OCCHIO AL CIBO, RAGAZZI Dedicato a tutti i ragazzi che vogliono imitare i curatori della mostra, realizzandone una in proprio "Occhio al cibo" è una mostra che parla di alimentazione attraverso delle immagini. La cosa non deve sembrarvi strana. Da tempo immemorabile, infatti, il cibo è rappresentato nelle immagini realizzate dall'uomo: dalle scene di caccia disegnate sui muri delle caverne dagli uomini preistorici, ai mosaici di epoca romana, alle nature morte di ogni epoca, in cui frutta e altri cibi sono fra i soggetti più comuni, alle moderne pubblicità dei prodotti alimentari, alle foto delle torte nei pranzi di nozze o nelle feste di compleanno. Anche voi, se volete, potete divertirvi a "studiare" l'alimentazione disegnando, fotografando o raccogliendo immagini di ogni genere, magari con la stessa passione con cui fate le raccolte di figurine. In questo caso potrebbe esservi utile il "Quaderno per fare" sull'alimentazione, realizzato a cura della COOP. Si tratta di una raccolta di schede che permettono di fare molte attività intorno al tema alimentazione: scrivere, giocare, fare indagini, inventare ricette, ecc. Una parte di questo quaderno è dedicata proprio alle immagini sull'alimentazione. Utilizzando le schede che vi troverete, potrete realizzare una originale pubblicazione sul cibo e la nutrizione, oppure raccogliere e organizzare il materiale per una mostra da allestire nella vostra scuola. Le schede sono state pensate per potervi disegnare, incollare fotografie, ritagli di giornale, etichette di prodotti alimentari o altre immagini, inserire didascalie a commento delle immagini, ecc. Gli esempi che seguono mostrano aléuni possibili usi delle schede; altri ne troverete certamente voi, seguendo i vostri interessi e gli stimoli che la mostra potrà darvi.
OCCHIO AL cmo, RAGAZZI di Vito Consoli Coordinamento editoriale: Progetto grafico: Stampa: Alberto Terzi Nodo Grafica Sipiel, Milano, 1990 Coop 1990 Questa guida al "Quaderno per fare" sull'alimentazione fa parte della "Scatola di strumenti" un progetto educativo per i giovani consumatori.
ÌFUMETTI, STORV BOARD & C. Le schede per raccogliere sequenze di immagini possono essere utilizzate per disegnare delle storie a fumetti sul cibo; oppure per documentare con delle fotografie o dei disegni le varie fasi della realizzazione di una ricetta, proprio come fanno spesso le riviste di cucina; oppure, ancora, per progettare story board per pubblicità sull'alimentazione, magari per convincere i vostri amici a mangiare meglio. Uno story board, in gergo pubblicitario, è una successione di bozzetti relativi ad un film pubblicitario da realizzare; in pratica una sequenza di immagini che illustra uno spot pubblicitario che deve essere realizzato e che guida il lavoro del regista (il progetto, insomma, o meglio, una sceneggiatura per immagini).
CASTAGNE SOTT'ACETO
IOATA---- E RICORDQTl; C~!; BISOGI'JA HA~GIAQ[ ADAGIO G Mr:lSTICc:1RG Q LUI0GO PfR-C[.J[' ':ì LA PRIHA DIGESTIOf\lf ~J AVVIEJJE rvélla 50CC d1 ~~~!! / ((((yj CORAGGIO, A C~II fii0isc~ PER..PI<IHO TUTTO QUELLO CWE I-iA I0EL PIATTO".. UI0 HR10DARI100 DI PREHIO --=:=::::...~~6~ ~ll fb~:j tj ~~~ " frat088 Spesso in fatto di cibo, gli adulti confondono le idee ai bambini eai ragazzi, dando loro indicazioni contraddittorie e soprattutto cattivi esempi.
MANIFESTI PER TUTTI I GUSTI Aproposito di immagini e consumi alimentari, non si possono dimenticare i manifesti. Oltre a cercare manifesti che riguardano in qualche modo l'alimentazione può essere interessante realizzarne di propri. La scheda che segue può essere utilizzata proprio a questo scopo: per progettare manifesti che promuovano comportamenti alimentari corretti, che presentino alcuni alimenti, le loro proprietà eil loro uso corretto, oche comunque affrontino problemi che giudichi importanti legati all'alimentazione. Ricorda che un buon manifesto deve sapere attirare lo sguardo del pubblico a cui si rivolge (il suo "target") e deve essere essenziale, deve cioè lanciare un messaggio preciso in modo chiaro, semplice e rapido. Il! I
ARGOMENTO Manifesto della mostra "Occhio al cibo" TARGET Tuoi coetanei Bambini Adulti in genere Possibili visitatori della mostra D D D D
A CACCIA DI IMMAGINI Nel "quaderno" ci sono anche molte altre schede, per raccogliere immagini di diverso tipo e formato. Ma come e dove trovare immagini di alimentazione? Le possibilità sono moltissime: vediamone alcune. - Nelle riviste e nei depliant pubblicitari si possono trovare immagini da ritagliare. - Le cartoline, cercando con attenzione, possono rivelarsi delle vere miniere di immagini, anche nel campo dell'alimentazione. - Anche i libri contengono spesso immagini sull'argomento: non è opportuno ritagliarle, ma è possibile fotografarle con una buona macchina fotografica. - I musei possono contenere opere d'arte a soggetto "alimentare", oppure reperti storici che hanno a che fare con l'alimentazione (utensili da cucina, strumenti per produrre cibi, ecc.). In entrambi i casi potete fotografarli o cercarne le immagini sui cataloghi. - Le foto ricordo di famiglia, magari facendone delle copie, possono fornire materiali insoliti o curiosi. - Le etichette ele confezioni di prodotti alimentari sono materiali attuali ed interessanti. Se poi avete bisogno di altre immagini che riguardano le abitudini alimentari di oggi, imbracciate la macchina fotografica eandate a caccia di immagini personalizzate: i mercati' i supermercati e le altre rivendite alimentari; i ristoranti, le cucine, prima, durante e dopo la preparazione dei cibi; le tavole imbandite; le feste e le ricorrenze; i piatti e i cibi tipici; i rifiuti della nostra alimentazione; i refettori scolastici; le campagne e gli altri posti dove si producono i cibi; i bar; i picnic. Echissà quanti altri posti o situazioni potranno venirvi in mente. In questo modo potrete imitare i famosi fotografi che hanno partecipato alla mostra con le loro immagini, nella sezione "Il cibo'nell'obbiettivo".
IOATA------ Scegliere una delle tre foto, da mettere all'interno di questo riquadro o sopra (coprendo la linea del riquadro) I bambini e i dolci: è un tema su cui chiunque, anche in famiglia, può trovare immagini interessanti.
IOATA------ Negli anni '50, molti prodotti tradizionali, fra cui l'olio di oliva, assumono una importanza industriale e naturalmente cresce anche l'importanza della pubblicità.
QUANDO LE IMMAGINI NON BASTANO Avolte le immagini non sono sufficienti eoccorre ricorrere alle parole. Può essere utile, per spiegare meglio qualcosa, affiancare alle immagini un testo scritto (un brano letterario, l'articolo di un giornale, ecc.), oppure delle informazioni di prima mano. Se lavorerete sull'alimentazione di qualche tempo fa, ad esempio, potrebbero risultare preziosi i racconti e le informazioni dei vostri nonni o di altre persone di una certa età (come si mangiava durante le feste di Natale o di Pasqua, come si festeggiavano i compleanni quando loro erano piccoli, quali erano i cibi "proibiti" che facevano gola ai bambini, come si mangiava durante la guerra, ecc.). Per questo, nel "quaderno" troverete anche delle schede per riportare testi scritti o le risposte a delle interviste. Una cosa interessante potrebbe essere l'illustrazione con vostri disegni di brani letterari, di modi di dire o di proverbi che riguardano l'alimentazione, come hanno fatto i bambini di una scuola elementare, con un brano tratto da "Alice nel paese delle meraviglie". Nell'esempio che segue potete vedere una parte del lavoro.
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La mostra "Occhio al cibo" racconta, attraverso delle immagini, circa un secolo di storia dell'alimentazione degli italiani. Naturalmente anche voi potete fare una cosa del genere, magari prendendo in esame un periodo più corto. Ma potete raccontare anche altre storie. Ecco alcuni esempi, ai quali potrete aggiungerne sicuramente degli altri. - La vostra storia alimentare, attraverso le vostre fotografie su questo argomento, apartire da quando eravate piccoli, le fotografie che mostrano la vostra crescita, i disegni delle cose che vi piacciono di più, le etichette delle confezioni di ciò che mangiate, le pubblicità che vi spingono a comprare certi alimenti, ecc. - La storia di un prodotto, dalla sua produzione al suo consumo, a tavola (sarebbe molto interessante se la scuola, con una serie di "gite" di studio, vi permettesse di osservare per intero una di queste storie). - La storia di una vostra giornata, raccontata attraverso le immagini di ciò che mangiate (una vostra foto di quando, appena svegliati, consumate la prima colazione, l'etichetta della merendina che portate a scuola, la foto del menù del giorno alla mensa scolastica, ecc.). - I mesi dell'anno attraverso i prodotti alimentari.
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