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WORLD DUTY FREE S.P.A. REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI E CORPORATE GOVERNANCE È istituito presso World Duty Free S.p.A. ( WDF ) un Comitato per il controllo interno, la gestione dei rischi e la Corporate Governance (il Comitato Controllo e Rischi e Corporate Governance o il Comitato ) con funzioni istruttorie, consultive e propositive nei confronti del Consiglio di Amministrazione - che aderisce alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A. e alle best practices internazionali in materia di Corporate Governance - nelle valutazioni e decisioni inerenti il sistema di controllo interno, di gestione dei rischi e di corporate governance della Società e del Gruppo. Il presente regolamento (il Regolamento ) è predisposto da WDF al fine di disciplinare il funzionamento del Comitato, individuando, in particolare, poteri, compiti e responsabilità allo stesso attribuiti. COMPITI E FUNZIONI

Il Comitato ha il compito di assistere con funzioni istruttorie, consultive e propositive il Consiglio di Amministrazione nelle valutazioni e decisioni inerenti il sistema di controllo interno, di gestione dei rischi e di corporate governance della Società e del Gruppo nonché in quelle relative all approvazione delle relazioni finanziarie periodiche. In particolare, il Comitato: assiste il Consiglio di Amministrazione di WDF: a) nell espletamento dei compiti relativi a: (i) definizione delle politiche generali del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo da consentire la corretta identificazione, misurazione, monitoraggio e gestione di questi ultimi e il loro grado di compatibilità con una gestione dell impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati; (ii) periodica verifica, almeno annuale, dell efficacia e dell adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell impresa ed al profilo di rischio assunto; (iii) approvazione, con cadenza almeno annuale, del piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di internal audit, sentiti il Collegio Sindacale e l Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; (iv) valutazione, sentito il Collegio Sindacale, dei risultati esposti nella relazione del revisore legale e nella eventuale lettera di suggerimenti; b) nella descrizione delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e nella valutazione dell adeguatezza dello stesso nell ambito della relazione annuale sul governo societario e sugli assetti proprietari; c) nella definizione delle politiche generali del sistema di corporate governance del Gruppo e nella descrizione, nella relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari, delle pratiche di corporate governance effettivamente applicate dalla Società e dal Gruppo; valuta: a) congiuntamente al Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, sentiti il revisore legale e il Collegio Sindacale, l adeguatezza dei principi contabili utilizzati, il loro corretto utilizzo e la loro omogeneità nella redazione del bilancio d esercizio e consolidato della Società, nonché le problematiche contabili rilevanti afferenti le principali società del Gruppo; b) i rilievi che emergono dai rapporti di revisione della funzione di internal audit, dalle comunicazioni del Collegio Sindacale, dalle relazioni periodiche dell Organismo di

Vigilanza, dalle relazioni del revisore legale e dalle eventuali segnalazioni delle altre funzioni di controllo esistenti; esprime parere al Consiglio di Amministrazione: a) in merito a nomina, revoca, definizione della remunerazione (coerentemente con le politiche aziendali) e individuazione dei target del responsabile della funzione di internal audit, assicurando che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all espletamento delle proprie responsabilità; b) su specifici aspetti inerenti la identificazione dei principali rischi aziendali; esamina le relazioni periodiche, aventi ad oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione di internal audit; monitora l autonomia, l adeguatezza, l efficacia e l efficienza della funzione di internal audit; può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale; propone al Consiglio di Amministrazione eventuali iniziative in merito a problematiche e criticità segnalate dall Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; riceve informativa sugli eventuali servizi non di revisione forniti dalla società di revisione legale e dalla sua rete di appartenenza a WDF e alle sue controllate, in conformità alla relativa procedura aziendale; svolge gli ulteriori compiti relativi al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi che gli siano affidati dal Consiglio di Amministrazione; riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull attività svolta nonché sull adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; si coordina, per le rispettive competenze: a) con Il Presidente e con l Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, con il responsabile della funzione di internal audit, con il Collegio Sindacale, con l Organismo di Vigilanza, con gli altri Comitati e con ogni altra funzione aziendale avente specifici compiti in materia di controllo interno e gestione dei rischi; b) con i comitati per il controllo interno (ove istituiti), o con i soggetti cui sono affidate analoghe funzioni, delle altre società del Gruppo, scambiando le informazioni utili ai fini dei rispettivi compiti.

Nell espletamento dei propri compiti, il Comitato può avvalersi dell ausilio dei dipendenti e dei collaboratori di WDF e del Gruppo e può altresì incontrare il responsabile della revisione legale del bilancio di WDF, nonché i massimi livelli delle funzioni amministrative delle principali società del Gruppo insieme ai componenti dei rispettivi organi di controllo (ove esistenti), nonché i responsabili della revisione dei bilanci delle società stesse. Nell espletamento dei propri compiti, il Comitato può fare affidamento su risorse finanziarie adeguate per l adempimento dei propri compiti, nei limiti del budget approvato annualmente dal Consiglio di Amministrazione. RIUNIONI Il Comitato si riunisce con la frequenza necessaria allo svolgimento delle proprie funzioni, nonché su richiesta di uno dei suoi membri o del Presidente del Collegio Sindacale, mediante avviso di convocazione inviato dal Presidente del Comitato, anche per il tramite del Segretario del Comitato, di regola almeno tre giorni prima di quello fissato per la riunione. In caso di urgenza, la cui sussistenza è rimessa alla valutazione del Presidente del Comitato, le riunioni possono essere convocate con preavviso di un giorno. L avviso contiene l indicazione del luogo, della data e dell ora della riunione, nonché l elenco delle materie da trattare. Il Comitato può riunirsi in video- o audio-conferenza, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati. L adunanza si considera tenuta nel luogo in cui si trovano il Presidente e il Segretario del Comitato. Il Comitato è validamente costituito in presenza della maggioranza dei membri in carica e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. Alle riunioni del Comitato partecipano il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il responsabile della funzione di internal audit; possono partecipare i membri del Collegio Sindacale. Possono inoltre essere invitati a partecipare Direttori e dirigenti della Società per argomenti specifici. Alle riunioni hanno diritto di partecipare il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l Amministratore Delegato della Società.

Di ogni riunione deve redigersi a cura del Segretario del Comitato apposito processo verbale, che può essere approvato nella seduta successiva.