Manifestazioni cliniche della rosolia e della rosolia congenita L. Chiandetti Dipartimento di Pediatria - Padova Corso Regionale sulla Rosolia Congenita e nuove strategie di Prevenzione Padova, 11 giugno 2007
Rosolia (Compendio delle malattie dei bambini G Steiner, Vallardi ed, 1877 pagg 423-4) 4) Si dàd il nome di rosolia a quell esantema esantema acuto indipendente, per nulla identico ai morbilli,, con fenomeni generali lievissimi o totalmente mancanti. Veale (1866) fu il primo che parlò di rubeola come malattia specifica. Lo è in generale una malattia poco frequente, ed avvenendo assume per solito la forma epidemica. La rosolia non preserva dal morbillo; il pronostico è sempre lieto; ; di solito non si richiede verun trattamento curativo.
Cenni storici fine 1800: 1941: 1942-62: 1961: 1967: 1969: riconoscimento della rosolia correlazione con la cataratta congenita (Gregg( Gregg) descrizione della sindrome da rosolia congenita (cuore-occhi occhi-orecchio) orecchio) isolamento del virus (RNA Togavirus) disponibilità di kit per la diagnosi sierologica commercializzazione del vaccino
Eziologia l agente causale è un Togavirus (virus ad RNA) l uomo è l unico ospite la trasmissione dell infezione post- natale avviene per via respiratoria
Patogenesi replicazione virale nel naso-faringe e linfonodi regionali viremia dopo 5-75 7 giorni dall esposizione incubazione 12-23 23 giorni (media: 18 giorni) contagiosità: : da 7 giorni prima a 5-75 giorni dopo la comparsa dell esantema esantema
Definizione clinica di rosolia post-natale* manifestazione acuta di: esantema generalizzato maculopapulare e artralgia/artrite, linfoadenopatia o congiuntivite Ma la diagnosi clinica è assai poco specifica *Commissione Europea (decisione n. 2119/98/CE)
Manifestazioni cliniche esantema maculopapulare con diffusione cranio caudale linfoadenopatia (soprattutto retroauricolare) sintomi generali lievi (febbre) il 25-50% 50% delle infezioni sono asintomatiche
Esantema della rosolia
Esantema della rosolia
Tumefazione linfonodale retroauricolare
Complicanze Artralgia o artrite bambini donne adulte Porpora trombocitopenica rara 33-50% 1/3.000 Encefalite 1/5.000
Trasmissione materno-fetale della rosolia trasmissione transplacentare nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche possibile durante tutta la gravidanza
Patogenesi della rosolia congenita il virus può infettare tutti gli organi fetali il rischio è particolarmente elevato nel primo trimestre di gravidanza i bambini con rosolia congenita possono diffondere il virus per oltre un anno
Rischio di trasmissione materno fetale della rosolia costituisce un pericolo per il feto se è associata a viremia, condizione documentata piuttosto raramente il rischio stimato di infezione fetale nelle prime 16 settimane EG è 8 %
Rischio di difetti congeniti da rosolia dopo il primo trimestre di età gestazionale Referenza Peckam,, 1972 Età gestazionale (settimane) 13-16 16 10% 17-20 10% > 20 9% Vejtorp,, 1980 0 7% 6% Miller,, 1982 35% 0 0 Grillner,, 1983 23% 4% 0 17% 6% 2% Adattato da: Zuckerman, 1994
Rischio di sintomi da rosolia congenita in rapporto all et età gestazionale Età gestazionale (settimane) <11 11-12 13-14 15-16 17-18 19-22 23-26 27-30 31-36 >36 tot Rischio complessivo di sintomi da infezione congenita (%) 90 33 11 24 0 0 9 Adattato da: Remington, 2000
Reinfezione è una evenienza rara, ma possibile, in persone che hanno già avuto una infezione naturale o sono stati vaccinati la reinfezione di solito non dàd viremia,, ed è frequentemente asintomatica i dati disponibili si basano su descrizioni di casi, di solito in gestanti, e non sono disponibili stime precise di incidenza in Gran Bretagna, i casi di reinfezione segnalati in gestanti sono drasticamente diminuiti all aumentare aumentare della copertura vaccinale
Pregnancy outcome following rubella vaccination: : a prospective controlled study Bar-Oz B. e coll., Am.J.Med.Genet. 1301, 52, 2004 Tipo di studio: prospettico Casi: Controlli: Risultati: 94 donne vaccinate contro la rosolia, in un periodo compreso fra 3 mesi prima e 3 mesi dopo il concepimento 94 donne comparabili per età e fattori di rischio, non esposte ai teratogeni noti la vaccinazione anti-rosolia non influisce sulla gravidanza nén sembra essere causa di sindrome della rosolia congenita
Manifestazioni cliniche della rosolia congenita dipendono dall et età gestazionale al contagio possono interessare qualunque organo o apparato vengono tradizionalmente distinte in transitorie, permanenti e tardive
Rosolia congenita: manifestazioni transitorie correlate ad una replicazione virale massiva: Expanded rubella syndrome autolimitanti si risolvono nell arco di settimane (3-8) ma valenza prognostica negativa il 35% dei bambini muore nel primo anno di vita il 50% presenta ritardo di crescita e esiti
Expanded Rubella Syndrome Epato-splenomegalia, ittero, porpora piastrinopenica, blue-berry berry muffin, opacità corneali epatite, anemia emolitica, encefalite, polmonite, miocardite
Rosolia congenita: manifestazioni permanenti Causate da: anomalie dell organogenesi (retinopatia pigmentosa, microftalmia, cataratta, difetti cardiaci congeniti) esiti cicatriziali di infiammazione e necrosi tissutale (encefalite, calcificazioni endocraniche, sordità neurosensoriale)
Rosolia congenita: manifestazioni tardive Causate da: prolungata replicazione virale negli organi bersaglio (cataratta, glaucoma, sordità ingravescente,, perdita del visus) massivi processi distruzione e cicatrizzazione (danno renale, radiolucenza ossa lunghe)
La RC in immagini Blurried vision La cataratta Il glaucoma La retina sale e pepe Le microcalcificazioni a candeliere La cardiopatia Le strie radiolucenti
Otoemissioni normali, con potenziali evocati uditivi (ABR) diagnostici I II INTENSITA 110 db pespl 110 db pespl III IV I II III IV INTENSITA 100 db pespl 80 db pespl 60 db pespl 50 db pespl Le otoemissioni acustiche hanno utilità clinica ridotta nella diagnosi di ipoacusia neurosensoriale
La Rosolia Congenita può complicarsi con una mole di segni e sintomi (non tutti evidenti alla nascita) NESSUN SEGNO CLINICO FA DIAGNOSI DI ROSOLIA CONGENITA L ASSOCIAZIONE di alcuni SEGNI e SINTOMI permette di riconoscere DIAGNOSI MISCONOSCIUTE (o non confermate/confermabili in laboratorio)
La rosolia congenita non necessariamente è clinicamente evidente alla nascita Necessità di esami strumentali e multidisciplinarietà degli accertamenti clinici, da seguire nel tempo
Malformazioni congenite maggiori e minori alla nascita in 43 casi di sindrome della rosolia congenita Ritter M. e coll., Birth Defects Res. 70, 939, 2004 Casi con: due malformazioni tre malformazioni quattro malformazioni cinque malformazioni 18 16 4 5
Manifestazioni cliniche della rosolia congenita CDC 2007 Gruppo A (persistenti, maggiore specificità) cataratta/glaucoma congenito, microftalmia, retinite cardiopatia congenita (perviet polmonare) deficit uditivo neurosensoriale, (pervietà dotto Botallo, stenosi arteria Gruppo B (transitori, minore specificità) Trombocitopenia con o senza porpora, epato- splenomegalia, ittero, microcefalia, ritardo mentale, meningoencefalite, radiolucenza delle ossa lunghe
Manifestazioni cliniche della rosolia congenita Altro: basso peso alla nascita micrognatia morte in utero (rara) diarrea cronica polmonite interstiziale diabete mellito tipo 1
Sindrome della rosolia congenita CDC 2007 Presenza di qualsiasi difetto o dato di laboratorio consistente con infezione congenita da virus della rosolia. I pazienti con sindrome della rosolia congenita si presentano di solito con più di un segno o sintomo consistente con l infezione. l Tuttavia alcuni pazienti possono presentare singoli difetti isolati. Il difetto isolato più comune è l alterazione dell udito.