SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA



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1) Titolo del progetto: 2) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): 3) Obiettivi del progetto:

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SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Comune di Lodi 2) Codice di accreditamento: NZ01162 3) Classe di iscrizione all albo: 4 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: CARI NONNI 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): SETTORE: assistenza AREA DI INTERVENTO: 01 anziani 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il progetto si realizza nel territorio del Comune di Lodi (superficie di 41.426.146 mq) ed è rivolto agli ultra 65enni. Lodi ha una popolazione di 42.570 abitanti: gli over 65 sono 9.373 ( 22,18%), di cui 5.803 femmine e 3570 maschi. Gli ultra 65enni che vivono soli sono 5.198, mentre i nuclei familiari con 2 componenti entrambi over 65 sono 2.035; solo 105 ultra 65enni vivono in nuclei familiari con persone più giovani. Il servizio sociale comunale segue attivamente circa 300 nuclei familiari di anziani (150 con interventi di assistenza domiciliare, 150 con interventi presso il centro diurno anziani); altri 300 nuclei familiari di over 65 si rivolgono al servizio sociale solo per richiedere contributi economici. A favore degli anziani operano anche, con interventi estemporanei e senza criteri predefiniti di accesso alla fruizione, numerose associazioni parrocchiali. Gli esercizi commerciali di alimentari nel contesto urbano cittadino sono in continua diminuzione ( chiusura definitiva di 22 esercizi negli ultimi 5 anni). Le farmacie sono 11 di cui 6 ( tutte private) concentrate nella zona centro e le restanti 5 (4 comunali e 1 privata) decentrate in periferia. Non tutti i quartieri sono coperti dal servizio farmaceutico.

Nel territorio di Lodi è presente una Azienda Ospedaliera con nosocomi distribuiti in tutta la Provincia. Per fruire di alcune attività ambulatoriali gli anziani devono pertanto rivolgersi anche a presidi dislocati a 15 / 20 chilometri dalla città di Lodi con servizi di trasporto pubblico inadeguati. 7) Obiettivi del progetto: Il progetto si propone di creare una care continua nei confronti delle persone anziane così da prevenire l insorgenza di improvvisi stati di bisogno e/o di farvi immediatamente fronte al loro manifestarsi. Il numero elevato di nuclei familiari monocomponente o con due soli componenti entrambi anziani, configura uno stato di potenziale fragilità, ad acuire la quale concorrono la distribuzione su un territorio vasto (l intera provincia) dei servizi sanitari primari ed il progressivo venir meno di attività commerciali di quartiere, con conseguente notevole difficoltà nel fronteggiare i bisogni primari. Scopo del progetto è quello di promuovere interventi e azioni di supporto e di sostegno per garantire agli ultra 65enni una condizione di vita dignitosa nel proprio contesto familiare e sociale e di valorizzare il ruolo nei confronti della cittadinanza. Attraverso l attivazione di un numero verde telefonico il progetto vuole assicurare una risposta efficace e pronta ai bisogni, anche improvvisi ed imprevisti, che gli anziani possono manifestare, così da migliorare la qualità di vita, rispettando le esigenze di domiciliarità e autonomia. Il numero verde telefonico, oltre a permettere risposte concrete a bisogni specifici ( spesa, trasporto per accesso ai servizio sanitari e/o di pubblica utilità, interventi per piccoli lavori idraulici ed elettrici), diventa uno strumento di contatto e di dialogo per promuovere la partecipazione alle iniziative di socializzazione rivolte agli anziani ( feste, incontri, attività varie) realizzate sia dall Ente locale che da associazioni / organizzazioni territoriali. L obiettivo è quello di radicare nell anziano la convinzione di far parte di un tessuto sociale attento e sensibile ai suoi bisogni ed in grado di fornirvi risposte adeguate, un tessuto sociale che non emargina gli anziani ed anzi ne riconosce e ne esalta dignità e valori. La partecipazione dei volontari alla realizzazione di tali obiettivi sicuramente concorre a sviluppare solidarietà e senso civico, incentiva le capacità relazionali e l attitudine alla lettura del bisogno e permette di conoscere una realtà esistenziale quotidiana di cui invece i media si occupano solo in occasione di eventi particolari. L avvio di iniziative che abbiano come attori protagonisti gli anziani consente di valorizzarne la figura e di proporli come forza viva del tessuto sociale. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

Il progetto punta al miglioramento qualitativo e quantitativo delle prestazioni assistenziali a favore degli ultra65enni mediante l attivazione di un nuovo servizio (numero verde telefonico) ed il potenziamento di quelli già esistenti. Il numero verde permette l immediata rilevazione di uno stato di bisogno e diventa punto di partenza per la realizzazione di interventi che consentono di risolvere il problema emerso. I volontari, coordinati dal responsabile di progetto e con la collaborazione del personale dell Ente locale (funzionario sociale, assistenti sociali, educatori), svolgeranno le seguenti attività: - rilevazione delle chiamate telefoniche e segnalazione del bisogno all assistente sociale di riferimento; - accompagnamento degli anziani verso le destinazioni (servizi sanitari, servizi di pubblica utilità, centri diurni, ecc.) prefissati dal servizio sociale; - collaborazione all espletamento di servizi minimi di supporto alla quotidianità (spesa, confezionamento pasti da consegnare a domicilio, consegna/ritiro capi lavanderia, ecc.); - supporto organizzativo e interventi di animazione per eventi di socializzazione ludico-ricreativi; - partecipazione ad incontri, guidati dal responsabile di progetto e da operatori professionali, di verifica e coordinamento degli interventi; - attivazione di iniziative, rivolte alla cittadinanza, che abbiano come protagonisti gli anziani e che ne valorizzino il ruolo coperto nelle società. - segnalazioni di eventuali carenze e disorganizzazioni nell espletamento dei servizi; - registrazione su supporto informatico di tutte le chiamate pervenute e delle risposte date; - relazione trimestrale sullo stato di avanzamento del progetto. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 6 10) Numero posti con vitto e alloggio: // 11) Numero posti senza vitto e alloggio: // 12) Numero posti con solo vitto: 6 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 28 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Disponibilità a missioni e trasferimenti con pernottamento. Flessibilità oraria, disponibilità serale e festiva.

CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: N. Ente presso il quale si realizza il progetto ed a cui indirizzare le domande Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Telefono sede Fax sede Personale di riferimento (cognome e nome) Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Comune di Lodi Lodi P.zza Broletto,1 1 6 0371 409323-333 0371/409453 Magnaghi Cesare Bonazzoli Claudia 23.05.1973

17) Specificare se il progetto prevede o meno l impiego di tutor: NO 18) Strumenti e modalità di pubblicizzazione del progetto: Pubblicazione sul sito internet comunale nella pagina appositamente predisposta per il servizio civile. Comunicazioni radio e televisioni locali. Articoli su quotidiani. Pubblicazione sul periodico comunale. Affissione manifesti. Distribuzione volantini. Incontri pubblici presso Scuole e luoghi di aggregazione giovanile. Partecipazione al tavolo di lavoro promosso da Spazio Regione Lombardia. 19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: I criteri di selezione dei volontari saranno quelli definiti ed approvati con determinazione del Direttore Generale del 30 maggio 2002 20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: Il responsabile del progetto avvalendosi della collaborazione degli operatori referenti dei servizi verificherà con cadenza mensile nel primo semestre e con cadenza bimestrale nel secondo semestre i risultati parziali del progetto sia per l aspetto quantitativo ( numero di chiamate, numero di interventi effettuati, numero di nuovi contatti ecc) sia per l aspetto qualitativo ( inserimento in progetti personalizzati di anziani in precedenza non seguiti dal servizio, organizzazione di incontri e attività varie di socializzazione ecc...). Eventuali incontri di verifica aggiuntivi si terranno a fronte di situazioni e/o problemi particolari che si dovessero verificare. 22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Patente di tipo B 24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: L Ente destina in modo specifico alla realizzazione del progetto. 15.000 per attivazione e pagamento canone numero verde telefonico, acquisto autovettura per

attivazione e pagamento canone numero verde telefonico, acquisto autovettura per trasporto anziani, acquisto personal computer e stampante. 25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all interno del progetto: 26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Propri mezzi di trasporto, compresi i veicoli attrezzati al trasporto di persone con difficoltà motorie, facendosi carico di ogni onere relativo all assicurazione, carburante e manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi. Un ufficio in cui i volontari possano utilizzare la strumentazione necessaria (telefono, fax, computer, fotocopiatrice, materiale di cancelleria) e conservare la documentazione raccolta. Supporto di figure professionali dipendenti dell Ente per affiancamento nei percorsi iniziali per la conoscenza del territorio e dei servizi offerti. Le risorse tecniche e strumentali già disponibili o acquisite all atto di attivazione del progetto sono adeguate per il conseguimento degli obiettivi. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISITE 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Crediti formativi riconosciuti dall Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Servizio Stage e Placement con accordo di durata biennale (rinnovabile) sottoscritto in data 26 aprile 2004. Allegato 1 in copia. 28) Eventuali tirocini riconosciuti: Tirocinio riconosciuto dall Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Servizio Stage e Placement con accordo di durata biennale (rinnovabile) sottoscritto in data 26 aprile 2004: Allegato 2 in copia. Tirocinio riconosciuto dall Università Cattolica del Sacro Cuore Sede di Piacenza con accordo in data 09.10.2003 di durata annuale (tacitamente rinnovabile). Allegato 3 in copia. 29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Durante l espletamento del servizio il volontario potrà migliorare la conoscenza del valore delle persone, riflettere sulla centralità della figura umana e sullo sviluppo del concetto di dignità di ogni cittadino, promuovere la socializzazione, collaborare con figure professionali diversificate, acquisire capacità di documentare l esperienza e di relazionare sulla stessa, conoscere i servizi territoriali rivolti agli anziani, apprendere l importanza del concetto di rete dei servizi e approfondire la conoscenza delle norme legislative generali e settoriali di riferimento. Al volontario sarà rilasciato un attestato con indicazione delle ore di servizio effettuate. Per volontari studenti dell Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di Piacenza il riconoscimento delle competenze acquisite avverrà anche da parte dell Ateneo di riferimento. Formazione generale dei volontari 30) Sede di realizzazione: Comune di Lodi - Assessorato alle Politiche Sociali via Volturno,4 26900 Lodi 31) Modalità di attuazione: In proprio presso l Ente: Responsabile Settore Affari Sociali; Responsabile Amministrativo; Pedagogista; Assistenti Sociali; Operatori Locali addetti alle aree dei servizi specifici; è previsto il coinvolgimento di figure professionali anche afferenti a Enti diversi (ASL,Ospedale,Privato Sociale, Provincia) per aspetti specifici della formazione. 32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: NO 33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Durata: 30 ore suddivise in tre moduli. Contenuti: 1 Modulo: presentazione e conoscenza reciproca; illustrazione del programma formativo; il servizio civile nazionale (normativa di riferimento); motivazioni al servizio civile; Ente Locale principali norme sulla pubblica amministrazione. Legge 328/2000 e Piani di Zona. Principi di educazione civica. 2 Modulo: Il volontario e i suoi rapporti con gli altri nell ambito del servizio; percezione sociale e personale del ruolo; l obiezione di coscienza fra individuale e sociale; il gruppo (costituzione sviluppo e nodi critici); il gruppo e gli altri interlocutori; la gestione dei conflitti. 3 Modulo: Piano Socio-Sanitario della Regione Lombardia. L Ente Locale e i

servizi richiesti; finalità e obiettivi del servizio sociale; le attività comunali nel campo dell assistenza; competenze e abilità relative ai servizi richiesti; inserimento dei volontari nelle sedi operative attraverso un tirocinio durante il quale gli interessati vengono seguiti direttamente dal responsabile del progetto; definizione condivisa dei momenti di verifica tecnica ritenuti fondamentali per la formazione sul campo. Test e simulazioni. I moduli verranno svolti in aula avvalendosi di nozioni teoriche ma anche di esercitazioni pratiche con a disposizione strumenti tecnici (video proiettore, lavagna luminosa, video registratore, personal computer.) La parte di tirocinio si svolgerà presso i servizi individuati. 34) Contenuti della formazione: Obiezione di coscienza al servizio della Patria (cenni storici, principi, normative di riferimento). Servizio Civile Nazionale (normativa di riferimento, carta etica del servizio civile). Doveri e ambiti di intervento dell Ente Locale. Norme del testo unico in materia di Privacy. Legge di riforma dei servizi sociali, i Piani di Zona e Piano Socio-Sanitario della regione Lombardia. La sussidiarietà (verticale e orizzontale) nell attivazione del welfare. Regole comportamentali e modalità operative di attuazione del progetto. Il volontario e i suoi rapporti con gli altri nell ambito del servizio. Elementi di informatica, guida all uso della strumentazione e norme per la raccolta dati, utilizzo delle risorse di internet. 35) Durata: 30 ore suddivise in 3 moduli Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36) Sede di realizzazione: Comune di Lodi Assessorato alle Politiche Sociali via Volturno,4 26900 Lodi 37) Modalità di attuazione: La formazione specifica sarà effettuata sia in proprio con formatori dell Ente sia con la collaborazione di professionisti esperti di altri Enti (Provincia, ASL, Ufficio del Piano di Zona, Lausvol Centro Provinciale Servizi Volontariato) per approfondimento di specifiche problematiche. 38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

dott. ssa Pinuccia Ruggieri dott. Cesare Magnaghi Assistente Sociale Claudia Bonazzoli Dott.ssa Milena Depaoli Dott.ssa Sabrina Massazza 39) Competenze specifiche del/i formatore/i: dott. ssa Pinuccia Ruggieri: Laurea in Pedagogia; Master per formatori; consulente educativo nella gestione dei conflitti; Tutor didattico; Supervisore di tirocinio universitario; Docente Enaip dott. Cesare Magnaghi : Laurea in Scienze Politiche; Esperto amministrativo e in Comunicazione; Referente normativa sulla Privacy; Referente comunale servizio obiettori di coscienza e servizio civile volontario; Formatore obiettori di coscienza e volontari servizio civile (progetto Lodi e la Fragilità anno 2003/2004) Assistente Sociale Claudia Bonazzoli: Master in servizio sociale; Coordinatrice in ambito zonale servizio assistenza domiciliare anziani. Dott.ssa Milena Depaoli: Laurea in Giurisprudenza; Esperta in servizi finanziari dell Ente Locale; Responsabile progetti Fondo Sociale Europeo; referente tecnico Ufficio del Piano di Zona. Dott.ssa Sabrina Massazza: Laurea in Pedagogia; referente zonale legge 328/2000; Responsabile di progetti zonali leggi di settore; Responsabile coordinamento servizio sociale comunale. Allegato 4 Allegato 5 Allegato 6 Allegato 7 Allegato 8 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Un modulo di 15 ore con incontri formativi sulle tematiche specifiche del progetto nella realtà locale. Ulteriori incontri a tema sulla base dei riscontri del monitoraggio in corso di attuazione del progetto. 41) Contenuti della formazione: I servizi agli anziani dell Ente Locale e la legge 328/2000. Conoscenza della realtà territoriale, bisogni emergenti, il concetto di rete, rapporti con il volontariato locale. Le risposte alla fragilità sociale. Importanza degli interventi preventivi. La socializzazione e la qualità di vita. 42) Durata: 15 ore in un modulo. Ulteriori ore da quantificare sulla base dei riscontri del monitoraggio.

Altri elementi della formazione 43) Risorse finanziarie investite destinate in modo specifico alla formazione sia generale, che specifica:. 500,00 per interventi formativi da parte di professionisti referenti su tematiche specifiche. 44) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Rilevazione del grado di competenze acquisite al termine del percorso di formazione generale con test a risposta sintetica e colloqui individuali. Incontri mensili per il primo semestre e bimestrali per il secondo semestre (eventualmente integrati da ulteriori incontri per emergenti esigenze particolari) per la verifica del grado di formazione raggiunto, delle competenze acquisite, della corretta traduzione delle competenze nell attività del progetto, di eventuali elementi di criticità. Data, 27.09.2004 Il Progettista dott.ssa Sabrina Massazza Il Responsabile legale dell Ente Il Sindaco Aurelio Ferrari