Area 5 legalità, salute, sicurezza, ed. stradale



Documenti analoghi
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

DIREZIONE DIDATTICA SAN DANIELE DEL FRIULI CURRICOLO EDUCAZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

LA SALUTE PRIMA DI TUTTO!

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

Oggetto: ACCORDO DI RETE Le Scuole Lombarde che Promuovono Salute

PIANO OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 PROGETTO PSICOLOGICO 1. TITOLO DEL PROGETTO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE R. MAGIOTTI

Protocollo d Intesa. tra

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

Doveri della famiglia

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

PIANO DI LAVORO della FUNZIONE STRUMENTALE AREA 6: INCLUSIONE, INTEGRAZIONE, DISAGIO GIOVANILE. Prof. Federico VILARDO

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

PIANO DI STUDIO DELLA DISCIPLINA DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE

ESITI DEGLI STUDENTI

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

Convegno Nazionale settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI DI LINGUA NON ITALIANA

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO VALTREBBIA Via al Municipio 7, TORRIGLIA (GE)

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

Progetto PROFESSIONE GENITORI

Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Giovanni Maria Sforza" PALAGIANO (TA)

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

Bambine e Bambini costruttori di pace

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DSA

EDUCAZIONE SOCIALE ED EMOTIVA

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Istituto comprensivo di Finale Ligure. Cittadinanza e Costituzione

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 5 SOSTEGNO AI DOCENTI IN AMBITO METODOLOGICO-DIDATTICO E PER LA VALUTAZIONE. Prof.

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

I.S.I.S.S. LUIGI SCARAMBONE. a.s PIANO DI LAVORO F.S. AREA 3 ORIENTAMENTO. Prof. Paola Perrone

P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE

Ministero della Salute

Progetto UN MONDO DI FAIR PLAY 2010/2011

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE N Norme sull informazione e sull educazione sessuale nelle scuole. Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati

giovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;

Cittadinanza e Costituzione

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI BALANGERO

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia C.P.I.A. RAGUSA

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica

Piano Offerta Formativa

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:

Proposte di attività con le scuole

CORSO DI FORMAZIONE PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE. RIFERIMENTI NORMATIVI SU INDICAZIONI E VALUTAZIONE

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Relazione sull attività svolta nell a.s dal Punto di Ascolto

I. P. S. S. S. E. DE AMICIS METODOLOGIE OPERATIVE

Scuola Primaria di Marrubiu

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

RELAZIONE FINALE QUESTIONARI DI AUTOVALUTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO G. CEDERLE SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

Comune di Jesi. Protocollo d intesa

Speriamo in questo modo di fare cosa gradita e di poter ulteriormente approfondire il confronto. Grazie per l attenzione e buon lavoro.

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NELLA SCUOLA. Alessandro PALESE Direzione Sanità Regione Piemonte

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola)

regolamento scuola primaria e secondaria

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI

CARTA DEI SERVIZI (D.P.C.M. 15/06/1995 n. 138) Anno scolastico 2016/2017

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

Legge 8 ottobre 2010, n. 170

I.I.S. Astolfo Lunardi

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGETTO LEGALITÁ - Io, cittadino nel Mondo

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

Transcript:

ISTITUTO COMPRENSIVO MAGIOTTI VIA FRATELLI ROSSELLI tel./fax: 055 910 26 37 055 910 27 04 52025 MONTEVARCHI (AR) Al Dirigente Scolastico prof. ssa Lucia Bacci Oggetto: RELAZIONE PROGRAMMATICA FUNZIONE STRUMENTALE AL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA - Anno Scolastico 2014 / 2015. Area 5 legalità, salute, sicurezza, ed. stradale F.S. Anna Raspini (Sec.1 grado Magiotti) INDICE 1. INTRODUZIONE 2. OBIETTIVI GENERALI 3. CONOSCENZE E COMPETENZE RICHIESTE 4. INTERVENTI 5. ASPETTI ORGANIZZATIVI 6. AREE DI AZIONE 7. VERIFICA E VALUTAZIONE FINALE 8. SITUAZIONE ATTUALE: CONTATTI IN CORSO E PROGETTI AVVIATI 9. CONSIDERAZIONI FINALI RIFERIMENTI LEGISLATIVI E TESTI 1. INTRODUZIONE La Funzione strumentale Area 5 Legalità, salute, sicurezza, educazione stradale ha il compito di individuare durante l anno scolastico i progetti inerenti alle aree da lei affrontate che, attraverso percorsi educativi e formativi appropriati, offrano agli alunni dell Istituto Comprensivo Magiotti la possibilità di crescere e maturare circa la sfera della legalità, salute e sicurezza, educazione stradale, aiutandoli ad acquisire atteggiamenti e comportamenti corretti nei vari ambiti della vita quotidiana e a compiere una crescita umana e affettiva che proceda di pari passo con quella cognitiva e intellettuale. Infatti la scuola, considerando lo studio e la conoscenza di tali settori come un investimento per il futuro, ha il dovere di trasmettere regole sociali, favorendo l acquisizione di modelli 1

valoriali e comportamentali anche attraverso un insieme di metodi e strumenti formativi ispirati a nuovi modelli educativi forniti dalla scuola, dalla famiglia e dal territorio. 2. OBIETTIVI GENERALI In particolare attraverso la conoscenza di tali aree si propongono i seguenti obiettivi generali: Proporre e condividere le linee fondamentali dell Educazione alla Legalità, alla Salute, alla Sicurezza e dell Ed. Stradale fra le varie componenti della Scuola: alunni, genitori ed insegnanti e nei diversi ordini di scuola del nostro Istituto, per rendere più organici i diversi e qualificati progetti già presenti, implementarli con nuove proposte progettuali ed iniziative ed ottimizzare le notevoli risorse umane. Contribuire alla stesura di un Piano dell Offerta Formativa che vada il più possibile incontro ai reali bisogni degli alunni e delle loro famiglie. Progettare e realizzare su Educazione alla Legalità, alla Salute, alla Sicurezza ed Ed. Stradale percorsi che accompagnino l alunno all interno del nostro Istituto dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Secondaria di I grado, aiutandolo ad acquisire atteggiamenti e comportamenti corretti e responsabili nei vari ambiti della vita quotidiana Sviluppare adeguate competenze relazionali e sociali Prevenire i comportamenti a rischio Sviluppare una cultura basata sulla conoscenza dei diritti umani, sulla democrazia, sul funzionamento delle istituzioni politiche e sociali, sul riconoscimento della diversità culturale e storica Formare futuri cittadini attivi e consapevoli del loro ruolo (imparare a rispettarsi e a rispettare gli altri, ad ascoltare e a risolvere i conflitti pacificamente, a promuovere una convivenza armoniosa, a costruire valori che accolgano una pluralità di punti di vista nella società, a costruire un immagine positiva di sé ), capaci di assumersi le responsabilità richieste dalle varie situazioni, indirizzati a diventare positivi agenti di trasformazione all interno dei contesti in cui si vengono e si verranno a trovare Partecipare in maniera attiva da parte degli alunni (impegnarsi nella comunità scolastica e locale, acquisire le competenze necessarie per partecipare in futuro in maniera responsabile e critica alla vita pubblica) sperimentare la pratica della democrazia, stimolando le loro capacità ad impegnarsi gli uni verso gli altri e incoraggiando le iniziative. 3. CONOSCENZE E COMPETENZE RICHIESTE alla Funzione Strumentale attraverso le quali si esplicherà la sua azione: CONOSCENZE: POF della scuola - bisogni formativi del territorio - metodologie di progettazione e programmazione - elementi essenziali di cultura organizzativa - elementi essenziali di cultura informatica e multimediale - realtà sociali e culturali della scuola - elementi essenziali riguardanti le tematiche di riferimento. 2

COMPETENZE: Conduzione di lavori di gruppo raccolta e gestione dati - competenze relazionali e comunicative - competenze di cultura informatica e multimediale - sostenere e incoraggiare la progettualità individuale - saper coordinare le iniziative. 4. INTERVENTI attraverso i quali si esplicherà la sua azione: Coordinamento Cura Valutazione Progettazione Programmare gli interventi definendo scopi e modalità Pianificare i tempi (inizio,durata e fine) Reperire/produrre materiali Attuazione Operare: In collaborazione, raccordo e coordinamento con il Dirigente Scolastico, i Collaboratori Vicari, i Fiduciari di plesso, le altre funzioni strumentali in collaborazione i coordinatori e i membri dei Consigli di classe, organizzandone le attività secondo la programmazione autonomamente redatta Monitoraggio Raccogliere dati, compilare un prospetto e fornire una rielaborazione informatica. Rilevare bisogni ed evidenziare ostacoli/ problemi Ricerca di tempestive soluzioni e correttivi d azione Elaborazione dati Compilare griglie per l accertamento dell efficacia degli interventi e del successo/insuccesso dell azione. 5. ASPETTI ORGANIZZATIVI Nel dettaglio la funzione strumentale avrà il compito di: Collaborazione, raccordo e coordinamento con il Dirigente Scolastico, i Collaboratori Vicari, i Fiduciari di plesso, le altre funzioni strumentali e le rappresentanze dei genitori. Tenere i contatti e collaborare con: - gli insegnanti dei vari ordini di scuola - gli esperti dei vari progetti - Enti Locali, Associazioni ed Agenzie presenti sul territorio (Amministrazioni Comunali, Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri, ASL 8, SERT Valdarno, Associazioni territoriali ) - altri Istituti Comprensivi Raccogliere e visionare le proposte progettuali sulle tematiche dell area di competenza, provenienti sia da Enti esterni (pubblici e privati), sia da Associazioni di volontariato presenti sul territorio, sia dai docenti dell Istituto Comprensivo. Partecipare a incontri informativi su progetti proposti dagli Enti esterni (pubblici e privati) all Istituto Comprensivo e comunicare i risultati ai coordinatori e ai membri dei Consigli di classe e in particolare per quanto attiene l area Salute, al referente per l Ed. Scientifica e ambientale(prof. Mario Petrillo) e per quanto riguarda l area Salute, Educazione Stradale al referente per lo Sport (prof. Raffaello Rossi). Valutare progetti ed iniziative che verranno proposte dai singoli docenti, plessi e agenzie del territorio, nell ottica di promuovere quelli ritenuti più adatti a favorire la crescita personale degli studenti e più qualificanti per l offerta formativa. 3

Portare a conoscenza dei colleghi dei vari ordini di scuola i progetti esaminati attraverso i Fiduciari di plesso e i Consigli di classe. Coordinare le iniziative e gli eventi riguardanti gli alunni e le famiglie in materia di legalità, salute, sicurezza ed educazione stradale Calendarizzazione degli stessi Predisposizione di macroprogetti d Istituto e stesura del prospetto dei progetti e delle iniziative attuate nell ambito delle tematiche dell area di competenza Coordinare lo sviluppo dei Progetti, monitorare nel corso dell anno il loro svolgimento e, a compimento di essi, rilevare i risultati e le valutazioni da parte dei docenti che li hanno portati a termine. Partecipare ad incontri periodici con lo staff di dirigenza e i responsabili delle altre funzioni strumentali per condividere le varie tappe del lavoro e rivedere i percorsi attuati attraverso strategie diverse. Produrre una relazione finale con il bilancio dell attività svolta. 6. AREE DI AZIONE LEGALITA ATTIVITA Coordinamento ed organizzazione attività di Ed. alla Legalità nei tre ordini di Scuola Relazioni e contatti con Enti Esterni di supporto all azione educativa e formativo-didattica (Agenti della Polizia Municipale di Montevarchi, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Esperti del SERT Valdarno, Associazioni di volontariato presenti sul territorio... ) Predisposizione di macroprogetti d Istituto e stesura del prospetto dei progetti e delle iniziative attuate nell ambito dell Educazione alla Legalità, in collaborazione con i responsabili dei progetti. Monitoraggio, valutazione e diffusione dei dati ATTIVITA DI DIFFUSIONE: Portare a conoscenza dei colleghi dei vari ordini di scuola i progetti pervenuti, in raccordo con i fiduciari di plesso Raccogliere, per ogni ordine di scuola, le adesioni ai progetti ed alle iniziative che verranno proposte dai singoli docenti, plessi e agenzie del territorio. Programmare ed organizzare in raccordo con la FS le attività di Ed. alla Legalità nei tre ordini di Scuola. In particolare le Prof.ssa Simona Beni e Cecilia Costantini cureranno per la Scuola Secondaria di I Grado l organizzazione del progetto AGORA, sul contrasto e prevenzione al bullismo. Raccogliere, per ogni ordine di scuola, i dati relativi ai progetti svolti ed alle iniziative intraprese, sulla base dei quali la F.S. stilerà il prospetto riassuntivo Elaborazione di progetti d Istituto in collaborazione con le altre F.S. e i membri dei consigli di classe. FINALITA RISULTATI ATTESI promuovere la formazione dello studente, dell uomo, del cittadino attraverso l acquisizione di comportamenti responsabili e l accettazione delle regole della convivenza scolastica e civile; educare al rispetto di sé e degli altri; educare ai principi di partecipazione e cittadinanza attiva favorendo la partecipazione Migliorare la qualità della vita relazionale, favorendo la consapevolezza dei processi e dei meccanismi che stanno alla base delle relazioni interpersonali Sviluppare la propria autonomia di scelta, imparare a sottrarsi ai condizionamenti del 4

dei ragazzi e delle ragazze alla vita del territorio attraverso una presenza attiva e propositiva, in collaborazione anche con l Amministrazione Comunale contrastare quei comportamenti aggressivi, individuali e di gruppo, da cui si generano episodi di vandalismo, bullismo, razzismo, aggressioni e che si esprimono con maggiore frequenza nei luoghi di aggregazione giovanile e quindi anche a scuola favorire la promozione dei diritti e lo sviluppo delle potenzialità dei ragazzi attraverso la loro partecipazione diretta alle istituzioni e l assunzione, anche se limitata, di responsabilità avvicinare gli studenti a valori della solidarietà e del volontariato sociale. gruppo dei pari e ai cattivi modelli culturali. Accrescere l interesse per la partecipazione democratica e l impegno civile Accrescere la conoscenza delle principali problematiche legate al territorio e/o alla società contemporanea in relazione all impegno collettivo e dei singoli Incrementare il senso di appartenenza alla comunità locale, all interno di un più ampio contesto: nazionale, europeo, globale Sviluppare atteggiamenti consapevoli e condivisi sulla necessità delle regole e della legalità SALUTE ATTIVITA Coordinamento ed organizzazione attività di Ed. alla Salute nei tre ordini di Scuola Relazioni e contatti con Enti Esterni di supporto all azione educativa e formativo-didattica (U.S.P., Esperti del SERT Valdarno, USL 8, Associazioni di volontariato presenti sul territorio, altri istituti comprensivi... ) Predisposizione di macroprogetti d Istituto e stesura del prospetto dei progetti e delle iniziative attuate nell ambito dell Educazione alla Salute, in collaborazione con i membri della Commissione ed i responsabili dei progetti. Monitoraggio, valutazione e diffusione dei dati ATTIVITA DI DIFFUSIONE: Portare a conoscenza dei colleghi dei vari ordini di scuola i progetti pervenuti in raccordo con i fiduciari di plesso Raccogliere, per ogni ordine di scuola, le adesioni ai progetti ed alle iniziative che verranno proposte dai singoli docenti, plessi e agenzie del territorio. Programmare ed organizzare in raccordo con la FS e con i referenti dei Gruppi di lavoro Ed. Scientifica e ambientale (prof. Mario Petrillo) e Sport (prof. Raffaello Rossi) le attività di Ed. alla Salute nei tre ordini di Scuola. Raccogliere, per ogni ordine di scuola, i dati relativi ai progetti svolti ed alle iniziative intraprese, sulla base dei quali la F.S. stilerà il prospetto riassuntivo Elaborazione di progetti d Istituto in collaborazione con le altre F.S. e i membri dei Consigli di classe. FINALITA RISULTATI ATTESI promuovere scelte alimentari corrette (valorizzazione delle produzioni agricole e agroalimentari tipiche, secondo la stagionalità dei prodotti, aumento del consumo di frutta e verdura) prevenire obesità e disturbi dell alimentazione prevenire l uso-abuso di sostanze, educando Accrescere negli studenti la consapevolezza che ogni individuo gioca un ruolo centrale ed insostituibile nella determinazione e nel mantenimento della propria salute e sicurezza, attraverso la conoscenza dei determinanti di salute, dei fattori di rischio e dei comportamenti di prevenzione ed auto protezione 5

alla non dipendenza (droghe, alcol, tabacco, doping, abusi alimentari ecc); promuovere la tutela dell ambiente per una migliore qualità di vita prevenire tutte le forme di disagio e promuovere lo star bene a scuola prevenire comportamenti a rischio e diffondere le buone pratiche in relazione al benessere individuale e collettivo; comprendere l importanza della prevenzione e acquisire consapevolezza delle azioni individuali e delle loro ripercussioni in ambito familiare e sociale Migliorare l efficacia dell azione educativa promuovendo e sollecitando un clima di benessere in tutte le componenti del mondo scolastico Sensibilizzare gli alunni al rispetto di se stessi e del proprio corpo affinché acquisiscano comportamenti quotidiani e stili di vita corretti Favorire l acquisizione di elementi validi di prevenzione (a docenti, alunni, famiglie) facendo circolare le esperienze e le informazioni in tema di educazione alla salute all interno dell Istituto SICUREZZA ATTIVITA Conoscenza del Documento di Valutazione dei Rischi e della documentazione necessaria alla valutazione dei rischi (planimetrie, certificazioni ecc.). Interazione costante con l esperto RSPPe con il R.L.S. Coordinamento con i Fiduciari di plesso e il R.L.S al fine di coordinare e rendicontare circa i Piani d evacuazione e dei Piani d emergenza dell Istituto; coordinare procedure di gestione incidenti/infortuni e raccogliere eventuali segnalazioni di rischi presenti nelle relative scuole. Collaborazione con il Dirigente Scolastico, i Fiduciari di plesso e con l Amministrazione Comunale, per dare risposte adeguate alle situazioni problematiche rilevate. Coordinamento con RSPP relativamente ad almeno due prove di evacuazione nell arco dell anno scolastico ed all elaborazione della modulistica aggiornata. Monitoraggio dell applicazione delle procedure stabilite per i vari tipi di emergenza. FINALITA RISULTATI ATTESI promuovere la cultura della salute e della sicurezza nella scuola, attraverso la prevenzione e la gestione del rischio, inteso sia come rischio per la salute e rischio sociale connesso con gli stili di vita, sia come rischio nell ambiente promuovere la consapevolezza, da parte di tutto il personale della scuola, che la SICUREZZA e la SALUTE sul luogo di lavoro dipendono sia dalle strutture sia dai comportamenti che si adottano, con riferimento alle molteplici possibilità di rischio, presenti in qualsiasi ambiente. promuovere nell utenza l attenzione nei confronti della sicurezza propria e altrui. Far acquisire agli studenti, futuri lavoratori, i concetti di rischio e prevenzione in riferimento alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro Sviluppare nel personale e negli studenti la capacità di riconoscere situazioni di emergenza e saperle gestire responsabilmente Sviluppare sentimenti di fiducia e collaborazione nei confronti delle istituzioni che operano nel campo della sicurezza e salute (Enti Locali, corpo di Polizia Municipale, NAS, Protezione civile, VV.FF, ASL, ecc). 6

ED. STRADALE ATTIVITA : Coordinamento ed organizzazione attività di Educazione Stradale nei tre ordini di Scuola Interazione costante con l USP di Arezzo tramite l Ufficio di Ed. Fisica, che coordina le attività a livello provinciale Relazioni e contatti con Enti Esterni di supporto all azione educativa e formativo-didattica (Agenti della Polizia Municipale di Montevarchi, Arma dei Carabinieri, Esperti del SERT Valdarno, Associazioni di volontariato presenti sul territorio, Cittadella della Sicurezza Stradale STRASICURA ) Predisposizione di macroprogetti d Istituto e stesura del prospetto dei progetti e delle iniziative attuate nell ambito dell Educazione Stradale, in collaborazione con i responsabili dei progetti. Monitoraggio, Valutazione e diffusione dei dati ATTIVITA DI FFUSIONE: Portare a conoscenza dei colleghi dei vari ordini di scuola i progetti pervenuti in raccordo con i fiduciari di plesso Raccogliere, per ogni ordine di scuola, le adesioni ai progetti ed alle iniziative che verranno proposte dai singoli docenti, plessi e agenzie del territorio. Programmare ed organizzare in raccordo con la FS le attività di Ed. Stradale nei tre ordini di Scuola. Raccogliere, per ogni ordine di scuola, i dati relativi ai progetti svolti ed alle iniziative intraprese, sulla base dei quali la F.S. stilerà il prospetto riassuntivo Elaborazione del progetto d Istituto in collaborazione con le altre F.S. e i membri dei consigli di classe. FINALITA RISULTATI ATTESI Acquisire consapevolezza della necessità e dell importanza del rispetto delle norme della vita associata e di quelle che regolano i comportamenti della collettività su strada, per garantire la sicurezza propria e altrui Sviluppare un crescente rispetto per la vita, nella consapevolezza dei rischi e dei pericoli che derivano da comportamenti inadeguati Acquisire comportamenti consapevoli Contribuire attraverso la conoscenza, l approfondimento e la sperimentazione delle norme di circolazione stradale, a sviluppare nei ragazzi una cittadinanza attiva, costruendo e consolidando fin dalla primissima età comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada. 7. VERIFICA E VALUTAZIONE FINALE Alla fine del percorso la responsabile della Funzione Strumentale, verificato lo svolgimento del lavoro durante l anno, redigerà un resoconto finale di attività con i risultati ottenuti (accertamento dell efficacia degli interventi e del successo/insuccesso dell azione), indicando le forme di collaborazione attivate, oltre che le proposte per migliorare ulteriormente i futuri interventi nell area di propria competenza. 7

8. SITUAZIONE ATTUALE: CONTATTI IN CORSO E PROGETTI AVVIATI Attualmente sono in atto contatti con il Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Montevarchi e con la responsabile della Polizia Municipale del progetto Educazione Stradale per organizzare l attività di Educazione stradale dell I. C. Magiotti e contatti con i referenti del Tavolo Provinciale di Coordinamento per la Cultura della legalità e della Sicurezza della Provincia di Arezzo. È in corso l attivazione di progetti riguardanti la P4C, il ruolo e le funzioni delle Forze dell Ordine, l attenzione sulla violenza verso le donne, l azione educativa e formativa nell ambito della prevenzione e contrasto al bullismo, lo sport, spazi di ascolto per alunni e famiglie, l integrazione e l accoglienza, l'orientamento, la salute..su quest ultimo tema si è svolto recentemente un incontro sui tumori infantili (Tumori infantili e Progetto Adolescenti dell Ospedale pediatrico Meyer, presso La Ginestra, Fabbrica della Conoscenza, 17 ottobre 2014). L argomento ha permesso di svolgere una seria riflessione sulla malattia, mettendo in luce come la società scolastica si occupi del problema permettendo agli alunni colpiti di assolvere all obbligo scolastico e di proseguire il corso di studio. 9. CONSIDERAZIONI FINALI I Progetti proposti saranno anche quest anno numerosi. Fra questi il progetto P4C e il progetto di Educazione stradale (sulla cittadinanza attiva e democratica che interesseranno sia la Scuola dell Infanzia che la Scuola Primaria e la Scuola Media), saranno svolti in base al principio della continuità e della verticalità degli apprendimenti: Scuola dell Infanzia Staccia Buratta Scuola dell Infanzia Giglio Scuola Primaria L. da Vinci Scuola Primaria Don Milani Istituto Secondario di I Magiotti P4C, educazione alla cittadinanza attiva Progetto di Istituto di Educazione Stradale con la partecipazione della Corpo di Polizia Municipale Inoltre, si è scelto di collegare il principio della Legalità alle tipologie di alcuni progetti come quelli relativi a Accoglienza, Integrazione/Inclusione, Continuità, Orientamento per evidenziare come il concetto di regola e quindi del suo rispetto siano alla base di essi e dei comportamenti responsabili. Molti dei progetti presentati sono interdisciplinari e quindi non classificabili sotto un unica voce; per esempio il progetto di Ed. stradale oltre che nell ambito proprio, rientra anche in quello della Legalità. Molti altri progetti riferibili a tale ambito e a quello della salute, verranno svolti da tutte le scuole facenti parte dell I.C. Magiotti. 8

La riflessione sugli aspetti proposti da tutti i progetti offrirà agli alunni opportunità di crescita e maturazione che essi potranno mettere in atto in tutte le occasioni e le esperienze della vita sociale. Favorevole sarà il contatto con le istituzioni preposte in quanto ciò permetterà agli alunni di allargare il campo personale delle conoscenze e competenze. Infatti se l educazione è un investimento per il futuro, l educazione alla Cittadinanza attiva e ai settori della Salute, Sicurezza, Educazione Stradale, abitua gli alunni a compiere azioni responsabili nel quotidiano e diventa un investimento a lungo termine per la promozione dei diritti umani, della tolleranza e del pluralismo culturale. 10. RIFERIMENTI LEGISLATIVI E TESTI CONSULTATI Fa riferimento ai seguenti testi: Educare alla Legalità a scuola Indire Educare alla Legalità. La diffusione di buone prassi sul territorio Educare alla Legalità a scuola. Alcune progettazioni nelle Scuole Aretine Concetta Leto, L Educazione alla cittadinanza attiva, membro della commissione del Ministero dell Istruzione per l insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, Lecce 2009. Nuovo Codice della Strada, approvato con decreto legislativo del 30 aprile 1992: prevede all art. 230 la introduzione di piani mirati di educazione stradale nella scuola dell obbligo. Nuovo Codice della strada Legge 29/07/2010 n.120 Modifiche all' art.230 del DL 285/92, in materia di educazione Stradale: la sicurezza sulle strade diventa materia di insegnamento. Modifiche al codice della strada Linee di indirizzo Roma, 15 Marzo 2007 Linee di indirizzo Educazione alla sicurezza stradale 15/03/2007 Decreti applicativi l.120-2010 Line guida ciclomotore Circolare 13647 02/05/2011 Documento Valutazione dei rischi (D.Lgs. 81/2008) Programma nazionale salute negli adolescenti ( CCM Ministero della Salute) Convenzione internazionale sui diritti per L Infanzia ( ONU-20/11/1989) ratificata dall Italia con legge n. 176 del 27/05/1991 Ministero della Salute - Scuola e salute Scuola e Salute(Programma di Attività per la Promozione della salute) Provincia di Prato Scuola e Salute 04/09/2014 La Funzione Strumentale Montevarchi 30/10/2014 Prof.ssa : Anna Raspini 9