L ICT in PIEMONTE LE PROPOSTE DI FORZA ITALIA PER RILANCIARE, CON FONDI EUROPEI, UN SETTORE STRATEGICO
La best practice Trentino Politiche ed incentivi pubblici per lo sviluppo di infrastrutture a banda larga; Attribuzione ad un provider privato del compito di garantire la diffusione della banda larga con contributo pubblico (circa 8 milioni di euro). In meno di 3 anni tutti i Comuni del Trentino sono stati raggiunti da internet 20 Mbs; Sono stati realizzati 2.864 pozzi, 1.000 km di tubazioni e 800 km di cavi.
Banda larga = sviluppo economico La banda larga ha un grande effetto sulle imprese. Secondo la Banca Mondiale una variazione di 10 punti percentuali della penetrazione della banda larga può generare una crescita del Pil dell 1, 2%. Secondo una stima del governo tedesco l aumento della banda larga permetterà la creazione in tutta Europa di 1 milione di nuovi posti di lavoro. Aumentando da 4 a 8 Mbps la velocità di connessione il reddito famigliare cresce di 120 dollari al mese. Nel Regno Unito si stima che il contributo diretto di internet al Pil sia superiore al 10%. In Trentino dopo 15 mesi di utilizzo della banda larga le imprese hanno incrementato il loro giro d affari del 4,7%.
I problemi del Piemonte Mancanza di una strategia quadro; Affollamento di soggetti pubblici attivi sul tema ICT (5T, CSI, CSP, Torino Wireless, Laboratorio ICT Piemonte, Osservatorio ICT Piemonte, Top-ix); Sovrapposizione delle centrali di committenza (Consip, Scr ma la maggior parte degli acquisti è ancora fatta autonomamente dai singoli enti); Frammentazione e utilizzo senza programmazione del sottosuolo (i cavi sono posati senza coordinamento con disagi per i cittadini e dispendio di molte risorse).
Piemonte non competitivo
I fondi piemontesi Nella programmazione europea 2014-2020 65 milioni di euro per l innovazione digitale - 40 milioni di euro da fondi FESR - 25 milioni di euro da fondi FEASR
I nostri obiettivi Realizzare una smart region Raggiungere entro il 2020 la copertura fino al 95% della popolazione con una connettività ad almeno 100 Mbps. Promuovere la collaborazione tra amministrazioni pubbliche e gli operatori TLC. Garantire nuove aree pubbliche e private a Wi-Fi free. Migliore utilizzo dei fondi comunitari 2014-2020 FESR e FEASR, nonché del FSC. Intervenire sul sistema infrastrutturale
La legge in sintesi Superamento Digital Divide (PDTR) Gestione del sottosuolo Sviluppo ICT Diffusione banda larga Razionalizzazione infrastrutture
Piano digitale triennale La Regione approva il Piano digitale regionale triennale (PDRT) che definisce missioni, programmi, risorse ed interventi attuativi (art. 3). Obiettivi principali del PDTR saranno: superamento del divario digitale regionale, soprattutto nelle aree rurali e montane, ponendo come obiettivo la diffusione della rete a banda larga su almeno il 95% del territorio regionale, di cui almeno il 85% del territori montani; garantire visione coordinata degli interventi. Superare il digital divide nelle aree rurali e montane.
Wi- free Realizzare, prioritariamente attraverso un utilizzo integrato delle risorse comunitarie, aree wi-free libere in: aree pubbliche all aperto negli esercizi commerciali all interno di aeroporti e stazioni negli uffici con funzione pubblica.
Le infrastrutture Obbligo di lasciare spazio per la fibra ottica, nella realizzazione di nuove infrastrutture ed immobili (abitazioni, strade, etc..). Semplificazione per gli operatori per la realizzazione di infrastrutturazione a banda ultra larga, realizzando un presupposto essenziale per la diffusione delle reti in fibra in aree svantaggiate. la Regione e gli enti locali mettono a disposizione degli operatori delle comunicazioni elettroniche i loro beni immobili e pone le condizioni (convenzioni etc) per far sì che concessionari e gestori dei servizi pubblici mettano a disposizione le loro infrastrutture per la posa degli impianti a banda ultra larga. Mappatura di tutte le reti e infrastrutture presenti. Agevolato il c.d. cablaggio verticale, che consiste nell infrastrutturazione degli edifici condominali o comunque composti da più unità immobiliari, abitati o utilizzati da potenziali utenti.
Inventario informatico Censimento di tutte le condotte, i cunicoli e le tubazioni censite e mappate. Messa a disposizione dei dati alle Pubbliche Amministrazioni e a tutti gli operatori delle comunicazioni elettroniche in modo gratuito. L inventario è coordinato dalla Regione implementato grazie al contributo degli operatori privati per utilizzare al meglio le infrastrutture esistenti.
Sottosuolo Il sottosuolo è la quarta risorsa per lo sviluppo di un territorio per questo per sviluppare la banda larga è necessario un utilizzo razionale. La nostra proposta prevede l istituzione di una vera e propria disciplina comunale del sottosuolo, incentrata sul censimento e la mappatura delle infrastrutture esistenti e la pianificazione dei futuri interventi infrastrutturali. Il Catasto del Suolo integrerà, unitamente al Piano Urbano Generale dei Servizi del Sottosuolo (PUGSS) ed al Regolamento per l uso del sottosuolo, la strumentazione dedicata che i Comuni devono adottare, affinché sia a disposizione degli Uffici del Sottosuolo. L Ufficio unico del sottosuolo dovrà essere istituito, dai Comuni e verrà finanziato anche attraverso i fondi europei. Per la gestione del sottosuolo la Regione Piemonte stanzia ai Comuni parte delle risorse derivanti dalla programmazione polifondo comunitaria.
Una nuova disciplina sottosuolo Sottosuolo disciplina Censimento Catasto Mappatura PUGSS Regolamento sottosuolo Gestione ai Comuni con ausilio della Regione RISORSE REGIONALI - EUROPEE