 199 219 978 719 1.664 2.211 EUROPA (10 paesi) 3.706 4.218 14 Fonte: ICE (Istituto Commercio Estero) - Settore: Calzature 10-26 33 379%
I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO I fattori critici su cui i diversi operatori competono TAB. 2 Qualità Prezzo Servizio Terzisti Licenziatari Marchi propri x x x x x x x x x Rete di vendita Creatività prodotti Distribuzione diretta (negozi monomarca) Investimenti in comunicazione x x x x x
COME OPERANO LE IMPRESE NEI MERCATI INTERNAZIONALI TAB. 3 Valore di fatturato delle 3 tipologie di attività (valori in milioni di ) Fatturato settore calzature Conto terzi Valore fatturato conto terzi Licenza Valore fatturato in licenza 7.000 13% 910 10% 700
ACQUISIZIONI DI AZIENDE DA PARTE DI GRUPPI E HOLDING STRANIERE TAB. 4 ACQUIRENTE PAESE SETTORE ACQUISITA PAESE 1 SETTORE 1 ANNO KERING F HOLDING SERGIO ROSSI I CALZATURE 1999 LVMH F HOLDING ROSSIMODA I CALZATURE 2000 ONWARD JAP ABBIGLIAMENTO IRIS I CALZATURE 2005 FORTELUS CAPITAL UK FONDO BRUNO MAGLI I CALZATURE 2007 E.LAND ROK HOLDING SUTOR - LARIO I CALZATURE 2010 ZIYLIAN TR CALZATURE LUMBERJACK I CALZATURE 2012 DRAGON CROWD RC DISTRIBUZIONE GUSELLA I CALZATURE BAMBINO 2013
ANCHE LE AZIENDE PRODUTTIVE SONO PREDE AMBITE TAB. 5 in Italia i gruppi internazionali, oltre che far produrre, hanno acquisito diverse aziende produttive (anche di materie prime), poco note ai più: ROVEDA CALZATURE CHANEL MSC CALZATURE HUGO BOSS ROSSIMODA CALZATURE LVMH CARAVEL CONCERIA RETTILI GUCCI.
FONDI DI PRIVATE EQUITY TAB. 6 I Fondi di private equity sono diventati attori importanti in questi ultimi anni e operano supportando le Aziende nei loro progetti di sviluppo ACQUIRENTE PAESE SETTORE ACQUISITA PAESE 1 SETTORE 1 ANNO GOLDNER HAWN USA FONDO ALLEN EDMONDS USA CALZATURE 2006 FORTELUS CAPITAL UK FONDO BRUNO MAGLI I CALZATURE 2007 DGPA I FONDO LUCIANO PADOVAN I CALZATURE 2010 21 INVESTIMENTI I FONDO PITTARELLO I CALZATURE 2011 APAX USA FONDO COLE HAAN USA CALZATURE 2012 FONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO I FONDO ZEIS EXCELSA (20%) I CALZATURE 2011 DGPA I FONDO GOLDEN GOOSE I CALZATURE 2012 SATOR I FONDO L AUTRE CHOSE I CALZATURE 2013