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A tutti gli Organismi di Certificazione accreditati e accreditandi operanti la certificazione di sistemi di gestione SGQ, SSI e ITX A tutti i Soggetti interessati Ns. rif.: DC2015SSV021 Milano, 19/01/2015 Oggetto: Dipartimento Certificazione e Ispezione Accredia - Circolare N 01/2015 Nuova informativa in merito all accreditamento per lo schema di certificazione ISO 22301:2012 - Sistemi di gestione della business continuity (Revisione 1) Questa informativa sostituisce la precedente Circolare ACCREDIA n. DC2013UTN083 del 10/01/2014. Introduzione In un mercato come quello attuale, dove le organizzazioni basano il proprio successo sulla capacità di soddisfare le richieste dei propri clienti in modo puntuale e completo su scenari nazionali e internazionali, i processi aziendali sono spinti a prestazioni esasperate nella ricerca della riduzione dei costi, talora ai limiti della sostenibilità. Ormai è acquisito che in taluni settori, come quello della cosiddetta information and communication technology, o nelle catene di fornitura complesse (settori automobilistico, aerospaziale e difesa, ferroviario) o nel settore dei servizi ospedalieri o bancari e assicurativi, la capacità di fornire prodotti ed erogare servizi, anche a fronte di eventi che compromettano l operatività dell organizzazione, sta diventando un elemento discriminante. E necessario che i processi siano pensati in un'ottica di gestione dei rischi e che, in particolare, siano implementati considerandone e razionalizzandone la resilienza agli eventi avversi che limitino la loro capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati, specie per gli eventi più critici. La certificazione di un sistema di gestione per la continuità operativa non sostituisce le certificazioni per specifiche aree di rischio (ambiente, salute e sicurezza), dato che l approccio alla gestione delle possibili emergenze è limitato solo a quelle maggiori e, comunque, sempre in un ottica di obiettivi di business ed istituzionali e non specifici per ambiente e salute e sicurezza. Ciò non significa che un organizzazione che sviluppa un BCMS non debba prevedere anche la gestione delle relative crisi. Contesto Normativo La Norma ISO 22301:2012 e' la norma specifica nel settore dei sistemi di gestione della business continuity che si rivolge alle Aziende di tutti i settori. Il documento definisce i processi necessari per un Sistema di Gestione della continuità operativa. La norma è basata sul modello PDCA e sul recente Annex SL definito a livello ISO come il nuovo modello di riferimento per i sistemi di gestione attraverso il quale sono state definite la struttura ed il testo comune per tutte le aree nelle quali operano i sistemi di gestione, in modo da favorirne l integrazione nel più ampio sistema gestionale aziendale. La ISO 22301:2012 è integrabile con tutte le altre norme di gestione di sistemi, come nel caso della ISO 9001 (qualità), la ISO/IEC 20000 (gestione dei servizi informatici) e la ISO/IEC 27001 (sicurezza delle informazioni). L'obiettivo della norma ISO 22301:2012 è quello di fornire una guida per definire un sistema di gestione della business continuity che sia adeguato e in grado di rispondere alle aspettative delle parti interessate. Tale norma è di fatto punto di riferimento riconosciuto dalla Pubblica Amministrazione, essendo stata richiamata in documenti di indirizzo e normativi quali ad esempio il Codice dell'amministrazione Digitale (CAD). pag.: 1/9

La Norma ISO 22301:2012 è stata concepita per essere utilizzata per la certificazione di Sistemi di Gestione di Business Continuity. Rimane ovviamente facoltà degli Organismi di Certificazione richiedere o meno l accreditamento. Si ricorda che Accredia, se richiesta, potrà però confermare ad altri Enti nazionali di Accreditamento, o Autorità competenti, il possesso di un valido accreditamento solo per quei CAB nel cui scopo di accreditamento sia riportata in maniera esplicita la norma ISO 22301:2012. 1) Norma e regole di Accreditamento Norma di accreditamento UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2011 Criteri di competenza del Si applicano i requisiti generali previsti al 7 della UNI CEI EN ISO/IEC Gruppo di Verifica dell OdC 17021:2012, con le seguenti precisazioni, in coerenza con quanto ad oggi previsto dalla ISO/IEC TS 17021-6. Gli Organismi di Certificazione dovranno dimostrare che le Risorse Umane coinvolte nella gestione della domanda di certificazione e nel riesame della stessa, di valutazione e decisionale hanno maturato delle competenze specifiche. a) Competenze necessarie per gestire la domanda e per effettuare il riesame della domanda di certificazione Conoscenza della terminologia tipica del BCM (riferirsi alla Norma ISO 22300:2012; Conoscenza della terminologia di base del Risk Management; Comprensione dei requisiti di base della continuità operativa; Conoscenza delle logiche e requisiti di base dei sistemi di gestione; Conoscenza di specifiche leggi o documenti normativi applicabili ai sistemi di gestione per la continuità operativa, nei settori nei quali opera l'odc. b) Competenze necessarie a chi decide sulla concessione della certificazione Conoscenza della terminologia della Norma 22300:2012; Conoscenza della terminologia tipica del Risk Management; Conoscenza dei criteri di base per l'esecuzione di una valutazione dei rischi; Conoscenza del significato ed utilità della Business Impact Analysis; Conoscenza dei requisiti di cui al 9 della Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2012; Conoscenza specifica della norma ISO 22301:2012; Conoscenza di massima degli schemi che comprendono la business continuity o a cui la business continuity può essere applicata (ad es. ISO 9001, ISO/IEC 27001 o ISO/IEC 20000); Conoscenza delle principali caratteristiche del settore di riferimento dell'organizzazione (prodotti e servizi, principali processi, legislazione applicabile, ivi compresi eventuali requisiti applicabili al pubblico servizio); Conoscenza della ISO 31000. c) Competenze del Gruppo di Audit Il gruppo di audit deve essere composto da professionisti e, se del caso esperti tecnici e/o legislativi, che nel loro insieme siano in grado di comprendere appieno i requisiti della Norma ISO 22301:2012 ap- Ns. rif. DC2015SSV021 pag.: 2/9

plicabili all'organizzazione da valutare, oltre ai punti sopra riportati (a e b). I membri del gruppo di audit, ove già qualificati come auditor per altri sistemi di gestione, devono aver superato un corso di 24h, con esame finale, sulla conoscenza dei requisiti della Norma ISO 22301. Ove siano auditor qualificati per i sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni (ISO/IEC 27001), la durata del corso potrà essere di 8h, con esame finale. Gli auditor che non siano qualificati come sopra, dovranno aver superato un corso di 40h sull'auditing dei BCMS. I Lead Auditor che operano nello schema BCMS devono avere almeno dieci anni di esperienza di lavoro, dei quali cinque come Lead Auditor. Questi i settori applicabili alla Norma ISO 22301. A. Industria e relativa distribuzione (es.: Farmaceutica; Alimentare) B. Infrastrutture critiche (es.: distribuzione energia; comunicazioni; trasporti) C. Produzione di Energia (es.: Raffinerie; Centrali elettriche) D. Pubblica Amministrazione (se non già ricompresa nei settori precedentemente elencati) E. Sanitario (es.: Strutture sanitarie con centri di rianimazione; sale operatorie; terapie intensive; supporto alla respirazione) F. Servizi G. Servizi finanziari e di spedizione (es.: banche, assicurazioni, corrieri, money transfer) H. Servizi informatici (es.: conservatori di fatture elettroniche, Internet Service Provider) Tempi di verifica e criteri specifici di valutazione Si applica la tabella QMS del Documento IAF MD 5. Il calcolo dei gg-uomo, come specificato nel citato documento, deve tenere conto non di tutte le Risorse Umane dell'organizzazione, bensì di quelle impegnate nei processi coperti dalla certificazione indipendentemente dalla forma contrattuale che le riguarda, nonché delle risorse esterne stabilmente coinvolte nei processi in scopo. Sono considerati applicabili solo i fattori d'incremento della tempistica previsti dal Documento MD 5 ( 8.1), data la maggiore complessità strutturale di un BCMS. In caso di organizzazioni multi sito con campionamento, come definite nel Documento IAF MD 1, come anche nelle organizzazioni multi sito senza campionamento (si rimanda al documento IAF di prossima pubblicazione) si applicheranno i criteri di dimensionamento e campionamento cui al citato Documento. In tal caso potrà essere applicato ai siti un fattore di riduzione fino al 10% dovuto alla non implementazione di tutti i requisiti di norma. Si applica inoltre il Documento IAF MD 11 per gli audit di sistemi di gestione integrati. Alla tempistica così determinata sarà aggiunto del tempo in quantità dipendente dalla complessità dei processi gestiti dall organizzazione ai fini della continuità operativa: Un giorno aggiuntivo in ogni audit del primo ciclo di certificazione per organizzazioni che non siano già in possesso di certificazioni SGQ, o Ns. rif. DC2015SSV021 pag.: 3/9

SSI o ITX (o altre correlabili, quale la ISO 28000) rilasciate sotto accreditamento per gli stessi processi ricadenti nel campo di applicazione del BCMS. Almeno 0,5 giorni per ogni sito da sottoporre a verifica (inclusa la sede centrale / Direzione). Questo requisito si applica in quanto risulta necessario verificare presso il sito operativo gli apprestamenti adottati per specifiche esigenze di continuità operativa. Il tempo di trasferimento va conteggiato a parte. Gli OdC devono disporre di una procedura documentata per il calcolo della durata degli audit che consenta di ottenere risultati ripetibili se applicata da diversi operatori sulle medesime organizzazioni e che consenta la verifica dei calcoli eseguiti in base alle ipotesi formulate. Sia la fase di Stage 1, sia quella di Stage 2 debbono essere condotte in campo, presso la sede/i dell'organizzazione. Tutti gli audit devono prevedere la verifica dell'addestramento alla continuità operativa e la valutazione sulle prestazioni delle simulazioni relative. Inoltre in ogni audit il gruppo di audit deve assistere all'effettivo svolgimento di almeno una simulazione di attuazione di un Piano di Continuità Operativa (Business Continuity Plan). Si raccomanda di includere nel triennio di certificazione l esecuzione di tutti i piani di continuità operativa definiti dall organizzazione. Il lead auditor deve garantire che la valutazione generale dei rischi condotta dall'organizzazione e, specificatamente, la "business impact analysis" tengano conto di criteri di misurazione dei rischi tali da avere senso per le parti interessate ed in particolare che sia stata stabilita la tolleranza al rischio per i processi oggetto della gestione della continuità operativa. A seconda delle parti interessate, la misura del rischio può essere basata su criteri diversi: per la proprietà potranno essere economici e reputazionali, per la collettività di tipo maggiormente operativo. Il lead auditor dovrà riportare nel rapporto di audit delle informazioni sufficienti a garantire che la valutazione dei rischi e la BIA abbiano un senso per le parti interessate e che le misure predisposte dall'organizzazione, per rispondere agli scenari di rischio, siano coerenti con tali valutazioni. Gli Organismi di Certificazione potranno rilasciare la certificazione della conformità del sistema di gestione per la continuità operativa (BCMS) anche limitatamente a specifiche unità di business o per specifici processi, atteso che sia stata fatta una valutazione di tutte le interazioni esistenti tra tali unità di business e tali processi e le restanti unità di business e processi dell'organizzazione. Non dovranno essere concesse certificazioni di facciata, cioè di processi che non presentano criticità reali in un'ottica di servizio o prodotto finali (per come immessi sul mercato), cioè che non evidenzino criticità per la continuità operativa a fronte delle esigenze delle diverse parti interessate. Lo scopo di certificazione, comprensivo dei processi, dovrà essere chiaramente riferito alle unità operative interessate e ai siti interessati. Ad esempio, una società che svolge il servizio di "conservatore" di documenti smaterializzati, come quelle che operano nell'ambito del processo di fatturazione elettronica richiesto dalla PA, dovrà essere certificata chiaramente per tale servizio e non per processi non critici, onde evitare che la certificazione sia oggetto di utilizzi non corretti, che possano minare la credibilità dell'accreditamento. Ns. rif. DC2015SSV021 pag.: 4/9

Potranno essere certificati e inseriti nel certificato di conformità emesso dall'organismo di Certificazione solo i processi ed unità effettivamente sottoposti a valutazione. L'Organismo di Certificazione potrà valutare se inserire o meno nel certificato degli specifici impianti o siti, ove questo non confligga con il precedente principio di massima trasparenza dello scopo di certificazione. Infatti, normalmente lo scopo di certificazione di un sistema di gestione della continuità operativa dovrà essere indirizzato al mantenimento della continuità operativa di una o più aree di affari o istituzionali e non alla sopravvivenza di specifici impianti: ad es., per un gruppo industriale lo scopo può essere quello del mantenimento del flusso di beni o servizi erogati al mercato, mentre per un amministrazione pubblica può essere la continua fruibilità di un servizio per la popolazione. La completezza e correttezza dello scopo di certificazione deve essere confermata in occasione di ogni audit. In occasione di ogni audit (iniziale, sorveglianza e rinnovo) dovranno essere sottoposti a valutazione sia l'aggiornamento della valutazione dei rischi generale, sia quella della BIA, sia la gestione dell'addestramento delle Risorse Umane e le relative esercitazioni, con riferimento alla copertura degli scenari interruttivi individuati dall analisi di impatto sul business. Tali valutazioni dovranno tener conto anche delle prestazioni, affidabilità ed esposizione a rischi specifici dei fornitori. Una specifica valutazione dovrà essere fatta per i servizi dati in "outsourcing". I requisiti legali attinenti la gestione della continuità operativa sono molti, e in alcuni settori sono legati ai concetti di infrastruttura critica ed ai principi della sicurezza nazionale e comunitaria. I GVI devono accertarsi che il sistema di gestione per la continuità operativa garantisca all organizzazione di conoscere, gestire come documenti di origine esterna e rispettare le disposizioni di legge pertinenti, di comprendere quali siano gli obblighi e quali siano le opportunità disponibili per l organizzazione. I GVI devono inoltre verificare che le scelte dell organizzazione sui comportamenti da adottare in relazione alla continuità operativa, siano congruenti almeno con le disposizioni di legge applicabili. Oggetto della verifica Certificato Verificare la conformità del sistema di gestione della business continuity ai requisiti della norma ISO 22301:2012. Non sono possibili esclusioni di requisiti. Deve fare riferimento alla norma ISO 22301:2012 o alla UNI CEI EN ISO 22301:2014, e successive revisioni. 2) Processo di Accreditamento Riportare il settore IAF in analogia ai certificati ISO 9001. Si potranno presentare diverse casistiche, in base agli accreditamenti ACCREDIA già posseduti dall Organismo di Certificazione che presenta la domanda di accreditamento o estensione. Rimangono invariati i prerequisiti previsti dal RG-01 per la concessione dell accreditamento ed estensione (Es: per la conclusione della pratica di estensione, l OdC deve già aver rilasciato almeno due certificazioni nello schema oggetto di estensione). L'accreditamento BCMS viene rilasciato per settori. Ns. rif. DC2015SSV021 pag.: 5/9

Questi i settori applicabili alla Norma ISO 22301 A. Industria e relativa distribuzione (es.: Farmaceutica; Alimentare) B. Infrastrutture critiche (es.: distribuzione energia; comunicazioni; trasporti) C. Produzione di Energia (es.: Raffinerie; Centrali elettriche) D. Pubblica Amministrazione (se non già ricompresa nei settori precedentemente elencati) E. Sanitario (es.: Strutture sanitarie con centri di rianimazione; sale operatorie; terapie intensive; supporto alla respirazione) F. Servizi G. Servizi finanziari e di spedizione (es.: banche, assicurazioni, corrieri, money transfer) H. Servizi informatici (es.: conservatori di fatture elettroniche, Internet Service Provider) Si rimanda alla tabella allegata per la correlazione tra i settori IAF e i settori ISO 22301. L'Organismo di Certificazione dovrà indicare nel certificato i settori di pertinenza dell organizzazione certificata. Accredia dovrà svolgere una verifica in accompagnamento: in almeno una organizzazione in fase di accreditamento per questo schema di certificazione per i settori B, C, E, H occorre sempre una verifica in accompagnamento prima della concessione dell estensione al settore per i settori A, D, F, G è sufficiente una verifica documentale prima della concessione dell estensione al settore È possibile comunque, con una sola verifica in accompagnamento, arrivare alla concessione di più settori, se pertinenti per l organizzazione e se sono stati oggetto di una valutazione significativa. OdC già accreditato per lo schema ISO 17021:2011 e per lo schema ISO 27001 o ISO 20000 OdC già accreditato per lo schema ISO 17021:2011 ma non per lo schema ISO 27001 o ISO 20000 OdC non ancora accreditato ISO 17021:2011, ma accreditato per altri schemi di accreditamento OdC non ancora accreditato in nessuno schema Esame documentale di 0,5 giornate Verifica in sede 0,5 giornate. Se necessaria chiusura/integrazione della verifica documentale: 1 giornata. Verifica in accompagnamento seguendo le regole sopra riportate Esame documentale di 0,5 giornate Verifica ispettiva presso la sede 2 giornate Verifica in accompagnamento seguendo le regole sopra riportate Esame documentale di 1 giornata Verifica ispettiva presso la sede dell OdC di 2 giornate Verifica in accompagnamento seguendo le regole sopra riportate Esame documentale di 1 giornata Verifica ispettiva presso la sede dell OdC di 4 giornate Verifica in accompagnamento seguendo le regole sopra riportate Documentazione da presentare ad Accredia per l esame documentale a) Lista di riscontro o linea guida o istruzioni predisposte dall Odc per il GVI, con indicazioni specifiche per le peculiarità e leggi afferenti ai settori richiesti b) Curricula degli ispettori e dei Decision Maker c) Modulo del Rapporto di visita d) Attestato/Certificato rilasciato dall OdC e) Lista dei certificati già emessi, e delle prossime attività di verifica (nel caso sia necessario condurre una verifica in accompagnamento) f) Procedure / regolamenti contrattuali applicabili alla verifica, nonché le procedure interne per la gestione della pratica di certificazione. Ns. rif. DC2015SSV021 pag.: 6/9

g) Per gli OdC NON accreditati ISO/IEC 17021, oltre ai documenti sopra riportati, occorre inviare la documentazione richiesta nella domanda di accreditamento. 3) Mantenimento dell Accreditamento Per il mantenimento dell accreditamento, durante l intero ciclo di accreditamento, salvo situazioni particolari (Es: gestione reclami e segnalazioni, modifiche intervenute sullo schema di certificazione, cambiamenti nella struttura dell Organismo ), verranno condotte le seguenti verifiche: o se l OdC ha emesso meno di 50 certificati nello schema di certificazione, devono essere fatte una verifica in accompagnamento e una verifica in sede o se l OdC ha emesso tra 51 e 200 certificati nello schema di certificazione, devono essere fatte 2 verifiche in accompagnamento e 1 verifica in sede o se l OdC ha emesso più di 201 certificati nello schema, devono essere fatte 3 verifiche in accompagnamento e 1 verifica in sede Siamo a disposizione per chiarimenti. Con cordialità. DIRETTORE DI DIPARTIMENTO (Dr. Emanuele Riva ) Ns. rif. DC2015SSV021 pag.: 7/9

Tabella di correlazione tra i settori IAF e i settori BCMS IAF Descrizione Settore IAF Settore BCMS 31 Trasporti, magazzinaggi e comunicazioni 1 Servizi finanziari e di spedizione 32 Intermediazione finanziaria, attività immobiliari, noleggio 1 Servizi finanziari e di spedizione 31a Logistica: trasporti, magazzinaggio e spedizioni 1 Servizi finanziari e di spedizione 31b Poste e telecomunicazioni 1 Servizi finanziari e di spedizione Intermediazione monetaria e finanziaria; Attività ausiliarie 1 Servizi finanziari e di spedizione 32a all intermediazione finanziaria Assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie; 1 Servizi finanziari e di spedizione 32b Attività ausiliarie delle assicurazioni e dei fondi pensioni; atti- vità immobiliari, noleggio, attività professionali ed imprenditoriali 33 Tecnologia dell informazione 2 Servizi informatici 1 Agricoltura, pesca (coltivazione, allevamento) 3 Industria e relativa distribuzione 2 Estrazione di minerali (cave, miniere e giacimenti petroliferi) 3 Industria e relativa distribuzione 3 Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco 3 Industria e relativa distribuzione 4 Prodotti tessili (semilavorati, prodotti finiti e abbigliamento) 3 Industria e relativa distribuzione 5 Fabbricazione di cuoio e di prodotti in cuoio 3 Industria e relativa distribuzione 6 Prodotti in legno (semilavorati e prodotti finiti) 3 Industria e relativa distribuzione 7 Prodotti della pasta-carta, della carta e dei prodotti in carta 3 Industria e relativa distribuzione 8 Case editrici 3 Industria e relativa distribuzione 9 Tipografia ed attività connesse alla stampa 3 Industria e relativa distribuzione 10 Fabbricazione di coke e di prodotti petroliferi raffinati 3 Industria e relativa distribuzione 12 Chimica di base, prodotti chimici e fibre chimiche 3 Industria e relativa distribuzione 13 Prodotti farmaceutici 3 Industria e relativa distribuzione 14 Prodotti in gomma e materie plastiche 3 Industria e relativa distribuzione 15 Prodotti della lavorazione di materiali non metallici 3 Industria e relativa distribuzione 16 Calce, gesso, calcestruzzo, cemento e relativi prodotti 3 Industria e relativa distribuzione 17 Metalli e loro leghe, fabbricazione di prodotti in metallo 3 Industria e relativa distribuzione 18 Macchine, apparecchi ed impianti meccanici 3 Industria e relativa distribuzione 19 Macchine elettriche ed apparecchiature elettriche ed ottiche 3 Industria e relativa distribuzione 20 Costruzioni e riparazioni navali 3 Industria e relativa distribuzione 21 Aeromobili e veicoli spaziali 3 Industria e relativa distribuzione 24 Recupero, riciclo 3 Industria e relativa distribuzione 28 Imprese di costruzione, installatori di impianti e servizi 3 Industria e relativa distribuzione 17a Metallurgia 3 Industria e relativa distribuzione Fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo, escluse macchine 3 Industria e relativa distribuzione 17b e impianti Dispositivi medici, Dispositivi medici impiantabili attivi, dispositivi medici 3 Industria e relativa distribuzione 19a impiantabili 19b Sterilizzazione di dispositivi medici 3 Industria e relativa distribuzione Produzione di cicli, motocicli, autoveicoli, rimorchi e relative parti e 3 Industria e relativa distribuzione 22a accessori 22b Produzione di materiale ferroviario e relativi accessori 3 Industria e relativa distribuzione 23a Produzione di gioielleria, oreficeria, bigiotteria 3 Industria e relativa distribuzione 23b Produzione di strumenti musicali 3 Industria e relativa distribuzione 23c Produzione di articoli sportivi 3 Industria e relativa distribuzione 23d Produzione di giochi e giocattoli 3 Industria e relativa distribuzione 23e Produzione di mobili e arredamento 3 Industria e relativa distribuzione 23f Produzione di prefabbricati per coibentazione e loro applicazione 3 Industria e relativa distribuzione Ns. rif. DC2015SSV021 pag.: 8/9

IAF Descrizione Settore IAF Settore BCMS 28a Imprese di Costruzione e manutenzione 3 Industria e relativa distribuzione 28b Imprese di installazione, conduzione e manutenzione d impianti 3 Industria e relativa distribuzione 25 Produzione e distribuzione di energia elettrica 4 Produzione di Energia 38a Servizi Ospedalieri 5 Sanitario 38b Servizi degli Studi medici e Servizi degli studi odontoiatrici 5 Sanitario Altri servizi sanitari: Laboratori di analisi cliniche e Laboratori di Igiene 5 Sanitario 38c e Profilassi, Laboratori per immagini. Attività professionali paramediche indipendenti e servizi di ambulanza, 5 Sanitario 38d delle banche del sangue ed altri servizi sanitari 38 Sanità ed altri servizi sociali 5 Sanitario 11 Combustibili nucleari 6 Infrastrutture critiche 26 Produzione e distribuzione di gas 6 Infrastrutture critiche 27 Produzione e distribuzione di acqua 6 Infrastrutture critiche 39a Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili 6 Infrastrutture critiche 36 Pubblica amministrazione 7 Pubblica Amministrazione 30 Alberghi, ristoranti e bar 8 Servizi 35 Servizi professionali d impresa 8 Servizi 37 Istruzione 8 Servizi 39 Servizi pubblici 8 Servizi 29a Commercio all ingrosso, al dettaglio e intermediari del commercio 8 Servizi 29b Riparazione di cicli, motocicli e autoveicoli 8 Servizi 29c Riparazione di beni personali e per la casa 8 Servizi 34a Ricerca e sviluppo 8 Servizi 34b Architettura e Servizi di ingegneria 8 Servizi 38e Servizi veterinari 8 Servizi 38f Assistenza sociale 8 Servizi 39b Altre attività sociali 8 Servizi Ns. rif. DC2015SSV021 pag.: 9/9