Architetture, città e paesaggi d Albania. Un contributo per la conoscenza, valorizzazione e recupero del patrimonio culturale Anna Bruna Menghini Politecnico di Bari, Dipartimento DICAR Gruppo di ricerca: UFG_UrbanFormGrammars Gruppo di ricerca: Studio e valorizzazione dell antico annabruna.menghini@poliba.it Abstract. Il contributo illustra l attività di ricerca, le esperienze didattiche e le collaborazioni scientifico-culturali sviluppate da quasi un decennio nel DICAR per la conoscenza, valorizzazione e recupero del patrimonio culturale dell Albania, in un momento in cui questa nazione si sta orientando ad uno sviluppo territoriale e urbano coerente con la sua identità culturale e i suoi valori ambientali e si sta aprendo allo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile. Nella convinzione che la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale di un paese sia da affrontare con una visione globale, nella sua interscalarità e multidisciplinarietà, queste attività coinvolgono trasversalmente diverse aree tematiche tra cui: conoscenza, valorizzazione e recupero dei paesaggi storici, antropici e naturali; conoscenza e riqualificazione dell architettura e città moderna italiana in Albania; valorizzazione dell archeologia industriale e recupero delle aree produttive dismesse; valorizzazione di siti archeologici e architettura museale. Keywords: Valorizzazione architettura città paesaggio, Albania, Patrimonio culturale, Cooperazione internazionale 1 Introduzione Nel Dipartimento di Scienze dell Ingegneria Civile e dell Architettura del Politecnico di Bari è in atto una quasi decennale attività didattica e di ricerca orientata alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio architettonico, urbano, archeologico e paesaggistico dell Albania. Parallelamente, il DICAR ha intessuto un articolata rete di rapporti scientifico-culturali con università e istituzioni albanesi, inserendosi in quello storico processo di cooperazione transfrontaliera che unisce l Italia, e in particolare la regione Puglia, con i paesi balcanici [1]. Dopo la spinta alla modernizzazione globalizzata che ha caratterizzato la realtà albanese dell ultimo decennio del Novecento, generata dal precedente isolamento politico e culturale, e che ha provocato uno sviluppo incontrollato e un degrado diffuso nel territorio, la società civile albanese si rivolge oggi al riconoscimento critico del suo passato e delle sue specificità socio-culturali, per favorire una crescita
sostenibile e uno sviluppo congruente con le vocazioni del territorio, in linea con la visione europea espressa negli obiettivi di Horizon 2020. In quest ottica, l Albania comincia a guardare al proprio patrimonio architettonico, archeologico e paesaggistico, ancora poco conosciuto sia all esterno che all interno del Paese, come un bene comune capace di trasformarsi in risorsa economica e mezzo di sviluppo sociale e culturale. L Albania vede nell Italia, per la sua prossimità geografica e culturale, per il know-how riconosciutole nel campo della valorizzazione e del recupero del patrimonio e per la tradizione degli studi sulla città e dell analisi urbana, un partner in grado di collaborare attivamente alla conoscenza del proprio passato e dei propri caratteri identitari, sia attraverso una condivisione culturale, sia con contributi più propriamente tecnici e specialistici. In particolare, l Italia può cooperare alla riscoperta di quella parte della storia condivisa dalle due nazioni che, accanto alle influenze autoctone, bizantine e ottomane, ha costruito l identità albanese, e alla valorizzazione del patrimonio legato alla cultura classica e moderna che accomuna i due Paesi. L Italia può anche condividere alcune buone pratiche di controllo e gestione del patrimonio a livello territoriale: un esempio è la Regione Puglia, dove la politica di tutela e valorizzazione dei beni presenti sul territorio persegue l obiettivo di uno sviluppo sostenibile e durevole delle comunità locali. La specificità della ricerca che il DICAR sta conducendo attraverso il contributo dei Laboratori nel Corso di Laurea Magistrale in Architettura e le attività di scambio, cooperazione e consulenza scientifica, consiste nella trasversalità del progetto di conoscenza, divulgazione e valorizzazione del patrimonio monumentale e ambientale presente nel territorio albanese. Questo progetto si basa, infatti, su una visione globale e organica della realtà albanese e delle sue vocazioni culturali ed economiche, che possa unire i beni architettonici, archeologici, artistici e naturalistici in un unico sistema fruibile dalle comunità locali e aperto ai flussi del turismo culturale. Il DICAR, con gli studi ormai sedimentati nei Laboratori di Laurea, uniti alle occasioni di cooperazione culturale e istituzionale e le esperienze sul campo, con l attività dei Gruppi di Ricerca UrbanFormGrammars e Studio e valorizzazione dell antico, con il Dottorato Architettura: innovazione e patrimonio in consorzio con l Università di Roma Tre, con la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio attiva nel Politecnico di Bari, può offrire un contributo significativo, con un approccio multidisciplinare in grado di coinvolgere arte e tecnica, storia e progetto nella valorizzazione dei questo patrimonio. Oggi che l Albania risente della crisi economica europea, la compagine sociale si rivolge a modelli di sviluppo più solidi e responsabili, e dunque necessariamente più radicati nella storia e nelle vocazioni del Paese; in questo contesto la ricerca di Bari ci appare particolarmente attuale e spendibile. La collaborazione tra le varie competenze presenti nel Politecnico di Bari, non ultime quelle ingegneristiche e gestionali, ai fini della valorizzazione del patrimonio dell Albania, veicolata nei progetti europei e nei programmi di sviluppo sulla cooperazione nazionale e regionale, e coadiuvata dai programmi di scambio e di mobilità nell ambito della formazione, può fornire un offerta preziosa alle istituzioni albanesi e costituire una grande opportunità di crescita per la nostra Scuola.
2 Architettura e città moderna italiana in Albania: documentazione e restauro L attività di ricerca sul patrimonio albanese è stata avviata in ambito didattico con alcune tesi di laurea, coordinate da chi scrive a partire dal 2006, orientate alla conoscenza e valorizzazione delle città e architetture progettate e realizzate dagli italiani nei primi del Novecento in Albania. Si tratta di un periodo in cui questo Paese fu interessato da un grande piano di opere civili alla scala territoriale e divenne un produttivo terreno di verifica delle teorie urbane e dei linguaggi architettonici elaborati in quegli anni in Italia in seno all altra modernità. Nei primi anni del 2000, in un momento in cui l Albania varava un ambizioso piano di modernizzazione e di vivace sviluppo edilizio, l approccio dei Laboratori di Laurea della Scuola di Architettura di Bari, con i loro studi sulla valorizzazione del patrimonio esistente, toccando per giunta un eredità appartenente a un passato problematico e tutto da indagare, appariva piuttosto in controtendenza. I Laboratori di Laurea puntavano la loro attenzione su Tirana, nella convinzione che lo studio del processo formativo di questa città ri-fondata nel Novecento dovesse costituire il necessario affiancamento all ingente attività edilizia che ne stava trasformando le aree centrali e periferiche. Da una parte ci si è concentrati sulla ricerca di un possibile modello di sviluppo in continuità con i caratteri identitari di questa complessa realtà urbana, con l obiettivo di reinterpretare quella misura italiana che ha contribuito a creare il volto di questa capitale nel Novecento. Dall altra parte si è rivolta una particolare attenzione all individuazione di principi per la valorizzazione e l ampliamento di alcuni edifici moderni situati sull asse monumentale e di metodi operativi per il loro recupero funzionale. Le analisi conoscitive e le esperienze progettuali svolte in sede didattica sono documentate nel volume Architettura moderna italiana per le città d Albania. Modelli e interpretazioni, pubblicato nel 2012 in occasione di una mostra organizzata a Tirana sul tema della valorizzazione dell asse monumentale [2]. Fig. 1. L asse monumentale di Tirana: stato attuale con evidenziazione degli edifici realizzati dagli italiani. Laboratorio di Laurea Architettura moderna italiana a Tirana: riqualificazione di Piazza Madre Teresa e del Palazzo della GLA di Gherardo Bosio del CdL in Architettura di Bari (a.a. 2012/13). Collegio dei docenti: A.B. Menghini (coordinatore), V. Ardito, R. Belli, R. Pagliarulo. Tutor: F. Pashako. Laureandi: G. Stingi, N.D. Baldassarre, P. Cipri, M. L Abbate, N. Giacovelli, F. Gagliardi.
3 Paesaggi di natura e paesi antichi: tutela e sviluppo Un filone di ricerca avviato recentemente nell ambito del Gruppo di ricerca UFG_UrbanFormgrammars attivo nel DICAR, si focalizza sulla documentazione, conoscenza, valorizzazione e sviluppo sostenibile dei paesaggi albanesi. Si tratta di territori spesso devastati dal caotico sviluppo edilizio e dall inquinamento ambientale dopo la caduta del comunismo, ma con grandi potenzialità: dai paesaggi costieri, lacustri e montani, ai paesaggi agrari terrazzati, ai centri minori patrimonio Unesco, ai paesaggi archeologici. Particolare attenzione è dedicata alle piccole città e insediamenti rurali in relazione ai paesaggi naturali e alla presenza di fiumi e laghi (Berat, Kukes, Scutari, Pogradec), con l intento di valorizzare le linee d acqua che strutturano e caratterizzano il territorio albanese e favorirne l utilizzo a fini turistici. 4 Paesaggi e architetture dell industria: memoria e riuso Un altro filone, anch esso riferito al Gruppo di ricerca UFG_UrbanFormgrammars, ha come scopo la conoscenza e valorizzazione dell ingente patrimonio industriale dell Albania, un eredità particolarmente problematica per questa nazione, ma che appartiene ormai a una memoria largamente condivisa. Ora che sta completando il suo ingresso in Europa, l area balcanica è alla ricerca di esempi validi e buone pratiche per il recupero ambientale e architettonico di questo patrimonio, nella convinzione che la rigenerazione dei siti industriali dismessi sia in grado di innescare processi di riqualificazione delle periferie e delle aree periurbane. Una ricerca condotta in collaborazione con studiosi albanesi sta valutando la possibilità di inserire questo patrimonio nel circuito European Route of Industrial Heritage (ERIH), prevedendo percorsi tematici e regionali che colleghino paesaggi e luoghi rappresentativi della storia moderna dell Albania (Kombinat di Tirana, Metallurgik di Elbasan, Mao Zedong di Berat, Gogo Nushi di Fier), relazionandoli con i siti archeologici, storici e naturalistici, ai fini dello sviluppo di un turismo culturale a scala regionale e nazionale [3]. Fig. 2. Laboratorio di Laurea Il patrimonio industriale dell Albania: architetture e paesaggi. Ipotesi di riqualificazione dell area produttiva di Fier del CdLM in Architettura di Bari (a.a. 2013/14). Collegio dei docenti: A.B. Menghini (coordinatore), M. Beccu, F. Calace, G. Martines, F. Ruggiero. Tutor: F. Pashako, S. Bagllamaja. Laureandi: M. Agnello, M.R. Bruno, R. Enriquez, N. Notarnicola, A. Paone, R. Sardano.
5 Paesaggi archeologici e musei: scoperta e valorizzazione La Scuola di Architettura di Bari, con il Gruppo di ricerca Studio e valorizzazione dell antico, sta sviluppando anche un indirizzo volto alla valorizzazione del patrimonio archeologico albanese. La sinergia tra le discipline della museografia, museologia, archeologia, progettazione architettonica e architettura degli interni, ha dato esito a due progetti per la valorizzazione, l ampliamento e allestimento dei Musei archeologici di Tirana [4] e Durazzo. In particolare quest ultimo è stato elaborato in più varianti, nel quadro di una convenzione del 2012 tra il DICAR, l Istituto dei Monumenti della Repubblica d Albania e l Università di Chieti-Pescara. Questi progetti sono stati documentati in una mostra che si è tenuta a Tirana nel febbraio 2014 [5]. Inoltre, un progetto di ricerca FRA del Politecnico di Bari, a.a. 2012-13 (responsabile M. Liviadiotti), ha assunto questi musei come casi-studio. Infine un accordo del 2013 tra DICAR e Istituto di Archeologia del Centro di Studi Albanologici ha esteso la cooperazione allo scambio di esperienze nello studio di siti archeologici, valorizzazione d'area, allestimento museale, e ha dato esito alla realizzazione del progetto di sistemazione dei depositi del Museo archeologico di Tirana. Fig. 3. Progetto di allestimento del Museo Archeologico di Durazzo (IMK, DICAR, DISPUTER), 2012-2013. Responsabili scientifici: R. Belli Pasqua, R. Carullo, A.B. Menghini, S. Santoro. Collaboratori: F. Pashako. 1 a fase: D.M. Abate, B. Benini, V. Cantore, F. Erriquez, D. Fallacara, I.R. Fortunato; 2 a fase: A. Ferrante, S. Lamaddalena, F. Liuni, M. Messina, C. Piccolomo. References [1] D Amato, C., 2005-2012: La cooperazione italo-albanese nell esperienza della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari. Progetti didattici e di ricerca. In: Menghini, A.B., Pashako, F., Stigliano, M.: Architettura moderna italiana per le città d Albania. Modelli e interpretazioni Arkitektura Moderne Italiane per qytetet e Shqiperise, Collana Archinauti 40, pp. 13-29. Botimet Dudaj, Tirana (2012) [2] Menghini, A.B., Pashako, F., Stigliano, M. (2012) [3] Beccu, M., Calace, F., Martines, G., Menghini, A.B., Ruggiero, F.: Industrial heritage in Albania: architecture and landscape. A new resource for Fier. In: Proceedings of the 2nd ICAUD International Conference in Architecture and Urban Design, Epoka University Press, Tirana (2014) [4] Belli Pasqua, R., Menghini, A.B., Pagliarulo, R.: Knowledge and enhancement of architectural and archaeological heritage: the Palace of GLA in Tirana. In: Proceedings of the 2nd ICAUD (2014) [5] Belli Pasqua, R., Menghini, A.B., Pashako, F., Santoro, S.: Conoscere, curare, mostrare Të Njohësh, Ruash, Shfaqësh. Ricerche italiane per il patrimonio archeologico e monumentale dell Albania Kërkime italiane për trashëgiminë arckeologjike dhe monumentale të shqipërisë, Green Advertising, Tirana (2014)