ANAFILASSI MARCO MORELLI CLINICA PEDIATRICA



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ANAFILASSI MARCO MORELLI CLINICA PEDIATRICA

ANAFILASSI PARTE I: GESTIONE DELL EVENTO EVENTO ACUTO

IL BAMBINO SOPOROSO IPOTONICO DOPO ATTIVITA SPORTIVA VALUTAZIONE PRIMARIA PERVIETA VIE AREE RESPIRAZIONE CIRCOLAZIONE DISABILTY EXPOSURE

PERVIETA VIE AREE VIE AEREE: LIBERE RESPIRAZIONE SEGNI DI DISTRESS = SI ESPANSIONE TORACICA = IPERESPANSO FR = 60 atti/min. SATURAZIONE O2 = 92% CIRCOLAZIONE DISABILTY EXPOSURE NESSUN SUPPORTO FC = 180 min. RITMO = RITMICO POLSI = PRESENTI SIMMETRICI FLEBILI/NO RIEMPIMENTO GIUGULARE REFILL CAPILLARE = 3 SEC PA = 70/50 CUTE = ERITROSICA DIURESI = RIDOTTA AVPU: Risponde a stimoli verbali PUPILLE: Isocoriche, isocicliche, normoreagenti alla luce POSTURA: IPOTONO GENERALIZZATO GLASGOW COMA SCALE TEMPERATURA CORPOREA = CALDA CONTROLLO EMORRAGIE = NON ESTERNAMENTE SEGNI O LESIONI CUTANEE = ASSENTI SEGNI DI FRATTURA = ASSENTI

SHOCK?

SHOCK DEFINIZIONE Sindrome acuta determinata da una disfunzione cardiovascolare e da una inabilità del sistema circolatorio a provvedere ad un adeguata risposta di ossigeno e di nutrienti alla domanda metabolica degli organi vitali

CLASSIFICAZIONE EZIOLOGICA DI SHOCK DISTRIBUTIVO IPOVOLEMICO EMORRAGIA DIARREA/VOMITO USTIONE PERITONITE SEPSI ANAFILASSI LESIONI MIDOLLO SPINALE INTOSSICAZIONE DA FARMACI CARDIOGENO CARDIOPATIE CONGENITE ARITMIE CARDIOMIOPATIA OSTRUTTIVO PNEUMOTORACE EMOPNEUMOTORACE TAMPONAMENTO CARDIACO EMBOLIA POLMONARE DISSOCIATIVO GRAVE ANEMIA INTOSSICAZIONE DA MONOSSIDO DI CARBONIO METEMOGLOBINA

DIAGNOSI DIFFERENZIALE LA DISFUNZIONE CARDIOVASCOLARE HA DETERMINATO SOFFERENZA? SI= diagnosi di SHOCK

DIAGNOSI DIFFERENZIALE COME DIFFERENZIARE IL TIPO DI SHOCK?

DIAGNOSI DIFFERENZIALE IPOVOLEMICO vs OSTRUTTIVO/CARDIOGENO COME SONO LE GIUGULARI? NESSUN RIEMPIMENTO = ESCLUDO SHOCK OSTRUTTIVO/CARDIOGENO

ESCLUSO SHOCK CARDIOGENO/OSTRUTTIVO POSIZIONE TRANDELENBURG INFUSIONE PLASMA EXPANDER (Fisiologica/Ringer lattato 20 ml/kg in 20 min)

DIAGNOSI DIFFERENZIALE IPOVOLEMICO EMORRAGICO/ DEFICIT LIQUIDI Vs IPOVOLEMICO DISTRIBUTIVO CHE COLORE HA LA CUTE? PALLIDA? VASOCOSTRIZIONE PERIFERICA? NO ESCLUDO SHOCK IPOVOLEMICO

DIAGNOSI DIFFERENZIALE IPOTESI DI SHOCK DISTRIBUTIVO? SI SEPSI? ANAFILASSI? LESIONI MIDOLLO SPINALE? INTOSSICAZIONE DA FARMACI?

DIAGNOSI DIFFERENZIALE SEPSI? LESIONI MIDOLLO SPINALE? SEGNI DI INFEZIONE? HA SUBITO TRAUMI AL TRONCO? INTOSSICAZIONE DA FARMACI? MANCANO FARMACI IN CASA? ANAFILASSI? COSA HA MANGIATO? SEMPRE APIRETICO NESSUN TRAUMA RECENTE NON MANCANO FARMACI IN CASA E DAI NONNI. BARRETTA ENERGETICA CONTENENTE FRUTTA SECCA.

IPOTESI DIAGNOSTICA ANAFILASSI?

DEFINIZIONE DI ANAFILASSI SINDROME CLINICA DETERMINATA DA UNA REAZIONE SISTEMICA DOPO ESPOSIZIONE AD UN ANTIGENE IN UNA PERSONA SENSIBILIZZATA. DUE O PIU SISTEMI DEVONO ESSERE COINVOLTI PER FARE DIAGNOSI

ANAMNESI UNICO DATO FRUTTA SECCA CONTENUTA NELLA BARRETTA ENERGETICA

SEGNI-SINTOMI SINTOMI DI ANAFILASSI Apparato Cardiovascolare: - Caduta P.A. - Tachicardia Apparato respiratorio: - Respiri profondi/superficiali - Dispnea/polipnea - Segni di broncospasmo/laringospasmo

SINTOMI-SEGNI SEGNI DI ANAFILASSI Sistema Nervoso Centrale: - Perdita di coscienza - Disturbi psichici e sensoriali Apparato gastroenterico: - vomito - Diarrea - Dolori addominali Rene: - Oliguria - Anuria

Cute e Mucose: - Cute Eritrosica / Pallore intenso - Cute Calda/ Cute fredda - Cianosi delle estremità - Prurito - Orticaria - Angioedema SINTOMI-SEGNI SEGNI DI ANAFILASSI

OBIETTIVITA CLINICA SNC : alterato stato di coscienza. CARDIOVASCOLARE: tachicardia, ipotensione. RESPIRATORIO: polipnea, sibili diffusi. GASTROINTESTINALE: vomito

POSSIBILE DIAGNOSI DI ANFILASSI? SI

CHE TIPO DI ANAFILASSI ALIMENTARE ALIMENTARE INDOTTO DA SFORZO FISICO

COSA FARE? ADRENALINA

SIMPATICOMIMETICO, AGONISTA α E β ADRENERGICO α1 RECETTORI: Aumento della vasocostrizione Aumento della PA Riduzione dela perfusione capillare e dell edema edema mucoso α2 RECETTORI: Riduzione rilascio di insulina Riduzione del rilascio di noradrenalina β1 1 RECETTORI ADRENERGICI: Aumento dell inotropismo (contrattilità cardiaca) Aumento del cronotropismo (frequenza cardiaca) β2 2 RECETTORI ADRENERGICI: Aumento broncodilatazione Aumento della glicogenolisi Riduzione del rilascio di mediatori

ADRENALINA: farmaco salvavita -L adrenalina è il farmaco di scelta nelle reazioni anafilattiche gravi, ove esista rischio imminente di vita. -E il primo farmaco da somministrare in ordine di tempo, seguito da anti h1 e anti h2 o cortisone. -Il mancato o ritardato impiego è considerato il piu importante fattore di rischio di morte per anafilassi nel bambino e nell adolescente -Rari effetti avversi se somministrata a dosi corrette i.m. La somministrazione IM nella coscia garantisce inoltre un picco di concentrazione più rapido e alto rispetto a quella nel braccio. -I I rischi legati all anafilassi anafilassi superano abbondantemente quelli connessi alla sua somministrazione e non esistono controindicazioni assolute all uso di adrenalina in corso di anafilassi -Non vi sono in letteratura reports di reazioni avverse gravi da somministrazione di adrenalina autoiniettabile.

ADRENALINA: dosi INTRAMUSCOLO: 0.01 mg/kg (0.01 ml/kg diluizione 1/1000 dose max 0.5 mg = 0.5 ml). ENDOVENA: 0.01 mg/kg (0.1 ml/kg diluizione 1/10.000 in 1-21 min.) ENDOVENA: 0.1 µg/kg/min La somministrazione EV va riservata a pazienti gravemente ipotesi o in arresto cardiaco dopo il fallimento terapeutico di ripetute dosi di adrenalina IM o per pazienti non responsivi alla somministrazione di fluidi EV. NB: EVITARE LA VIA SOTTOCUTE Assorbimento ritardato ed imprevedibile per rallentata perfusione e cutanea e vasocostrizione indotta dalla stessa anafilassi. ALTRE VIE: L uso di adrenalina inalatoria o sublinguale è stato proposto in presenza di edema laringeo o qualora non fosse possibile reperire l accesso l endovena.

. Da Simons Et Al: Epinephrine absortion in adults: intramuscular versus subcutaneous us injection. J Allergy Clin immunol November 2001

METILPREDNISOLONE 1 2 mg/kg dose Urbason, Solu-medrol L USO DEI CORTISONICI PUÒ RIDURRE LA DURATA DELLA REAZIONE ANAFILATTICA E PREVENIRE LA COMPARSA DI REAZIONE BIFASICA. QUANDO PREDOMINA L ASMA IL LORO USO È INDICATO SIA NELL ADULTO CHE NEL BAMBINO ELEVATE DOSI NON SEMBRANO DARE MAGGIOR BENEFICIO.

SALBUTAMOLO AMINOFILLINA DOSE: 1 mg/kg/ora

MANTENIMENTO STABILITA APPARATO CARDIOVASCOLARE TRENDELEMBURG PLASMA EXPANDER ADRENALINA L impiego di fluidi e.v. è indicato nei paziente in cui persista ipotensione dopo somministrazione di epinefrina. cristalloidi, quindi colloidi. Soluzione fisiologica al 0,9 %: Adulti: 500-1000 ml in bolo Bambini- 20 ml/kg in bolo

ALTRA TERAPIA ANTISTAMINICO H1 ANTISTAMINICO H2 GLUCAGONE (polipeptide con effetto inotropo e cronotropo non catecolamino-dipendente) CLORFENAMINA MALEATO (Trimeton( fiale da 10 mg) DOSI IM PER ETA 1 mese-1 1 anno: : 250 mcg/kg 1-55 anni: : 2.5-5 5 mg 6-12 anni: 5-10 mg RANITIDINA (Ranidil( 1-22 mg/kg max. 50 mg in 15 min) ogni 12 ore GLUCAGONE (1-5 5 mg EV)

PER QUANTO OSSERVARE? ANAFILASSI UNIFASICA ANAFILASSI BIFASICA: ESISTE UN 20% DI PROBABILITA DI AVERE UNA SECONDA REAZIONE ANFILATTICA NELLE SUCCESSIVE 8 12. NON ESISTONO CRITERI CLINICI PER PREVENIRE IL RISCHIO di anafilassi bifasica se non che più spesso essa compare nei pazienti con sintomatologia severa iniziale (dosi > di epinefrina) o nei casi di ritardata somministrazione del farmaco. LA CLINICA DELL ANAFILASSI BIFASICA:sono di solito coinvolti gli stessi organi della d prima reazione PROTRATTA (da ore a giorni) IL PERIODO MINIMO DI OSSERVAZIONE NON DEVE COMUNQUE ESSERE INFERIORE IORE ALLE 4-64 6 ORE, con ricovero per tutti i pazienti con sintomatologia grave iniziale o refrattaria al trattamento e in tutti i pazienti con patologia respiratoria preesistente per il maggior rischio di anafilassi afilassi fatale. La durata del periodo di osservazione del paziente deve dipendere e dalla modalità di presentazione della prima reazione, dall affidabilit affidabilità del paziente e dalla possbilità di accedere rapidamente al pronto soccorso

IN QUANTO TEMPO PUO AVVENIRE L ARRESTO CARDIO-RESPIRATORIO? TRIGGER INTERVENTI DIAGNOSTICI O TERAPEUTICI TEMPO MEDIO minuti IMENOTTERI 15 ALIMENTI 30 5

ANAFILASSI PARTE II GESTIONE DELL EVENTO EVENTO PREGRESSO

I Dati raccolti dal 1999 al 2004 in inghilterra mostrano un TREND IN AUMENTO degli episodi, da 0,35 a 3.6 su 100.000 abitanti, ovvero del 700%. Gupta R, Sheikh A, Strachan DP, Anderson HR. Time trends in allergic disorders in the UK. Thorax 2007;62(1):91-6. 6. INCIDENZA tra 30 e 950 casi per 100.000 soggetti all anno. PREVALENZA da 0.05 fino a 2.0 % nell arco della vita Media.

IN ETÀ PEDIATRICA PREVALGONO LE ANAFILASSI DA ALIMENTI 6% 8% dei pazeinti in età pediatrica soffre di allergia alimentare Incidenza di allergia alimentare è in aumento 35% 55% 55% delle anafilassi è causata dal cibo Da Ross et Al: J allergy clin immunol. January 2008

EZIOLOGIA Gli agenti eziologici piu comuni sono i CIBI,FARMACI E VELENI nota bene: ogni alimento è potenzialmente in grado di scatenare un anafilassi INALANTI POLLINI Urticacee (Parietaria) Graminacee Piante Composite (Ambrosia) Plantaginacee: Lanciuole Chemopodiacee: Spinaico selvatico MUFFE Cladosporium Aspergillus fumigatus Alternaria tenuis ARTROPODI Dermatophagoides pter. Dermatophagoides farinae Acarus siro EPITELI ANIMALI Epitelio/forfora di gatto Epitelio/forfora di cane ALIMENTI Cereali Frutta (Mela Aranci Banana, Fragola, Kiwi, Castagna, Melone) frutta secca (Arachide, Noce, Nocciola) Crostacei (Granchio, Aragosta) Verdura (Pomodoro, Pisello, Soia,Fagiolo, Sedano, Prezzemolo) Carni Verdura Pesce Lieviti Cacao Uovo Latte e Derivati Glutine VELENI DI IMENOTTERI Api Vespe Calabroni PARASSITI Echinococco Ascaridi FARMACI Antibiotici (Penicilline e derivati) Insulina FANS e Acido Acetilsalicilico VARIE Latex Cotone Riso (polvere) Fieno Juta Lino Paglia Polvere di tabacco Polvere di legno Acero, Faggio, Quercia, Mogano, Noce, Obece, Abete,

NOTA BENE in molti casi la causa non puo essere identificata, spesso il meccanismo è idiopatico,, non IgE mediato Gli agenti scatenanti possono essere in forma occulta (lattice, sostanze alimentari) la maggior parte dei casi di anafilassi è dovuta ad accidentale esposizione all antigene antigene Il paziente può non ricordare l occasione di esposizione o i dettagli del decorso clinico

Simons et Al: Anaphylaxis.J J allergy clin immunol. January 2008

CRITERI DIAGNOSTICI CRITERIO 1 Esordio acuto (da minuti ad alcune ore). Coinvolgimento della cute o delle mucose o di entrambe (es.orticaria generalizzata, prurito o flushing, rigonfiamento di d labbra, lingua, ugola). E ALMENO UNO DEI SEGUENTI Compromissione respiratoria (dispnea, broncospasmo, stridore, riduzione del PEF, ipossiemia). Riduzione della pressione arteriosa o sintomi di disfunzione di organo [ipotonia (collasso),sincope, incontinenza] Sampson: J Allergy Clin Immunol 2006;117:391-7

CRITERIO 2 Due o più dei seguenti che si verifichino rapidamente dopo la esposizione a probabile allergene per quel paziente (da minuti ad alcune ore). Esordio acuto (da minuti ad alcune ore) con coinvolgimento della cute o delle mucose o di entrambe (es. orticaria generalizzata, prurito o flushing, rigonfiamento di labbra, lingua, ugola). Sintomi gastrointestinali persistenti (dolori addominali crampiformi, vomito) Compromissione respiratoria (dispnea, broncospasmo,stridore, riduzione del PEF, ipossiemia) Riduzione della pressione arteriosa o sintomi di disfunzione di organo [ipotonia (collasso),sincope, incontinenza] Sampson: J Allergy Clin Immunol 2006;117:391-7

CRITERIO 3 Riduzione della pressione arteriosa dopo esposizione a un allergene ene conosciuto per quel paziente (da minuti ad alcune ore) a) nei lattanti e bambini : bassa pressione sistolica (per l etl età) ) o diminuizione di oltre il 30% della pressione sistolica b) adulti: pressione sistolica inferiore a 90 mmhg o riduzione di oltre il 30% della pressione basale ETA Neonati a termine (0-28gg) Pressione sistolica (mmhg) Frequenza cardiaca (battiti/minuto) < 60 Min 70 max 90 Infanti (1-12 12 mesi) <70 Min 80 a max 160 Bambini ( ( 1 fino a 10) <70 + 2 per età in anni Min 80 a max 110 Oltre i dieci anni <90 Min 65 a max 110 I valori di FC minimi e massimi possono variare di ± 5 battiti/min a seconda del sesso, dopo i 10 anni di età.

Clinical Manifestations of Anaphylaxis Signs/symptoms Incidence (%) Urticaria and angioedema Upper airway edema* Dyspnea and wheezing Flush* Dizziness, syncope, and hypotension Gastrointestinal symptoms Rhinitis* Headache* Substernal pain* Itch without rash* Seizure* 88 56 47 46 33 30 16 15 6 4.5 1.5 *Symptom or sign not reported in all four series

DIAGNOSI EZIOLOGICA In relazione all evento acuto non disponiamo di markers biologici sicuri che permettano la diagnosi di anafilassi. L anamnesi deve essere estremamente accurata e completa. I test cutanei per alimenti devono avvalersi non solo degli estratti commerciali ma anche di alimenti freschi mediante la metodica del prick to prick sia per alimenti vegetali che animali (iniziare con diluizioni 1/100 in casi gravi). Anche per i farmaci è opportuno che le indagini vengano effettuate da un centro con esperienza particolare in questo settore.

DIAGNOSI EZIOLOGICA Le prove cutanee spesso necessitano di una conferma mediante ricerca delle IgE specifiche sieriche, pur tenendo sempre presente che il test cutaneo è più sensibile di quello sierologico. In casi gravi è prudente iniziare col TEST SIEROLOGICO. PRIST RAST INIBITORE C1-ESTERASI C3 C4 IMMUNOCOMPLESSI TRIPTASI ISTAMINA PLASMATICA ALTRI TEST TEST SCATENAMENTO TEST SCATANEMENTO + SFORZO FISICO.

LE TRIPTASI MASTOCITARIE Le piu recenti evidenze mostrano che un test specifico per confermare la diagnosi di anafilassi è il dosaggio delle triptasi liberate dai mastociti I livelli di triptasi possono crescere anche a distanza di 30 minuti m dalla comparsa dei sintomi con un picco a 1-21 2 ore dall inizio e normalizzazione 6-86 8 ore. Picco a 2 ore Valori normali a 6-8 ore

PROGNOSI Il rischio individuale di ricorrenza di un 2 2 episodio è di circa 1/12 Non esiste un pattern prevedibile di ricorrenza La severità di episodi successivi dipende da: Sensibilità individuale Dose e tipo di dell allergene Modalità di contatto con l allergenel

ANAFILASSI FATALE ANAFILASSI DA ALIMENTI FATALE Nella maggior parte dei casi l anafilassi l fatale si manifesta entro 15 minuti dall esposizione all allergene incidenza noto. è in aumento 500-1000 morti annue da anfilassi Negli USA: 150 episodi mortali all annoanno 1% di rischio (AAAAI Fattori americana di academy rischio of allergology asthma. And immunology Anaphylaxis.. 2000). Mancato utilizzo immediato dell adrenalina Di solito causati da un noto allergene Terapia con beta block o ACE inibitori L incidenza Negli USA: 150 episodi mortali all Di solito causati da un noto allergene 63% arachidi Asma 31% altra frutta secca Malattie cardiache Allergene EV < frequenza latte e pesce

ANAFILASSI: GESTIONE DEL RISCHIO SCREENING DELLA POPOLAZIONE ATOPIA 10% dei bambini con asma hanno anche allergia alimentare 30% 40% dei bambini con dermatite atopica ha allergia alimentare PREGRESSE REAZIONI

ANAFILASSI DA ALIMENTI I. EVITARE L ESPOSIZIONE Leggere attentamente le etichette dei cibi Conoscere i diversi nomi dell allergene da evitare Riconoscere le forme occulte di allergene Evitare cibi a a rischio (eg, prodotti di panetteria) Evitare di condividere cibi, posate, o contenitori Minime quantità possono risultare fatali Educare il paziente FAAN- (www.foodallergy.org/foodallergyitalia.org) II. TRATTARE PRONTAMENTE L EVENTUALE L REAZIONE Disporre sempre di adrenalina iniettabile Istruire genitori o curanti all uso di FASTJEKT Possedere un braccialetto di riconoscimento

ANAFILASSI DA PUNTURA DI IMENOTTERO L immunoterapia (IVT) è l unico presidio terapeutico specifico nella prevenzione di reazioni gravi, quando eseguita per 3 anni garantisce protezione one nell 83 83-100% dei casi per 1-31 3 anni successivi alla sua sospensione. Il 5-15% 5 dei soggetti con reazione locale estesa a puntura d insetto d sviluppa una reazione sistemica ad una successiva puntura (AAITO) Il rischio di insorgenza di anafilassi a seguito di un puntura incrementa i dal 20 al 75 % in relazione all et età del paziente, alla gravità della reazione d esordio d e all intervallo di tempo tra la precedente e la successiva reazione. NB:Simons et Al: Anaphylaxis,j j All Clin Immunol, Febbraio 2008 l immunoterapia non è indicata in bambini con reazione cutanea generalizzata lieve o in individui di tutte le età con ampia reazione locale. Riservarla ai pazienti a rischio ( asma, reazioni gravi pregresse, e, uso di beta bloccanti o ace inibitori).

INDICAZIONI ALLA PRESCRIZIONE DI ADRENALINA Pazienti con pregressa anafilassi quando l allergene l non sia eliminabile o facilmente evitabile o non identificato (anafilassi idiopatica). Pazienti con reazioni sistemiche cutanee (orticaria) allorchè siano presenti 1 o + dei seguenti fattori di rischio: -asma bronchiale poco controllato dalla terapia -pazienti in cui l episodio l precedente si sia verificato dopo ingestione di minime quantità di alimento -pazienti allergici a particolari cibi (arachidi, frutta secca e semi, pesci e crostacei) -pazienti con reazioni sistemiche da esercizio fisico. -pazienti che si trovino in luoghi con difficoltà d accesso in pronto soccorso -Pazienti affetti da mastocitosi. -pazienti con IgE > 10.000 ku/l -Pazienti in trattamento con beta-bloccanti bloccanti o ACE inibitori (per > difficoltà a gestire l l anafilassi) -Bambini affetti da DA -Bambini di età superiore a 5 anni. Da AAITO

INTERAZIONI DELL ADRENALINA Possono potenzialmente interferire con la terapia adrenalinica alcuni a farmaci tra cui: Beta-bloccanti: ne diminuiscono potenzialmente l efficacial Alfa-bloccanti: ne diminuiscono potenzialmente l efficacial ACE inibitori: potenzialmente interferiscono con la risposta compensatoria endogena. Antidepressivi triciclici: potenzialmente aumentano gli effetti avversi dell adrenalina. Inibitori delle MAO: potenzialmente aumentano gli effetti avversi dell adrenalina.

Pazienti > 30 kg Pazienti < 30 kg Adrenalina autoiniettabile, predosata Il contenuto è di 2,05 ml. La dose iniettata è di 0,3 ml

EpiPen /EpiPen Jr: Directions for Use

EpiPen /EpiPen Jr: Directions for Use

Classificazione di severità dell anafilassi per gradi Da Sampson- Anaphylaxis and emergency treatment. Pediatrics 2003 Modificata a cura della Commissione SIAIP - 2005 cutaneo gastrointestino respiratorio cardiovascolare neurologico Grado lieve 1 2 COSA FARE Prurito, eruzione cutanea localizzata, orticaria, angioedema localizzati Prurito ed eruzione cutanea diffusa, orticaria ed angioedema diffusi Prurito in bocca Rimanere col bambino ma cercare aiuto Lieve gonfiore delle labbra Somministrare un antistaminico Prendere l adrenalina autoiniettabile Come sopra, più dolori addominali e/o nausea o vomito Ostruzione nasale e/o starnuti ripetuti Variazione del comportam ento o malessere Osservare l eventuale insorgere di altri sintomi

Classificazione di severità dell anafilassi per gradi Da Sampson- Anaphylaxis and emergency treatment. Pediatrics 2003 Modificata a cura della Commissione SIAIP - 2005 cutaneo gastrointestino respiratorio cardiovascolare neurologico Grado moderato 1 Come sopra COSA FARE Come sopra + Vomito ripetuto o rigonfiame nto della lingua Rinorrea, marcata congestion e nasale, sensazione di prurito o di chiusura in gola Tachicardia ( aumento >15 battiti al minuto) Sdraiare il bambino e sollevare le estremità Somminstrare un antistaminico Chiamare il 118 o accorrere in PS Come sopra più ansia

Grado severo Classificazione di severità dell anafilassi per gradi Da Sampson- Anaphylaxis and emergency treatment. Pediatrics 2003 Modificata a cura della Commissione SIAIP - 2005 cutaneo gastrointestino respiratorio cardiovascolare neurologico 1 Come sopra COSA FARE Come sopra + diarrea Somministrare adrenalina Come sopra + raucedine, tosse abbaiante, diffic. deglutire/ respiare, asm, cianosi di unghie o labbra. Come sopra + Lieve alterazione del ritmo cardiaco o abbassame nto della pressione arteriosa Come sopra più confusione mentale e/o sensazione di morte imminente e/o collasso. 2 Come sopra Come sopra + perdita Di controllo Intestinale Come sopra + arresto respiratorio Se vera bradicardia o ipotensione O arresto Perdita di coscienza

FATTORI CHE POSSONO CONTRIBUIRE ALL ANAFILASSI

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