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ASSOLOMBARDA UNIONE INDUSTRIALE CONFINDUSTRIA CONFINDUSTRIA MILANO TORINO GENOVA MONZA E BRIANZA NODO METROPOLITANO DI GENOVA Gennaio 2016

1. Inquadramento territoriale e programmatico La città di Genova presenta delle caratteristiche strutturali assolutamente particolari, data la sua caratteristica forma allungata per circa 30 chilometri, racchiusa tra la costa e l appennino e con due vallate perpendicolari lungo le quali si trovano le principali aree produttive e le infrastrutture di collegamento verso l entroterra. Tale conformazione rende impraticabili forme ordinarie di regolazione della mobilità sul nodo metropolitano, attraverso la netta separazione tra i flussi di traffico di penetrazione e passanti. Inoltre, la presenza del porto all interno del contesto urbano contribuisce a elevare enormemente la pressione esercitata soprattutto sulla rete viaria, con conseguenti fenomeni di forte congestione del traffico per larga parte della giornata acuiti da una forte vulnerabilità del sistema per le sue caratteristiche costruttive (prevalenza di gallerie e viadotti, insufficienza delle aree di servizio e di corsie di emergenza, pendenze ecc.). I progetti in corso di esecuzione e quelli previsti per il miglioramento della funzionalità del nodo tendono ad aumentare la potenzialità della rete nel suo complesso, ad ammodernarne la dotazione accrescendo i livelli di sicurezza, ad agevolare distinzioni funzionali dei flussi di traffico e ad incentivare l uso del trasporto pubblico per la mobilità delle persone. Il nuovo Piano Urbanistico Comunale, adottato nel dicembre 2011, conferma l inserimento dei progetti monitorati nel futuro impianto urbanistico della città.

2. Stato di avanzamento degli interventi Nodo autostradale In funzione complementare agli assi di scorrimento veloce ultimati (viabilità di sponda della Val Polcevera e della Val Bisagno) o in esecuzione/progettazione (viabilità a mare tra San Benigno e Cornigliano, con prolungamento previsto verso Pegli/Multedo), gli interventi pianificati sul sistema autostradale prevedono la costruzione delle cd Gronde di Ponente (in sostanziale raddoppio dell attuale A10 nel tratto tra Voltri e Genova Ovest/S.Benigno) e di Levante (destinata a intercettare il traffico passante tra il nord e la riviera, tra le autostrade A7 e A12), oltre che il tunnel di collegamento tra Rapallo e la Valle Fontanabuona. Mentre la Gronda di Levante è ad oggi ancora ferma allo stato di semplice programmazione (salvo vari studi di fattibilità svolti da Regione ed Enti locali e proposte di project financing avanzate da operatori privati) e per il tunnel Rapallo-Fontanabuona è in corso la progettazione definitiva, la Gronda di Ponente risulta ad uno stato progettuale più avanzato. Nel 2003 è stato raggiunto un accordo tra Anas, Soc. Autostrade, Regione, Comune e Provincia sulla scelta del tracciato e delle modalità esecutive della Gronda di Ponente (17 chilometri, per il 90% in galleria, costo totale previsto in allora 2.400 milioni di euro in parte sostanziale coperti da risorse previste dal IV atto aggiuntivo della Convenzione Anas-Autostrade). Nell ottobre 2004 è stata presentata dall'anas la soluzione concordata in sede di tavolo tecnico comprensiva anche del tunnel di Rapallo. Successivamente alle elezioni regionali e comunali, le scelte progettuali seguite (in particolare l'attraversamento in subalveo del torrente Polcevera) sono state poste in discussione e nel corso del 2009 è stato condotto su iniziativa del Comune di Genova un Dibattito Pubblico, gestito da una Commissione indipendente formata da quattro esperti esterni al mondo genovese. Dopo la chiusura del Dibattito la Commissione ha redatto una relazione conclusiva in cui sono state presentate le posizioni, gli argomenti e le proposte emerse nel corso del confronto pubblico, che ha evidenziato nell impatto sul sistema residenziale l aspetto ritenuto socialmente più critico del progetto. Rispetto alle cinque opzioni iniziali e tenuto conto delle indicazioni pervenute dai partecipanti al Dibattito Pubblico, ASPI ha formulato una proposta progettuale definitiva è stata approvata dal Consiglio Comunale di Genova e resa oggetto di un nuovo protocollo d intesa sottoscritto l 8 febbraio del 2010. Oltre al raddoppio funzionale della A10 nella tratta Genova-Ovest-Voltri, il progetto della Gronda di Ponente comprende anche il potenziamento della A7 nella tratta Genova-Ovest-Bolzaneto, la ristrutturazione del nodo di San Benigno, fondamentale per l accesso al bacino portuale di Sampierdarena, e la nuova rampa di accesso al porto di Voltri. Il progetto definitivo della Gronda di Ponente è stato inviato ad ANAS per validazione tecnica nel settembre 2011. Successivamente, il progetto è stato sottoposto al Ministero dell Ambiente per la

procedura di VIA. Con Decreto del 23 gennaio 2014, il Ministero dell Ambiente e di Tutela del Territorio e del Mare di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, ha dichiarato la compatibilità ambientale del progetto definitivo di realizzazione del Nodo stradale e autostradale di Genova adeguamento sistema A7-A10-A12 ricadente nel territorio del comune di Genova, presentato dalla società Autostrade per l Italia S.p.a. nel rispetto di una serie di prescrizioni riportate. Avverso tale Decreto è stato presentato ricorso al TAR da Autostrade per l Italia la quale non ha condiviso alcune prescrizioni ritenendole di portata tale da stravolgere l opera. In data 29 aprile 2014 il TAR ha respinto l istanza di sospensiva presentata da Autostrade per l Italia contro il Decreto del Ministero dell Ambiente di pronuncia di compatibilità ambientale. Con provvedimento del Direttore Generale del Ministero dei Trasporti è stata quindi convocata per il 17 ottobre 2014 la Conferenza dei servizi nazionale. Al tavolo erano presenti oltre ai rappresentanti delle Istituzioni locali Comune di Genova e Regione Liguria tutti i soggetti coinvolti, sia pubblici che privati, tra i quali la società Autostrade per l Italia, i Ministeri competenti (Infrastrutture, Ambiente, Beni culturali e ambientali), la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Liguria, la Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria nonché tutti i soggetti a vario titolo interferiti dall opera in esame. Il 27 maggio 2015 con Decreto del Ministero dei Trasporti (intesa Stato-Regioni di cui al DPR n. 383/1994) si è formalmente conclusa la Conferenza dei Servizi che approva il progetto definitivo della variante al nodo autostradale genovese. In base a tale Decreto la società Autostrade per l Italia dovrà provvedere a redigere il progetto esecutivo recependo le prescrizioni emerse in sede di Conferenza dei servizi. Allo stato rimangono invariati i tempi per l esecuzione dell opera, fissati in 102 mesi. Per quanto riguarda il nodo di San Benigno, il 4 agosto 2011 è stato approvato il progetto definitivo dalla conferenza dei servizi e nel dicembre 2011 è stato presentato ad ANAS il suo aggiornamento sulla base di quanto emerso in sede di conferenza dei servizi. Nel 2013 sono stati avviati i lavori di costruzione del primo lotto (piastrone di ingresso al porto, ingresso al terminal traghetti, immissione in sopraelevata direzione Levante) e si è conclusa l approvazione del progetto relativo al secondo lotto (rampa di accesso al porto da Genova Ovest, nuovo elicoidale di S. Benigno, collegamento della sopraelevata con Lungomare Canepa) L intera opera, peraltro compatibile con l eventuale realizzazione del tunnel subportuale, potrà essere conclusa solo nel 2017 in quanto i lavori proseguono a rilento rispetto all originario cronoprogramma. Attualmente è in corso la predisposizione degli elaborati progettuali per la gara di appalto. La durata complessiva dei lavori è stimata in 24 mesi.

Gronda di Ponente: proposta ASPI post Dibattito Pubblico Nodo di San Benigno

Lungomare Canepa e strada a mare del Ponente Il tracciato ha una lunghezza complessiva di circa 7 chilometri e costituisce la nuova infrastruttura portante di attraversamento veloce degli abitati di Sampierdarena, Cornigliano e Sestri Ponente, in connessione con le infrastrutture portuali e industriali presenti nella zona. Dopo una prima fase di allargamento della sede stradale, il progetto definitivo del rifacimento dell attuale Lungomare Canepa è stato approvato nel 2011. Il progetto definitivo della strada a mare di collegamento tra Lungomare Canepa e Piazza Savio attraverso le aree siderurgiche (1,7 Km) è stato approvato nel febbraio 2008 ed i lavori si sono conclusi nel febbraio 2015. Nell opera sono compresi gli adeguamenti delle linee ferroviarie a servizio del porto in sponda sinistra del Polcevera ed opere connesse, tra cui il collegamento con il casello autostradale di Genova Aeroporto e con la viabilità di sponda destra e sinistra del Polcevera; a Cornigliano verrà realizzato un nuovo varco portuale. Il termine dei lavori per l intera nuova viabilità a mare è prevista entro il 2017. STRADA DI SCORRIMENTO A MARE DEL PONENTE GENOVESE LUNGOMARE CANEPA NODO DI SAN BENIGNO

Nodo ferroviario A seguito dell approvazione del progetto esecutivo e dell esecuzione della gara d appalto, gli interventi sul nodo ferroviario genovese (per un importo di 622,4 milioni di euro) sono stati ufficialmente avviati l 8 febbraio 2010. Obiettivi di tali interventi sono il potenziamento, l adeguamento tecnologico e la razionalizzazione del nodo ferroviario genovese con particolare riferimento alle esigenze del traffico portuale e alla specializzazione dei flussi di traffico: merci, a lunga percorrenza e metropolitani. In particolare sono previsti il quadruplicamento della tratta Voltri-Sampierdarena (con spostamento a mare della tratta Voltri-Pegli), la costruzione della bretella di Voltri tra la linea del Ponente e le linee di valico per Ovada e i Giovi (cd. Succursale ), il sestuplicamento della tratta tra Principe e Brignole, e l interscambio ferrovia-metropolitana di Brignole-Terralba. Oltre a ciò è prevista la costruzione delle nuove stazioni di Voltri, Palmaro e Cornigliano, nonché il riassetto e il potenziamento degli impianti di Principe, Brignole e Terralba. La conclusione inizialmente prevista per il 2016, slitterà al 2020. Ferma restando la complessità dei lavori a causa del contesto urbano nel quale si svolgono e dei rapporti con le aziende appaltatrici (nel corso del 2013 si è formalizzato un accordo transattivo con la committenza su tale questione, che ha comunque provocato un ritardo nel cronoprogramma dei lavori). Tale slittamento al 2020 è dovuto ad una sostanziale modifica del progetto per venire incontro alle esigenze di mobilità manifestate dalla cittadinanza. A differenza di quanto indicato nel progetto originario che prevedeva una chiusura totale della stazione di Sampierdarena e quindi della direttrice nord-sud per circa un anno e mezzo, si è ritenuto opportuno non procedere alla chiusura totale della tratta con inevitabile ripercussione sulla durata complessiva dei lavori. Con riferimento all area di Voltri, la prima fase riguardante il nuovo fascio binari per l accesso al porto (raddoppio binari di ingresso) verrà avviata nel prossimo settembre 2016 con termine lavori prevista per la fine del 2017. Tale intervento consentirà al terminalista operante nel porto di Voltri di poter disporre quanto prima del raddoppio degli ingressi/uscite dei binari del terminal. Purtroppo i lavori relativi alla realizzazione delle nuove stazioni di Voltri, Palmaro e Cornigliano non potranno essere avviati se non dopo la realizzazione del nuovo viadotto stradale di Voltri il cui progetto ad oggi non è ancora approvato. E invece in corso di progettazione (cofinanziato dall Unione Europea al 50%) un nuovo collegamento intermodale tra aeroporto, polo tecnologico di Erzelli e città, con parcheggio d interscambio, nuova stazione ferroviaria e people mover. Si tratta del cd. Polo Intermodale, cioè il complesso di interventi che realizza il collegamento intermodale con la rete ferroviaria prospiciente lo scalo. E infatti prevista una nuova stazione ferroviaria (realizzata su rete RFI),

collegata al terminal passeggeri attraverso un sistema di trasporto collettivo innovativo (cabinovia) che, in futuro, potrà essere prolungato sino alla collina degli Erzelli. Grazie al Decreto sul potenziamento e sviluppo dei porti n. 145/2013 - che ha lo scopo primario di finanziare gli interventi di immediata cantierabilità RFI ha deciso di potenziare il parco ferroviario del Campasso a servizio del porto. Il 25 luglio 2014 RFI ha trasmesso al Ministero dei Trasporti, nel rispetto dei termini previsti dal Decreto n. 145, il progetto di potenziamento del parco del Campasso. La prima fase di realizzazione dell opera è essenziale per la prosecuzione dei lavori sul nodo ferroviario di Genova in quanto ne è parte preliminare. Il 6 agosto 2015 è intervenuta la delibera del CIPE di finanziamento del progetto per circa 26 mln euro. Metropolitana L attuale rete si estende per 5,2 Km. ed è costituita da una sola linea con capacità di 4.000 passeggeri/ora per senso di marcia, con sette stazioni. Il 21 dicembre 2012 è stata inaugurata la nuova stazione di Genova Brignole che completa l anello del centro cittadino comprendente lo scambio con la rete ferroviaria nelle due stazioni principali. Sono allo studio ipotesi di prosecuzione della linea in Val Polcevera da Brin a Canepari per le quali non sono attualmente disponibili i relativi finanziamenti

La sua funzionalità è da intendersi complementare al servizio metropolitano della rete ferroviaria ordinaria, che verrà potenziato in maniera significativa a seguito dei lavori sul nodo. TRATTA IN ESERCIZIO TRATTA IN PROGETTAZIONE TRATTA IN FASE DI STUDIO DATI TECNICI PIU SIGNIFICATIVI DEL PROGETTO: numero di veicoli a fine progetto: 48 pendenza massima: 5,6% max potenzialità (pass/h per senso di marcia): 24.000 velocità commerc media: 30km/h intervallo minimo tra convogli: 120sec lungh banchine di stazione: 80m massima 2286m stazioni n 10 distanze tra stazioni: minima 420m media 766m veicolo di tipo articolato a 2 casse con carrelli, capacità di trasporto circa 210 posti max composizione prevista: 3 convogli tensione di alimentaz impianto: 750V c.c. 3. Criticità Ogni intervento sul territorio genovese risulta estremamente complesso e conseguentemente oneroso anche dal punto di vista economico, in considerazione delle caratteristiche morfologiche e urbanistiche del contesto. Per tali motivi sia la fase progettuale (comprensiva dell ottenimento del consenso sociale sull opportunità dell opera) che quella di recupero delle risorse finanziarie ed ancora quella di conduzione dei cantieri presentano rilevanti caratteristiche di criticità. Un elemento particolarmente critico è costituito dalla rilocalizzazione delle residenze e delle attività produttive interferite dai cantieri. Molti slittamenti dei cronoprogrammi delle opere sono dipesi da modifiche progettuali per la composizione di numerose interferenze e relativi accordi con gli aggiudicatari dei lavori.

Con specifico riferimento alla gronda di ponente si registrano alcune criticità legate al conferimento dello smarino nel canale di calma dell aeroporto e quindi al raggiungimento di una preventiva intesa con un concessionario demaniale interferito dal passaggio del materiale di risulta. Per quanto concerne il nodo ferroviario lo slittamento al 2020 è dovuto ad una sostanziale modifica del progetto per venire incontro alle esigenze di mobilità manifestate dalla cittadinanza. 4. Attese per il 2015 Redazione del progetto esecutivo della gronda di ponente da parte di Autostrade per L Italia che dovrà recepire le prescrizioni emerse in sede di Conferenza dei Servizi. Prosecuzione dei lavori per il nodo ferroviario e San Benigno secondo cronoprogramma riaggiornato Avvio dei lavori strada a mare e Lungomare Canepa.