Evento scuole Parlo come mangio Coldiretti, in collaborazione con l Ufficio Educazione della Fondazione Pime Onlus e Federconsumatori invita le scuole lombarde a una giornata di festa e di formazione sui temi del consumo responsabile, della salvaguardia della qualità alimentare e della conoscenza e valorizzazione dei prodotti contadini. Per l occasione verrà allestita la prima nazionale della mostra interattiva Parlo come mangio che prevede l allestimento di cinque stanze tematiche con videoistallazioni e pannelli educativi sul tema, nonché la partecipazione dei ragazzi e delle insegnanti al mercato contadino allestito per l occasione. E previsto anche un momento formativo con educatori e testimoni dal mondo della produzione agricola. E possibile partecipare all evento in due fasce orarie: 9.00-12.00 e 11.30 14.30. Programma: 9.00-9.30 accoglienza scolaresche primo turno 9.30-11.30 visita alla mostra Parlo come mangio, al mercato contadino e incontro formativo del primo turno 11.30-12.00 conclusione primo turno e accoglienza secondo turno 12.00 pranzo al sacco 12.30-14.30 visita alla mostra, al mercato contadino e incontro formativo del secondo turno Età: dalla primaria alla secondaria con programmi differenziati L evento è gratuito, fino ad esaurimento posti disponibili (400) Prenotazioni: 02 43.82.25.34 mail: educazione@pimemilano.com L appuntamento è per martedì 13 aprile 2010 presso la sede Coldiretti di via Ripamonti 37 a Milano. La sede è facilmente raggiungibile a piedi dalla stazione Lodi della linea MM3 (gialla).
Mostra interattiva Parlo come mangio idea progettuale e preventivo a cura di Ufficio Educazione Mondialità della Fondazione Pime Onlus in collaborazione con Federconsumatori e Coldiretti PERCHÈ? La mostra interattiva Parlo come mangio nasce dalla collaborazione fattiva di Fondazione Pime Onlus, Federconsumatori e Coldiretti sulle tematiche del consumo sostenibile, della salvaguardia della qualità alimentare, della convivenza tra esigenze della campagna e della città, della trasparenza dei prezzi, della tracciabilità dei prodotti e dell educazione di nuove generazioni di consumatori attenti al contesto globale in cui si giocano le scelte individuali e collettive. COSA? La mostra vuole essere prima di tutto un laboratorio del pensiero e dell azione, una serie di installazioni interattive capaci di dialogare con i ragazzi suscitando curiosità e interesse pur non rinunciando a passare contenuti e approfondimenti. PER CHI? La mostra è rivolta principalmente a ragazzi in età scolare ed è visitabile da un gruppo di 25-30 ragazzi per volta accompagnati da un insegnante. Il gruppo è seguito da un educatore-guida che condurrà i ragazzi nel percorso proposto dalle varie installazioni. Non c è un età predefinita per partecipare alla mostra dal momento che i suoi contenuti possono essere facilmente adattati dall educatore sia a ragazzi di scuola primaria che secondaria.
COME? L esperienza della mostra si configura come un viaggio attraverso cinque stanze che fisicamente e simbolicamente rappresentano il percorso educativo richiesto al gruppo partecipante accompagnato dall educatore-guida. Di seguito precisiamo il dettaglio delle cinque stanze. 1) Stanza della sacralità della terra Obiettivo: recuperare il legame simbolico, celebrato da tutte le tradizioni culturali e religiose dell umanità, tra l Uomo (inteso come essere umano) e la Terra in vista di un comportamento personale virtuoso in termini di rispetto e di custodia dell ambiente anche per le generazioni future. Azioni: la stanza presenta l istallazione di una tenda cui i ragazzi dovranno accedere, dopo essersi tolti le scarpe in segno di rispetto, per poter poi realizzare un gesto simbolico collettivo. Infatti prima di entrare nella tenda sarà necessario camminare su un terreno arido, quasi desertico, che attende di essere nuovamente riportato alla vita (tecnicamente stamperemo su pvc una immagine di terreno desertico e la useremo come pavimentazione ). Giunti all interno della tenda i ragazzi potranno accomodarsi su un tappeto d erba con al centro un piccolo albero, simbolo della Natura. All interno della tenda ascolteranno brevi spezzoni recitati, incisi per l occasione da attori professionisti, tratti dai testi sacri di diverse tradizioni culturali e religiose che celebrano il valore e l importanza del legame tra Uomo e Terra, Uomo e Natura. I brani sono accompagnati da una musica rilassante d atmosfera che favorisce la concentrazione e l ascolto. Dopo questo momento contemplativo ad ogni ragazzo sarà distribuita una striscia di carta colorata sulla quale ognuno dovrà scrivere un impegno o una risonanza di ciò che si è ascoltato e appenderlo all albero come segno di impegno personale a far sì che le informazioni apprese durante il percorso della mostra possano portare a comportamenti e atteggiamenti virtuosi a servizio della comunità tutta.
Solo così potremo lasciarci alle spalle quella terra arida calpestata all inizio e ripartire. I ragazzi infatti usciranno dalla tenda da un altro ingresso rispetto quello da cui sono entrati a simboleggiare il passaggio, il prima e il dopo che la mostra si propone di suscitare in loro. 2) Stanza del mercato ortofrutticolo Obiettivo: conoscere la stagionalità dei prodotti, il loro valore nutrizionale, lo zaino ecologico, la piramide alimentare. Sapere leggere una etichetta e conoscere l iniziativa SMS consumatori sulla trasparenza dei prezzi. Azioni: i ragazzi, dopo il momento simbolico-rituale, ritornano nella realtà. Nella stanza trovano allestite delle bancarelle di un ipotetico mercato ortofrutticolo. Divisi in quattro squadre, ricevono 4 cesti per fare la spesa e un biglietto indicante una delle quattro stagioni, Dovranno acquistare 10 pezzi di frutta o verdura tra quelli esposti riconducibili alla stagione a loro assegnata. A seguire l educatore, dopo aver verificato le scelte fatte dalle varie squadre, con una serie di pannelli esplicativi, mostrerà ai ragazzi il valore e l importanza del conoscere la stagionalità dei prodotti sia in termini di qualità nutrizionale degli alimenti, che di risparmio energetico nonchè di costi finali per il consumatore. A proposito dei prezzi trasparenti illustreremo ai ragazzi come leggere un etichetta e faremo sperimentare al momento il servizio SMS consumatori che fornisce gratuitamente in tempo reale informazioni sui prezzi dei principali prodotti agro-alimentari tramite messaggistica sms. 3) Stanza dell Italia Obiettivo: conoscere cibi e prodotti tipici italiani, la loro provenienza, il loro legame con il contesto culturale e sociale della zona di provenienza. Comprendere il profondo rapporto tra cibo-prodotti e identità culturale, tradizioni e storia. Conoscere le produzioni tipiche della Lombardia, il valore della filiera corta.
Azioni: nella stanza, sul pavimento, viene proposta una gigantografia di una cartina d Italia, muta, con segnati solo i nomi di alcune città, luoghi di produzione di prodotti tipici, d origine protetta. Ognuna delle quattro squadre riceve delle tessere con rappresentati svariati prodotti tipici italiani da abbinare al luogo di provenienza. Sulle pareti, intorno alla cartina, sono visibili pannelli esplicativi (70x100) che con immagini e testo raccontano proverbi, storie, racconti, aneddoti legati al mondo del cibo e della tavola nelle diverse regioni d Italia. Al termine del gioco i ragazzi sono invitati a conoscere la provenienza di alcuni prodotti tipici lombardi e i meccanismi e i vantaggi della filiera corta e della tracciabiltà dei prodotti nonchè il loro valore nella tradizione culturale e sociale di riferimento. 4) Stanza della realtà globale Obiettivo: conoscere i meccanismi del commercio internazionale a partire dalla storia di un prodotto, riflettere sulle conseguenze globali delle nostre scelte di consumo, affrontare il problema della fame del mondo, il tema della biodiversità, il ruolo delle Istituzioni Internazionali. Azioni: la stanza è allestita come un enorme discarica. La scenografia ai lati della sala riproduce infatti immagini di rifiuti, oltre a quelli sparsi sul pavimento cui occorre fare attenzione per non inciampare. In questo contesto ai ragazzi è richiesto di sedersi per visionare un filmato di denuncia che, in pochi minuti, porti a riflettere criticamente su un certo modo di produrre e di consumare senza tener conto delle conseguenze ambientali, politiche, sociali e solidali che ogni gesto oggi comporta. Nella sala sono sparsi anche oggetti apparentemente fuori luogo (ad es. una carriola, uno specchio ecc.), all inzio muti, fino a quando l educatore, terminato il filmato, non li utilizzerà simbolicamente per riprendere con il gruppo le tematiche della giustizia sociale, dei diritti dei lavoratori, del rispetto dell ambiente, del ruolo dei consumatori e delle loro scelte. Dopo questa presa di coscienza e di responsabilità, si passa all ultima stanza.
5) Stanza della convivialità Obiettivo: pensare il futuro insieme, per tutti, iniziando ad agire nel nostro piccolo consapevoli che le nostre azioni individuali hanno ormai effetti globali. Recuperare i concetti di bene comune e di convivialità delle differenze come orizzonte etico e valoriale di riferimento per una sociaetà capace di affrontare le sfide di un futuro globalizzato. Azioni: la stanza presenta diversi pannelli esplicativi su iniziative già in atto in grado di rispondere alla classica domanda dei ragazzi: ora noi cosa possiamo fare?. Commercio Equo e Solidale, Gas - gruppi d acquisto solidale, produzioni locali, farmer market, iniziative di educazione ad una alimentazione sana e sostenibile, progetti di sviluppo legati a missionari del Pime ecc. Il centro però della sala è occupato da una grande tavola apparecchiata cui i ragazzi sono invitati a sedere. Si tratta di un banchetto virtuale, dove una sedia resterà sempre vuota a simboleggiare l apertura all altro, al bisognoso, all emarginato. Su questa tavola elegante e preparata con regole da galateo, l educatore sfoglierà con i ragazzi il curioso menù. E l occasione per un ultimo congedo simbolico-evocativo tra educatore e gruppo. Infatti il menù è una sorta di carta di impegno e di sintesi dell esperienza svolta in cui gli antipasti sono le conoscenze acquisite, i primi gli atteggiamenti e i valori messi in gioco nella mostra, i secondi le azioni che i ragazzi si impegneranno a realizzare una volta terminata questa esperienza educativa e i dolci le gioie e le soddisfazioni che verranno a chi riuscirà a spezzare il meccanismo del bisogno superfluo e irrazionale, esaltato dai mezzi di comunicazione pubblicitaria, per recuperare una dimensione di convivialità, di fraternità e di buona relazione con se stessi, gli altri, le cose e il mondo in cui viviamo. A livello olfattivo verranno poi fatti annusare ai ragazzi, bendati, alcuni aromi e sapori di prodotti della terra quale rito conclusivo dell esperienza svolta e saluto finale prima del congedo.