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Pagina 1di 7 Data Sopralluogo. Operatori........ Ragione sociale, P.IVA, indirizzo (timbro della ditta) Attività svolta........ dal.. Totale addetti. di cui: N... Operai in produzione N... Impiegati N....Lavoratori stranieri Ruolo aziendale NOMINATIVO Presenza al sopraluogo DDL DIRIGENTI PREPOSTI RSPP Interno Esterno. Delega Art. 16 D.Lgs. 81/08 ASPP.... RLS. Spedizione verbale azienda casa..... RLST MC

Pagina 2di 7 Punto 1 Verifica documentale Az. rischio alto: alimentari: salumifici, prosciuttifici cod. ATECO 10.13.00 produzione di prodotti a base di carne, inclusa la carne di volatili. DDL RSPP Autonomina Formazione 16 ore (rischio basso) Aggiornamento 6 ore 32 ore (rischio medio) quinquennale 10 ore 48 ore (rischio alto) 14 ore 16 ore prima 11.1.2012 RLS Formazione 32 ore Aggiornamento 4 ore 15-50 dipendenti 8 ore > 50 dipendenti n.ore previste dal CCNL di settore ADDETTI PI Nomina Formazione 4 ore rischio basso Aggiornamento 2 ore 8 ore rischio medio triennale 5 ore 16 ore rischio alto 8 ore ADDETTI PS nomina Formazione 16 ore gruppo A Aggiornamento 6 ore 12 ore gruppo B e C triennale 4 ore LAVORATORI Formazione generale 4 ore Formazione specifica Aggiornamento 6 ore quinquennale 1.1 Documento di valutazione dei rischi art. 29, c.1, D.Lgs. 81/08.......... motivi dichiarati per mancata valutazione: rischi non pertinenti rischi non conosciuti Note su particolari situazioni a rischio: Rischi da movimenti ripetitivi - disossatura del prosciutto crudo Rischi da movimentazione manuale di carichi - Rischi da microclima sfavorevole - per ambienti refrigerati Rischi da agenti biologici - da manipolazione carni (verruca alle mani da Papilloma Virus Umano HPV). rumore, Il rischio incendio è generalmente è classificabile di livello basso in queste aziende - rischi non valutati:... 1.2 Organigramma del sistema di prevenzione aziendale art. 29, c.1, D.Lgs. 81/08

Pagina 3di 7 Servizio Prevenzione Sicurezza 1.3 Piano di emergenza interno addetti > 10 o <10 se soggetti a controllo VVF art. 43,c.1, l. d),dlgs 81/08 1.4 Libretti matricola dei recipienti a pressione 1.5 Denuncia impianto di terra ex Mod. B o dichiarazione Conformità dell installatore dal 2001 inviata a ISPESL e a AUSL art. 86, c.1, DLgs 81/08, non rispettato art. 2 DPR 462/01 o dichiarazione di rispondenza impianti realizzati prima del marzo 1990 1.6 Verifica periodica dell impianto di messa a terra - 2 anni se soggetti a CPI, 5 anni altri casi Art. 86, c.1, DLgs 81/08 non rispetto art.4 DPR 462/01 1.7 Certificato prevenzione incendi (CPI) o segnalazione certificata inizio attività (SCIA) se dovuti vedi tabella del DPR 01/08/2011 n. 151 1.8 Libretti matricolari dei recipienti a pressione 1.9 Visione del registro infortuni Punto 1bis Verifica documentale sorveglianza sanitaria 1.1bis Protocollo di sorveglianza sanitaria 1.2bis Relazione periodica sulla sorveglianza sanitaria 1.3bis Lavoro notturno: valutazione biennale di idoneità dei lavoratori soggetti a tale turnazione D.Lgs. 66/03 3 ore consecutive tra le ore 22 e le 7 del mattino per oltre 80 notti/anno Punto 2 - Requisiti minimi degli ambienti di lavoro - all. IV Dlgs 81/08 (art.64, c.1 Dlgs 81/08) 2.1 Ambienti e attrezzature: a - pulizia e sanificazione b - pavimenti privi di presenza di prodotti liquidi, grassi o oleosi 2.2 Servizi igienici e spogliatoi (in particolare dotazione di detergenti e salviette a perdere per asciugarsi) 2.3 scale fisse antiscivolo 2.4 rampe di scale tra due pareti dotate di almeno uno scorrimano

Pagina 4di 7 Servizio Prevenzione Sicurezza Note generali: - macchine post 22/09/1996 devono essere marcate CE. - macchine pre 22/09/1996 : non hanno obbligo di marcatura CE e di essere fornite di libretto d uso ma è opportuno abbiano comunque un libretto d uso (spesso fornito dal tecnico che adegua la macchina) o istruzioni operative prodotte dalla ditta utilizzatrice (miglioramento da proporre) che comprendino la procedura per la manutenzione della macchina* e l individuazione dell incaricato alla manutenzione. * contenuto minimo: : - disattivazione interruttore principale e disinserimento spina di corrente prima di intervenire per la pulizia o la manutenzione - divieto di togliere i dispositivi di sicurezza a meno di particolare manutenzione ad opera di personale qualificato e addestrato. - Indicazione di seguire le Istruzioni operative del libretto d uso e manutenzione (in particolare per l uso di sicurezza dello spintore) - Nominativi degli utilizzatori/manutentori Punto 3 - ELENCO DPI - possibili in dotazione in funzione della mansione svolta - Calzature da lavoro chiuse, sanificabili, con suola antiscivolo EN 347 - Calzature di sicurezza chiuse, sanificabili, suola antiscivolo e protezione frontale EN 345 - Guanti anticalore pesanti per manipolazione di prodotti caldi EN 420 - Guanti antitaglio EN 388, EN 1082 - Grembiuli antitaglio EN 13998 - Guanti di protezione contro il freddo EN 511 - Indumenti da freddo? Punto 4 - INSACCATRICE 4.1 Pedana della tramoggia: a - interblocco b - comando ad azione mantenuta* c - Idonei spintori d - idonei parapetti e - superficie antiscivolo (anche la scaletta) 4.2 Braccio di sollevamento del contenitore di carne: a - comando ad azione mantenuta 4.3 Imboccatura di uscita dell impasto: a - allungamento per impedire l accesso agli elementi in movimento b - comando ad azione mantenuta Punto 5 - TRITACARNE

Pagina 5di 7 5.1 Imbocco del tritacarne: a - dimensioni di diametro di apertura S minore di 56 mm e altezza dell imbocco T maggiore di 110 mm b - Riparo fisso (Norma UNI EN 12331/10 (tritacarne) Punto 6 - TRASPORTATORE A COCLEA 6.1 Zona carico della coclea: a - ripari fissi: griglie b - Idonei spintori 6.2 Elementi in movimento della coclea: a presenza di riparo mobile interbloccato b uso di idonei spintori 6.3 zona scarico della coclea: a ripari fissi: griglie b - Idonei spintori Punto 7 - MESCOLATORE 71 Elementi in movimento entro la vasca accessibili dalla zona di carico carne: a riparo mobile interbloccato c uso di idonei spintori 72 Elementi in movimento del braccio di sollevamento del contenitore della carne: comando ad azione mantenuta 73 Elementi in movimento nella vasca accessibili dalla apertura di scarico carne: riparo mobile con interblocco.......... Punto 8 - SEGAOSSI 8.1 Volani: a presenza di riparo mobile interbloccato b apertura del riparo solo con i volani fermi (elevata inerzia dei volani) 8.2 Lama: a riparo fisso registrabile della lama b utilizzo di Idonei spintori c freno per l arresto rapido della corsa del nastro

Pagina 6di 7 Punto 8 - AFFETTATRICE 8.1 - dotazioni di sicurezza: a -carter paralama b - blocco affilatoio con microinterruttori di sicurezza c - elsa di protezione sull impugnatura del carrello porta merce d - braccio pressa merce per il taglio della parte finale del prodotto 8.3 Sostituzione della lama con diametro ridotto di circa 10 mm rispetto all originale, a causa delle affilature NA 8.4 Pulizia: a - Presenza di dispositivo d arresto in caso di rimozione del tirante paralama b Utilizzo di guanti in maglia metallica c Presenza di istruzioni operative Punto 9 - CONFEZIONATRICE 9.1 - macchine a caricamento manuale a - riparo fisso per alimentare le resistenze solo quando non sono accessibili all operatore (rischio di contatto con parti a temperature elevate) b - maniglie per da obbligare l addetto a spostare le campane (parti mobili superiori) con entrambe le mani 9.2 - macchine dotate di nastro di caricamento a - riparo mobile con interblocco per proteggere le resistenze (carter) che protegge anche dal rischio di schiacciamento b - elementi in movimento: sistemi di sicurezza, alternativi tra loro, contro il pericolo di schiacciamento a - riparo mobile con interblocco: b - barre sensibili che impediscano la chiusura della campana se presente l arto dell operatore; c - barriere immateriali: fotocellule.

Pagina 7di 7 Servizio Prevenzione Sicurezza MACCHINE ED UTENSILI PER LA LAVORAZIONE DEL PROSCIUTTO CRUDO: Punto 10 - DISOSSATRICE Pericolo di afferramento impigliamento arti superiori da parte delle ganasce che tengono posizionato il prosciutto e pericolo di taglio durante il taglio della cotenna e la rimozione del femore 10.1 -. ganasce di bloccaggio del prosciutto: doppi comandi per azionamento volontario, in tempi successivi, delle seguenti operazioni: a - posizionamento del prosciutto sulle apposite morse b - azione dei bracci divaricatori c - azione dello spintore del femore 10.1 -. DPI: grembiuli a protezione dell addome e guanti in maglia metallica Punto 11 - LEGATRICE DEL GAMBO DEL PROSCIUTTO 11.1 - Pericolo di schiacciamento cesoiamento con organi lavoratori in movimento a - Selettore modale (per garantire comunque le condizioni di sicurezza) b - Ripari interbloccati per consentire l apertura solo a macchina ferma c - Ripari fissi: carter a protezione completa della zona di legatura, di dimensioni utili al solo inserimento del gambo del prosciutto. Punto 12 - COLTELLO PELATORE - SCOTENNATRICE 12.1 - DPI per le operazioni di toelettatura del prosciutto a - Guanti antitaglio in fibra speciale per la mano che impugna il coltello b - Guanti in maglia metallica (inox) per la mano che trattiene il prosciutto. c - grembiuli di protezione dell addome 12.2 - libretto d uso: applicazione istruzioni operative e corrette modalità di trattenuta e movimentazione del prosciutto