Coordinato da Valeria Lai agenzia adiconsum anno XV - n. 64 3 settembe 2003 Stampato in proprio in settembre 2003 In questo numero: Conferenza stampa Roma, 29 agosto 2003 Fermare la corsa agli aumenti di prezzi e tariffe Prezzi e tariffe - Stop agli aumenti di prezzi e tariffe - Le proposte di Adiconsum e Cisl punto per punto - Alcuni dati Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 Sped. in abb. post. comma 20/c art.2 L.662/96 Filiale di Roma
PREZZI E TARIFFE Stop agli aumenti di prezzi e tariffe Adiconsum e Cisl al Governo: Per rilanciare i consumi non servono scorciatoie; è necessario invece rinnovare i contratti scaduti e definire un tetto di inflazione credibile Urge l apertura di un Tavolo di confronto. Lo scorso 29 agosto si è svolta, presso la sede Cisl di via Po a Roma, la conferenza stampa sugli aumenti dei prezzi e delle tariffe. Le nefaste conseguenze di tali rincari sono note a tutti: diminuzione del potere di acquisto, calo dei consumi, ristagno del sistema economico. Una rincorsa che purtroppo non accenna a fermarsi nonostante gli appelli alla moderazione e le ripetute denunce dei consumatori. Lo scorso anno, l entrata dell euro era stato il pretesto per forti e ingiustificati aumenti dei prezzi; quest anno la guerra in Iraq, le gelate, la siccità. E gli aumenti, oggi come allora, a partire dai prodotti ortofrutticoli, per trascinamento hanno colpito, ingiustificatamente, tutti i settori. A farne le spese, i consumatori e soprattutto le famiglie a reddito fisso. Nella conferenza stampa, Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl, e Paolo Landi, segretario generale dell Adiconsum, hanno chiesto con forza al Governo di adottare tutti gli interventi necessari per colpire gli aspetti speculativi, migliorare la concorrenza e la qualità dei servizi. In particolare si ritiene urgente la convocazione di un apposito Tavolo di confronto attorno al quale presentare le proprie proposte. Landi e Pezzotta hanno sottolineato che per un rilancio dei consumi non servono scorciatoie: per i lavoratori dipendenti in particolare, lo strumento più efficace resta il rinnovo dei contratti scaduti; per i pensionati con pensioni minime l adozione di adeguate forme di tutela. Queste in sintesi le proposte di Adiconsum e Cisl 1. Colpire gli aspetti speculativi con le stesse procedure e sanzioni oggi previste dalla legge per le vendite sottocosto, estenderle cioè anche alle vendite sovracosto ; 2. adottare strumenti (ad esempio, l obbligo di esporre insieme al prezzo di vendita anche il prezzo di acquisto corrispondente alla fattura) per individuare chi nella catena commerciale attua aumenti speculativi; 3. fare appello alla grande distribuzione organizzata e alle associazioni del commercio per mettere a punto un pacchetto di prodotti primo prezzo quale strumento per calmierare i prezzi; 4. migliorare la concorrenza attuando la riforma del commercio; 5. adeguare le tariffe al tasso d inflazione programmata e collegarle alla qualità dei servizi; 6. rilevare il tasso d inflazione per fasce di reddito ed effettuare le rilevazioni tramite i registratori di cassa utilizzando il codice a barre; Test noi consumatori 2
7. rinnovare i contratti di lavoro scaduti e tutelare con forme adeguate le pensioni più basse; 8. ricondurre il tasso dei mutui agevolati (attualmente 12,61%) all attuale tasso d usura previsto per i mutui ipotecari pari al 6,795%; ciò permetterebbe l impiego delle risorse risparmiate in agevolazioni per l acquisto della casa; 9. ridefinire un tetto di inflazione credibile cui ricondurre una nuova politica dei redditi, dei prezzi e delle tariffe; 10. aprire un Tavolo di confronto con il Governo. Ecco in base ad una elaborazione Adiconsum a quanto ammonta la perdita del potere di acquisto delle famiglie italiane nel 2003 su base annua, se non intervengono correttivi da parte del Governo: 650 euro per i pensionati, da 900 a 1200 euro per le famiglie in relazione al proprio reddito. Le proposte di Adiconsum e Cisl punto per punto Le misure per combattere gli aumenti speculativi e migliorare la concorrenza nei servizi secondo Adiconsum e Cisl. La rincorsa agli aumenti dei prezzi e delle tariffe riduce il potere d acquisto, allontana la ripresa economica, compromette la competitività del sistema Italia. È urgente un patto su un inflazione programmata credibile cui tutti i soggetti devono attenersi; un patto che permetta di contrastare gli aumenti speculativi, migliorare la concorrenza, rendere più trasparenti i prezzi, rilanciare i consumi. 1. Fermare la corsa agli aumenti L aumento dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli trovano solo una parziale giustificazione nelle avverse condizioni meteorologiche dell anno in corso (gelata di Pasqua prima, siccità poi). Nonostante ciò, i rincari di questo comparto, Test noi consumatori 3
com è noto, innescano un effetto trascinamento portando aumenti anche in altri settori, soprattutto nei trasporti. Sfumate ormai le previsioni di una riduzione dell inflazione nel secondo semestre e facendosi, quindi, sempre più concreto il rischio di aumenti generalizzati, Adiconsum e Cisl chiedono al Governo di adottare concreti provvedimenti per fermare la corsa ai rincari. 2. Misure per combattere gli aumenti speculativi dei prezzi estendere le sanzioni e i controlli previsti dalla legge sulle vendite sottocosto anche a chi opera aumenti speculativi; prevedere per i prodotti ortofrutticoli l esposizione oltre al prezzo di vendita anche del prezzo di acquisto pagato dal commerciante; mettere a punto nei supermercati un pacchetto di prodotti primo prezzo che comprenda le varie tipologie della spesa (frutta, verdura, pasta, ecc.) e che rappresenti almeno un 10% del venduto. 3. Misure per migliorare la concorrenza nei servizi Adiconsum e Cisl chiedono: alle Regioni di attuare la riforma del commercio per modernizzare la distribuzione e renderla più concorrenziale; ai Comuni di liberalizzare le licenze degli esercizi commerciali/bar/ristoranti/pizzerie (+10%) e di operare un maggior controllo sulle norme palesemente violate (peso netto, prezzo esposto, etichettatura, ecc.); alle banche di eliminare i balzelli relativi alla chiusura del conto corrente (costo reale 5 euro, costo richiesto 50-100 euro) e al trasferimento del risparmio investito. L adozione di tale misura contribuirebbe a sviluppare una vera concorrenza con conseguente crescente mobilità della clientela verso le banche più convenienti (misura questa contenuta anche in una direttiva comunitaria in preparazione); all Ania di verificare se le variazioni tariffarie applicate dalle compagnie sono rimaste nell ambito degli impegni sottoscritti nel protocollo del 5 maggio u.s.. Per una maggiore trasparenza, le variazioni tariffarie andrebbero applicate una sola volta l anno. In merito alle tariffe dei vari servizi Adiconsum e Cisl ritengono che non debbano superare il tasso di inflazione programmata e che le variazioni al rialzo debbano essere legati al miglioramento dei servizi. In particolare le tariffe autostradali dovrebbero essere legate al traffico veicolare: a seguito dell incremento della circolazione autostradale invece dei paventati aumenti, ci dovrebbero essere quindi delle riduzioni. Per quanto riguarda le tariffe elettriche lo sviluppo di mini impianti di cogenerazione sul territorio, per nuovi quartieri, condomini ecc., può rappresentare un elemento concorrenziale. Occorre normare l allaccio di questi impianti alla rete; la mancanza di tali norme sta impedendo lo sviluppo della microcogenerazione. Capitolo di grande attualità per l approssimarsi dell inizio del nuovo anno scolastico è poi quello dei costi dei libri di testo e del corredo scolastico. È necessario eliminare il divieto che impedisce sconti superiori al 15% sui libri di testo, Test noi consumatori 4
una misura introdotta come temporanea e poi divenuta definitiva e verificare se i tetti di spesa stabiliti dal Ministero sono rispettati. L aumento del ticket sanitario richiesto in alcune Regioni è un serio ostacolo al diritto alla salute per i meno abbienti; gli aumenti realizzati non tengono conto né del reddito né delle condizioni sociali delle famiglie e dei pensionati. Alcuni ticket sono superiori al costo di analoghi servizi svolti da privati. Da segnalare infine gli aumenti dei tariffari degli ordini professionali che contribuiranno a spingere ulteriormente in alto l inflazione (+15% consulenti del lavoro, +25% avvocati, +45% commercialisti). 4. Misure per migliorare le rilevazioni dei prezzi Si ripropone la rilevazione dei prezzi per paniere di consumo (alimentazione, scuola, vacanze, abitazione, ecc.) per tre fasce di reddito e la rilevazione informatica dei prezzi con collegamenti diretti ai registratori di cassa utilizzando il codice a barre (in Francia già esiste e per gli ultimi due anni ha evidenziato un aumento dei prezzi del 7,7% superiore all inflazione registrata dal istituto di statistica ufficiale). 5. Misure per rilanciare i consumi e recuperare risorse Un provvedimento per rilanciare i consumi è necessario; è bene tuttavia evitare le scorciatoie. Per Adiconsum e Cisl bisognerebbe favorire il rinnovo dei contratti scaduti e trovare forme di adeguamento per tutelare meglio le pensioni più basse. Ecco inoltre alcuni provvedimenti a sostegno del rilancio dei consumi e del recupero delle risorse risparmiate: Mutui agevolati: riduzione dell attuale tasso dei mutui agevolati dal 12,61% all attuale tasso previsto per i mutui ipotecari (6,795%). L applicazione di tale riduzione permetterebbe di risparmiare oltre 500 milioni di euro, che potrebbero essere impiegati in iniziative a favore dell acquisto della casa rendendo mutuabile il 100% del valore dell abitazione. IVA sul riscaldamento: riduzione al 10% come già oggi previsto per il gas uso cucina e per contratti a risparmio di energia. Anche questa riduzione permetterebbe un rilancio dei consumi in altri settori. 6. Consumatori e sindacato chiedono al Governo: l apertura di un Tavolo di confronto per impegnare tutti ad una politica non inflattiva su prezzi e tariffe, con adeguati controlli; la ridefinizione di un tasso di inflazione programmata credibile cui tutti i soggetti interessati siano vincolati; l adozione di misure concrete per migliorare la concorrenza e la qualità dei servizi nei vari settori. 7. 16 settembre 2003: giornata di lotta dei consumatori Adiconsum aderirà all iniziativa non solo per protestare, ma soprattutto per evidenziare al Paese e al Governo precise proposte per combattere la speculazione e per aumentare la concorrenza. Test noi consumatori 5
La Cisl, nel condividere le finalità della giornata di lotta, appoggia l iniziativa promossa dall Adiconsum e dalle altre associazioni dei consumatori. Alcuni dati Direttore: Paolo Landi Direttore responsabile: Francesco Casula Comitato di redazione: Angelo Motta, Fabio Picciolini Amministrazione: Adiconsum, via Lancisi 25, 00161 - Roma Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 Sped. in abb. post. comma 20/c art.2 L.662/96 Filiale di Roma ADESIONI E ABBONAMENTI Adesione individuale: 31,00 ( 15,00 per gli iscritti Cisl) Abbonamento al settimanale Adiconsum News + mensili Adifinanza, a cura del settore credito e risparmio, Consumi & diritti, a cura del Centro giuridico Adiconsum e Attorno al piatto, a cura del settore sicurezza degli alimenti e nutrizione: 25,00 ( 15,00 per gli iscritti Cisl) Abbonamento al bimestrale La guida del consumatore : 25,00 ( 12,00 per gli iscritti Cisl) Adesione + Abbonamento a La guida del consumatore : 43,00 ( 27,00 per gli iscritti Cisl) I versamenti possono essere effettuati su c.c.p. 64675002 intestato ad Adiconsum Test noi consumatori 6