CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI - Mozambico 2016. SCHEDA MOZAMBICO MMI Volontari richiesti : N 2



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CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI - Mozambico 2016 SCHEDA MOZAMBICO MMI Volontari richiesti : N 2 SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MORRUMBENE INTRODUZIONE FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, FOCSIV in collaborazione con l Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all UNSC il progetto madre Caschi Bianchi che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico..) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l esclusione sociale, il degrado ambientale; che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell altro. DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO: MOZAMBICO Conquistata l indipendenza dal Portogallo nel 1975, dopo circa 500 anni di colonizzazione, il Mozambico è tra le nazioni più povere d Africa. L emigrazione su vasta scala dei bianchi (principali detentori dell economia), la dipendenza economica dal Sud Africa, la continua e grave minaccia della siccità e una più che decennale guerra civile hanno minato alle basi qualsiasi potenzialità di sviluppo del Paese. La vita politica è stata caratterizzata, ed ancora oggi risente, del conflitto tra il Fronte di Liberazione del Mozambico (FRELIMO, movimento politico di ispirazione marxista nato nel 1962 ed artefice dell indipendenza nazionale) e l esercito della Resistenza Nazionale del Mozambico (RENAMO, nato agli inizi degli anni 80 e sostenuto dal regime bianco del Sud Africa). Nel 1992, anche attraverso la mediazione delle Nazioni Unite, si pone fine alla guerra civile e nel 1994 viene promulgata la nuova Costituzione che pone le basi per il multipartitismo. Le elezioni politiche, tenutesi alla fine del 2004, hanno confermato l egemonia del FRELIMO sulla vita politica mozambicana, sancendo l elezione (peraltro fortemente contestata e considerata piuttosto irregolare dagli osservatori internazionali) di Armando Emilio Guebuza, successore designato da Joaquim Chissano, alla guida del Paese per 18 anni. Nonostante la fine del conflitto ed il tentativo di implementazione di riforme in ambito economico, le condizioni di vita della popolazione sono tuttora precarie. La popolazione paga ancora le conseguenze delle guerre che hanno insanguinato il Paese dagli anni 60. In più, le recenti carestie e inondazioni hanno messo a dura prova la resistenza dei Mozambicani, che non sono ancora riusciti a cogliere i frutti dello spettacolare sviluppo economico che caratterizza il Paese dai primi anni duemila. Dal 2001 infatti il tasso di crescita medio annuo si è attestato attorno al 7,5% (dal 2014 si ferma al 7,4%). Fattori trainanti di questo sorprendente sviluppo sono l agricoltura e l industria mineraria. I recenti progressi hanno impressionato anche il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, che rimangono però preoccupati per l alto

livello di corruzione che caratterizza i vertici politici del paese, l eccesso di burocrazia e la forte dipendenza dagli aiuti internazionali e dagli investimenti esteri. La crescita economica significativa, tuttavia, non si è ancora tradotta in modifiche strutturali necessarie per ridurre la povertà e promuovere lo sviluppo umano: il 54,7% della popolazione è sotto la soglia di povertà e l indice di sviluppo umano è pari a 0,393, e il Mozambico si colloca al 178 posto della classifica mondiale (2014). Tra le problematiche più rilevanti che il Paese si trova ad affrontare va menzionata anche una cronica insicurezza alimentare, che interessa un mozambicano su 3. Gli standard sanitari nel Paese, inoltre, non sono adeguati: meno della metà della popolazione ha accesso ai servizi sanitari di base e malattie quali il colera ed il morbillo costituiscono problemi sanitari nazionali. E una popolazione molto giovane: il 45.13% ha tra 0-14 anni, il 21.43% tra 15-24, per un totale di oltre il 60% della popolazione. Questo perché la fertilità è altissima: in media 5,21 bambini ogni donna (dato del 2015), con una mortalità infantile elevata: oltre 70 morti ogni 1000 nascite. Inoltre, il 15,6% dei bambini è sottopeso. Questo dato è la rappresentazione della grave situazione sanitaria che colpisce questo paese (il paese impiega solo il 2,8% del PIL per la sanità). Solo il 21% della popolazione ha accesso ai servizi igienicosanitari adeguati e il 49% ha accesso all acqua potabile. Il 54,7% della popolazione adulta è al di sotto della linea di povertà (il 36,8% è sottonutrita). Le principali cause di morte sono associate alle grandi malattie. Sono stati registrati oltre 1milione e 800.000 casi di malaria l anno; 553 casi di tubercolosi. Nel 2014 sono state registrate 44,900 morti per AIDS (con una diffusione del 11,1%), andando a compromettere gli sforzi di sviluppo perché colpisce una fascia produttiva della popolazione (da 15 a 49 anni), dato che gli individui economicamente attivi sono solamente il 37% del totale. Tale epidemia influisce anche sul tasso di scolarizzazione del paese, in quanto diminuisce la possibilità per le famiglie di inviare i figli a scuola. Attualmente circa 2,6 milioni di alunni frequentano le scuole in Mozambico, ma questa percentuale si stima scenderà a causa della riduzione delle nascite, e dall aumento dei nati infetti che non riusciranno ad iniziare il percorso scolastico. Un fenomeno che colpisce i giovani, e danneggia la loro l istruzione, è il lavoro minorile che coinvolge il 22% dei minori tra 5-14 anni, per un totale di 1,369,080. Infatti, il 43,9% della popolazione è analfabeta e questa situazione riguarda soprattutto il genere femminile: solo il 45,4% è istruita (contro il 73,3% degli uomini). Non rassicurante è inoltre il rispetto dei diritti umani nel Paese: si segnalano maltrattamenti e non equi procedimenti giudiziari, così come permangono ancora evidenti le restrizioni alla libertà di stampa: il Freedom of the press rankings (Rapporto 2015) colloca il Paese al 85 posto su scala mondiale, in una classifica di 197 Paesi. In questo senso l elezione di Guebuza, non fa sperare in un ampliamento della libertà di espressione, essendo uno dei fondatori del FRELIMO e pertanto uno degli artefici delle dure campagne contro i colonizzatori prima, e contro gli oppositori politici dopo. Infine, il movimento migratorio verso le città e le zone costiere della popolazione, alla ricerca di migliori condizioni di vita e di lavoro, ha provocato negli anni significativi danni ambientali quali l inquinamento dell aria e dell acqua e la desertificazione delle terre sovra sfruttate. DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG: MMI Medicus Mundi Italia è una ONG specializzata nella cooperazione internazionale sanitaria. Fondata nel 1968 a Brescia, fa parte di Medicus Mundi International, ufficialmente riconosciuta dall OMS. Finalità dell organizzazione è contribuire alla promozione integrale della persona umana mediante la realizzazione di programmi sanitari di sviluppo strutturale e di emergenza. Attualmente è presente in Mozambico, Burkina Faso, Burundi, Brasile, Ecuador, India. In Italia, MMI si occupa di formazione e aggiornamento di operatori sanitari, studio e ricerca sui problemi di salute e sviluppo nei Paesi a risorse limitate.

In Mozambico, MMI opera dal 2007 in stretta collaborazione con la Direzione Provinciale e Distrettuale della Salute ed è riconosciuto dal 2012 dal Ministero della Cooperazione Mozambicana. E proprio del 2007 l avvio del progetto Brescia per il Mozambico promosso dal coordinamento di 5 ONG e associazioni di volontariato e cooperazione internazionale con sede a Brescia: MMI, Scaip, Fondazione Giuseppe Tovini, SVI, Fondazione SIPEC e Centro Missionario Diocesano di Brescia. Si tratta di un programma pluriennale e multidisciplinare di sviluppo che mira a realizzare ampi interventi di cooperazione in ambito di sviluppo agricolo, educativo e sanitario, a favore proprio della Provincia di Inhambane. In questo primo progetto MMI ha dotato i centri di salute di equipaggiamenti e materiali cosi da migliorare i servizi offerti dagli stessi, ha formato il personale locale in ambito di salute materno-infantile e ha collaborato con il Servizio di salute mozambicano per il supporto alimentare e il controllo nutrizionale per bambini malnutriti e/o HIV+. Una seconda fase di azione è stata avviata tra MMI, SCAIP in stretta collaborazione delle autorità distrettuali locali nel 2012 con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri. Attività centrali in questa fase erano legate alla formazione del personale locale in ambito socio-sanitario, alla promozione della salute comunitaria e al tema della produzione agricola e zootecnica. Partner Nella realizzazione del presente progetto MMI collabora con i seguenti partner: Direzione distrettuale della salute, per la donna e l azione sociale Il partner in Mozambico, a Morrumbene, con cui MMI collabora in maniera continuativa da tempo e con il quale realizzerà il presente progetto è il Serviço Distrital de Saúde, Mulher e Acção Sociale de Morrumbene (SDSMAS). È l organo distrettuale delegato dalla Direzione Provinciale della Salute di Inhambane (DPSI), che a sua volta dipende direttamente dal Ministero della Salute. MMI, a partire dal 2008, collabora con la Direzione distrettuale della salute, per la donna e l azione sociale di Morrumbene, con la finalità di rafforzare e migliorare i servizi di prevenzione e assistenza in ambito di salute famigliare e comunitaria. Il Servizio Distrettuale ricopre un ruolo essenziale nella direzione e gestione delle attività dei diversi operatori socio-sanitari del Distretto, nella selezione e nel coinvolgimento del personale sanitario locale da formare e riqualificare professionalmente. In generale i progetti nascono sulla base delle relazioni istituzionali create in loco da MMI e dalle controparti locali con le autorità civili deputate ai settori di intervento (le Direzioni dei Servizi Distrettuali Salute, Attività Economiche-Agricoltura ed il Gabinetto del Governatore di Morrumbene) ed a seguito dei legami stretti con le comunità rurali locali individuate e coinvolte attraverso le attività dei progetti realizzati. NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5 MESI DI PERMANENZA ALL ESTERO: I volontari in servizio civile permarranno all estero mediamente dieci (10) mesi. EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede: elevato spirito di adattabilità; flessibilità oraria; eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana; attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute; comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto; partecipazione a situazioni di vita comunitaria; rispettare i termini degli accordi con le controparti locali; partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all estero; scrivere almeno tre (3) articoli sull esperienza di servizio e/o sull analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito Antenne di Pace, portale della Rete Caschi Bianchi; partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l estero.

partecipare alla valutazione finale progettuale disponibilità alla guida di automezzi in dotazione al progetto (patente B) PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Morrumbene Rischi politici e di ordine pubblico: Sebbene non siano stati registrati scontri militari dal settembre 2014, persiste la tensione politica tra le fazioni e i partiti che sostengono il Governo mozambicano e il principale partito di opposizione (Renamo, Resistenza Nazionale Mozambicana), che dispone di gruppi armati para-militari. Nello specifico l area di Caia, sebbene si trovi in una delle province, quelle di Sofala, che si è segnala in passato per azione di guerriglia, non ha registrato negli ultimi anni scontri armati militari. E peraltro consigliato di limitare gli spostamenti e la circolazione a casi di oggettiva necessità, soprattutto nel tratto tra il fiume Save e Muxungue, nella provincia di Sofala, e nel Distretto di Gorongosa della stessa provincia di Sofala. A causa dell aumento della criminalità (non registrata tuttavia nel territorio di Morrumbene) si registrano casi di aggressioni a mano armata mirate al furto di valori e di auto, soprattutto fuoristrada (4X4). Sono in aumento, in particolare nella città di Maputo, episodi di criminalità tra cui aggressioni a scopo di rapina operati da gruppi armati, anche alle automobili in transito o in sosta ai semafori tanto nelle ore diurne che notturne nei quartieri centrali della capitale. Negli ultimi tempi si sono registrati anche alcuni assalti armati, con il fine di rubare autovetture, lungo la strada che collega il Mozambico con lo Swaziland, in particolare nei pressi dei posti di frontiera di Goba e Namaacha. Continuano a verificarsi, inoltre, sempre a Maputo, casi di rapimento a scopo di estorsione, anche a danno di cittadini stranieri. Rischi Sanitari: Le strutture sanitarie hanno registrato un miglioramento dal punto di vista delle condizioni igienico- sanitarie, in particolare nell area della capitale. In generale le strutture presenti nel paese sono in grado di assicurare diagnosi efficaci e la cura delle più comuni patologie, compresa la malaria. Si ricorda che su tutto il territorio del Paese è presente la malaria di tipo clorochinoresistente. In generale nelle regioni interne, nelle zone rurali del centro ed in quelle del nord del Paese sono presenti a carattere endemico le seguenti malattie: malaria clorochinoresistente, meningite e tubercolosi, epatite, colera, dissenteria ed altre malattie gastrointestinali. E rilevante, inoltre, il problema dell Aids. Altri Rischi: MINE: su una parte del territorio del Mozambico si segnalano ancora mine da bonificare.questo rischio non è presente nel territorio di Morrumbene. INONDAZIONI: Nel corso della stagione delle piogge, tra novembre e febbraio, si raccomanda massima cautela e di evitare le zone ove maggiore potrebbe essere l'esposizione al rischio di inondazioni. Questo rischio non è presente nel territorio di Morrumbene. ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI A FRONTE: Considerazioni e accorgimenti Generali Rischi per la sicurezza Unità di crisi - Ministero Affari Esteri

Per permettere al Ministero degli Affari Esteri, ed in particolare all'unità di Crisi, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di rintracciare i volontari con la massima tempestività consentita e di pianificare con maggiore celerità interventi di evacuazione e soccorso, gli stessi saranno registrati sul sito "Dove siamo nel mondo", prima della partenza per l estero. Ambasciate/consolati Sarà cura delle controparti locali, in collaborazione con la sede italiana, dare comunicazione scritta alle Rappresentanze Italiane Locali (Ambasciate e Consolati), dell inizio servizio e del periodo di permanenza nel paese dei volontari, ed ogni eventuale spostamento, nonché del referente della sicurezza dell associazione. Inoltre, nei paesi dove questo è possibile, i volontari saranno presentati alle autorità consolari o diplomatiche italiane. Sarà cura delle controparti locali aggiornare costantemente l autorità consolare/diplomatica italiana sugli eventuali rientri e/o spostamenti dei volontari. Di seguito vengono elencate alcune precauzioni indispensabili per aumentare la tutela degli operatori: Tenersi costantemente aggiornati sugli sviluppi delle eventuali crisi nel paese e sui suoi possibili sblocchi Tenersi in contatto con l Ambasciata ed informare di eventuali cambi di indirizzo / spostamenti all0interno e all esterno del Paese, nonché cambi di recapito Seguire attentamente le direttive impartite dalle Autorità Locali Curare di essere costantemente reperibili Limitare al massimo le uscite di casa, in particolare nelle ore notturne Mantenere un atteggiamento orientato alla massima prudenza durante tutti gli spostamenti, evitando dove possibile la partecipazione a manifestazioni e assembramenti Non portare con sé documenti in originali ma solo fotocopie consultare sempre il referente locale in caso di incertezza o indecisione sulle norme di sicurezza da porre in atto (es: visite non previste a istituzioni governative e/o religiose) Nel caso di spostamenti in automobile l ente e/o il partner locale verifica la piena efficienza del mezzo e se necessario effettuare scorte di carburante Nel caso la situazione lo renda necessario, lente e/o il partner locale, predisporrà eventuali sistemi di protezione supplementari agli accessi alle abitazioni dei volontari. Di seguito si elencano gli accorgimenti specifici adottati dall Ente per garantire i livelli minimi di sicurezza e tutela dei volontari: Morrumbene Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi di ordine pubblico : RISCHIO MANIFESTAZIONI DI PROTESTA MICROCRIMINALITÀ ACCORGIMENTO Si consiglia di evitare luoghi nei quali possano essere in corso manifestazioni a carattere religioso, politico, o di qualsiasi altro tipo. Si sconsiglia inoltre di frequentare luoghi di assembramento come i mercati o le stazioni di bus e le ferrovie. La partecipazione a manifestazioni è ammessa solo qualora esse siano a carattere espressamente nonviolento e potrà avvenire solo in caso di coerenza con quanto previsto a progetto ed in presenza di personale di riferimento. Ai volontari sarà sconsigliata la partecipazione diretta autonoma a qualsiasi tipo di manifestazione politica o di protesta o l esposizione in luogo pubblico di opinioni politiche. Ogni spostamento locale del volontario/a sarà pianificato con gli operatori responsabili. Si raccomanda prudenza, soprattutto nelle ore serali. Sono sconsigliati gli spostamenti nelle ore notturne e in zone isolate e si consiglia di evitare di circolare a piedi per lunghi tratti. Come mezzo di trasporto si consiglia il taxi, dal momento che il trasporto pubblico offre scarsa efficienza e sicurezza. Si raccomanda di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio e di conservare gli originali in luogo sicuro.

Si consiglia inoltre di non mostrare oggetti di valore quali ad esempio macchina fotografica, cellulare, i-pod, computer, tablet, ecc. Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari: RISCHIO PROFILASSI E VACCINAZIONI ACCORGIMENTO Dal punto di vista sanitario, prima della partenza previo parere medico, si consiglia di vaccinarsi contro l epatite A e B; tifo, colera, meningite, antitetanica e di sottoporsi alla profilassi antimalarica (sconsigliata quella a base di solo cloro china); Si consiglia di adottare misure preventive contro le zanzare per evitare la trasmissione della malaria (zanzariere, repellenti, abiti lunghi). Si consiglia di mantenere sempre un elevato livello d igiene personale e di adottare particolari misure preventive; di evitare di mangiare cibi crudi; di bere acqua e bevande in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio, di non mangiare alimenti venduti per strada, di lavare e sbucciare la frutta; di non bagnarsi in fiumi e laghi d acqua dolce a causa della biliarziosi. Osservare le comuni regole di igiene raccomandate in ogni Paese con clima caldo-umido. CENTRI DI ASSISTENZA MEDICA Dal punto di vista sanitario a Morrumbene esiste un ospedale di riferimento per il Distretto presso il quale è possibile trovare l unico medico disponibile a livello distrettuale. A Maxixe (a circa 30 minuti di macchina da Morrumbene) c è anche l Ospedale di Chicuque presso il quale è possibile fare analisi più accurate e dettagliate. Per analisi ancora più complete e complesse ci si può rivolgere all Ospedale della capitale della Provincia ad Inhambane che dista circa 120 chilometri ed è raggiungibile in macchina in circa 1 ora e mezza o tramite battello in circa mezz ora partendo da Maxixe. Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione ad Altri rischi: RISCHIO MINE INONDAZIONI ACCORGIMENTO I ragazzi verranno informati in merito e verrà loro proibito di recarsi nelle zone a rischio mine che sono ben segnalate, inoltre tali zone non sono nei quartieri interessati dal progetto Questo rischio non è presente nel territorio di Maputo che è sede del progetto PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all estero nelle sedi del presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio: il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali; il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi,..) il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto

il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato. DESCRIZIONE SEDE DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE: Morrumbene Il territorio di intervento coinvolgerà principalmente la città di Morrumbene e la zona circostante. Il Distretto di Morrumbene è situato nella parte centrale della Provincia di Inhambane. Confina con il distretto di Massinga, di Maxixe, di Funhalouro e a est si affaccia sull oceano Indiano. La Provincia di Inhambane è la settima provincia per estensione con una popolazione complessiva di 1.267.035 di abitanti, di cui circa il 56% donne e il 45% della popolazione totale compresa fra 0 e 15 anni. I residenti delle aree rurali rappresentano circa il 79% del totale. Alcuni dati evidenziano la precaria situazione socio-sanitaria ed educativa della Provincia: 36% di bambini in età compresa tra 0 e 5 anni soffre di malnutrizione cronica; 12,8% di bambini tra i 0 e i 5 anni sottopeso; 42,6% della popolazione senza accesso ad acqua potabile; 34% della popolazione senza accesso ai servizi sanitari; 8,5% indice di prevalenza dell HIV negli adulti 42% di analfabetismo; 49% di parti assistiti. Nell'area di intervento, il livello di povertà assoluta in cui vive la maggior parte delle famiglie contadine è dovuto anche alla carenza o alla assoluta mancanza di servizi di prevenzione e assistenza sanitaria di base e di cura delle principali malattie infettive, l AIDS e la malaria in particolare. Il progetto interviene sul territorio del Distretto di Morrumbene, adiacente la città di Maxixe. Con una superficie di 2.608 km2, il Distretto conta una popolazione di 124.471 abitanti ed una densità demografica di 47,7 abitanti per km 2. La popolazione è giovane: il 42% è inferiore ai 15 anni di età, in maggioranza femminile (56%) e di matrice rurale (tasso di urbanizzazione del 12%).Nel Distretto di Morrumbene è presente solo un piccolo ospedale rurale e 10 centri di salute nelle zone rurali. Il Distretto presenta rilevanti problematiche in ambito di sicurezza alimentare e di salute materno-infantile. La situazione di vulnerabilità alimentare diffusa deriva da un elevato livello di povertà ed isolamento sociale, che penalizzano le popolazioni locali. La scarsa capacità di quest ultime di sviluppare un agricoltura sostenibile e altre forme di lavoro remunerativo, deriva principalmente dall insufficiente livello di formazione tecnica. Nel Distretto di Morrumbene MMI interviene nel settore Sanità e Grandi Malattie Settore di intervento del progetto: SANITA E GRANDI MALATTIE Dal punto di vista sanitario, nella Provincia di Inhambane il peggioramento dello stato di salute ed epidemiologico della maggioranza della popolazione è assai preoccupante. La malaria è causa del 15% di tutte le malattie registrate in Mozambico; la tubercolosi è stata considerata la principale causa di ricovero negli ospedali rurali. L indice di prevalenza dell HIV nella popolazione 15-24 anni era del 8,2% tra le donne e del 2,8% tra gli uomini nel 2011, percentuale che sale ulteriormente tra la popolazione adulta tra i 15 e i 49 anni (l 11,3% della popolazione è colpita da HIV). Nella Provincia di Inhambane il basso livello di assistenza sanitaria per una parte della popolazione locale, è legato principalmente alle difficoltà di accesso ai servizi di salute di base nelle aree periferiche. Nell area di intervento, infatti, il 36% di bambini in età compresa tra 0 e 5 anni soffre di malnutrizione cronica; il 12,8% di bambini tra i 0 e i 5 anni è sottopeso; il 42,6% della popolazione senza accesso ad acqua potabile (dati del Piano strategico di sviluppo della Provincia di Inhambane 2011-2020). Nello stesso Distretto, secondo i dati elaborati dal nostro personale espatriato (Desnutriçao Cronica - Luciana Resconi MMI 2013), si rileva che su

una popolazione di circa 27.000 residenti minori di 5 anni, si contano ben 1.058 casi di malnutrizione acuta e 9.605 di malnutrizione cronica. La situazione evidenziata rende comprensibile l urgenza e la priorità di avviare interventi mirati ad aumentare le conoscenze e le competenze tecnico-professionali e a migliorare le condizioni di salute ed economiche della popolazione delle zone rurali: una maggior autonomia alimentare attraverso la diversificazione ed il miglioramento della produzione agricola e dell allevamento familiare nei villaggi, il miglioramento dell offerta dei servizi di base di salute famigliare, in particolare materno-infantile. Nel distretto di Morrumbene esiste un solo piccolo ospedale rurale per un bacino di utenza di circa 125.000 abitanti; i pochi dispensari medici e centri di salute presenti sono scarsamente attrezzati; insufficiente è anche il numero di infermieri che prestano servizio e scarsa è la loro preparazione. Gli infermieri professionalmente qualificati sono assai pochi (diplomati alla scuola per infermieri di Inhambane, accessibile a chi ha un diploma di scuola superiore). In maggioranza sul territorio sono attivi i tecnici de enfermagem (tecnici in infermeria), qualifica ottenuta con un semplice corso di formazione di 18 mesi, accessibile a chi abbia completato il ciclo scolastico primario. Nell intero Distretto è operativo un unico medico che ruota ogni due anni, in quanto neo-laureato in tirocinio rurale obbligatorio. A lui viene affidata anche la responsabilità sanitaria dell Ospedale rurale. Nell ospedale di Morrumbene è possibile fare il test HIV e per la malaria; nello stesso ospedale viene controllata periodicamente la crescita fisiologica dei neonati e vengono ricoverati i malati di malaria grave e tubercolosi nei pochi posti di degenza disponibili. Per il resto l assistenza sanitaria è fortuita : a Morrumbene si tengono corsi di formazione sanitaria di base per le madri e vengono forniti alcuni farmaci basilari per la cura delle malattie più frequenti. Per cure e trattamenti specifici e complessi gli unici riferimenti possibili si trovano nei grandi centri urbani: a Maputo e, parzialmente, a Inhambane, con grosse difficoltà economiche e di spostamento da parte della popolazione più povera. Per quanto riguarda la trasmissione dell HIV la donna è il soggetto più vulnerabile, e le donne gravide rischiano di trasmettere l infezione ai propri figli. I bambini sono spesso orfani di genitori malati e frequentemente essi stessi sono infetti e destinati a morire senza possibilità di accedere al trattamento antiretrovirale. Oltre all AIDS i bambini sono soggetti alle più comuni malattie, alcune delle quali prevenibili semplicemente con un ciclo vaccinale, altre solo attraverso l uso di corrette pratiche igienico-sanitarie ed alimentari, che però non fanno parte della cultura della popolazione locale, ed atre facilmente curabili se diagnosticate precocemente. La povertà, la mancanza di servizi sanitari e di farmaci, l insufficiente prevenzione socio-sanitaria e la disinformazione sono le principali cause di morbilità e mortalità nella popolazione. A ciò si aggiunge una carenza di personale sanitario qualificato e motivato, spesso sottoposto a continui turnover. La situazione di Morrumbene e della Regione è riassunta nel seguente schema: Indicatore Valore Anno Fonte % popolazione al di sotto della soglia di povertà assoluta (2 Usd/giorno) 59.6% 2011 UNICEF Tasso di crescita annuale della popolazione (%) 2.45% 2014 UNDP Indice sintetico di fecondità 5.3 2012 UNICEF Mortalità infanto-giovanile, per 1.000 nati vivi 87 2013 WHO Tasso di mortalità materna (per 100.000 nati vivi) 410 2012 UNICEF % popolazione tra i 15 e i 49 anni affetta da HIV 11.1 2012 UNICEF Bambini al di sotto dei 5 anni con un deficit ponderale (%) 36% 2011 WHO % della popolazione rurale che vive al di sotto della soglia di povertà 56.9% 2008 IFAD Speranza di vita alla nascita (anni) 53 2014 ONU Tasso di alfabetizzazione degli uomini adulti 70.80 2010 ONU

Tasso d'alfabetizzazione delle donne adulte 42.85% 2010 ONU SERVIZI ANALOGHI E DELLA RELATIVA OFFERTA PRESENTE NEL CONTESTO DI RIFERIMENTO Nel Distretto di Morrumbene l unico ente che fornisce servizi analoghi è il partner locale del seguente progetto, la Direzione distrettuale della salute, per la donna e l azione sociale di Morrumbene Nel settore Sanità e Grandi Malattie MMI interviene nel territorio di Morrumbene con i seguenti destinatari diretti e beneficiari. Destinatari diretti: 80 operatori sanitari, 4.000 mamme e gestanti che partecipano alle uscite delle equipe sanitarie mobili 400 donne che partecipano alle dimostrazioni culinarie. Beneficiari: famiglie dei destinatari diretti per un totale di 2.000 persone. OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO: Rafforzata l assistenza in ambito di salute materno-infantile nel Distretto di Morrumbene attraverso la formazione di 80 operatori sanitari Promossa la salute comunitaria presso le aree rurali del Distretto attraverso l organizzazione delle uscite delle equipe sanitarie mobili che presteranno assistenza di base a circa 4.000 persone tra mamme e gestanti; Migliorata la prevenzione socio-sanitaria e l educazione nutrizionale di 400 famiglie attraverso la realizzazione di 20 dimostrazioni culinarie e 50 sessioni di sensibilizzazione socio-sanitaria DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Azione 1. Rafforzata l assistenza in ambito di salute materno-infantile nel Distretto di Morrumbene attraverso la formazione di 80 operatori sanitari 1. Realizzazione di 6 incontri tecnici e riunioni operative con i referenti degli attori statali e non-statali locali; 2. Realizzazione di 2 corsi di formazione per 80 infermieri e agenti socio sanitari comunitari in ambito di salute materno infantile; 3. Verifica e monitoraggio semestrale dell applicazione dei programmi di salute materno-infantile a livello dei Centri di Salute periferici e della Sede di Morrumbene da parte dei referenti distrettuali dei programmi specifici Azione 2. Promossa la salute comunitaria presso le aree rurali del Distretto attraverso l organizzazione delle uscite delle equipe sanitarie mobili che presteranno assistenza di base a circa 4.000 persone tra mamme e gestanti; 1. Pianificazione del calendario delle uscite delle equipe sanitarie mobili; 2. Organizzazione e realizzazione di 100 uscite delle equipe sanitarie mobili (brigadas moveis) che forniscono assistenza sanitaria di base nelle aree rurali per circa 4.000 mamme e gestanti; 3. Raccolta dati epidemiologici e elaborazione statistica a livello distrettuale Azione 3. Migliorata la prevenzione socio-sanitaria e l educazione nutrizionale delle famiglie attraverso la realizzazione di 20 dimostrazioni culinarie e 50 sessioni di sensibilizzazione

1. Definizione del calendario e dei contenuti delle sessioni di sensibilizzazione socio-sanitarie condotte nelle aree rurali; 2. Realizzazione di 50 sessioni di sensibilizzazione socio-sanitarie comunitarie; 3. Realizzazione di 20 dimostrazioni culinarie Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività 1 Responsabile di progetto - Azione 1,2,3 1 Infermiere - Azione 1,2,3 1 Ostetrica - Azione 1,2,3 1 Austista - Azione 1,2,3 2 Formatori socio-sanitari - Azione 1,2,3 7 agenti socio-sanitari per la realizzazione delle equipe sanitarie mobili - Azione 2 1 nutrizionista Azione 3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto: I volontari/e in servizio civile n 1-2 saranno di supporto nelle seguenti attività: Partecipazione agli incontri inter-istituzionali e con attori statali e non-statali nella fase propedeutica del progetto; Affiancamento nella preparazione e organizzazione delle formazioni del personale sanitario locale Supporto nell organizzazione delle uscite previste dalle equipe sanitarie mobili, in modo da rafforzarne l efficacia e coordinare le azioni relative i programmi di salute materno-infantile e quello di Riabilitazione Nutrizionale per i bambini malnutriti. Partecipazione ad almeno 50 uscite in zone rurali previste dalle equipe sanitarie mobili Sostegno nella preparazione e definizione dei contenuti delle sessioni socio-sanitarie da realizzarsi nelle aree rurali Affiancamento nella raccolta dati relativi i casi di malnutrizione registrati Collaborazione nell elaborazione di dati statistici a livello distrettuale per una migliore valutazione dell impatto del progetto Collaborazione nell organizzazione e svolgimento delle dimostrazioni culinarie Partecipazione alle uscite di verifica e monitoraggio semestrale dell applicazione dei programmi di salute materno-infantile a livello dei Centri di Salute. REQUISITI: Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti: Generici: Esperienza nel mondo del volontariato; Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi; Competenze informatiche di base e di Internet; Specifici: Volontari/e n 1-2 Preferibile formazione socio-sanitaria Preferibile conoscenza di base della lingua portoghese Preferibile possesso patente di guida di tipo B

DOVE INVIARE LA CANDIDATURA tramite posta raccomandata A/R : la candidatura dovrà pervenire direttamente all indirizzo sotto riportato.(nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande) ENTE CITTA INDIRIZZO TELEFONO SITO MEDICUS MUNDI ITALIA Brescia Via Collebeato, 26 25127 030 3752517 www.medicusmundi.it tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a amministrazione@pec.medicusmundi.it e avendo cura di specificare nell'oggetto il paese e il titolo del progetto (es. CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI Est Europa 2016 - Albania - CELIM). Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale), non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.