Scenari di Deployment i. Scenari di Deployment



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i Scenari di Deployment

ii Copyright 2005-2011 Link.it srl

iii Indice 1 Introduzione 1 2 La configurazione minima 1 3 La gestione totalmente centralizzata 3 4 Porte di Dominio Locali con Registro Centrale 4 5 Modelli architetturali misti 5

iv Elenco delle figure 1 La configurazione minima con una porta di dominio locale ed il registro servizi incorporato............ 2 2 Gestione totalmente centralizzata delle porte di dominio con un registro servizi condiviso............. 3 3 Gestione totalmente centralizzata delle porte di dominio con un registro servizi condiviso............. 4 4 Un esempio di architettura logica mista....................................... 6 5 Schema architetturale di dettaglio con uso di pddconsole remota.......................... 7 6 Schema architetturale di dettaglio con uso di regserv per il Registro Servizi centrale................ 8

1 / 8 1 Introduzione OpenSPCoop è una soluzione completa per il dispiegamento di un infrastruttura di cooperazione applicativa conforme alle più recenti specifiche del Sistema Pubblico di Cooperazione (Linee Guida all uso della busta egov 1.1). La modularità e l elevata flessibilità dei tool presenti nelle diverse distribuzioni lo rendono un framework in grado di offrire soluzioni adeguate ad un ampio ventaglio di casistiche. OpenSPCoop può essere impiegato efficacemente partendo dal caso più semplice (e frequente), in cui ci si vuole dotare di una singola Porta di Dominio, fino ai casi più complessi, ad esempio la dotazione SPCoop per un Centro Servizi Territoriale in cui si vogliono gestire svariate porte di dominio distribuite sul territorio. La Progettazione di un infrastruttura SPCoop prevede che venga in una prima fase definita l architettura logica. Questo implica che, sulla base delle specifiche esigenze, dovranno essere individuate le componenti necessarie: Porte di Dominio periferiche, Porte di Dominio Centrale e/o eventuali nodi di routing, Registri dei Servizi. Le scelte architetturali influenzano il numero di nodi e la tipologia dei prodotti della suite che devono essere installati. Alcuni esempi: PdD e Registro Servizi gestiti localmente PdD e Registro Servizi gestiti centralmente PdD gestita localmente e Registro Servizi centralizzato Alcune PdD gestite localmente e altre centralmente con registro centralizzato (e non) ecc. Vediamo adesso in maggior dettaglio alcuni esempi di modelli architetturali ed in associazione le risorse della suite OpenSPCoop necessarie per la messa in opera. 2 La configurazione minima Il modello architetturale più semplice (ed anche il più diffuso) è quello che prevede un installazione di una singola Porta di Dominio che incorpora anche un suo Registro dei Servizi.

2 / 8 Figura 1: La configurazione minima con una porta di dominio locale ed il registro servizi incorporato Questo modello rappresenta la soluzione più semplice nei casi in cui è richiesta la dotazione di una Porta di Dominio per un singolo ente la cui gestione avviene localmente in autonomia. Se questo modello architetturale rientra nei propri obiettivi, la distribuzione di OpenSPCoop più adeguata è la Binary Release reperibile al seguente riferimento: Download di OpenSPCoop La guida per l installazione della Binary Release è consultabile al seguente riferimento: Installazione della Binary Release di OpenSPCoop L installazione della Binary Release prevede il dispiegamento di una porta di dominio con un registro servizi incorporato. Entrambi i componenti poggiano in questo caso su un database relazionale. La gestione e il monitoraggio complessivo avvengono tramite un ambiente grafico integrato costituito dall applicazione pddconsole. La guida completa per la gestione della Porta di Dominio tramite la pddconsole può essere consultata al seguente riferimento: Manuale di Gestione della Porta di Dominio OpenSPCoop

3 / 8 3 La gestione totalmente centralizzata La gestione totalmente centralizzata è la soluzione per gli scenari in cui vi sono diverse porte di dominio distribuite sul territorio, le quali condividono un unico registro dei servizi, tutto da gestire centralmente. Anche per la gestione totalmente centralizzata il framework OpenSPCoop prevede un ambiente grafico integrato costituito dalla pddconsole impostata in modalità Gestione Remota. Figura 2: Gestione totalmente centralizzata delle porte di dominio con un registro servizi condiviso Le configurazioni destinate alle PdD remote ed al Registro, effettuate tramite la pddconsole, vengono prelevate da un modulo smistatore ed inserite in apposite code JMS (una per ogni PdD remota ed una per il Registro). I moduli gestori, GestorePdD e GestoreRegistro, prelevano le operazioni dalle code JMS e le propagano ai nodi periferici tramite tecnologia Web Services. Sui nodi periferici, PdD e Registro, infatti sono attivi i WS di Gestione che ricevono le operazioni dal nodo centrale e le eseguono sul nodo locale. I flussi di configurazione remota sono evidenziati in Figura 2 tramite linee di collegamento di colore rosso.

4 / 8 Le attività di monitoraggio, e cioè, interrogazione del sistema di tracciamento, diagnostica e monitoraggio applicativo, sono utilizzabili tramite pddconsole tramite interrogazione diretta dei WS di Monitoraggio che sono attivi su ciascun nodo periferico. I flussi di monitoraggio sono evidenziati in Figura 2 tramite linee di collegamento di colore verde. Essendo il Registro dei Servizi centralizzato e gestito dalla pddconsole con meccanismi analoghi a quelli impiegati per le configurazioni delle PdD, le singole PdD lo interrogano tramite le interfacce per la consultazione remota che sono: SOAP e HTTP. I flussi di consultazione del registro centralizzato ad opera delle PdD è evidenziato in Figura 2 tramite linee di collegamento tratteggiate di colore azzurro. Per ottenere l interfaccia pddconsole per la gestione remota delle porte di dominio è necessario utilizzare la distribuzione sorgente di OpenSPCoop, reperibile al seguente riferimento: Download di OpenSPCoop I passi per l installazione della pddconsole in modalità remota sono descritti nella sezione Pdd Console per la gestione remota delle Porte di Dominio della Guida di Installazione della distribuzione sorgente al seguente riferimento: Pdd Console per la gestione remota delle Porte di Dominio 4 Porte di Dominio Locali con Registro Centrale In questo scenario abbiamo un architettura in cui ciascun ente gestisce autonomamente la configurazione della propria Porta di Dominio. Invece il Registro dei Servizi è unico, quindi condiviso da tutte le porte di dominio, e gestito centralmente, ad esempio da un unico soggetto (ad esempio un Centro Servizi Territoriale). Figura 3: Gestione totalmente centralizzata delle porte di dominio con un registro servizi condiviso

5 / 8 Gli scenari di questo tipo sono supportati da OpenSPCoop tramite l utilizzo di due distinti tool grafici: pdd e regserv. Il Registro Servizi viene gestito centralmente tramite l applicazione regserv. Ciascuna Porta di Dominio viene gestita localmente tramite l applicazione pdd. Tutte le Porte di Dominio gestite tramite interfaccia pdd sono configurate in modo da utilizzare il registro centrale. Tale registro viene acceduto in remoto tramite le interfacce SOAP/WS e HTTP (vedi Figura 3). Per utilizzare le interfacce di gestione pdd e regserv è necessario scaricare la distribuzione sorgente di OpenSPCoop ottenibile al seguente riferimento: Download di OpenSPCoop Una volta ottenuta la distribuzione sorgente si potranno seguire i passi indicati per l installazione delle interfacce grafiche di OpenSPCoop ai seguenti riferimenti: Registro dei Servizi Pdd Console 5 Modelli architetturali misti I casi che non rientrano in quelli trattati nelle sezioni precedenti possono essere gestiti utilizzando parzialmente quanto già illustrato. Per capire come agire possiamo utilizzare le seguenti regole: Usiamo la pddconsole in modalità remota quando si devono gestire delle Porte di Dominio remote. In aggiunta, questa applicazione, rende possibile la gestione di un Registro Servizi centralizzato. Usiamo la pdd per gestire una Porta di Dominio che utilizza un Registro Servizi centralizzato. Usiamo la pddconsole per gestire una Porta di Dominio che utilizza un Registro Servizi locale. Nei casi in cui tutte le Porte di Dominio siano gestite localmente (tramite pdd e/o pddconsole), la gestione di un Registro Servizi centrale avviene tramite l applicazione regserv. Vediamo adesso gli schemi relativi ad alcuni esempi di architetture miste.

6 / 8 Figura 4: Un esempio di architettura logica mista

7 / 8 Figura 5: Schema architetturale di dettaglio con uso di pddconsole remota

8 / 8 Figura 6: Schema architetturale di dettaglio con uso di regserv per il Registro Servizi centrale