A.S.V.I. Onlus Via G.B. Carta, 36 20128 Milano 06.1 PROGETTO ORFANOTROFIO KOTLINA Tel/Fax 02.2593971 e-mail asviitalia@hotmail.com Progettato Attivato Stato Responsabile Febbraio 2002 Aprile 2002 Concluso Giugno 2007 Umberto Forti Durata Finalità Finanziamento Rinnovato di anno in anno, previa verifica della sua validità ed efficacia. Attuare tutte quelle iniziative che, in quel contesto, possano servire ad alleviare le grandi sofferenze di bambini e ragazzi e della loro piccola comunità, con particolare attenzione ai progetti sanitari e scolastici. Progetto generale: Kotlina è uno sperduto villaggio di montagna al confine con la Macedonia, raggiungibile solo per mezzo di una stradina sterrata e ripida che si inerpica per sette interminabili chilometri, unico collegamento con la strada asfaltata che conduce alla cittadina di Hani Elezit, comune di Kacianik nella regione di Gjlane. Tra le case del villaggio arroccato sulla montagna emerge la scuola, punto di riferimento per tutta la popolazione, costituita da circa 300 bambini e 200 adulti. Nel 1999 questo luogo fu teatro di uno dei tanti episodi di barbara follia: i serbi giunti sin qui consumarono una strage, ammazzando più di cinquanta civili inermi. Dopo questi tragici eventi, trenta orfani di guerra vivono ora a Kotlina "adottati" dai loro parenti ma in realtà assistiti amorevolmente da tutta la comunità. Quello che chiamiamo orfanotrofio è in effetti la scuola del villaggio, ma è anche punto di incontro, centro di assistenza sanitaria, luogo per lo smistamento degli aiuti. Tutti i bambini vi trascorrono le loro giornate, prima studiando e poi giocando. Infatti, oltre alle strutture scolastiche vere e proprie, nel piccolo complesso ci sono un campetto di calcio, un misero campo giochi, il locale sanitario privo però di attrezzature e di personale medico e infine il cimitero delle giovanissime vittime di guerra. Ecco perché i piccoli orfani ma anche gli altri ragazzi di Kotlina trascorrono le loro giornate in quel luogo, recandosi alle misere case solo per dormire. Modalità: in questa situazione Asvi non può che offrire l'insieme dei suoi progetti: oltre a portare aiuti alimentari e materiali, si attuano tutte quelle iniziative che, in quel contesto, possano servire ad alleviare le grandi sofferenze di questi ragazzi e della loro piccola comunità, con particolare attenzione ai progetti sanitari e scolastici. Il sostegno a questo progetto avviene tramite il consorzio di più persone o famiglie, che si impegnano a versare minimo mensilmente 100,00 euro, pari a 1200,00 euro annui versabili in più soluzioni, ma al passo con le nostre erogazioni. Con i contributi raccolti si finanziano i costi dei trasporti e dei viaggi per portare gli aiuti reperiti principalmente da Asvi e da tutti i sostenitori dell Associazione. Indipendentemente dai contributi, Asvi consegna cibo, abiti, materiale didattico e fornisce supporto sanitario tramite la consegna di attrezzature e la collaborazione con medici volontari disponibili ad operare in loco. Quanto più ampia è l adesione al Progetto, tanto maggiore è l aiuto che possiamo offrire agli abitanti di Kotlina. Chi aderisce al progetto, riceve dopo ogni nostra missione, una scheda dettagliata dell adozione, in modo di poter seguire quanto realizzato a favore dell orfanotrofio di Kotlina. Verifica: il controllo e la verifica vengono esercitati attraverso le visite a Kotlina nel corso di ogni missione in Kosovo. Aggiornamenti: essendo questo un progetto molto complesso e articolato, non è possibile inserirli in questa scheda, l aggiornamento è quindi rimandato alle relazioni viaggi e ai blog fotografici delle nostre missioni visibili nel nostro sito www.asviitalia.it alla voce relazioni viaggio. Aggiornamento giugno 2007: Asvi, ritenendo di aver realizzato pienamente il Progetto, decide di chiuderlo definitivamente per poter dedicare le proprie esigue energie ad altre realtà kosovare ancora in forte difficoltà. Di seguito, si può prendere visione di un sintetico bilancio di sei anni di volontariato rivolto ai bambini di Kotlina e ai tutti suoi abitanti. Il progetto è finanziato principalmente con il contributo di Eukos S.p.a. e piccole donazioni di enti e privati.