IL NOSTRO INGLESE QUOTIDIANO



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Living English IL NOSTRO INGLESE QUOTIDIANO PREMESSA I muri delle nostre città sono tappezzati di annunci pubblicitari e manifesti sui quali ricorrono in modo sempre più massiccio parole inglesi; ormai un esercizio pubblico o un negozio mancano di qualsiasi attrattiva se non manifestano nell idioma d oltremanica l attività praticata; in ogni dove, persino nelle situazioni più banali della vita quotidiana, è necessario conoscere (anche se troppo spesso la conoscenza è imprecisa, in virtù, forse, dei molti strafalcioni e delle imprecisioni con le quali certi vocaboli vengono usati) questa lingua divenuta veicolo quasi universale di comunicazione. Chi voglia accendere il televisore impara, magari senza rendersi conto di che significato abbia tale parola, che si deve premere il tasto ON; gli amanti della musica consumano a ripetizione gli LP delle STAR della musica POP entrate in HIT PARADE; i patiti dell informatica si impratichiscono del BASIC e del PASCAL; gli uomini d affari seguono i TREND di mercato e si difendono dalle LOBBY; i golosi di specialità statunitensi stazionano perennemente nei FAST FOOD e gli intenditori di bevande alcoliche provano nuovi COCKTAIL, utilizzando SHAKER e MIXING GLASS. Si potrebbe continuare all infinito e, probabilmente, si giungerebbe alla constatazione che in fondo in fondo nessuno è assolutamente ignorante di inglese. Partendo da tale presupposto, si giunge all inevitabile conclusione che è quanto mai opportuno approfondire la conoscenza dell uso quotidiano dei termini inglesi più comuni, soprattutto in considerazione del fatto che molte parole inglesi hanno mutato il loro significato letterale venendo a contatto con la lingua italiana. Questi incontri vogliono essere uno spunto per imparare nuovi termini e/o riimparare quelle parole che tutti noi ogni giorno adoperiamo, senza renderci conto della preziosità potenziale di un patrimonio lessicale che già possediamo. 1

Advertising La pubblicità è vecchia quanto il mondo; si pensi che già al tempo degli antichi Romani venivano reclamizzati persino i combattimenti fra gladiatori. Non ci stupirà più di tanto scoprire che la parola inglese advertising, che significa appunto pubblicità fatta a un prodotto o a un servizio, derivi proprio dal latino, esattamente dal verbo advertere (rivolgere l attenzione su qualcosa, alludere a). Tuttavia la pubblicità nella sua forma moderna è certamente una creazione anglosassone, più precisamente americana, dato che la prima agenzia pubbli-citaria venne aperta a Filadelfia, nel 1841. E' perciò ovvio che, anche nell ambito italiano, la terminologia usata sia infarcita di termini inglesi. Con l amore per la brevità che li distingue, gli americani hanno ridotto a due sole lettere la parola annuncio, che è diventato AD (da advertisement), mentre adman (da ad + man, uomo) è il pubblicitario. In inglese esiste anche publicity, che, oltre a significare notorietà, si riferisce all attività pubblicitaria in senso generale o alla pubblicità istituzionale (cioè di marca e non di prodotto). In un agenzia di pubblicità lavorano: l account executive (da account, conto, ed executive, responsabile), che ha il compito di curare i contratti con il cliente; l art director (art = arte), direttore artistico, responsabile del lavoro grafico e illustrativo svolto nel reparto creativo dell agenzia. In simbiosi con l art director opera il copy-writer (copy = testo; writer = scrittore), che redige il testo pubblicitario sulla base delle indicazioni contenute nel briefing (brief = breve, corto), sintesi di informazioni sul prodotto da pubblicizzare e di istruzioni sul modo di svolgere il lavoro; l art buyer (buy = comperare) è il trovarobe. Free lance (letteralmente lancia libera, cioè soldato mercenario) è il termine che designa un libero professionista, in campo pubblicitario 2

di solito un copy-writer, che collabora di volta in volta con agenzie diverse pur restando esterno ad esse. Il vocabolo che da più tempo è stato acquisito dalla lingua italiana in questo settore è probabilmente slogan, una parola di origine gaelica(1) (letteralmente sluagh = esercito e ghairm = grido) che era anticamente usata come grido di guerra dagli scozzesi. Di recente è stato quasi completamente sostituito da headline (da head = testa e line = riga, letteralmente riga di testa), cioè il titolo dell annuncio pubblicitario, come parte più importante del testo. Il bozzetto delle illustrazioni e dei testi di un annuncio si chiama layout (da to lay, stendere, e out, fuori, quindi esporre), termine usato anche in tipografia. Si dice graphic design invece la progettazione grafica di materiale pubblicitario, come, per esempio, manifesti (il termine è usato anche in campo editoriale e audiovisivo). A questo proposito si intende per design (letteralmente progetto, modello) il processo creativo che tende a dare forme artistiche a oggetti prodotti in serie, con un campo di applicazione molto vasto. (1) Ramo delle lingue celtiche che comprende l irlandese, lo scozzese e il manx, dialetto dell isola di Man.Dal 1932 è la lingua nazionale della Repubblica d Irlanda. Designer (disegnatore, stilista) è riferito soprattutto a chi progetta oggetti artistici nel settore dell arredamento. I canali di diffusione della pubblicità, così come di ogni tipo d informazione, sono i mass media (da mass, massa, e media, plurale del latino medium, mezzo), i mezzi di comunicazione di massa. Nel settore televisivo l annuncio può prendere il nome di spot (letteralmente punto, macchia), vocabolo inglese che però non viene usato con questa accezione nel mondo anglosassone, dove si preferisce il termine commercial. L uso italiano deriva probabilmente 3

da spotlight, riflettore, che, usato come verbo, sta a significare portare alla ribalta, dare pubblicità. Uno dei protagonisti dello spot è senz altro il testimonial (da testimony, testimonianza, parola mutuata dal francese). Chi potrà mai dimenticare Nino Manfredi con l immancabile tazzina di caffè, o il jazzista Franco Cerri, ovvero l uomo in ammollo, solo per citare due esempi di testimonial? In pubblicità un viso noto, amato dal pubblico, garantisce, dà testimonianza della bontà del prodotto. Un elemento tipico della pubblicità audiovisiva è il jingle (letteralmente tintinnio, cantilena), il motivo musicale che accompagna l annuncio. Target (letteralmente bersaglio) è la fascia di consumatori a cui è diretto un certo messaggio pubblicitario. Si è detto che la pubblicità può riferirsi non solo a un singolo prodotto ma a una marca; in tal caso cura la brand image (da brand, marca, marchio, termine derivato dal verbo to burn, bruciare, marchiare a fuoco), l immagine che il consumatore si fa di una data marca. Trade mark (da trade, commercio, e mark, marchio) è invece il marchio di fabbrica, che appare sui prodotti, come pure l arcinoto made in (da to make, fare, fabbricare, produrre). Anche la pubblicità conosce gli insuccessi (campagne pubblicitarie che non ottengono i risultati di vendita preventivati), come la televisione e il cinema (programmi o film che non hanno pubblico): in questi casi si parla di flop (voce onomatopeica(2) che significa tonfo, per traslato(3) fiasco, insuccesso). La presentazione del prodotto e, naturalmente, il modo in cui è confezionato sono elementi essenziali alla vendita. A questo proposito usiamo i termini: dispenser (dalla stessa radice latina del nostro dispensare), che indica una confezione che permette il prelievo diretto da parte dell acquirente di singole quantità di un 4

prodotto (sigarette, caramelle, bibite, ecc.); display (letteralmente mettere in mostra, esporre in vista), mezzo per la pubblicità sul punto di vendita (si tratta infatti di un contenitore esposto sul banco o in vetrina). (2) Si dice onomatopeica una parola (ma anche una frase) che imita il suono di ciò che si vuole indicare o descrivere. (3) Il traslato si ha quando una parola viene portata a un significato diverso dal normale. Usato spesso come ornamento retorico, è comunque un mezzo naturale per adeguare la lingua a nuove necessità espressive. Air terminal Ritroviamo in italiano alcuni composti di air (aria), che si riferiscono all aeronautica. Air terminal è la stazione di partenza e di arrivo per passeggeri di aerei, situata in città e collegata all aeroporto per mezzo di pullmann. Airbus è un aereo utilizzato per voli brevi e il trasporto di molti passeggeri. È anche il nome di un consorzio franco-anglo-tedesco per la costruzione di aeromobili. Air mail è la posta aerea. Altri termini tecnici in uso sono: cargo (vocabolo di origine spagnola, simile all inglese to charge, caricare), termine che indica le merci trasportate e, in Italia, anche l aereo o la nave adibiti a tale genere di trasporto; charter (contratto di nolo) si riferisce ad aerei noleggiati da compagnie turistiche per viaggi di comitive (in tal caso il costo del biglietto è sensibilmente inferiore a quello del normale volo di linea); cheek in (controllo in entrata) è la verifica del biglietto e la pesatura del bagaglio da imbarcarsi sull aereo, effettuati prima della partenza; stand by è un particolare tipo di biglietto, molto economico, ottenibile solo se vi sono posti disponibili al termine del check in (per averlo è talvolta necessario aspettare in aeroporto ore ed ore, infatti to stand by significa tenersi pronto). 5

Nell edificio dell aeroporto si trova anche il duty free shop, negozio (shop) dove si possono acquistare articoli vari esenti da tassazione (duty = tassa, free = libero). Questo tipo di negozio si può trovare anche su traghetti o navi che facciano servizio tra Paesi diversi. Tra il personale operante a bordo di un aereo abbiamo la hostess (da host, colui che riceve e intrattiene ospiti) e il corrispettivo maschile steward (originariamente custode della casa), che si occupano dei passeggeri e offrono i pasti e le bevande. Sugli aerei, come su tutti i mezzi di trasporto pubblici, è ormai immancabile la scritta no smoking, ovvero vietato fumare (to smoke = fumare). Infine tre termini riferiti ai velivoli: boeing, dal nome di una famosa ditta aeronautica americana; jet (letteralmente getto), aereo a reazione; spitfire (letteralmente sputafuoco), aereo da caccia usato nella seconda guerra mondiale. All right Letteralmente tutto bene. Espressione usata per dare il proprio consenso o la propria approvazione a qualcuno. In inglese è usato anche in risposta a ringraziamenti o scuse: «That s all right» ( Non c è di che, non importa ). Sinonimo ben più usato è O.K. (esteso familiarmente in okay), termine americano, sulla cui origine ci sono molte spiegazioni, nessuna delle quali è certa e accettata da tutti. Una delle più suggestive lo fa nascere come slogan durante la campagna elettorale del presidente Van Buren, nel 1836. Sarebbero le iniziali del suo luogo di nascita, Old Kinderhook. Amnesty International Organizzazione internazionale che lotta per i diritti umani in tutto il mondo, denunciando all opinione pubblica le violazioni commesse 6

dai vari governi. Tra le richieste avanzate è il condono della pena (amnesty = amnistia) per i detenuti politici. Baby sitter Vocabolo composto da baby, neonato, e sitter (vocabolo che indica una persona che sta seduta come una gallina mentre cova le uova. L espressione a sitter è infatti usata per indicare una gallina che cova). Indica una persona che si prende cura dei bambini quando i genitori sono assenti. Esiste anche la forma verbale to baby-sit. Background Vocabolo composto da back (dietro) e ground (terreno, cioè sfondo). E usato, in senso figurato, per indicare le conoscenze, il bagaglio culturale, le esperienze di una persona, oppure le condizioni storiche, politiche, economiche, culturali da cui è scaturito un determinato evento. Nel linguaggio musicale significa sottofondo. In origine denotava ciò che era posto in secondo piano in un quadro o in una scena e serviva a far risaltare le figure in primo piano. Badge Distintivo, targhetta usata per identificare i partecipanti a un congresso. Ball pen Penna a sfera.in italiano è solitamente indicata col termine biro, dal nome dell inventore ungherese.in inglese è anche comunemente usata l espressione ball-poin pen. Bank Uno dei templi dell economia mondiale è sicuramente la sede della Bank of England, situata a Londra (London) nella City (letteralmente città), il quartiere degli affari della capitale britannica. Pertanto il gergo bancario, come, più in generale, quello economico, ha assorbito molti elementi lessicali inglesi. 7

Usiamo check (soprattutto negli USA), variante del francese cheque (termine questo usato anche in Gran Bretagna), per indicare l assegno bancario; traveller s cheque (traveller = viaggiatore, turista) per l assegno turistico; eurocheque per l assegno europeo, che può essere incassato anche in altri paesi europei. Per quanto riguarda gli istituti bancari, chiamiamo merchant bank (merchant = mercante) la banca d affari, che si occupa di intermediazione di titoli o partecipa al capitale di una società. Prime rate o top rate (prime =primario; top= il più alto; rate = tasso) è il tasso applicato sui prestiti alla clientela migliore. Il vocabolo bank compare anche nel composto data bank (data è plurale del latino datum, dato), banca di informazioni, banca dati. Si tratta di un centro presso il quale vengono accumulate informazioni di vario genere. Big Ben Uno dei monumenti più rinomati di Londra. E una torre con orologio a carillon a uno dei lati del palazzo di Westminster, sede del parlamento britannico. Letteralmente significa il grande Ben (Ben è il diminutivo di Benjamin, nome del funzionario che lo fece installate, sir Benjamin Hall). Blizzard Vocabolo americano (letteralmente colpo violento), che indica una fortissima tempesta di neve, con venti molto forti, nelle regioni settentrionali dell America. Boiler Da to boil, bollire. Scaldabagno. Boomerang Arma da getto di legno, di origine australiana (la parola deriva dalla lingua degli aborigeni), che ha la proprietà di ritornare a chi l ha 8

lanciata nel caso non colpisca il bersaglio. Per traslato diciamo effetto boomerang per indicare un azione, una scelta sbagliata che si ritorce su chi l ha compiuta. Box Letteralmente scatola, contenitore di legno, metallo, cartone. In italiano è sinonimo di garage e designa anche il recinto in cui si tengono i cavalli nelle scuderie oppure i bambini che non sanno ancora camminare. È anche usato per indicare l officina di assistenza per le automobili di Formula Uno durante le gare. Nei teatri troviamo il box office (il nome deriva probabilmente dalla forma del locale), botteghino per la prenotazione e la vendita dei biglietti. Da box deriva anche l espressione boxing day (day = giorno): così è chiamato nei paesi anglosassoni il giorno di S. Stefano (26 dicembre), in cui venivano solitamente consegnate le gratifiche natalizie ai dipendenti delle ditte (sotto forma di regali, quindi contenuti in scatole, o di denaro). Bristol Tipo di cartoncino lucido e sottile per disegno. Prende il nome dall omonima città inglese. Un cartone molto robusto si dice invece extra-strong (ibrido formato dal vocabolo latino extra e dall inglese strong, forte). Bungalow Il termine, originario dell India, indica una casa ad un piano, con veranda, di solito in legno, tipica delle regioni tropicali, dove veniva costruita per gli ufficiali e i funzionari inglesi delle colonie. Attualmente si riferisce a qualsiasi casa ad un piano, anche priva di veranda, costruita nei sobborghi delle città o in campagna. In italiano, 9

invece, la tipologia dell abitazione si rifà direttamente alla costruzione originaria. Una tipica costruzione della campagna inglese, ora in parte sostituita dal bungalow, è il cottage (dal francese cotage e inglese cot, capanna). Caratteristici quelli con il tetto di paglia. Bunker Più conosciuto come vocabolo tedesco, che indica una costruzione militare fortificata in cemento armato, è però termine di origine inglese e si riferiva a deposito di combustibili sulle navi. Business «Business is business» ( Gli affari sono affari ) è il primo comandamento per chi si occupa di attività commerciali in senso lato. Regno del businessman (da busy, occupato, e man, uomo) e cuore finanziario della Gran Bretagna è lo Stock Exchange (da stock, azione, e to exchange, scambiare), la Borsa Valori di Londra. Un altra istituzione londinese di fama internazionale è la compagnia di assicurazione dei Lloyd s, la più antica del mondo (fu fondata in un caffè nel 1680), nota, soprattutto, per le assicurazioni sui rischi marittimi. Dall altra parte dell Atlantico le sorti dell economia mondiale vengono decise a Wall Street (wall = muro, street = strada), la borsa di New York, la più importante del mondo, nel bene e nel male, se pensiamo al terribile crollo del 1929 e a quello più recente dell ottobre 1987. Ma il primato della Borsa americana è seriamente minacciato, in quanto a guadagni, dalla Borsa giapponese di Tokio. Che lo sia anche la lingua degli scambi internazionali? In attesa dell introduzione degli ideogrammi, indichiamo con il termine broker il mediatore di affari (stock broker è l agente di cambio), con jobber (job =lavoro, impiego) chi esegue gli ordini che gli vengono dai broker. 10

Espressioni ormai naturalizzate sono quelle che si riferiscono alle condizioni finanziarie della Borsa, che dipendono dal trend (tendenza) economico della nazione o del mercato internazionale. Gli stessi vocaboli si possono applicare allo stato di salute di un azienda o di un settore economico. Boom (forma onomatopeica per scoppio) descrive un forte e improvviso rialzo; è usato in senso generale per un aumento del livello dell attività economica. Al contrario, una fase di depressione economico-finanziaria, con caduta dei prezzi, si dice slump; crack (forma onomatopeica per schianto) e crash (crollo, fracasso) esprimono, come è intuibile, fallimento, crollo (tristemente famoso in Italia il crack del Banco Ambrosiano): in inglese vengono comunque preferibilmente usati i termini failure e bankruptey. Non si può tralasciare un altro termine comune al mondo della politica: lobby, vocabolo che merita una piccola sosta. Di derivazione latina, con radice comune al nostro loggia (preferibilmente non quella della P2), letteralmente significa atrio, vestibolo, ridotto di teatro, corridoio per il pubblico (in Parlamento). Da quest ultimo si è sviluppato il significato adottato anche in italiano, cioè gruppo di pressione, che indica coloro che cercano di influenzare, in modo più o meno occulto, le decisioni di chi detiene il potere politico (da cui l espressione manovre di corridoio ). Per quanto riguarda le attività borsistiche, oltre allo scambio di titoli e valori, si definiscono anche le quotazioni ufficiali di metalli e valute. Fixing (da to fix, fissare) è il prezzo del corso dell oro sul mercato di Londra. Per le valute delle monete si usa change rate (change = cambio, rate = tasso). Portfolio (dall italiano portafogli), invece, è l insieme dei titoli posseduti da un privato o da un ente in un dato momento. Per definire gli assetti societari delle aziende usiamo company (letteralmente compagnia) per società e corporation (dal latino corpus ), che ne è il corrispettivo americano. Holding (da to hold, detenere, possedere) è una società finanziaria che controlla e dirige 11

le attività di altre società di cui è azionista. Partnership (da partner, socio, con il suffisso per sostantivi astratti -ship) è un associazione tra persone o aziende. Si può riferire anche a un Paese o un impresa stranieri con cui si intrattengono rapporti commerciali. Quando tra i soci si dividono gli utili di un attività commerciale o il capitale sociale di un impresa in parti uguali, si può usare l espressione fifty-fifty (cinquanta e cinquanta) Spesso le cronache di economia si occupano di tentativi non sempre riusciti di scalata di questa o quella società. Talvolta questa manovra viene effettuata da uno dei soci azionisti che cerca di sfruttare a proprio vantaggio le oscillazioni del listino riguardanti i titoli della società da lui amministrata. Per indicare questo tipo di comportamento, peraltro scorretto, si usa l espressione insider trading (da inside, dentro, all interno, e trade, trattare). Joint venture (composto da joint, congiunto, unito, e venture, impresa rischiosa) è un associazione temporanea tra due o più soci per realizzare un progetto comune (nel qual caso il rischio è calcolato). Trust (letteralmente fiducia) denomina un gruppo di imprese con produzione analoga, soggette ad un unica direzione. La finalità di questo tipo di associazione è monopolistica, cioè tende a controllare l intera offerta di un certo prodotto. Per sventare manovre speculative è stata varata nei paesi anglosassoni una legislazione anti-trust, ora in discussione anche in Italia. La conduzione di una società è affidata ai manager (da to manage, amministrare, dirigere; letteralmente riuscire a), termine che, per la verità, deriva dal latino manus, ovvero i dirigenti, gli amministratori. Più specifici sono director (direttore) ed executive (chi ha il potere decisionale). Vi è inoltre un modo informale, colloquiale, di riferirsi al capo : boss (anche se per lo più questo 12

termine viene usato per designare il personaggio malavitoso di primo piano: es. un boss della mafia). Board of directors (da board, letteralmente tavola, asse e, per traslato, consiglio, comitato) è il consiglio di amministrazione. L attività svolta dagli amministratori di una società si chiama management. In italiano è stato coniato l aggettivo manageriale, attinente alla professione di manager In un epoca di lavoro d equipe (in inglese team work, parola composta da team, squadra, e work, lavoro) è naturale usare il vocabolo staff (personale), mutuato dal gergo militare ed esteso a più settori (ad es.: lo staff del presidente). Vi è infine l addetto alle public relations (pubbliche relazioni), o PR. Per premiare l efficienza del proprio personale, specialmente quello dirigente, l azienda può attuare forme di remunerazione complementare: si parla di fringe benefit (da fringe, letteralmente orlo, margine, e benefit, beneficio, guadagno). Altri termini riferiti al lavoro svolto in un azienda sono: full time (tempo pieno: da full, pieno, e time, tempo), quando l attività interessa l intera giornata lavorativa; part time (part = parte), che sta per orario ridotto. Turnover (to turn = girare) indica sia la rotazione del personale sia il fatturato. Molte attività commerciali hanno denominazioni inglesi, usate nella cosiddetta forma in -ing, che serve a sostantivare i verbi. Questa struttura grammaticale, molto flessibile e con un ampia gamma di usi, venne introdotta nella lingua anglosassone dai Vichinghi, che conquistarono parte dell Inghilterra nel 500d.C.. Auditing (da to audit, controllare) indica la verifica della contabilità di un azienda per individuare eventuali irregolarità. Auditor è il revisore dei conti. Budgeting significa stilare un bilancio (budget), preventivo annuale di entrate e uscite (può essere riferito anche ad un bilancio familiare o statale). Dumping (dato dump, gettare, 13

scaricare, buttare) è la svendita, manovra praticata immettendo su un mercato estero prodotti a prezzo inferiore a quello fissato per il mercato interno per battere la concorrenza del paese straniero. La vendita dei prodotti oltre confine si dice export, mentre import è l importazione di merci straniere. Factoring designa l attività commerciale con cui una società si incarica di recuperare i crediti di un altra dietro commissione. L origine del vocabolo è latina ( factor ). Franchising è una concessione di rappresentanza (deriva dalla stessa radice di free, libero): un impresa concede ad un altra di presentarsi sotto la ragione sociale o il marchio della prima. Leasing si riferisce ad un contratto d'affitto di attrezzature a medio, lungo termine, con possibilità di acquistare senza pagamento anticipato. Molto in voga è il leasing automobilistico. Mailing (da mail, posta, secondo l uso americano) l invio di lettere, locandine che illustrano il prodotto; sostituisce la pubblicità a mezzo stampa. Marketing (da market, mercato) implica un insieme di attività economiche, quali la programmazione del prodotto e lo studio del mercato, la promozione, la pubblicità, la distribuzione, l imballo. Merchandising (dal latino merx, merce), vocabolo già in uso nel Medioevo per indicare la compravendita della merce, nell accezione moderna si riferisce ad una tecnica promozionale di vendita, sia da parte del produttore sia nel commercio al dettaglio. È analogo a promotion (promozione), che sta ad indicare tutte le attività finalizzate ad incrementare le vendite; promoter è il responsabile di tale attività. Anche la sponsorizzazione è legata alla promozione dei prodotti: lo sponsor (dal latino sponsio-onis, garanzia, obbligazione reciproca) si impegna infatti a sostenere le spese di una manifestazione sportiva, culturale o ricreativa, durante la quale vengono messe in atto anche iniziative pubblicitarie a suo favore. 14

Anche il package o packaging (da to pack, imballare) è un elemento importante per la vendita: il successo o l insuccesso di un prodotto dipendono in gran parte dal tipo di confezionamento. Per quanto concerne la vendita dei prodotti, sono entrati nell uso comune vocaboli ed espressioni come cash and carry (cash, contante; to carry, trasportare), che indica una vendita all ingrosso dietro pagamento in contanti con consegna immediata della merce e trasporto a carico dell acquirente; discount, sconto, riduzione di prezzo (discount shop è un negozio che vende merce sottoprezzo); remainder (da to remain, rimanere), vendita a prezzo ridotto di libri giacenti in magazzino. A proposito di riserva, scorta di magazzino, l inglese usa stock, da cui l italiano stoccaggio. Le merci vengono imballate e immagazzinate su apposite piattaforme di legno mobili denominate col termine inglese pallet. Passando dalla vendita all acquisto, è ormai comunissimo il vocabolo shopping (da shop, negozio): fare shopping sembra più elegante di fare compere. Stanno comparendo anche in Italia i primi shopping centre, centri di vendita di grandi dimensioni, di solito situati in zone periferiche, dotati di parcheggi, che riuniscono varie attività commerciali. Infine un accenno ad un altro tipo d'attività commerciale: la fiera. L edificio che ospita questo genere di esposizioni è diviso in stand (dal verbo to stand, stare in piedi), padiglioni dove sono esposte le merci. Ricordiamo inoltre lo show-room (to show = esporre, room = stanza), elegante locale in cui vengono mostrati al pubblico i prodotti di un azienda commerciale (calzature, abiti, ecc.). Per terminare il nostro viaggio linguistico nel mondo dell economia vorrei accennare ad altri due vocaboli: royalty (originariamente diritto reale, da royal), che designa i compensi relativi allo 15

sfruttamento di un brevetto o all uso di una licenza, oppure il compenso spettante ad un autore per ogni copia venduta di un libro; indica, ad esempio, le percentuali sugli utili corrisposte agli stati che concedono lo sfruttamento di giacimenti petroliferi o minerari; voucher (termine di origine francese), mandato, pezza giustificativa per spese sostenute, ma anche, nel settore turistico, buono, tagliando in cambio del quale si possono ottenere merci o servizi. Bulldozer Vocabolo d'origine americana, significa costringere con violenza, con la forza di un toro (toro = bull) e indica una macchina per scavare e spianare, apripista. Caterpillar (letteralmente bruco) è un grosso trattore cingolato: il nome deriva dal movimento del cingolo, simile a quello del bruco. Butterfly E il vocabolo che indica la farfalla. In italiano è usato per riferirsi all opera lirica di Giacomo Puccini, «Madama Butterfly», di cui è protagonista una donna giapponese. Canyon Vocabolo d'origine spagnola, indica una valle stretta con pendii ripidi, formata dall erosione di un fiume. Famoso il Grand Canyon del Colorado. Car Di origine latina (da carrus, carro), è il termine corrispondente al nostro automobile. Molti sono i vocaboli riferiti al mondo dei motori presi in prestito soprattutto dall americano. Innanzitutto abbiamo alcuni ibridi, formati dal prefisso italiano auto e da un vocabolo inglese, che non fanno parte del lessico inglese: autobus (in inglese bus), autocaravan (in inglese senza il prefisso, cioè caravan), auto grill (in inglese motorway snack bar), autostop (in inglese hitchhiking). 16

Due nuovissimi ibridi sono telepass (dal greco tele, lontano, e pass, accesso), che indica un sistema di registrazione della targa per le vetture che passano attraverso il casello autostradale senza pagare in quanto fornite di abbonamento per il pedaggio; e viacard (da card, carta), che sostituisce il pagamento in contanti con una tessera. Con il prefisso anti abbiamo parole in uso anche in inglese: anti skid (antisdrucciolevole) e antismog. Soffermiamoci un attimo su quest ultima parola, dal momento che, sfortu-natamente, le automobili sono tra i principali responsabili della produzione di smog. Il vocabolo è nato dalla contrazione di smoke (fumo) e fog (nebbia) e ben descriveva le condizioni atmosferiche di Londra agli inizi di questo secolo. Un termine che ricorre sui cartelli indicatori è aquaplaning, lo slittamento di un veicolo su un fondo stradale reso viscido dalla pioggia. Per quanto riguarda le parti dell automobile, abbiamo carter, usato anche per la bicicletta, dal nome del suo inventore, J. H. Carter. Si tratta di una protezione metallica per ingranaggi. La parola non è però usata in inglese ed è sostituita da oil sump (coppa dell olio). Starter è invece un dispositivo per l accensione del motore. Con il termine optional invece si designa solitamente un accessorio non di serie. Sono pure molto comuni i termini clacson, forma italianizzata di klaxon (nome del marchio di fabbrica originario), guard-rail (rail=sbarra, to guard=proteggere), parking (parcheggio) e tunnel (galleria, traforo). Tra i veicoli adibiti ad uso commerciale è d obbligo ricordare il taxi (abbreviazione di taximeter cab, vettura a tassametro, dove tax sta per tariffa). A New York è chiamato yellow cab (yellow = giallo, cab è abbreviazione del francese cabriolet, in origine vettura a cavalli da nolo), mentre taxi-driver (to drive = guidare) è il tassista. 17

Van (abbreviazione di caravan, auto con furgone) è un veicolo per traslochi e trasporto merci in genere, di medie dimensioni (della Ford esiste il modello Transit, in diverse versioni, che significa transito, passaggio). Caravan in italiano è sinonimo di roulotte ; in inglese è preferibile motorcaravan (la parola è di origine persiana e filtrata attraverso il francese; originariamente non si riferiva a veicoli a motore, naturalmente, come l italiano carovana). Un ulteriore sviluppo del caravan è rappresentato dal camper (dato camp, campeggiare), che permette di evitare la fatica di trainare un rimorchio. Un veicolo adibito esclusivamente al trasporto passeggeri è invece il pullman, che merita una citazione in quanto il suo ideatore fu l americano G. M. Pullman.Sia inglesi che americani però non usano questo termine, bensì coach (in origine carrozza). Stanno diventando comuni truck (forma americana per autocarro, in inglese lorry) e truck-driver (camionista). Container (contenitore) è il cassone metallico per il trasporto delle merci. Tornando alle automobili, vorrei soffermarmi sui diversi tipi di veicoli, iniziando da dune-buggy (dune = duna, buggy = calesse), auto scoperta, molto robusta, adatta a terreni accidentati, dalla forma caratteristica. La jeep arrivò in Italia in occasione dello sbarco americano nella seconda guerra mondiale; il nome è in verità la trascrizione inesatta della sigla GP (sta per general purpose, uso generale) e può considerarsi a ragione la progenitrice dei fuoristrada che furoreggiano oggidì e circolano disinvoltamente anche per le vie dei centri cittadini. Land Rover è pure un fuoristrada (da land, terra, e Rover, marchio della fabbrica che produce l automezzo); più recentemente la stessa ditta ha sfornato la Range Rover (da to range, errare, vagare). La vettura inglese degli anni Sessanta, resistita tenacemente fino ai giorni nostri, è stata la Mini Minor (mini è abbreviativo di miniature; minor è invece termine latino e significa minore ), disegnata da sir 18

Alec Issigonis. Il suo ideatore fu probabilmente contagiato dalla minigonna di Mary Quant simbolo di quegl anni. Per restare in ambito di mini, non dimentichiamo che sono stati creati alcuni modelli di minicar e minibus (veicoli di identico utilizzo, dalle dimensioni più piccole del consueto). Se negli anni Sessanta la Mini era una scelta di stile, l attuale tendenza al posteggio selvaggio ha orientato le case produttrici verso autovetture di piccole dimensioni (è recente il lancio della nuova Fiat 500, erede di un mito), le city car, ovvero automobili da città, comode ma poco ingombranti. Un altra innovazione resa necessaria dall inquinamento è la marmitta catalitica, da cui la denominazione catalyst data a un tipo di automobile dotata del nuovo dispositivo per la trasformazione dei gas di scarico. Spider (letteralmente ragno) è vocabolo usato solo in italiano (in inglese è sportscar) e si riferisce a un automobile sportiva decappottabile a due posti. Molto attuale è anche il termine stationwagon (wagon è termine americano, usato per designare il carro dei pionieri), che ha sostituito l italiano giardinetta. Veicoli particolari sono il go-kart (to go =andare, kart =carro), vettura molto piccola, semplificata e costituita disolo telaio, usata in competizioni su pista; il side-car (da side, lato), carrozzino che viene unito letteralmente a una motocicletta. Lo scooter (abbreviazione di motorscooter, da to scoot, precipitarsi) è invece una motoretta. Il vocabolo si riferiva originariamente al monopattino, di cui il veicolo dotato di motore ricalca la forma. Tra le gare automobilistiche (car race) indichiamo con un termine inglese il rally (letteralmente raduno), corsa a tappe che prevede prove di velocità e regolarità; l endurance (vocabolo di lontana origine francese, significa resistenza), gara di lunga durata per auto e 19

moto (famosa la 24 ore di Le Mans ). Molto pubblicizzato è il Camel Trophy (da trophy, trofeo) che prende il nome dalla famosa ditta produttrice di sigarette che lo sponsorizza: si tratta di una gara di resistenza per fuoristrada, disputata nelle zone più impervie, dal deserto alle foreste tropicali. Pole position (da pole, palo, e position, posizione) è un espressione usata soprattutto in Formula Uno ed indica la vettura che partirà in testa al Via. Starter è il mossiere, chi dà il Via (Start). Infine vi sono automobili adattate per poter eseguire acrobazie e figure speri-colate, utilizzate anche nei film: le stuntcar (to stunt = compiere atti di coraggio). Rent-a-car è I autonoleggio (dato rent, affittare), indicazione presente soprattutto negli aeroporti. Cheek to cheek La locuzione, che letteralmente significa guancia a guancia, è divenuta famosa perché contenuta in una popolare canzone cantata e ballata da Fred Astaire. College Indica sia la scuola superiore privata, che prepara all università, sia l università stessa o un istituto di specializzazione, fornito di convitto per studenti. L università di Oxford, per esempio, ne contiene trentacinque: ognuno di essi è un istituzione separata, con propri edifici, studenti e insegnanti. Campus (termine di evidente origine latina) è l insieme dei terreni, campi da gioco ed edifici che costituiscono l Università negli Stati Uniti d America. Un istituto universitario aperto anche a chi non è provvisto di qualifiche necessarie prende il nome di Open University (da open, 20