Course Units 2009 2010



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RUCL LANGUAGE CENTRE Course Units 2009 2010 Reading and Writing Examination: LCIT6006: Italian Current Affairs and Culture (Social, Historical and Political) This examination counts for 35% of your final mark. It comprises: Reading Skills 20% Writing Skills 15% Duration: Date: 2.5 hours XX May 2010 Time: 10:00/14:00 Version: v1.01 2010 02 15 2010 University College London

ITALIAN CURRENT AFFAIRS AND CULTURE: LCIT6006/LCIT6056 Page 2 In this examination you can obtain a maximum of 100 points which are awarded as follows: Reading Skills: Reading Competence: Writing Skills: Linguistic Competence: Content: 57 points 57 points 43 points 35 points 8 points Answer ALL questions in ITALIAN in the separate Examination Answer Book(s) provided. In order for your answers to remain anonymous do NOT use your name when completing the tasks. Document A [Titolo] BIANCHI, ROSSI E VERDI Italia 5 10 15 20 25 A B C D IL MONDO è piccolo se noi vediamo piccolo, osservava Cesare Zavattini. E proprio nella sua Luzzara, nel paese dello scrittore e soggettista cinematografico di Sciuscià e Ladri di biciclette, il resto del mondo lo hanno chiuso in qualche decina di metri quadri: l aula dove hanno confinato tutti insieme i 24 piccoli indiani di tre anni d età iscritti al primo anno della materna. Una classe differenziale in piena regola, una di quelle che piacciono tanto alla Lega. Solo che in questo municipio, provincia di Reggio Emilia, nella (ex) rossa Emilia Romagna, la fascia tricolore da sindaco la indossa Stefano Donelli del Pd. È da metà settembre, da quando sono riprese le lezioni, che è tornata a serpeggiare l idea di una riorganizzazione etnica delle scuole, complice l insistenza del partito di Bossi nel reclamare la separazione degli alunni: italiani di qua, extracomunitari di là. Principalmente, però, tiene banco il ministro dell istruzione Mariastella Gelmini che vuole imporre, tra un anno, il tetto del 30 per cento alla presenza di studenti stranieri in ogni singola classe. Propositi messi subito in pratica, a Luzzara e in altre aree del Paese a più alta densità d immigrazione, da un manipolo bipartisan di supporter della Gelmini. «Le quote stranieri? Già fatto!», gongola Alessandra Moretti, Pd, giovane vicesindaco a Vicenza. «Ben prima che il ministro formulasse la sua proposta» spiega «eravamo già partiti con le prime elementari, facendo sì che nelle diverse sezioni la concentrazione di immigrati non superasse il 30 35% e rimuovendo alcune evidenti anomalie in cui si arrivava quasi all 80». La Moretti ha anche inviato copia del provvedimento comunale alla Gelmini. Le ha scritto: la scelta «fa parte di un più ampio piano di integrazione e che a differenza di chi si limita a enunciazioni propagandistiche e di facciata, qui lavoriamo concretamente per risolvere un problema del nostro territorio». A Luzzara, invece, 9.101 abitanti e 1.699 migranti provenienti soprattutto da India e Pakistan, il «problema» hanno provato a risolverlo, a modo loro, le famiglie italiane, con l appoggio del preside e del primo cittadino. «La metà dei genitori, quando ha visto la composizione etnica della materna pubblica, è scappata verso la privata» ricorda Roberto Ferrari, dirigente CONTINUED

ITALIAN CURRENT AFFAIRS AND CULTURE: LCIT6006/LCIT6056 Page 3 30 35 40 45 50 55 60 65 70 E F G H I dell istituto comprensivo di Luzzara. «I superstiti, per rimanere, hanno preteso che i 14 bimbi italiani stessero in classe tutti insieme». Così è nata la riserva indiana, scelta che il sindaco Donelli non ritiene discriminatoria «perché è stata condivisa con i genitori». Solo quelli italiani, visto che gli indiani l hanno fermamente contestata. «Da noi non c è nessun filo spinato, nessun ghetto» aggiunge Ferrari «in questi anni abbiamo speso tanto per l integrazione. Forse troppo. Poi bisogna mettersi nei panni di una mamma e di un papà italiano con un piccolo di tre anni: preferiscono saperlo insieme ad amichetti che parlano la stessa lingua. Tutti si comporterebbero così» Sicuramente si sono comportati così in una prima elementare della Lombardo Radice di Milano, vicino a San Siro, dove l unica italiana in aula è la maestra. E analoghe scene di lotta di classe non mancano, dal Veneto, alla Toscana, alla Capitale. Ad Altopascio, nel Lucchese, in molti hanno ritirato i figli dalla primaria Giovanni Pascoli perché c erano troppi marocchini, romeni e albanesi. Alla Pisacane di Roma, zona multietnica di Tor Pignattara, su 139 primini ci sono solo 24 italiani e 115 stranieri (stranieri per modo di dire: non hanno la cittadinanza, ma tutti, tranne uno, sono nati nel nostro Paese). Nel quartiere si è formato persino un comitato che si chiama «mamme per l integrazione». Attività principale: trasferire i figli in istituti della capitale con una bassa presenza di figli di immigrati. «La scuola riflette il clima di intolleranza del Paese» commenta Roberto Ruffino, segretario generale della Fondazione Intercultura, organizzazione che promuove scambi formativi tra ragazzi di diverse nazionalità. «I nostri ragazzi sono pieni di pregiudizi, trasmessi pari pari dai genitori, e le classi ghetto o la discussione sul tetto per gli immigrati non favoriscono la pacifica convivenza. In ogni caso alle elementari, o anche alle medie, lo straniero non è un freno per la classe: molte scuole di eccellenza sono scuole internazionali. La velocità di apprendimento non dipende mica dal posto dove si nasce, ma dal contesto didattico e sociale che circonda i giovani: quando si trovano a proprio agio con docenti e compagni e crescono le loro motivazioni, imparano più in fretta e meglio». Secondo Intercultura la scuola, tanti anni fa, aveva tra i suoi compiti quello di fare gli italiani, in un Paese diviso da mille dialetti e mille campanili. «Ora che la civiltà è globalizzata» suggerisce Ruffino «deve cambiare obiettivo e formare cittadini del mondo, stimolare i giovani a guardare oltre le frontiere della piccola provincia italiana. E lo Stato deve intervenire fornendo agli istituti con molti extracomunitari maggiori strumenti di lavoro, in termini di personale, competenze didattiche adeguate, soldi». In realtà la spesa pubblica nazionale per l integrazione degli alunni stranieri non cresce dal 2003: 53 milioni di euro l anno. Nel frattempo, dalle materne ai licei, i ragazzi non madrelingua sono più che triplicati, passando dai 210.653 di 6 anni fa ai circa 700 mila attuali (nel 2011 saranno più di un milione, circa il 12% dell intera popolazione scolastica). La scuola, tuttavia, non pare attrezzata alla crescita del numero di migranti e si vede anche dai particolari. Nell istituto comprensivo Madre Teresa di Calcutta di Palermo, per dire, circa 200 bengalesi, ghanesi, mauritani, marocchini e cinesi hanno richiesto l esonero da religione. Come materia alternativa hanno indicato un ora supplementare di italiano. La risposta? Impossibile, non c è personale docente a sufficienza. «Parlare di un tetto fissando numeri a tavolino è un errore» puntualizza il professor Orazio Niceforo, del periodico specializzato Tuttoscuola. «Quest anno circa la metà degli alunni forestieri è nata in Italia. Non è la stessa cosa avere a lezione uno studente figlio di migranti, ma cresciuto qui, e uno appena arrivato da un altro Paese. Solo per questi ultimi può essere logico parlare di tetto. A meno che le ragioni che spingono al limite del 30 per cento siano non linguistiche, ma culturali, etniche e religiose». TURN OVER

ITALIAN CURRENT AFFAIRS AND CULTURE: LCIT6006/LCIT6056 Page 4 75 80 85 90 J K L In ogni caso se c è chi anticipa la Gelmini, c è pure chi non pensa affatto di seguirla, nemmeno in futuro. Nel trevigiano l ingresso delle medie del comune di Paese, 595 iscritti, mette ad esempio subito le cose in chiaro: accanto alla canonica bandiera italiana sventolano altri 18 vessilli, uno per ogni nazionalità rappresentata nell istituto. «Così i nostri studenti trovano ogni mattina ad accoglierli un pezzettino della loro patria» spiega il preside Claudio Baccarini. «Qui c è un certo tipo di equilibrio politico, un feudo della Lega, dobbiamo fare in modo che tutto fili liscio, altrimenti sono subito polemiche...». Muovendosi coi piedi di piombo Baccarini è riuscito a mettere in piedi un isola di integrazione, programmi di perfezionamento dell italiano, attività extrascolastiche per favorire la socializzazione. Anche gli sport che vanno per la maggiore in questa secondaria sono «stranieri», con il cricket al posto del calcio. È un caso scuola pure quello dell istituto comprensivo Manin a Roma, nel quartiere multietnico dell Esquilino. Sembra una piccola Onu col grembiule, con ragazzini di oltre 30 nazioni diverse, ed è diventata un punto di riferimento per la zona, una piazza aperta a tutti: il pomeriggio ci sono corsi di capoeira e danza del ventre, lezioni di cinese della professoressa Jang, le associazioni di volontariato che lavorano a progetti culturali e di integrazione. «Anni fa» ricorda la dirigente scolastica Alba Zuccarello «la crescita di figli di migranti nella nostra scuola è stata accompagnata da un parallelo calo delle iscrizioni dei nostri connazionali. Ora, invece, stanno tornando, perché si rendono conto che il progetto didattico funziona. Anzi, ci sono italiani che vengono qui apposta, perché trovano un ambiente più ricco e stimolante. L integrazione sul territorio è un processo lento: conta quello che fa la scuola, ma anche l intelligenza dei genitori». 95 Alberto Fiorillo Il Venerdì di Repubblica, 16 ottobre 2009 Task 1 Fate un esperienza di volontariato per l organizzazione Fondazione Intercultura che è menzionata nel precedente articolo. Ti hanno richiesto di svolgere le seguenti attività per accertarsi della vostra conoscenza dell italiano e per stabilire il vostro livello di sensibilizzazione sui problemi trattati nell articolo. (18 points) [Reading Competence: 14 points] [Linguistic Competence: 4 points] a. Vi è stato richiesto di fornire il titolo all articolo. Il titolo deve contenere le idee principali espresse nell articolo. Il titolo non deve superare le quindici parole. b. Scrivete una breve giustificazione sulla scelta del vostro titolo (50 100 parole). Spiegate quali sono le informazioni che sono contenute nell articolo che vi hanno portato a fare la vostra scelta. CONTINUED

ITALIAN CURRENT AFFAIRS AND CULTURE: LCIT6006/LCIT6056 Page 5 Task 2 Le seguenti frasi sono parafrasi di alcune affermazioni che appaiono nel testo. Abbinate le parafrasi alla personalità che le rilascia. Includete anche il numero della riga che giustifica la vostra scelta. Attenzione le affermazioni non seguono l ordine di apparizione dell articolo. Se l informazione non è completa non viene aggiudicato nessun punteggio. (10 points) [Reading Competence: 10 points] [Linguistic Competence: 0 points] a. Ho anticipato il piano della Gelmini prima che entri in funzione l anno prossimo. b. È necessario fare una distinzione tra i ragazzi che sono nati in Italia e quelli che sono appena arrivati. c. Ho ricevuto l approvazione dei genitori italiani. Si sono congratulati con me. d. La visione del mondo che ha una persona ne condiziona la sua percezione. e. L importante è l atmosfera in cui si trova uno studente, se questa è buona non avrà problemi ad imparare bene. Task 3 Completate le seguenti frasi con l informazione o informazioni necessarie. (13.5 points) [Reading Competence: 11 points] [Linguistic Competence: 2.5 points] a. Il provvedimento di avere una classe differenziata a Luzzara farebbe pensare che il municipio appartenga alla Lega, in realtà b. Molti genitori della scuola materna pubblica si sono rivolti ad una scuola privata quando c. Nel quinto paragrafo, è possibile intuire che il giornalista ha un senso dell umorismo perché d. Secondo Roberto Ruffino lo Stato deve intervenire con più aiuti perché i giovani e. Secondo Alba Zuccherello, per avere una buona integrazione tra studenti figli di migranti e quelli degli italiani è necessario che TURN OVER

ITALIAN CURRENT AFFAIRS AND CULTURE: LCIT6006/LCIT6056 Page 6 Task 4 Vi è stato chiesto di spiegare,, usando le vostre parole, il significato delle seguenti espressioni nel contesto dell articolo. (12 points) [Reading Competence: 8 points] [Linguistic Competence: 4 points] a. Nella (ex) rossa Emilia Romagna (r. 5 6) b. enunciazioni propagandiste e di facciata (r. 18) c. non pare attrezzata (r. 54) d. calo delle iscrizioni (r.79) Task 5 La Commissione vi ha chiesto di scrivere un breve elaborato (150 200 parole) nel quale esprimete la vostra opinione su quale è stata la vostra reazione alla lettura dell articolo. Vi hanno richiesto di spiegare le cose che vi hanno maggiormente colpito e perché. Vi hanno richiesto, inoltre, di dare un breve commento se ci sono delle similarità con la situazione descritta nell articolo e quella del vostro paese. (20.5 points) [Reading Competence: 14 points] [Linguistic Competence: 6.5 points] CONTINUED

ITALIAN CURRENT AFFAIRS AND CULTURE: LCIT6006/LCIT6056 Page 7 Task 6 Completate una delle seguenti attività scrivendo 350 parole. (26 points) [Content: 8 points] [Linguistic Competence: 18 points] a. Prendete parte ad un dibattito telematico sul tema: «L istruzione non deve essere usata per fini di propaganda politica, ma deve rimanere al di fuori della politica». È possibile un tipo simile di istruzione o ci sono sempre ingerenze politiche, anche se non sono molto apparenti. Potete fare riferimento alla vostra esperienza o ad esperienze di altri paesi o dei vostri amici. oppure b. Su una rubrica di un quotidiano italiano leggete la seguente affermazione : «Lo Stato è un azienda. Chi è capace di risanare e rafforzare una grande azienda sa anche guidare lo Stato. Anzi è il solo veramente capace di guidarlo». (E. Severino, Il destino della Tecnica, Rizzoli 2009). La redazione del giornale ha richiesto l opinione dei suoi lettori. Decidete di prendere parte a questo dibattito esprimendo la vostra opinione in merito. La migliore lettera verrà pubblicata sul giornale in uno dei prossimi numeri. END OF PAPER