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Transcript:

Oggetto: Procedura di verifica, ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e della Delib.G.R. n. 34/33 del 7 agosto 2012 relativa al progetto Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in Comune di Decimomannu (CA). Proponente: Bartoli Efisio Eredi S.n.c. L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che la Società Bartoli Efisio Eredi S.n.c. ha presentato, a gennaio 2014, l istanza di verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativa all intervento Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, ascrivibile alla categoria di cui all Allegato B1 alla Delib.G.R. n. 34/33 del 7 agosto 2012, punto n. 7, lett., v), Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all Allegato B, lettere D2, D8 e da D13 a D15 ed Allegato C, lettere da R2 a R9, della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.. L intervento è relativo alla modifica di un impianto esistente, sito nel Comune di Decimomannu, al km 14,3 della SS 130, in località Bia Terra Arrubia, in un lotto della zona industriale di 9.000 metri quadrati di estensione, in cui viene svolta una attività di lavorazione dei materiali ferrosi e non ferrosi che prevede lo svolgimento di operazioni di messa in riserva (R13), per un quantitativo massimo di 300 tonnellate all anno, e di riciclo/recupero dei metalli e dei composti metallici (R4), effettuata per un quantitativo massimo di 7.000 tonnellate all anno. Le giornate lavorative sono 220 all anno e nell impianto sono occupati 13 addetti. Il progetto proposto prevede il trattamento di due nuovi codici di rifiuti pericolosi, il CER 160601* Batterie al piombo e il CER 160104* Veicoli fuori uso, nonché la modifica dell organizzazione degli spazi nell area dell impianto con la realizzazione di due nuove strutture coperte, destinate al trattamento dei nuovi CER. I rifiuti pericolosi di cui al CER 160601* Batterie al piombo verranno stoccati in appositi imballaggi in specifici spazi individuati all interno di un nuovo capannone che verrà realizzato a fianco di quello già presente, nel settore in cui si svolgono le lavorazioni dei materiali non ferrosi. L attività di autodemolizione verrà condotta su una piattaforma dedicata, di circa 800 metri quadrati, in calcestruzzo armato e guaina in HDPE, al cui interno sarà localizzata l area di conferimento dei 1/5

veicoli fuori uso, di superficie pari a 200 metri quadrati e in cui verrà realizzato un capannone di 228 metri quadrati. Le operazioni di recupero dei veicoli fuori uso si svolgeranno all interno del capannone, in cui è prevista la fase di smontaggio del veicolo e la separazione degli oli, liquidi refrigeranti, parti plastiche, parti metalliche, cristalli, che verranno stoccati al di fuori del capannone, in imballaggi omologati, in attesa di essere avviati ad altri impianti di recupero/smaltimento. Una volta eseguite le operazioni di demolizione, i rifiuti pericolosi verranno stoccati all interno del capannone, nei seguenti settori: reparto liquidi pericolosi; reparto carburanti; reparto batterie; reparto filtri olio; reparto condensatori; reparto componenti contenti mercurio. La movimentazione dei rifiuti nell area dell impianto avverrà tramite carrelli, specifici per ogni tipologia di rifiuto, mentre per quelli più voluminosi verranno utilizzati muletti, ragni e gru caricatrici. Il proponente dichiara che le operazioni di recupero dei veicoli fuori uso verranno svolte in conformità con il D.Lgs. n. 209/2003. Tutte le aree di lavoro saranno caratterizzate dalla presenza di pavimentazione in HDPE; è presente un sistema per la gestione delle acque meteoriche e una barriera verde perimetrale. L Assessore continua riferendo che il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI), considerato che la documentazione depositata, come integrata ad aprile e a luglio 2014, risulta sufficiente per consentire la comprensione delle caratteristiche e delle dimensioni del progetto, della tipologia delle opere previste e del contesto territoriale e ambientale di riferimento, nonché dei principali effetti che possono aversi sull'ambiente, vista la nota (n. 5310 del 31.1.2014) del Servizio Tutela del Paesaggio per le Province di Cagliari e di Carbonia-Iglesias, che rileva l assenza di vincoli paesaggistici e le note (n. 13307 del 26.2.2014, n. 40934 del 13.6.2014, n. 50031 del 21.7.2014) della Provincia di Cagliari, propone di non sottoporre alla procedura di VIA l intervento in oggetto a condizione che siano rispettate le prescrizioni di seguito riportate, le quali dovranno essere recepite nel progetto da sottoporre a autorizzazione: 1. all interno dell impianto dovranno essere trattati esclusivamente i rifiuti pericolosi 2/5

contrassegnati dai codici CER 160601* Batterie al piombo e CER 160104* Veicoli fuori uso, che dovranno essere riportati nell autorizzazione provinciale, unitamente a quelli non pericolosi già autorizzati; 2. nella gestione del CER 160104* Veicoli fuori uso dovranno essere rispettate tutte le disposizioni previste dal D.Lgs. n. 209/2003 Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso ; 3. i rifiuti prodotti nelle operazioni di recupero del codice CER 160104* dovranno essere gestiti in conformità con le regolamentazioni vigenti, applicando procedure codificate che dovranno essere esplicitate nel progetto definitivo e riportate nel provvedimento autorizzativo, con particolare riferimento ai rifiuti pericolosi; 4. le operazioni di conferimento e stoccaggio del codice CER 160104* dovranno avvenire esclusivamente nella piattaforma in calcestruzzo impermeabilizzata con HDPE, all interno dell area delimitata di superficie pari a 200 metri quadrati, individuata nella tavola 1 di luglio 2014; 5. le operazioni di recupero del codice CER 160104* dovranno avvenire all interno del capannone indicato con il numero 3 nella tavola 1 di aprile 2014 e le aree di lavorazione dovranno essere dotate di sistemi di raccolta dei reflui; 6. tutti i componenti che verranno rimossi dai veicoli fuori uso dovranno essere depositati all interno del capannone, in contenitori chiudibili, separati e contrassegnati e dovranno essere distinte le zone di stoccaggio dei rifiuti pericolosi da quelle dei rifiuti non pericolosi; 7. i rifiuti liquidi dovranno essere stoccati in serbatoi a tenuta stagna, adeguati alla tipologia di rifiuto; 8. gli pneumatici dovranno essere stoccati in zone coperte o in contenitori richiudibili, così da evitare problematiche di tipo sanitario legate al proliferare di insetti; 9. la messa in riserva delle batterie al piombo (codice CER 160601*) dovrà avvenire all interno del capannone, nell area individuata nella tavola 1 di luglio 2014 e lo stoccaggio dovrà avvenire all interno di contenitori adeguati, a norma di legge; 10. all interno del capannone in cui si svolgeranno le operazioni di recupero dei rifiuti pericolosi dovrà essere individuata un area in cui saranno collocati i prodotti per la gestione delle emergenze, quali ad esempio sostanze assorbenti, e dovranno essere stabilite rigorose procedure da attuare in caso di eventi accidentali; 3/5

11. la gestione delle acque meteoriche dovrà rispettare le indicazioni di cui alla Delib.G.R. n. 69/25 del 2008 "Disciplina regionale degli scarichi" e, in particolare: a. l area destinata al conferimento e allo stoccaggio del codice CER 160104* dovrà avere una pendenza adeguata per permettere il drenaggio dei reflui verso la rete per la captazione di tutte le acque reflue di dilavamento, non solo di quelle di prima pioggia, che dovranno essere adeguatamente trattate o conferite a impianti autorizzati. Tali acque non dovranno confluire nel sistema di drenaggio e raccolta delle acque di prima pioggia dei piazzali; b. le opere di scarico dovranno essere realizzate in modo da consentire l esecuzione di campionamenti e gli accertamenti finalizzati a verificare il rispetto dei valori limite allo scarico; c. il sistema di raccolta e trattamento degli scarichi idrici dovrà essere sottoposto a periodiche verifiche al fine di garantirne l efficienza; 12. per limitare la formazione di polveri si dovrà mantenere un adeguato grado di umidità nelle piste e nelle aree di transito mezzi e movimentazione dei materiali e dovrà essere garantita la pulizia delle piste e dei piazzali; 13. al fine di verificare la conformità dei livelli sonori ai limiti di legge, durante gli orari di esercizio dell impianto, dovranno essere effettuati a cura del proponente i controlli strumentali di cui al punto 6, Parte IV, dell allegato alla deliberazione della Giunta regionale n. 62/9 del 14.11.2008. I risultati delle misure dovranno essere trasmessi al Comune di Decimomannu, all ARPAS e alla Provincia di Cagliari; 14. dovrà essere mantenuta in efficienza la barriera verde lungo il perimetro del lotto e, laddove non risulti garantita la schermatura, si dovranno piantumare specie a portamento arboreo/arbustivo appartenenti a ecotipi locali, utilizzando esemplari accresciuti di altezza non inferiore a 1,5 metri disposti, ove possibile, su due o più file; 15. al termine dell attività dovranno essere rimosse tutte le strutture realizzate, che dovranno essere riutilizzate o recuperate, mentre le parti non più utilizzabili dovranno essere regolarmente smaltite; 16. dovranno essere adottate tutte le dovute precauzioni, compresa la manutenzione periodica delle macchine utilizzate, per evitare fenomeni di inquinamento durante le fasi di gestione dell impianto. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore generale ha 4/5

espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame, propone alla Giunta regionale di far proprio il parere del Servizio SAVI. La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dall'assessore della Difesa dell'ambiente DELIBERA di non sottoporre all ulteriore procedura di Valutazione di Impatto Ambientale l intervento denominato Impianto per la messa in riserva e il recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, proposto dalla Società Bartoli Efisio Eredi S.n.c., a condizione che siano recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni descritte in premessa, sull osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Comune di Decimomannu, la Provincia di Cagliari, l ARPAS e il Servizio Territoriale dell'ispettorato Ripartimentale del CFVA di Cagliari; di stabilire che, fermo restando l obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori relativi all intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio SAVI e agli Enti di controllo, dovranno essere realizzati entro cinque anni dalla pubblicazione della presente deliberazione, salvo proroga concessa su istanza motivata del proponente, pena l attivazione di una nuova procedura. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Il Direttore Generale Alessandro De Martini Il Presidente Francesco Pigliaru 5/5