Technical Support Bulletin Nr. 4 PID



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Technical Support Bulletin Nr. 4 PID Sommario! Introduzione! Regolazione PID!! Applicazioni! Modelli e funzioni! Parametri Introduzione Lo scopo è di spiegare il funzionamento della regolazione PID, individuare il campo di applicazione in base alla richiesta, oltre che ad indicare i possibili modelli della gamma Eliwell idonei a questo tipo di controllo. Regolazione PID È l alternativa alla regolazione on-off da utilizzare laddove si richieda una maggiore precisione, oltre che a ridotte oscillazioni rispetto al punto di regolazione (Setpoint), tipicamente in applicazioni caldo. E anche possibile, ma solo alcuni modelli,la regolazione PID anche in freddo. In questi regolatori convivono tanto due regolazioni PID, una caldo ed una freddo, con lo scopo di raggiungere lo stesso setpoint. Per comprendere i vantaggi della regolazione PID e necessario verificare il funzionamento della regolazione on-off:questa avviene attivando un uscita dedicata fino al raggiungimento del setpoint. Una volta raggiunta tale condizione l uscita viene disattivata, essere riattivata se la tematura scende ad un valore pari al set meno un differenziale: Uscita attiva se T<Set-differenziale Uscita non attiva se T>=Set Questo tipo di regolazione, molto semplice, può introdurre degli errori attorno al setpoint, in determinate applicazioni non accettabili. Il fenomeno è destinato a ridursi nel tempo, ma le sovratemature iniziali possono danneggiare irrimediabilmente il prodotto. Set Set-diF ON OFF Per evitare tale problema è tanto utilizzabile la regolazione P.I.D.:, ovvero: P Proporzionale: considera lo scostamento tra valore letto dal sensore ed il setpoint, inserendo un azione direttamente proporzionale alla stessa; I Integrale: integra nel tempo l errore rilevato, riducendo lo scostamento finale dal setpoint; D Derivativa: considera la velocità con cui varia la tematura nel processo; Technical Support Bulletin Nr. 4 PID ITA - 1/6

L interazione fra le tre azioni si traduce nel calcolo del iodo di attivazione del relay rispetto ad un riferimento, detto Tempo di ciclo-tc Tempo di ciclo=20s, ogni 20s avviene l attivazione, ma il Tempo di attivazione-ta in tale finestra è il frutto dell azione P+I+D. L azione inizia all interno di una banda, normalmente prefissabile dall utente, chiamata appunto banda proporzionale. La durata dell attivazione tende al minimo in prossimità del set, essere aumentata all allontanarsi dallo stesso. Set+Pb/2 Set Set+Pb/2 TA TA TA TA TA TA TA TA ON OFF TC TC TC TC TC TC Come si deduce dal diagramma funzionale l uscita del regolatore è molto più sollecitata rispetto alla regolazione on-off. Il controllo del carico tramite l uscita del regolatore può essere: A relay: un contatto controlla direttamente il carico o un teleruttore ausiliario. Visto l elevato numero di commutazioni richieste la durata di vita del relay o del contattore ausiliario può risultare ridotta (i relay vengono garantiti un determinato numero di commutazioni vista l azione meccanica che avviene su questi); SSR: in questo caso il regolatore fornisce un uscita in tensione continua usata attivare relay allo stato solido esterno, in grado di attivare il carico. Non essendovi azioni meccaniche questa soluzione, sia pur complessivamente più costosa, garantisce maggiore durata di vita. L inserimento dei parametri una regolazione PID ottimale può risultare alquanto complessa, viste le molteplici correlazioni con l ambiente da regolare. A tale proposito i regolatori con PID dispongono (normalmente ma non necessariamente) di una ulteriore opzione chiamata. Con tale algoritmo il controllore è in grado di calcolare automaticamente i parametri migliore regolazione del processo. Ciò non toglie che piccoli aggiustamenti manuali siano necessari ottimizzare ulteriormente la regolazione. Si possono individuare due diversi tipi di autotuning: Anello Chiuso:Il sistema oa nell intorno di un valore prefissato (Setpoint o valore impostabile), e verifica l andamento del processo rispetto a tale riferimento e calcolando i parametri. Appunto anello chiuso ché il riferimento di partenza è il risultato finale da ottenere-soluzione consigliata. Anello Ato:dopo aver lavorato stabilmente nell intorno di un valore prefissato (tipicamente diverso dal Setpoint) il controllore applica un gradino, ad esempio aumentando il tempo di attivazione dell uscita, calcolando l effetto che da questo Technical Support Bulletin Nr. 4 PID ITA - 2/6

deriva sull applicazione. In realtà vengono eseguiti due confronti a punti diversi, derivandone i parametri. Concludendo, l autotuning mette il calcolo dei tre coefficienti (P, I, D) delle regolazione. Applicazioni Macchine scaldare olio, usate poi temare stampi: il relay con funzione PID attiva una resistenza che mette il riscaldamento dell olio (evita surriscaldamenti o raffreddamenti eccessivi di questo media) Regolazione in celle climatiche: regolazione in caldo (o caldo + freddo), normalmente eseguita riscaldando-raffreddando aria; Macchine lavorazione materie plastiche, estrusione o altre lavorazioni simili, riscaldando l elemento meccanico dell apparecchiatura e mantenendolo costante; Piastre riscaldate, mobili o fisse, dosaggio e applicazione cere: anche su apparecchiature mobili; Scaldaprovette, anche multivano: riscaldamento tramite resistenza del vano porta porta provette (tipicamente in alluminio), il raggiungimento della tematura di esercizio; Forni a gas cottura alimenti: l uscita relay attiva l accenditore che mette alla fiamma di riscaldare l ambiente; Forni elettrici: come sopra ma con accensione di una resistenza; Forni usati verniciatura; Modelli e funzioni Eliwell può fornire soluzioni diverse relativamente ai regolatori PID, sia in termini di dimensioni-formato che in termini di opzioni. (il numero in parentesi definisce l uscita, 1= uscita 1 ) Nome Formato Regolazione Altro Note IC917 modelli diversi 32X74 PIDcaldo(1)+on-off(2) Fino a 3 set di parametri 2 uscite NTC-PTC, TCJ&K-Pt100 on-off(1)+on-off(2) PID salvabili in memoria; ; EWTQ915 EWTQ925 EWTQ985 EWTQ995 TCL,J,K,R,S,N,Pt100 mv, ma,v EWTN970 modelli TCJ, K,L,N,R,S,T,U e 0 50mV 48X48 PIDcaldo o freddo(1) +Allarme(2) On-off caldo o freddo(1) +Allarme(2) 48X48 PIDcaldo o freddo(1) +Allarme(2) On-off caldo o freddo(1) +Allarme(2) PIDcaldo(1)+PIDfreddo (2) 48X48 PIDcaldo o freddo(1) +Allarme(2) On-off caldo o freddo(1) +Allarme(2) PIDcaldo(1)+PIDfreddo (2) 48X48 PIDcaldo(1)+PIDfreddo(2)+allarme (3) PIDcaldo(1)+allarme(2)+allarme(3) PIDfreddo(1)+allarme(2)+allarme(3) 48X96 PID caldo o freddo(1)+allarme(2) PID caldo o freddo(1) +Allarme(2)+Allarme(3) PIDcaldo(1)+PIDfreddo(2)+Allarme(3)+Allarme(4) EWTN980 48X96 PIDcaldo(1)+PIDfreddo(2)+allarme (3) PIDcaldo(1)+allarme(2)+allarme(3) PIDfreddo(1)+allarme(2)+allarme(3) EWPC 907 modelli diversi PTC, TCJ&K, Pt100 32X74 PIDcaldo(1)+on-off(2) on-off(1)+on-off(2) ; continuativo; ; continuativo; continuativo continuativo continuativo Technical Support Bulletin Nr. 4 PID ITA - 3/6 2 uscite Singolo Display + bar graph 2 uscite Singolo Display 2 uscite; Doppio Display, valore processo + setpoint; 3 uscite; Doppio Display, valore processo + setpoint; Ingresso HB; 4 uscite max; Modelli con uscite analogiche di regolazione; 3 uscite; Doppio Display, valore processo + setpoint Ingresso HB; 2 uscite

EWTR910 (codice speciale) modelli diversi PTC, TCJ&K, Pt100 EWTR940 (codice speciale) modelli diversi PTC, TCJ&K, Pt100 72X72 PID caldo 1 uscita 72X72 PID caldo (1)+on-off(2) 2 uscita Parametri Nella seguente tabella vengono riportati le impostazioni suggerite i parametri PID, ciascun regolatore. I valori devono essere intesi come indicativi l avviamento, ma possono risultare non ottimali e tanto modificabili. Si veda il campo Note i suggerimenti relativi alla modifica. Nome Formato Parametri suggeriti Note IC917 modelli diversi NTC-PTC, TCJ&K-Pt100 32X74 Utilizzare autotuning Conversione da EWPC o da EWTR: vedere tabella EWTQ915 48X48 Utilizzare autotuning EWTQ925 48X48 Utilizzare autotuning EWTQ985 48X48 Utilizzare autotuning EWTQ995 48X48 Utilizzare autotuning TCL,J,K,R,S,N,Pt100 mv, ma,v EWTQ970 modelli 48X96 Utilizzare autotuning TCJ, K,L,N,R,S,T,U e 0 50mV EWTQ980 48X96 Utilizzare autotuning EWPC907 72X72 Pb=8 10 it=100s EWTR910 (codice dt=20 30s speciale) modelli diversi Sr=1 3s PTC, TCJ&K, Pt100 rst=0 Ar=3 4 (metà Pb) EWTR940 Ct=10 15s Vedi tabella successiva Ripetere, registrando i valori sui 3 set disponibili e confrontare-mediare i valori ottenuti Effettuare modifiche secondo istruzioni riportate nel foglio tecnico SOLO conversione da EWPC o EWTR a IC917 Con la procedura indicata è possibile attivare il controllore IC partendo dai noti parametri EWPC-EWTR. Nel caso il risultato non sia soddisfacente utilizzare la funzione di autotuning. Tale procedura è applicabile strumenti serie IC prodotti Luglio 2005. Technical Support Bulletin Nr. 4 PID ITA - 4/6

EWPC-EWTR IC Note Pb HP Vedi sotto ti Ti Equivalente dt Td Equivalente Sr / / rst / / Ar / / Ct PEr Equivalente HP=(200 X Range) / Pb Range= range conversione IC / 100 NTC -50 110 C # 160 # Range=1,6 PTC -55 140 C # 195 # Range=1,95 Pt100-200 800 C # 1000 # Range=10,0 TCJ -40 760 # 800 # Range=8,0 TCK -40 1350 # 1390 # Range=13,90 Ulteriori aggiustamenti possono essere manualmente eseguiti tramite i parametri tt e n. Le due variabili NON sono calcolate dalla funzione di. tt= la componente integrativa cresce in presenza di errore elevato ( esempio start-up con tematura lontana dal set-point). Tale crescita può comportare una sovraoscillazione che potrebbe essere non accettabile l applicazione. In modo da evitare questo fenomeno è attiva la funzione di back-calculation, tale funzione ha lo scopo di contenere la componente integrativa quando il valore di attuazione è suiore al parametro SHi (ovvero è saturo ). La funzione di back-calculation è tanto più efficace tanto minore è il valore del parametro tt. Il parametro tt non viene stimato dalla funzione di auto tuning e deve essere individuato simentalmente dall utilizzatore. Inoltre è necessario prestare attenzione al valore di SHi che stabilisce il valore massimo di attuazione oltre il quale la back-calculation interviene sulla componente integrativa. 100=disabilitato 1=massimo effetto n= La componente derivativa può potenzialmente essere soggetta ad oscillazioni ad alta frequenza. Allo scopo di prevenire queste oscillazioni, si deve dimensionare il parametro n che dimensiona un filtro passa-basso. Questo filtro è tanto più efficace tanto minore è il valore di questo parametro. 5=disabilitato 1=massimo effetto Technical Support Bulletin Nr. 4 PID ITA - 5/6

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