dalla fusione di due elementi, di energia che ha accompagnato, Acqua e luce come sistema e ai valori condivisi di sostenibilità



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Il logo del Centenario nasce dalla fusione di due elementi, che simboleggiano ACEA e la città di Roma. L unione genera una traccia continua, una rete di connessioni che disegna il cuore pulsante, la fonte di energia che ha accompagnato, nel suo flusso costante, la crescita e lo sviluppo della città da cento anni. Un energia in movimento, che scorre nel corpo vivo della capitale. Acqua e luce come sistema circolatorio e nervoso. Motore che sostiene modernità e progresso, che serve famiglie e imprese, che dona impulso e garantisce continuità. Un segno dai tratti leggeri e dinamici; traiettorie veloci, aderenti allo spirito contemporaneo e ai valori condivisi di sostenibilità ambientale e attenzione al servizio. Un intreccio fortemente simbolico che significa relazione speciale e identità, nel segno del benessere comune.

1909 / 2009 ACEA. 100 ANNI PER ROMA 1 0 0 Un evento che celebra il rapporto tra una grande impresa e la sua città. Per conservare la memoria della propria storia e tutelare un patrimonio enorme di competenze professionali e tecniche, che hanno accompagnato Roma nella sua evoluzione tra il novecento e il nuovo millennio. Sostenendone la trasformazione in metropoli moderna.

ACEA. 100 ANNI PER ROMA 10 1909-1919: la nascita e l avvio dell Aem. Il referendum. Il 20 settembre 1909 i romani dicono sì alla municipalizzazione del servizio elettrico voluta dal sindaco Ernesto Nathan. Nasce l Aem, l Azienda elettrica municipale di Roma. La prima centrale termoelettrica. Il 30 giugno 1912 viene inaugurata la centrale San Paolo, poi Montemartini, il primo impianto pubblico romano di produzione elettrica: da qui parte l impulso che accende le prime lampade elettriche installate in sostituzione dei fanali a gas nelle strade del quartiere Prati. L impegno elettrico per la prima guerra mondiale. Nel 1916 entra in funzione la centrale idroelettrica Alessandro Volta a Castel Madama. Con la centrale Montemartini fa fronte, in particolare, alle pressanti richieste dell industria bellica. 1909 / 1919 / 1929 / 1939 / 1949 / 1959 / 1969 / 1979 / 1989 / 1999 / 2009

20 1920-1929: la costruzione di nuove centrali. Le iniziative per la ripresa industriale della città. Terminato il conflitto, si avviano iniziative per la ripresa e lo sviluppo industriale della capitale. L energia elettrica dell Aem, della cui commissione amministratrice fa parte Guglielmo Marconi, diventa fattore fondamentale per la modernizzazione della città. La costruzione e il potenziamento delle centrali e l incremento dell illuminazione pubblica. Nel 1923 l Azienda, la cui sede centrale l anno prima si è trasferita da piazza Monte d Oro a via Milano, procede al potenziamento della centrale termoelettrica Montemartini. Nel 1926 l Aem assume la denominazione di Aeg, Azienda elettrica del Governatorato di Roma. I lampioni della città ammontano a quasi 18mila, circa 13mila in più del 1915, ed è potenziata la centrale di Castel Madama. Un anno dopo a Mandela entra in esercizio un altra centrale idroelettrica, la Galileo Ferraris.

30 1930-1939: la crescita della città e quella dell Azienda, che acquisisce il servizio idrico trasformandosi in Agea. Il potenziamento della centrale Montemartini. Per la crescente richiesta di elettricità dovuta al rilevante incremento demografico ed edilizio della città, nel 1931-1933 l Aeg potenzia la centrale Montemartini con l aggiunta di due motori di dimensioni ciclopiche, gemelli di quelli che consentiranno al transatlantico Rex di stabilire il nuovo record di velocità nell attraversamento dell Oceano Atlantico. La gestione degli acquedotti comunali. Il 2 settembre 1937, con effetto dal 1 gennaio dello stesso anno, il Governatorato di Roma affida la gestione degli acquedotti comunali, la costruzione e la gestione dell acquedotto del Peschiera all Aeg che cambia denominazione in Agea, Azienda governatoriale elettricità e acque.

40 1940-1949: la guerra, il cambiamento di denominazione in Acea e la faticosa ripresa. Il danneggiamento degli impianti. L 8 maggio 1940 viene inaugurata la centrale idroelettrica di Salisano costruita in una caverna lungo il percorso dell acquedotto del Peschiera. Nel corso della guerra gli impianti di produzione elettrica subiscono ingenti danni. Si salva soltanto la centrale Montemartini, unico impianto nel 1944 ancora in funzione. L inizio della ricostruzione e la modifica del nome. Dopo la liberazione della città, i tecnici aziendali fanno miracoli nell opera di riattivazione degli impianti danneggiati. Entro la fine del 1945, l ex Agea, ora Acea - Azienda comunale dell elettricità e delle acque - assicura una regolare erogazione elettrica, sebbene a una potenza nettamente minore di quella precedente al conflitto. Arriva l acqua del Peschiera. Nel 1949 entra in servizio l acquedotto del Peschiera, la cui fontana mostra viene eretta da Acea a piazzale degli Eroi.

50 1950-1959: i piani dell Azienda per la città. Il piano aziendale per la capitale. Il 30 marzo 1953 il Consiglio capitolino approva il piano Acea per l autosufficienza elettrica e per migliorare il sistema idrico cittadino con urgenti e necessarie opere - centrali e ricevitrici elettriche, centri idrici, completamento dell acquedotto del Peschiera, ricerca di nuove falde acquifere e costruzione di altri acquedotti - da realizzare entro il 1958. Attivata una nuova centrale. Nel 1954, utilizzando le acque del basso Nera, entra in esercizio la centrale di Orte intitolata a Guglielmo Marconi e nel 1958 quella di Sant Angelo in Abruzzo. Il rinnovo dell illuminazione pubblica. In previsione delle Olimpiadi romane del 1960, Acea modernizza gli impianti di illuminazione pubblica della città, estendendo il servizio anche in molte strade delle periferie in continua espansione.

60 1960-1969: svanisce il sogno dell autosufficienza elettrica, ma si rafforza la posizione nel settore idrico. La nuova sede e la nazionalizzazione del servizio elettrico. Nel 1962 l Azienda comunale dell elettricità e delle acque trasferisce la sua sede principale a piazzale Ostiense. Continua il potenziamento dell illuminazione pubblica. Nello stesso anno, a seguito della nazionalizzazione del servizio elettrico, Acea deve cedere all Enel tutti gli impianti costruiti in compartecipazione con le imprese elettriche private e quindi, dal 1969, punta a migliorare il servizio razionalizzando e rafforzando il sistema di distribuzione. L acquisizione dell Acqua Marcia e l unificazione della rete idrica romana. Nel settore idrico l Azienda si avvia a diventare leader nazionale: il 14 ottobre 1964, in seguito alla scadenza della concessione alla Società Acqua Pia Antica Marcia, il consiglio comunale di Roma le affida la gestione dell acquedotto Marcio. Il 7 novembre il Tribunale delle Acque conferma la deliberazione comunale e Acea diviene il gestore di tutto il servizio idrico-potabile della capitale.

70 1970-1979: il rafforzamento del sistema di distribuzione elettrica, il risanamento delle borgate e la nascita di un grande sistema acquedottistico. Il miglioramento del servizio all utenza e gli studi nella cogenerazione. Acea continua a ottimizzare il sistema di distribuzione: costruisce ricevitrici, centri di trasformazione e avvia il telecontrollo della rete elettrica. Partono anche gli studi per lo sfruttamento dell energia solare e per la progettazione di una centrale di cogenerazione. Si rafforza l impegno nel settore idrico e si bonificano le borgate. Nel 1971 entra in funzione il nuovo acquedotto del Peschiera in sinistra del Tevere e nel 1976 cominciano i lavori per potenziare l acquedotto Marcio con l apporto di nuove acque. Nel settembre 1976 l Amministrazione comunale approva il piano Acea di risanamento idrosanitario e di illuminazione stradale di 82 borgate romane. Nel 1979, con la captazione dalle sorgenti delle Capore, nasce il sistema acquedottistico Peschiera-Capore, uno dei più grandi d Europa.

80 1980-1989: l ingresso nella depurazione, l acquisizione di nuove attività e la modifica del nome. La gestione della depurazione. Nel 1984 viene completata la fognatura circumlacuale del lago di Bracciano ed entra in funzione il relativo impianto di depurazione. Nel 1985 Acea acquisisce la gestione della depurazione delle acque reflue della capitale. L avvio della centrale di cogenerazione di Tor di Valle e la municipalizzazione dell illuminazione pubblica. Nel 1984 entra in funzione la centrale di cogenerazione di Tor di Valle: che produce energia termica per il teleriscaldamento domestico del quartiere Torrino Sud. Acea nel 1988 riveste di nuove luci il Colosseo e avvia il piano di illuminazione delle zone intorno allo stadio Olimpico, in vista dei campionati mondiali di calcio del 1990. Nel 1989 assume la gestione dell illuminazione pubblica in regime di municipalizzazione. Da elettricità e acque ad energia e ambiente. Nel 1989 Acea cambia nome in Azienda comunale dell energia e dell ambiente.

90 1990-1999: prima Azienda speciale e poi Società per Azioni. Le trasformazioni societarie. Nel 1991 il Comune trasforma Acea in Azienda speciale e il 1 gennaio 1998 prende il via la SpA. La quotazione in Borsa. Dal 19 luglio 1999 Acea SpA è quotata in Borsa e attiva un intenso processo di societarizzazione. La nuova centrale di Tor di Valle e l illuminazione pubblica e artistica. Nel 1996 entra in esercizio la nuova centrale a ciclo combinato di Tor di Valle. Tra il 1996 e il 1999 vengono realizzate importanti illuminazioni artistiche, tra le quali: il Foro Romano, i Fori Imperiali, il Palatino, il Circo Massimo, palazzo Montecitorio e i palazzi del Campidoglio, Villa Adriana, la Domus Aurea e la Basilica di San Pietro. La tutela dell aria e la Legge Galli. Nel 1993 entra in esercizio il centro idrico Eur e si potenzia il sistema depurativo della città. Nel 1994 il Comune affida ad Acea il controllo dei gas di scarico degli autoveicoli. In attuazione della legge Galli, nel Lazio, Acea viene individuata come soggetto gestore del servizio idrico integrato dell Ato 2.

100 2000-2009: l inizio di un nuovo ciclo. Il 4 dicembre 2000 l Azienda cambia marchio e lancia una campagna istituzionale che coniuga la crescita economica con il rispetto dell uomo e dell ambiente. Nel 2001 Acea acquisisce la rete Enel di distribuzione elettrica romana. Nel 2002 acquisisce la gestione dell intera rete fognaria nel Comune di Roma. Il 1 gennaio 2003 parte il servizio idrico integrato nell Ato 2 Roma-Lazio Centrale e nello stesso anno si aggiudica la gestione del servizio in nuovi Ambiti territoriali ottimali. Acea consolida la sua leadership nazionale. Nel 2003 sono operative le Società nate dalla joint venture con Electrabel, siglata l anno prima; Acea acquisisce una partecipazione in Tirreno Power e definisce un piano di potenziamento della produzione. Nel 2004 prende il via Più energia per Roma, il piano di investimenti di 750 milioni di euro in 10 anni, per potenziare la rete di distribuzione. Nel 2005 parte il programma decennale di 100 milioni di euro per l ammodernamento della rete di illuminazione della capitale. Nel luglio 2006 la Società entra nella termovalorizzazione con l acquisizione di Tad Energia e Ambiente. Nel 2007 viene distribuita in migliaia di copie la Carta di identità dell acqua potabile di Roma, che garantisce la qualità della preziosa risorsa. Per sostenere le strategie di crescita del Gruppo, alla fine del 2007 viene presentato un importante programma di investimenti 2008-2012 pari a 2.054 milioni di euro. Sempre nel 2007 la produzione di energia - termoelettrica, idroelettrica ed eolica - è pari a 4.651 gigawattora. Al 31 dicembre Acea registra ricavi consolidati per 2,6 miliardi di euro e un utile netto di gruppo di 167,4 milioni di euro. Nel maggio 2008 viene installato a Roma il milionesimo contatore digitale. Nel 2008 partono le installazioni di pannelli fotovoltaici: nel biennio 2008-2009 si prevedono nuovi impianti per oltre 10 megawatt. Acea si conferma tra i primi operatori italiani nell acqua e nell energia.

La città come organismo vivente. Attraversato, alimentato, supportato dal fluire costante

dei princìpi vitali di acqua e luce.