I N NBESTA UNA STAGIONE DI NOVITÀ EDITORIALE PERIODICO DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S. ISTITUTO NEUROLOGICO CARLO BESTA



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PERIODICO DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE DELLA FONDAZIONE I.R.C.C.S. ISTITUTO NEUROLOGICO CARLO BESTA ANNO VI NUMERO 1 GENNAIO - FEBBRAIO 2008 A.P. 70% - MILANO I N NBESTA EDITORIALE UNA STAGIONE DI NOVITÀ È un momento di grandi cambiamenti per la Fondazione I.R.C.C.S. Carlo Besta. Cambia l INNBESTA. Ciò che colpisce subito è la nuova vesta grafica, ma c è molto, molto di più. Il nuovo logo che affonda le proprie radici della storia, traendo spunto dalle iniziali del fondatore Carlo Besta è solo la punta dell iceberg della nuova immagine coordinata dell Istituto. Il logo rappresenta infatti l occasione per uniformare finalmente l immagine istituzionale, ma anche per rivedere e implementare il sito internet. Com è spiegato nel box all interno, il nuovo logo è il frutto dell impegno del gruppo di lavoro appositamente costituito ed è il prodotto di attente riflessioni sull identità della Fondazione. Per quanto riguarda l house organ, che è stato profondamente coinvolto in questo processo, L innovazione proposta dal Direttore Generale e dal Direttore Amministrativo ha commentato Roberto Pinardi, responsabile del giornale si estende ai contenuti, con il rafforzamento del corpo redazionale, più capillare e appositamente selezionato, e con un invito a tutte le persone interessate a partecipare alla redazione. L INNBESTA ha concluso avrà anche una Un dettaglio della copertina dell Annual Report 2006 maggiore tiratura per raggiungere nuove fasce di lettori. Su un altro versante, il 2008 si è aperto con un importante cambiamento. Se da un lato c è stata la riconferma del Direttore Generale Giuseppe De Leo e del Direttore Amministrativo Roberto Pinardi, dall altro lato la direzione sanitaria ha visto un avvicendamento: il dottor Triulzi ha passato il testimone al dottor Giuseppe Brazzoli. Ringrazio il dottor Triulzi ha detto il Direttore Generale De Leo per l impegno e la dedizione che ha profuso nella sua attività al Besta e al contempo auguro al nuovo direttore di lavorare al meglio per far crescere il nostro Istituto. Ringraziamenti e auguri ai quali si associano il Presidente e il Consiglio d Amministrazione della Fondazione. Sul punto, nelle pagine che seguono è riportata un intervista al nuovo Direttore Sanitario. Altra novità in cantiere è la campagna per il cinque per mille. Considerato l aumento dei donatori e degli introiti in seguito alle sporadiche campagne dell anno passato, si è deciso di perseguire in maniera approfondita, coraggiosa e sistematica questo obiettivo, La scelta di puntare sul cinque per mille ha puntualizzato il presidente della Fondazione Alessandro Moneta è mossa dalla ferma volontà di implementare al massimo le risorse aggiuntive provenienti da questo canale, nella speranza che la generosità dei cittadini possa essere sfruttata in tutte le sue potenzialità. Noi ci impegneremo al massimo per far comprendere l importanza di scegliere il Besta. Tra le tante novità, non bisogna dimenticare che proprio in questi giorni viene distribuito ai soggetti istituzionali e ai referenti della Fodazione Carlo Besta il report per l anno 2006 che, oltre ad essere l ultimo documento ad utilizzare il vecchio logo, dà conto dei risultati raggiunti nel 2006, stimolandoci a fare sempre meglio affinché il Besta si riconfermi quel polo d eccellenza che tutti ricercatori, medici e pazienti riconoscono e stimano.

PRIMO PIANO LA NUOVA IMMAGINE DELLA FONDAZIONE INIZIA DAL LOGO Dopo un attenta fase di studio e di sviluppo da parte del gruppo di lavoro appositamente costituito, il Consiglio di amministrazione della Fondazione ha adottato il nuovo logo istituzionale, entrato ufficialmente in uso dal 1 marzo 2008. Il logo rappresenta il più importante veicolo di diffusione della nuova immagine della Fondazione e proprio a partire da questo elemento sono stati sviluppati differenti strumenti di comunicazione tra cui la nuova veste grafica della rivista INNBESTA e la revisione del sito istituzionale, in fase di studio. Il nuovo logo risponde all esigenza di innovare, migliorandola, l immagine dell Istituto, pur nel rispetto della sua storia e della sua identità. È per questa ragione che, a fronte di una grafica necessariamente al passo con i tempi, si è scelto, tra le numerose proposte presentate e disponibili da visionare presso gli uffici della Presidenza, quella che riproduce le iniziali del fondatore Carlo Besta. Per facilitare e promuovere un corretto utilizzo del logo è stato messo a punto un manuale che contiene alcune linee guida di facile lettura. Si tratta di un importante strumento che fornisce, in maniera semplice e diretta, le principali indicazioni operative per le diverse applicazioni, onde evitare usi imprecisi ed errati. Per rendere accessibile a tutti il nuovo logo sono stati resi disponibili alcuni strumenti operativi d immagine coordinata, tra i quali la carta intestata colori e in B/N in formato word, i fogli fax sempre formato word o le presentazioni per conferenze in formato power point. Sono state messe a punto anche alcune istruzioni operative che riguardano l utilizzo di questi strumenti di dettaglio, oltre alle modalità di utilizzo del logo per le iniziative di comunicazione esterna che vedono la presenza della Fondazione. Nel caso di iniziative/strumenti di comunicazione (locandine convegni, brochure o pubblicazioni varie) che vedono la partecipazione della Fondazione Besta incluse quelle realizzate da soggetti esterni (altre istituzioni, enti, università, associazioni,..) il logo potrà essere scaricato in versione jpg e in versione file vettoriale per i processi di stampa. Va ricordato che l utilizzo scorretto del logo comporta una lesione dell immagine istituzionale e soprattutto nella fase iniziale dovrà essere richiesto apposito nulla osta all Ufficio relazioni con il pubblico che, di concerto con l'ufficio di Presidenza, esprimerà un parere vincolante per la stampa e per la successiva pubblicazione. La collaborazione di tutti, soprattutto in questa fase di transizione, rappresenta la chiave fondamentale per il successo dell iniziativa, nell ottica di garantire al Besta l immagine moderna che merita. L Ufficio di Presidenza (arch. Silvia Volpato) e l Ufficio relazioni con il pubblico (dr.ssa Patrizia Meroni) sono a disposizione di tutti per qualsiasi chiarimento. Fungeranno da accompagnamento del processo di cambiamento e monitoreranno l utilizzo del nuovo logo, proprio per verificarne la conformità agli indirizzi forniti. Nota: I documenti sono stati caricati all interno di procedure web al seguente link: http://192.168.100.68/inncb_file/documentazione /Consiglio%20di%20Amministrazione/Logo/. Dopo la comunicazione del nuovo logo ai dipendenti dell Istituto, ci è pervenuta una lettera che volentieri pubblichiamo seguita dalla risposta del Presidente Moneta. 2 I N N BESTA

Egregio Signor Presidente, Abbiamo ricevuto qualche giorno fa il suo gentile messaggio riguardo l introduzione del nuovo logo dell istituto, e desideriamo esprimerle alcune nostre considerazioni riguardo questo importante mezzo di promozione dell immagine del Besta. Per non farle perdere tempo, andremo subito ai punti. 1) Leggiamo che il nuovo logo risponde all esigenza di innovare, migliorandola, l immagine dell Istituto, pur nel rispetto della sua storia e della sua identità. Notiamo però che il nuovo logo ha perso ogni riferimento all oggetto della attività fondamentale (cosiddetta mission ) dell Istituto, la ricerca e cura nell ambito delle malattie neurologiche, che era ricordata, secondo noi efficacemente, da un neurone stilizzato nel precedente logo. 2) Inoltre, lei aggiunge che alla ricerca della semplicità si è voluto riprodurre le iniziali del fondatore Carlo Besta. Abbiamo mostrato il nuovo logo a un campione, seppur limitato di diverse persone, chiedendo che cosa evocasse loro, e quasi nessuno ha individuato le lettere CB, le risposte spaziavano da una parentesi e un tre al contrario, a un romantico il gabbiano Jonathan Livingstone in virata fino a un padiglione auricolare malformato ed altre parti del corpo decisamente lontane dal cervello, tuttavia con una larga maggioranza di non saprei proprio. 3) Siamo pienamente d accordo sul fatto che usi imprecisi ed errati, ma anche parziali e incompleti, del logo potrebbero pregiudicare irrimediabilmente gli scopi di questo lavoro. Molto importante quindi che le persone che lavorano in Istituto e per l Istituto siano convinte del logo che li rappresenterà in giro per il mondo. Perché quindi non avviare un indagine di gradimento del nuovo logo tra il personale dell Istituto? Se poi risulterà che siamo i pochi a cui il nuovo logo proprio non piace, lo useremo egualmente con attaccamento e fedeltà. 4) Apprendiamo che il nuovo logo entrerà in vigore e in funzione il 1marzo 2008, quindi tra dieci giorni, un tempo verosimilmente insufficiente per smaltire la modulistica aziendale connotata con il vecchio logo, dando origine inevitabilmente a inutilizzazione di buste, carta intestata, cartelle e altri stampati. Perché non posticipare questo avvicendamento di loghi? Ogni sforzo per evitare dispendi inutili di materiale e risorse contribuirebbero a garantire al Besta un immagine non solamente moderna, ma forse chissà addirittura avveniristica. La ringraziamo per l attenzione e le porgiamo i nostri cordiali slauti. Lettera sottoscritta da 104 dipendenti Milano, 4 marzo 2008 Ho ricevuto una lettera che merita certamente uno spazio sull house organ. In realtà, l idea di stimolare un confronto d idee sul nuovo logo istituzionale era già nelle mie intenzioni, tant è che, insieme al Direttore Generale e al direttore della rivista, abbiamo pensato alla creazione di un apposita rubrica. L esperienza mi ha insegnato che ogni novità, per sua natura, incontra incomprensioni e resistenze per i motivi più svariati: ne ero ben consapevole quando ho deciso, insieme ai miei collaboratori, di dar vita a questo iter di innovazione dell immagine della Fondazione, che come ho spiegato in più occasioni va ben oltre il logo. È per queste ragioni che ringrazio i numerosi sottoscrittori della lettera in parola, perché mi offrono l occasione e l attenzione, entrambe preziosissime, per svolgere alcune argomentazioni, che altrimenti avrebbero rischiato di passare sotto silenzio. In primis parliamo del vecchio logo, quel neurone che certamente solo pochi utenti riuscivano a decifrare. Gli esperti in materia sanno bene che il destinatario è il fulcro di ogni comunicazione. Insomma, è un po quello che avviene per il paziente, che deve sempre essere il punto di riferimento per il medico. Ora, è chiaro che il logo lo vedono tutti: è per questa, se vogliamo banale, ragione che occorre disporre di un immagine che resti impressa nella memoria con facilità, rendendo così il Besta facilmente individuabile. In questo senso, il nuovo logo è perfettamente conforme, ben più del precedente, alla mission dell Istituto. Ma veniamo alla scelta di inserire nel logo le iniziali del fondatore Carlo Besta. Si tratta di una precisa indicazione emersa nei numerosi incontri con le Direzioni Generale e Scientifica, che deriva dalla constatazione che l Istituto è riconoscibile all esterno, prima di tutto, proprio come Besta. Quella C e quella B sono certo stilizzate secondo le logiche della grafica, ma non mi sembra che sia poi così difficile individuarle. In ogni caso si tratta di un simbolo e, al pari di tutti i simboli, presenta il rischio che chi guarda possa vederci molte, moltissime cose, a seconda di ciò che la sua fervida immaginazione gli suggerisce. Non occorre scomodare la Simbologia medievale o il ben più recente paradigma culturale del Simbolismo per comprendere come ogni osservatore abbia potuto partorire interpretazioni e pensieri assai differenti: dal gabbiano al fondoschiena! Al di là della battuta di spirito, la verità è che questo logo che abbiamo adottato è il frutto, oltre che di un approfondito studio, di un lungo e attento processo di condivisione interna, che ha visto il coinvolgimento delle Direzioni Generali e Scientifica, del Collegio di direzione allargato, in occasione di un incontro al quale hanno preso parte tutta la dirigenza medica, i coordinatori degli infermieri, dei tecnici e delle rappresentanze sindacali; incontro al quale hanno partecipato, senza peraltro proferire parola, molti dei sottoscrittori della lattera in questione. L iter si è poi concluso con l approvazione del Consiglio d amministrazione. Insomma, è stata ben più di un indagine di gradimento: è stato un percorso dialogico e come a me piace democratico, che ha offerto a tutti coloro che hanno manifestato interesse, nei tempi opportuni, la possibilità di fornire un apporto critico e costruttivo; apporto che in molti casi c è stato e di questo ringrazio chi ha collaborato fino all adozione del nuovo logo, oggi vigente. È dunque evidente che sarebbe davvero uno spreco imperdonabile di risorse economiche e umane metterlo ora in discussione e voler tornare sui nostri passi per posticipare fino a quando, poi? il suo utilizzo. Sono d accordo nel pretendere che non si sprechi un solo foglio di carta, né una sola busta. Penso che questa attenzione da parte di chi è tenuto a occuparsi di problemi ben più complessi, sia in fin dei conti lodevole. Infatti, ho espressamente chiesto che il materiale cartaceo recante il vecchio logo sia utilizzato fino al suo completo esaurimento per fini interni. L augurio e l invito che però mi sento di rivolgere a tutti, ma in particolare ai firmatari di questa lettera, è che il nuovo logo possa salutare una stagione di collaborazione e di crescita sotto ogni profilo, per assicurare alla Fondazione Carlo Besta di essere, questa volta sì, avveniristica nelle attività di ricerca e di cura, grazie al Vostro impegno e alla Vostra ben nota dedizione. Nell augurarvi buon lavoro, porgo i miei più cordiali saluti. Il Presidente Alessandro Moneta I N N BESTA 3

MANAGEMENT INTERVISTA AL NUOVO DIRETTORE SANITARIO Cinquantun anni, sposato, una figlia, ma la vera regina della casa è Penelope, una gatta norvegese delle foreste. Così si presenta nel corso di un informale colloquio il dottor Giuseppe Brazzoli, il nuovo Direttore Sanitario del nostro Istituto, in carica dal primo febbraio 2008. Un curriculum professionale di spessore, a partire dalla laurea in medicina e chirurgia all università degli studi di Milano nel 1981, specializzazioni in medicina dello sport (1984) e in igiene e medicina preventiva (1990), fino ad arrivare nel 1999 a ricoprire la carica di Direttore medico presso l ospedale di Busto Arsizio, alla quale nel 2003 si è aggiunta quella di vicario del direttore sanitario aziendale. Fino al 1 di febbraio 2008, quando è stato chiamato al Besta. Dottor Brazzoli, come ben sa, il Besta si presenta come un istituto con due anime: quella della ricerca e quella clinica; per lei è un esperienza nuova? Come pensa di affrontarla? È in effetti un esperienza completamente nuova, che mi ha affascinato sin dal momento in cui ho saputo della mia nomina a questo prestigioso incarico. Una realtà completamente diversa dalle mie precedenti esperienze, dove il settore della ricerca è tangibile in tutte le sue forme ed è proprio questa la sfida che mi affascina di più. Tra i miei compiti ci sarà certamente quello di far sì che le due anime convivano, consolidando il loro rapporto, perché non cessino di sviluppare le loro potenzialità e sinergie, come fino ad ora hanno saputo fare. FLASH Nel breve periodo, i prossimi due o tre mesi, quali sono le priorità da affrontare? Premetto che fin dal giorno in cui ho accettato questo incarico, mi sono imposto di conoscere, conoscere a fondo questa importante e, per me, nuova realtà: sono fermamente convinto che non si può pianificare alcunché e tanto meno modificare nulla in modo acritico se non si ha una profonda conoscenza del contesto. Per rispondere alla sua domanda penso che siano tre i punti da mettere al primo posto: la qualità, il controllo delle infezioni ospedaliere e la gestione del quotidiano. I rapporti interpersonali sono alla base per lo sviluppo dei programmi aziendali. Come pensa di gestire le risorse umane? Il metodo non può essere che quello del lavoro di gruppo, nel rispetto delle competenze tecniche e professionali. Solo così si potranno costruire cose importanti al passo con i tempi. La responsabilizzazione di ciascuno è alla base del lavoro di gruppo. Questo vale per tutti, a partire dalla mia struttura, che è a servizio dell Istituto e di tutto il suo personale. Credo, d altro canto, che nulla possa essere imposto senza motivazioni, ma nello stesso tempo sono fermamente convinto che non si possa mai abdicare al proprio ruolo istituzionale. Dottor Brazzoli, quali sono stati i momenti più significativi della sua carriera? Dopo nove anni passati a dirigere un importante settore di un azienda ospedaliera come quella di Busto Arsizio è innegabile che posso ricordare tanti momenti ed esperienze, che sono stati sì Giuseppe Brazzoli Direttore Sanitario faticosi, ma che mi hanno dato gratificanti esperienze. Ricordo, in particolare, l intensa attività svolta nel settore dei piani d emergenza. Concludendo, ci può rivelare due sogni che tiene chiusi nel suo cassetto, uno nella vita professionale ed uno nella vita privata? Per quanto concerne la vita professionale, più che di sogni preferisco parlare di desideri: quello di continuare ad essere utile è sicuramente il primo. In altri termini vorrei dire che avere sempre la sensazione di portare nel mio lavoro un contributo tecnico e umano è uno degli aspetti della mia professione che considero maggiormente gratificanti. Nella mia vita privata, non posso che pensare alla mia famiglia. In questo momento mi auguro che mia figlia possa laurearsi in ingegneria biomedica, un obiettivo che, con grande costanza e sacrificio, si è proposta di raggiungere. XVI GIORNATA MONDIALE DEL MALATO Lunedì 11 febbraio, è stata celebrata la XVI Giornata Mondiale del Malato che quest anno ha avuto come tema La famiglia nella realtà della malattia. In questa occasione, Padre Donato Cauzzo Religioso Camilliano di Roma - ha tenuto presso la Fondazione Besta un toccante incontro di riflessione sugli aspetti umani, psicologici e pastorali vissuti dalle famiglie nel momento della malattia che ha visto una sentita partecipazione dei pazienti, dei loro familiari e dei professionisti dell Istituto. Questo appuntamento potrebbe servire da stimolo per affrontare l aspetto relazionale della malattia anche in altri contesti istituzionali, come ad esempio dei corsi di formazione dedicati. 4 I N N BESTA

BESTA NEWS COMITATO PARI OPPORTUNITÀ: UNA REALTÀ DELLA FONDAZIONE AL SERVIZIO DELLA PERSONA È stato per me un grande onore essere stata nominata dal Direttore Generale, Giuseppe De Leo, Presidente del Comitato per le Pari Opportunità del nostro Istituto. Avevo già fatto parte del CPO durante la presidenza di Stefania Bartoccetti, ex vice-commissario dell Istituto; ricordo l impegno di tutti i componenti per la preparazione del questionario distribuito ai dipendenti che doveva essere la prima iniziativa per conoscere le esigenze dei lavoratori del Besta. Iniziativa che ha ottenuto un grande riscontro con ben 346 questionari restituiti. Dall elaborazione dei questionari è emersa chiaramente la difficoltà di molti lavoratori alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, soprattutto per chi deve accudire figli piccoli, persone con disabilità, anziani. Potete quindi immaginare la nostra frustrazione per non aver potuto dare delle risposte immediate a tutti i colleghi che, compilando il questionario, ci avevano lanciato un messaggio d aiuto. Con la trasformazione dell Istituto Besta in Fondazione IRCCS di diritto pubblico, Stefania Bartoccetti ha dovuto lasciare l incarico di vice-commissario e con esso anche la presidenza del CPO. Ora vogliamo fortemente riprendere quel lavoro lasciato a metà strada. L obiettivo che ci proponiamo è quello di contribuire a diffondere una cultura dell'equità e far crescere la consapevolezza che Parità e Pari Opportunità rappresentano un importante diritto ed un fattore strategico di sviluppo dell Ente. I componenti del CPO Tre sono le principali funzioni che il CPO vuole avere: 1. di riflessione: per mettere a fuoco problemi concreti inerenti le pari opportunità e individuare azioni in favore del personale allo scopo di migliorare la qualità della vita e valorizzarne le capacità, coinvolgendolo nel conseguimento degli obiettivi dell'azienda e viceversa, coinvolgendo l Amministrazione sulla valorizzazione di tutte le persone. 2.consultiva: per una costante collaborazione circa il flusso di informazioni tra Azienda e CPO su dati statistici e per la formulazione, attuazione e definizione di proposte e iniziative in tema di pari opportunità. 3.propositiva: di azioni positive di cui alla l. 125/91, come misure tese a rimuovere gli ostacoli, le situazioni, gli atteggiamenti culturali e organizzativi che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità. Naturalmente per far questo abbiamo bisogno dell aiuto e collaborazione di tutte le persone che, a vario titolo, operano per il Besta. Per favorire tale collaborazione stiamo organizzando in Istituto un seminario accreditato ECM sul tema Innovazione organizzativa, qualità della vita e del lavoro: il ruolo del CPO nell ambito del quale, alla presenza di esperti in materia di Pari Opportunità, saranno presentati i risultati del questionario. Vi segnalo inoltre che è attiva una casella mail cpo@istituto-besta.it, mentre sul nostro sito istituzionale sarà prossimamente disponibile una pagina web dedicata con tutte le informazioni utili. Permettetemi infine di ringraziare Marco Triulzi, ex Direttore Sanitario, che ha sempre creduto fortemente nel ruolo di questo Comitato partecipando attivamente ai nostri incontri. Per informazioni: Barbara Garavaglia - Presidente CPO U.O. Neurogenetica Molecolare garavaglia@istituto-besta.it BREVI DAL CDA Nelle sedute del 7 e del 15 febbraio 2008 il Consiglio di amministrazione ha approvato, tra l altro: presa d atto delle dimissioni del consigliere Michele Brait; la convenzione quadro per l attivazione di una collaborazione clinico scientifica con IFOM e IEO la prosecuzione dell accordo di Associazione in partecipazione del progetto Cyberknife tra la Fondazione Besta, il Centro diagnostico italiano, e l Azienda ospedaliera San Carlo; la convenzione con l Ospedale Niguarda Cà Granda e la Fondazione Politecnico per la realizzazione del portale clinicoepidemiologico-scientifico della Fondazione: un importante progetto che attiverà un infrastruttura informatica in grado di supportare ogni processo aziendale e di procedere alla standardizzazione e integrazione dei documenti di lavoro presenti nelle diverse strutture sanitarie dell Istituto e la contestuale eliminazione di tutta la gestione cartacea. Il portale integrerà e sostituirà diversi applicativi, ognuno dei quali, unitamente al cartaceo, concorreva alla creazione della cartella clinica; il risultato sarà un informazione digitalizzata che contribuirà all implementazione di un unico Fascicolo sanitario elettronico (FSE) per ogni paziente, evitando duplicazioni dei dati, arricchendo il supporto alle attività sanitarie e riorganizzando alcuni processi aziendali; il logo della Fondazione e le linee guida di utilizzo. I N N BESTA 5

BESTA NEWS GOOD CLINICAL PRACTICE TRAINING Good Clinical Practice (GCP) è uno standard internazionale etico e scientifico per lo sviluppo, la conduzione, il monitoraggio, l auditing, la registrazione, l analisi ed il reporting nei trial clinici. E proprio le linee guida della GCP saranno oggetto di studio ed approfondimento nell ambito della seconda edizione del convegno che si svolgerà il 9 e 10 Maggio 2008 a Lucignano (AR), con il patrocinio dell Associazione Italiana Sclerosi Multipla e sotto la direzione scientifica di Alessandra Solari, coordinatrice di trial clinici indipendenti presso l U.O. Neuroepidemiologia della Fondazione. Interverranno esperti in bioetica, metodologia, aspetti normativi, farmacovigilanza e conduzione di trial clinici provenienti sia dal settore pubblico che da quello privato. Alle lezioni frontali seguiranno stage pratici e discussione interdisciplinare, facilitati dalla residenzialità del corso. La finalità ultima è quella di migliorare sia la conoscenza che l attuazione della GCP da parte del personale sanitario coinvolto ai vari livelli nelle sperimentazioni cliniche, e di promuovere una ricerca indipendente dotata di un elevato standard qualitativo. Per informazioni: Manuela Bloise Ufficio Formazione tel. 02-23942547 formazione@istituto-besta.it LA GESTIONE DIGITALE DI IMMAGINI E REFERTI RADIOLOGICI Il sistema RIS/PACS (Radiology Information System/Picture Archiving and Communication System), entrato in funzione il 4 febbraio scorso, è destinato a cambiare sostanzialmente il flusso e la gestione dei dati clinici in radiologia e in tutti i reparti che necessitano di immagini e referti radiologici. Cosa significa RIS/PACS? Si tratta di un sistema robusto, che permette, nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza fisica e informatica e secondo la normativa vigente in materia, la gestione totalmente digitale del paziente in radiologia, dall accettazione all esecuzione dell esame, alla refertazione. In conseguenza di ciò la consultazione veloce ed efficiente di immagini radiologiche e relativi referti è ora possibile presso tutte le unità operative, gli ambulatori ed il blocco operatorio, attraverso l intranet aziendale. I maggiori punti di forza del nuovo sistema RIS/PACS sono l integrazione con il CUP (centro unico di prenotazione) per quanto concerne la prenotazione di esami radiologici per esterni, con la BDA (banca dati anagrafici aziendale centralizzata), con il CRS-SISS per quanto riguarda l invio dei referti al repository regionale, oltre alla disponibilità di un modulo per la prenotazione di esami radiologici da reparto, che presto verrà attivato presso tutte le U.O. con pazienti in regime di ricovero. Tuttavia l aspetto più innovativo è intrinseco al concetto di immagine digitale ; legato alla disponibilità di strumenti che ne consentono l elaborazione e l analisi quantitativa, utilissimi nello studio e nella caratterizzazione delle malattie, sia nell attività clinica che nell ambito della ricerca. Dopo le necessarie modifiche organizzative dei flussi di lavoro, soprattutto in radiologia, che caratterizzano la fase successiva all introduzione del sistema, i risultati attesi consistono nella più efficiente comunicazione interdisciplinare all interno dell Istituto e nella semplificazione dei percorsi dei paziente. Il miglioramento nella gestione dei dati deve risultare in una più efficace distribuzione dei tempi da destinare sia all attività assistenziale che alla ricerca clinica. Infine, è necessario ricordare che l introduzione di un sistema RIS/PACS è motivata anche da valutazioni economiche. Infatti i costi di manutenzione del sistema a regime, stimati molto inferiori rispetto a quelli sostenuti per l attuale fornitura di pellicole radiografiche, daranno luogo nel medio-lungo periodo a risparmi per l Istituto, anche in questo caso direttamente legati all efficacia nella gestione dei dati clinici. SOSTA POETICA... UNA PAUSA PER LO SPIRITO Rubrica a cura di Roberto Pinardi Direttore Amministrativo Da «Le Fleurs du Mal» IV Corrispondenze (estratto) Charles Baudelaire (1821/1867) La Natura è un tempio dove colonne vive lasciano a volte uscire confuse parole; l uomo vi passa attraverso foreste di simboli che l osservano con sguardi familiari. Come echi lunghi che da lontano si fondono in una tenebrosa e profonda unità vasta quanto la notte e quanto la luce, i profumi, i colori e i suoni si rispondono. Edizioni RCS 6 I N N BESTA

APROFONDIMENTI SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA B.R.A.I.N. Onlus è un associazione nata con l obiettivo di contribuire al miglioramento della qualità di vita dei pazienti neurochirurgici. Tale scopo viene perseguito fornendo aiuti concreti all attività clinica del Dipartimento di Neurochirurgia della Fondazione Besta attraverso differenti progetti tra cui il Servizio di Assistenza Psicologica. Affrontare una malattia e/o un intervento chirurgico può essere un momento carico di drammaticità nella vita del paziente e della sua famiglia. Medici, psicologi e personale sanitario ne sono consapevoli e lavorano in équipe per fornire al paziente una rete di supporto a cui appoggiarsi. Se il chirurgo è lo specialista a cui si affida un corpo sofferente, è lo psicologo la figura professionale che si occupa di tutti quei pensieri, preoccupazioni, paure che emergono prima o dopo l intervento chirurgico.tali pensieri hanno infatti bisogno di uno spazio e un tempo adeguato per essere espressi, capiti ed elaborati. Attraverso il supporto psicologico ci si concede la possibilità di esprimere ciò che si prova trovando ascolto, condivisione e accoglienza.affrontare con relativa serenità l intervento e il periodo post operatorio influenza positivamente il recupero e il successivo ritorno alla propria quotidianità. L adesione al progetto è vivamente consigliata, ma libera, e avviene su richiesta del paziente o dei familiari che ne sentano il bisogno. Decidere di farsi sostenere è un passo importante per una migliore cura di sé in generale. Per informazioni: www.brainonlus.it IN LIBRERIA LA SFIDA DI UNA DONNA CORAGGIOSA CONTRO UNA MALATTIA RARA Da dicembre 2007 è sugli scaffali delle librerie, La porta incantata, di Cecilia Bertacche: si tratta di un opera letteraria che si colloca a metà strada tra la prosa e la poesia, un messaggio di dolore e di sofferenza, che porta con sé la più profonda e bella dimensione della speranza. La porta incantata di Cecilia Bertacche è un viaggio catartico tra orrori e sentimenti, tra la morte e la vita, tra la consapevolezza della debolezza della condizione dell uomo, in particolare dell uomo malato, e medici troppo spesso superficiali e insensibili. Alla fine Cecilia Bertacche affetta da una rara malattia che ne mette continuamente a rischio la vita arriva al Besta dove il dott. Davide Pareyson e la sua equipe, non senza difficoltà, riescono a definire una diagnosi e individuare una terapia per la paziente che riprende una vita, come dice lo stesso Pareyson nell introduzione del libro, «accettabile e degna di questo nome». La porta incantata è una lettura che consigliamo a tutti, ma che certamente rappresenta un occasione di approfondimento umano e professionale per tutti coloro che operano in ambito sanitario, in quanto fa comprendere molto bene cosa significhi essere dall altra parte. Cecilia Bertacche La porta Incantata Edizioni Il Filo I N N BESTA 7

CORSI FORMAZIONE PROMOSSA DALL ISTITUTO MARZO-APRILE-MAGGIO 2008 Per info: formazione@istituto-besta.it Simposio nell ambito del Congresso SNO Neuroscienziati italiani in Italia e all estero Venerdì 23 Maggio 2008 h. 16.30 c/o Teatro Dal Verme di Milano Presiede: Angelo Sghirlanzoni - Conclude: Ferdinando Cornelio Partecipano: Isabelle Germano (New York) - Maurizio Fornari (Milano) - Donatella Tampieri (Montreal) - Giuseppe Scotti (Milano) - Massimo Pandolfo (Bruxelles) Corsi formativi 19 Marzo - 21 Maggio 2008 Journal Club di Neurologia dello Sviluppo Responsabile Scientifico: Daria Riva 18 Aprile - 21 Maggio 2008 L analisi del liquor nelle malattie neurologiche Responsabile Scientifico: Emilio Ciusani Aggiornamenti di Neuroscienze Incontri settimanali di aggiornamento, di discussione e analisi critica dei dati della letteratura scientifica Biblioteca Centrale Fondazione IRCCS Istituto Neurologico C. Besta 12.00/13.00 Responsabile organizzativo: Marco de Curtis 31 marzo 2008 La cefalea nella sindrome da ipotensione liquorale spontanea Relatore: Eliana Mea 7 aprile 2008 La neurotrasmissione GABA durante lo sviluppo Relatore: Silvana Franceschetti 14 aprile 2008 Le cefalee farmacoresistenti: definizione e problematiche di selezione per studi clinici Relatore: Massimo Leone 21 aprile 2008 Influenza degli estrogeni nell autoimmunità: Miastenia Grave Relatore: Federica Ubiali EMICRANIA: CORSO DI AGGIORNAMENTO Un corso, riservato a medici specialisti in neurologia,psichiatria e algologia, sull emicrania si è tenuto lo scorso 8 febbraio presso il nostro Istituto. La giornata di studio, organizzata dal professor Gennaro Bussone, ha permesso di fornire un aggiornamento sull inquadramento diagnostico di questa patologia e sulle strategie terapeutiche più attuali. L importanza di questi incontri nasce dal fatto che l emicrania è diventata una delle prime cause di consultazioni presso le strutture neurologiche e l OMS l ha inclusa tra le prime 20 cause di disabilità nel mondo. Recentemente la Regione Lombardia ha riconosciuto l importanza delle cefalee primarie, con la possibilità, per i pazienti affetti dalle forme più gravi, frequenti e resistenti alle terapie, di ottenere l invalidità civile. 28 aprile 2008 Tumori glioneuronali ed epilessia parziale farmacoresistente: outcome e fattori prognostici Relatore: Suela Dylgjeri 5 maggio 2008 MicroRNAs: un complesso circuito regolatorio Relatore: Sara Franzi 12 maggio 2008 Mutazioni di OPA1 causano difetti del mtdna Relatore:Valeria Tiranti 19 maggio 2008 Sperimentazione animale nella ricerca preclinica Relatore: Roberto Spreafico Direttore Responsabile: Roberto Pinardi Coordinamento Editoriale: Patrizia Meroni Comitato di Redazione: Enrica Alessi, Pinuccia Beretta, Manuela Bloise, Emilio Ciusani, Graziella Filippini,Anna Floris, Luca Galimberti, Barbara Garavaglia, Rossella Messe, Nardo Nardocci, Osvaldo Giovanazzi, Donatella Panigada, Rosetta Pedotti, Manuela Rosiglioni, Angelo Sghirlanzoni, Laura Valentini, Silvia Volpato Con il contributo di: Francesco Ghielmetti Redazione: via Celoria, 11 20133 Milano c/o Ufficio Comunicazione-URP tel. 02.23942292 e-mail comunicazione@istituto-besta.it Foto: Archivio Fondazione Besta Daniele Perobelli Vignette: Athos Careghi Progetto grafico: Joblines Srl Stampa:Tipografia Galli Varese Reg.Tribunale Milano: n. 10 del 13 gennaio 2003 Pubblicato online su www.istituto-besta.it