Allegato A. indice: 1. Normativa di riferimento; 2. Servizio di Assistenza Educativa Scolastica A.E.S.; a. Definizione; b.

Documenti analoghi
PIANO TERRITORIALE DEI SERVIZI PER L ASSISTENZA E L INTEGRAZIONE SCOLASTICA A FAVORE DELLE PERSONE CON DISABILITA. ANNO SCOLASTICO

Persone con disabilità e Provincia una storia che continua

Anno Scolastico Periodo settembre dicembre 2015 Periodo gennaio giugno 2016

Regolamento per i servizi di assistenza scolastica qualificata e di trasporto scolastico a favore degli studenti diversamente abili frequentanti gli

ALLEGATO A) Atti RG 7897/ /2015/88

COMUNE DI PALERMO REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ASSISTENZA SPECIALISTICA AGLI ALUNNI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

PROTOCOLLO D INTESA INTERVENTI DI COMPETENZA DELLA PROVINCIA PER L ASSISTENZA E L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE OCCUPAZIONE E POLITICHE DEL LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E CULTURA

ACCORDO OPERATIVO ALUNNI CON DISABILITÀ SENSORIALE. Art. 1 Oggetto del servizio di assistenza alla persona con disabilità sensoriale

La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze

/06/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 537

SETTORE POLITICHE SCOLASTICHE, GIOVANILI E FORMAZIONE PROFESSIONALE SERVIZIO DIRITTO ALLO STUDIO AVVISO PUBBLICO

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Il Dirigente Scolastico

PROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale

REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia

COMUNE DI SANT'AGOSTINO Provincia di Ferrara REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO TRASPORTO DISABILI

IRIFOR BRINDISI LA SCUOLA NELLA TIFLOLOGIA

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

Allegato A. Regione Marche Giunta Regionale DGR n del 5/10/2004. Obiettivo 3 FSE

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

LINEE OPERATIVE PER IL PERCORSO DI ACCERTAMENTO DELLO STATO DI HANDICAP, AI FINI DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA.

Settore Contenzioso Cultura Pubblica

CORSI RICONOSCIUTI REGIONE LAZIO

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA

COMUNE di BUSACHI Provincia di Oristano Piazza Italia, 1 Tel Fax P. IVA

REGOLAMENTO E ISTRUZIONI OPERATIVE VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

DECRETO N Del 19/03/2015

ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE

Legge 8 ottobre 2010, n. 170

PROCEDURA DEL INSERIMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

Direzione Generale Ufficio IV. DDG 16 marzo 2007 Graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo. FAQ

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria Direzione Generale Ufficio III

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARESE

PROVINCIA DI SALERNO

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Linee di indirizzo per la realizzazione dell integrazione scolastica in favore degli alunni con disabilità sensoriale. Anno scolastico 2012/2013

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

DECRETO N Del 07/05/2015

PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE

Legge n. 170 del LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. (GU n.

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Nuove norme in materia di diritto allo studio degli alunni con disabilità e di insegnanti di sostegno

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI

PROTOCOLLO DI INTESA con l Istituto Comprensivo di Vigodarzere per erogazione fondi anno scolastico 2013/2014

BANDO DAL AL

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA SPECIALISTICA E REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DEGLI APPRENDIMENTI

- l art. 21 del C.C.N.L. Area del Comparto dell 1/9/95; - l art. 22 del C.C.N.L. Area del Comparto del 21/09/01;

REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

DOTE SCUOLA a.s. 2009/2010

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

BANDO DI SELEZIONE INDIVIDUAZIONE E NOMINA DI N 2 EDUCATORI PROFESSIONALI PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI ANNO SCOLASTICO 2009/2010

COMUNE DI CALANGIANUS Provincia di Olbia Tempio

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

L.R. 22/2010, art. 9, c. 19 B.U.R. 8/6/2011, n. 23. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 31 maggio 2011, n. 0128/Pres.

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

DECRETA. ART. 1 (Posti a concorso) ART. 2 (Compiti e funzione dei distaccati)

COMUNE DI INVERUNO Provincia di Milano

Bando di concorso INNOVADIDATTICA. Progetti di innovazione didattica a sostegno dell obbligo di istruzione

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise

IL GRUPPO DI LAVORO SULL HANDICAP DI CIRCOLO/ISTITUTO I.S.I.S. Leonardo Da Vinci di Firenze martedì 5 marzo 2013

Convegno Nazionale settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO "PROGETTO INTEGRAZIONE SCOLASTICA (PIS)" PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO.

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

ACCORDO DI RETE FRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE DEL COMUNE DI MAZARA DEL VALLO

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

REPUBBLICA ITALIANA R E G I O N E S I C I L I A N A

DELIBERAZIONE N. 1914/2014 ADOTTATA IN DATA 03/12/2014 IL DIRETTORE GENERALE

REGIONE SICILIANA MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA'

Direzione Scuola Sport e Politiche Giovanili ASSEGNAZIONE SERVIZI E FORNITURE ALUNNI DISABILI ANNO SCOLASTICO DIRITTO ALLO STUDIO

APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 38 DEL

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)

La rete LOGINET. Descrizione e modalità di adesione

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)

COMUNE DI TREVI NEL LAZIO (Provincia di Frosinone)

Gestione della formazione del personale

Ritenuto quindi necessario adeguare la regolamentazione delle commissioni degli esami di qualifica, elaborando una nuova disciplina;

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

Transcript:

Allegato A LINEE GUIDA PER L ATTIVAZIONE DEI SERVIZI DI ASSISTENZA EDUCATIVA SCOLASTICA (AES), ASSISTENZA ALLA COMUNICAZIONE (DS), TIFLOLOGICO E TRASPORTO (STAD) IN FAVORE DI ALUNNI CON DISABILITÁ A.S. 2015/2016. indice: 1. Normativa di riferimento; 2. Servizio di Assistenza Educativa Scolastica A.E.S.; a. Definizione; b. Destinatari c. Modalità di presentazione delle domande e tempistica; d. Criteri e modalità di attivazione dei servizi; 3. Servizio di Assistenza alla Comunicazione D.S.; a. Definizione; b. Destinatari; c. Modalità di presentazione delle domande e tempistica; d. Criteri e modalità di attivazione dei servizi; 4. Servizio Tiflologico: a. Definizione; b. Destinatari; c. Modalità di presentazione delle domande e tempistica; d. Criteri e modalità di attivazione dei servizi; 5. Servizio di Trasporto S.T.A.D.; a. Definizione; b. Destinatari; c. Modalità di presentazione delle domande; d. Criteri e modalità di erogazione del contributo; 6. Commissione Tecnica Provinciale: a. Composizione; b. Funzioni; c. Competenze; 1

1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Legge 5.5.1992 n. 104 Legge quadro per l assistenza e l integrazione sociale dei diritti delle persone handicappate ; Decreto Legislativo 16.4.1994 n. 297 Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione ; Decreto Legislativo 31.3.1998 n. 112 che all art. 139- comma 1- lettera c), attribuisce alle Province la competenza in merito ai servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio frequentanti gli Istituti Scolastici Superiori, tra questi il servizio di trasporto e il servizio di assistenza educativa, conseguentemente all assegnazione di risorse in misura utile a garantire la congrua copertura degli oneri ( combinato disposto con art. 2 comma 3 - ); Legge 8.11.2000 n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali che all art.7 attribuisce alle Province il concorso alla programmazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali da realizzare mediante la raccolta delle conoscenze e dei dati sui bisogni, l analisi dell offerta assistenziale e l approfondimento dei fenomeni sociali più rilevanti, la promozione di iniziative di formazione e la partecipazione alla definizione e all attuazione dei Piani di Zona ; Legge Regionale 14.12.2004 n. 34 Politiche regionali per i minori che all art.4 comma quintolettera e), conferma in capo alle Province le competenze riguardanti le persone con minorazione sensoriale ; D.C.P.M. 23.2.2006 n. 185 Regolamento recante modalità e criteri per l individuazione dell alunno come soggetto in situazione di handicap ai sensi dell art. 35 comma 7 Legge 27.12.2002 n. 289 ; Legge Regionale 6.8.2007 n. 19 Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia che conferma le disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 31.3.1998 n. 112 ; Legge Regionale 12.3.2008 n. 3 Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario" che all art.12 lettera e) prevede tra le competenze provinciali la realizzazione di interventi a sostegno delle persone con disabilità sensoriale finalizzati all integrazione scolastica; Sentenza del Consiglio di Stato sez. V n. 1930/13 Reg. Coll. n. 09749/2011 Reg. Ric. Del 4/4/2013; Decreto Legge 12.9.2013 n. 104 convertito dalla Legge n. 128 del 8 novembre 2013, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca; Programma regionale di Sviluppo (PRS) della X Legislatura, di cui alla D.C.R. n. X/78 del 9.7.2013 e il Piano di azione regionale 2011-2015 per la programmazione delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro e del sistema universitario lombardo approvato con D.C.R. n. IX/365 del 7.2. 2012; 2

Legge 7.04.2014 n. 56 Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni che nel disciplinare il nuovo ordinamento e le funzioni fondamentali delle province stabilisce che restino comunque ferme le funzioni delle regioni nelle materie di cui all art. 117, commi terzo e quarto e le funzioni esercitate ai sensi dell art. 118 della Costituzione; art. 1, comma 89 stabilisce che le funzioni di competenza regionale, che nell ambito del processo di riordino sono trasferite dalle province ad altri enti territoriali, continuano ad essere da esse esercitate fino alla data dell effettivo avvio di esercizio da parte dell ente subentrante ; D.M. 21.2.1014 n. 184 Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze, con il quale vengono ripartite tra le Regioni le risorse finanziarie a favore degli studenti anche con disabilità, al fine di favorire il raggiungimento dei più alti livelli negli studi, nonché il conseguimento del pieno successo formativo, attraverso l incremento dell offerta dei servizi per facilitare l accesso e la frequenza dei corsi ; 2. SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA SCOLASTICA AES a) Definizione del servizio: il servizio di Assistenza Educativa Scolastica viene erogato avvalendosi di un assistente educativo scolastico che supporta l alunno con disabilità allo scopo di favorirne il massimo grado di autonomia e la comunicazione personale, migliorarne l apprendimento, la vita di relazione e l integrazione scolastica. b) Destinatari del servizio: è considerato persona con disabilità l alunno in possesso di diagnosi funzionale ai sensi dell art. 3 della Legge 104/92 e di idonea certificazione attestante lo stato di disabilità, residente nel territorio della Provincia di Monza e della Brianza, frequentante la scuola secondaria di II grado o corsi di formazione professionale in diritto dovere di istruzione e formazione. Si ricorda a tal proposito che per poter inoltrare la richiesta del servizio è necessario essere in possesso della Diagnosi Funzionale rilasciata da UONPIA ( o da altro servizio autorizzato), nella quale sia esplicitamente barrata la richiesta di assistenza educativa per la comunicazione e le relazioni sociali a scuola. c) Modalità di presentazione della domanda e tempistica: gli utenti che intendono usufruire del servizio AES per l anno scolastico 2015/2016, dovranno presentare formale richiesta alla Provincia di Monza e Brianza dal.. al. utilizzando i moduli scaricabili al link :. Modulo I: rinnovo domanda del servizio AES in assenza di variazioni rispetto all a.s. 2014/15 il modulo potrà pervenire con le seguenti modalità: appuntamento (nr. telefono 039.975. 2805/2763) Modulo II: prima presentazione domanda di AES il modulo, unitamente alla copia del documento di identità in corso di validità del richiedente e del destinatario del servizio e alla Diagnosi Funzionale aggiornata,nella quale sia esplicitamente barrata la richiesta del servizio di assistenza educativa scolastica potrà pervenire con le seguenti modalità: 3

d. Criteri e modalità di attivazione del servizio AES: Le domande pervenute alla Provincia di Monza e Brianza entro il termine previsto verranno valutate in base alla presenza dei requisiti richiesti. Si ricorda a tal proposito che eventuali domande sprovviste della documentazione necessaria, in corso di validità e completa in tutte le sue parti, non verranno accolte. A fronte dell accoglimento delle domande, la Provincia di Monza e della Brianza assegnerà un contributo economico parametrato in relazione al grado di disabilità, a finanziamento delle ore dirette di affiancamento allo studente. Eventuali altre situazioni di disabilità complessa potranno essere sottoposte alla valutazione da parte della Commissione Tecnica Provinciale a seguito di formale richiesta da parte dell Ambito competente ed in base alle effettive disponibilità finanziarie. Le domande pervenute fuori termine potranno essere sottoposte a valutazione in apposite riunioni della Commissione Tecnica Provinciale, che verranno eventualmente programmate in base alle effettive disponibilità finanziarie. 3. SERVIZIO DI ASSISTENZA ALLA COMUNICAZIONE (DISABILITA SENSORIALE) - DS a. Definizione del servizio: il servizio di Assistenza alla Comunicazione ha l obiettivo di accompagnare la persona con disabilità sensoriale verso il massimo grado di autonomia possibile e viene erogato avvalendosi di un assistente alla comunicazione qualificato, che affianca e supporta la persona con disabilità sensoriale e agisce nella compensazione delle difficoltà comunicative conseguenti alla condizione di sordità e/o cecità. b. Destinatari del servizio: sono le persone con disabilità sensoriale, in possesso di idonea certificazione, residenti nel territorio della Provincia di Monza e della Brianza frequentanti l asilo nido, la scuola dell infanzia, la scuola primaria, la scuola secondaria di I e II grado, corsi di formazione professionale e l università, compreso il perfezionamento post laurea entro l età massima di 26 anni. È considerata persona con disabilità sensoriale colui/colei che presenta: cecità o ipovisione con visus non superiore a 2/10 in ciascun occhio; sordità o ipoacusia con una perdita uditiva superiore a 60 decibel da entrambi gli orecchi. Si ricorda a tal proposito che per poter inoltrare la richiesta del servizio è necessario essere in possesso dei seguenti documenti: per il/la bambino/a iscritto/a all asilo nido, relazione del medico specialista nella quale sia esplicitamente richiesto il servizio di assistenza alla comunicazione; 4

per gli alunni a partire dalla scuola dell infanzia, Diagnosi Funzionale (mod. DF) rilasciata da UONPIA( o da altro servizio autorizzato), nella quale sia esplicitamente barrata la richiesta di assistenza specialistica per l autonomia personale accompagnamento per la comunicazione ; certificazione specialistica con esame audiometrico riportante la perdita uditiva espressa in decibel e/o esame oculistico riportante il visus espresso in decimi. c. Modalità di presentazione della domanda e tempistica: gli utenti che intendono usufruire del servizio DS per l anno scolastico 2015/2016, dovranno presentare formale richiesta alla Provincia di Monza e della Brianza dal.. al. utilizzando i moduli scaricabili al link Modulo I: rinnovo domanda del servizio DS in assenza di variazioni rispetto all a.s. 2014/15 il modulo potrà pervenire con le seguenti modalità: Modulo II: rinnovo domanda del servizio DS per l anno scolastico 2015/2016 con variazioni per passaggio di ciclo o cambiamenti della situazione personale dell utente (es. aggravamento) rispetto all a. s. 2014/15 il modulo unitamente alla Diagnosi Funzionale (o relazione del medico specialista solo per bambini dell asilo nido) aggiornata o attestante la variazione della situazione dell utente, in cui sia esplicitamente barrata la richiesta del servizio di assistenza alla comunicazione e l esame audiometrico e/o esame oculistico aggiornato o attestante la variazione della situazione dell utente potrà pervenire con le seguenti modalità: - Modulo III: prima presentazione domanda di DS il modulo unitamente alla copia del documento di identità in corso di validità del richiedente e del destinatario del servizio unitamente alla Diagnosi Funzionale (relazione del medico specialista solo per bambini dell asilo nido) in cui sia esplicitamente barrata la richiesta del servizio di assistenza alla comunicazione e l esame audiometrico e/o esame oculistico aggiornato potrà pervenire con le seguenti modalità: - - - 5

d. Criteri e modalità di attivazione del servizio DS: Le domande pervenute alla Provincia di Monza e della Brianza entro il termine previsto verranno valutate in base alla presenza dei requisiti richiesti. Si ricorda a tal proposito che eventuali domande sprovviste della documentazione necessaria, in corso di validità e completa in tutte le sue parti, non verranno accolte. A fronte dell accoglimento delle domande, la Provincia di Monza e Brianza assegnerà un contributo economico parametrato in relazione al grado di disabilità, a finanziamento delle ore dirette di affiancamento allo studente. La condizione di pluridisabilità verrà riconosciuta esclusivamente agli alunni in possesso di Diagnosi Funzionale nella quale sia esplicitamente barrata la richiesta di entrambi i servizi (assistenza alla comunicazione ed assistenza educativa per scolastica), frequentanti la scuola secondaria di II grado o corsi di formazione professionale. Le domande pervenute fuori termine potranno essere sottoposte a valutazione in apposite riunioni della Commissione Tecnica Provinciale, che verranno eventualmente programmate in base alle effettive disponibilità finanziarie. 4. Servizio tiflologico. a. Definizione del servizio: il servizio tiflologico offre un sostegno alle famiglie, alle scuole e alle strutture educative, alla rete dei servizi sociali educativi e assistenziali del territorio, ad opera di un tiflologo, nella predisposizione del percorso formativo dell alunno con minorazione visiva, indicando con interventi personali e specifici, le strategie, la metodologia e i sussidi più adeguati per l organizzazione dell attività educativa. b. Destinatari del servizio: sono studenti affetti da disabilità sensoriale, ciechi e ipovedenti, in possesso della Diagnosi Funzionale aggiornata e/o attestante la variazione della situazione dello studente; c. Modalità di presentazione della domanda: gli utenti che intendono usufruire del servizio Tiflologico per l anno scolastico 2015/2016, dovranno presentare formale richiesta alla Provincia di Monza e Brianza dal.. al. utilizzando i moduli scaricabili al link.. Modulo I: rinnovo domanda del servizio tiflologico in assenza di variazioni rispetto all a. s. 2014/15 il modulo potrà pervenire con le seguenti modalità: 6

Modulo II: rinnovo domanda del servizio tiflologico per l anno scolastico 2015/2016 con variazioni per passaggio di ciclo o cambiamenti della situazione personale dell utente (es. aggravamento) rispetto all a. s. 2014/15 il modulo unitamente alla Diagnosi Funzionale (o relazione del medico specialista solo per bambini dell asilo nido) aggiornata o attestante la variazione della situazione dell utente, in cui sia esplicitamente barrata la richiesta del servizio di assistenza alla comunicazione e l esame oculistico aggiornato o attestante la variazione della situazione dell utente potrà pervenire con le seguenti modalità: - Modulo III: prima presentazione domanda di servizio tiflologico il modulo unitamente alla copia del documento di identità in corso di validità del richiedente e del destinatario del servizio unitamente alla Diagnosi Funzionale (relazione del medico specialista solo per bambini dell asilo nido) in cui sia esplicitamente barrata la richiesta del servizio di assistenza alla comunicazione e l esame oculistico aggiornato potrà pervenire con le seguenti modalità: - - - 14,00 alle ore 16,30; d. Criteri e modalità di attivazione del servizio Tiflologico a) Interventi tiflopedagogici. a. sostegno alle famiglie, alle scuole e alle strutture educative, alla rete dei servizi sociali educativi e assistenziali del territorio, ad opera di un tiflologo nella realizzazione del progetto di integrazione delle persone con disabilità visiva fino alle scuole secondarie di secondo grado; b) Interventi tifloinformatici. a. Si tratta dell abilitazione del ragazzo non vedente all uso del display braille, del software per l accesso al pc e delle principali funzioni informatiche senza uso del mouse. L attività viene svolta da un tifloinformatico (esperto di informatica e didattica relativa alle periferiche specifiche per non vedenti e ipovedenti); Le attività previste saranno suddivise in tre differenti fasce definite in maniera direttamente proporzionale al grado di intensità degli interventi stessi. La tipologia degli interventi erogati inoltre varia in base alla condizione di gravità della disabilità (in considerazione dell eventuale presenza di compromissioni 7

cognitive e/o patologie aggiuntive), ed alle potenzialità di sviluppo e di recupero cognitivo, dell apprendimento e dell autonomia della persona. 5.SERVIZIO TRASPORTO ALUNNI DISABILI (STAD) a. Definizione del servizio: il Servizio di Trasporto per allievi con disabilità consiste nel trasporto dello studente nel tragitto casa/scuola e viceversa ed ha l obiettivo di favorire la regolare frequenza scolastica e, più in generale, il diritto allo studio. In particolare il servizio di trasporto si pone come obiettivo principale quello di facilitare gli spostamenti nel tragitto casa/scuola di persone con disabilità non autosufficienti, che non sono in grado di servirsi dei mezzi pubblici per raggiugere strutture scolastiche/formative e presentano una significativa compromissione dell autonomia, che deve essere certificata da idonea documentazione sanitaria rilasciata dallo specialista di riferimento. La Provincia di Monza e della Brianza riconoscerà un contributo economico direttamente alle famiglie degli studenti disabili che ne faranno esplicita richiesta attraverso la compilazione dell apposita modulistica. b. Destinatari del servizio: sono studenti affetti da disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, in possesso di idonea documentazione, residenti nel territorio della Provincia di Monza e della Brianza frequentanti la scuola secondaria di II grado o corsi di formazione professionale in diritto dovere di istruzione e formazione. c. Modalità di presentazione della domanda di STAD: gli utenti che intendono usufruire del servizio STAD per l anno scolastico 2015/2016, dovranno presentare formale richiesta alla Provincia di Monza e Brianza dal.. al. utilizzando i moduli scaricabili al link.. Modulo I: rinnovo domanda del servizio STAD in assenza di variazioni rispetto all a. s. 2014/15 il modulo potrà pervenire con le seguenti modalità: Modulo II: rinnovo domanda del servizio STAD per l anno scolastico 2015/2016 con variazioni per passaggio di ciclo o cambiamenti della situazione personale dell utente (es. aggravamento) rispetto all a. s. 2014/15 il modulo, unitamente alla Diagnosi Funzionale aggiornata o attestante la variazione della situazione dell utente nella quale sia esplicitamente barrata la necessità del servizio di trasporto, potrà pervenire con le seguenti modalità: 8

Modulo III: prima presentazione domanda di STAD il modulo, unitamente alla copia del documento di identità in corso di validità del richiedente e del destinatario del servizio e alla Diagnosi Funzionale aggiornata nella quale sia esplicitamente barrata la necessità del servizio di trasporto, potrà pervenire con le seguenti modalità: d. Criteri e modalità di erogazione del contributo per il servizio STAD: A fronte dell accoglimento delle domande, la Provincia di Monza e della Brianza assegnerà direttamente alle famiglie un contributo economico. Il valore economico del contributo massimo riferito a ciascun soggetto destinatario, che non potrà in ogni caso essere superiore alla spesa effettivamente sostenuta, è determinato in base alla distanza chilometrica riferita alla percorrenza del viaggio (andata e ritorno). La Provincia di Monza e della Brianza potrà effettuare controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni rese dai richiedenti, ai sensi degli artt. 71 e 75 del D.P.R. 445/2000. 6. LA COMMISSIONE TECNICA PROVINCIALE a. Composizione: la commissione Tecnica Provinciale è composta da: - Provincia di Monza e della Brianza Direzione Settore Welfare; - Un esperto nominato dalla Provincia di Monza e della Brianza; - Responsabili degli Uffici di Piano degli Ambiti Territoriali di MB. b. Funzioni : la Commissione Tecnica Provinciale ha le funzioni di: - coordinare le attività delle strutture tecniche dei diversi soggetti; - monitorare le attività operative e il rispetto delle tempistiche previste; - organizzare e analizzare indagini di soddisfazione/gradimento indirizzate a scuole, famiglie, stakeholder; c. Competenze: la Commissione Tecnica Provinciale ha le seguenti competenze: Valuta le domande pervenute alla Provincia di Monza e della Brianza entro il termine previsto in base alla presenza dei requisiti richiesti; Valuta e riconosce la condizione di pluridisabilità che verrà attribuita esclusivamente agli alunni in possesso di Diagnosi Funzionale nella quale sia esplicitamente barrata la richiesta di entrambi i servizi (assistenza alla comunicazione ed assistenza educativa per scolastica), frequentanti la scuola secondaria di II grado o corsi di formazione professionale ed in base alle effettive disponibilità finanziarie; Valuta e riconosce: a) le eventuali altre situazioni di disabilità complessa b) le eventuali domande pervenute fuori termine in base alle effettive disponibilità finanziarie. 9