Anno 6 n 1 (versione elettronica) Dicembre 2013 Sommario Editoriale Lei che lavoro fa? UIP-AIPO Verona 2013: luci e ombre Formazione AITFR Concentratore di ossigeno 1893 Questo notiziario non rappresenta una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con cadenza periodica né è da considerarsi un mezzo di informazione o un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001
Editoriale Care colleghe, cari colleghi La nostra associazione quest anno è diventata maggiorenne, son passati infatti 18 anni dall atto costitutivo formulato a Torino alla fine del 1995. Ed eccoci quindi al consueto consuntivo di ogni dicembre. Però questa volta vorrei commentare tutto questo periodo e non solo quest anno. Son certamente cambiate molte cose dal 95, per fare un esempio: allora non esistevano corsi per noi ora siamo in grado di organizzarceli. Sono stati numerosi i contatti con le Istituzioni per ottenere il riconoscimento della nostra figura professionale ed ora possiamo dire, finalmente, sappiamo che potremo giocarci la finale! L AITFR è stata inserita nell elenco delle associazioni ammesse alle audizioni presso la Commissione Sanità del Senato e in quell occasione dovremo essere convincenti circa la bontà e la giustezza delle nostre istanze. Se ciò avverrà, il parere della Commissione sarà deliberante e diventerà Legge dello Stato. Credo che questo avverrà all inizio del 2014 ed in ogni caso non potremo più dire di non averci neanche potuto provare Tornando però a noi, una cosa non è mai cambiata, non siamo mai riusciti ad ottenere l attenzione e l adesione da parte degli operatori di Fisiopatologia Respiratoria, non abbiamo mai costituito massa critica e per avvalorare ciò che dico ho pensato di ripubblicare la mia lettera ai soci di fine 2000, si intitolava: Siamo rimasti in tre Dopo 13 anni, come potrete vedere, non è cambiato un granché: Questo che state per leggere è il numero unico dell Alveolo del 2000, tutto ciò avviene non in occasione del Giubileo, bensì a causa della ormai cronica penuria di volenterosi nella quale l AITFR si trova da un paio d anni. Come dovreste ben sapere, infatti, ai nostri accorati appelli d aiuto non ha risposto alcuno. Voglio essere sincero fino in fondo, l abbiamo già detto: ognuno ha i propri problemi, ma che nessuno si sia sentito stimolato almeno a scriverci o telefonarci per farci sentire la propria solidarietà o quantomeno per assicurarci che in fondo non eravamo i soli a condividere la voglia di andare avanti, è assai deludente. Peccato, perché attualmente sono più d uno i tavoli sui quali si sta giocando il futuro della nostra professione. Ovviamente, stanti così le cose, abbiamo concentrato le poche energie, e le ancor minori risorse, sulle tematiche che ci sono sembrate più importanti. Nel dettaglio: Abbiamo avviato contatti di una certa consistenza con il Ministero della Sanità.
Abbiamo partecipato a diversi incontri con l AIPO per consolidare i rapporti di partnership che ci uniscono da qualche tempo. Abbiamo cercato di partecipare con la presentazione di lavori scientifici a Congressi e Simposi pertinenti al ruolo del Tecnico di funzionalità respiratoria. Siamo riusciti ad incontrare i responsabili delle Associazioni di TFR d Olanda e Spagna, con loro abbiamo stretto rapporti di gemellaggio finalizzati ad interscambi su tematiche comuni. Ed ora veniamo, purtroppo, a quello che avremmo potuto fare e non è stato fatto: Non siamo riusciti ad organizzare l Assemblea dei soci, si voleva in questo caso organizzare anche una piccola sessione scientifica, una sorta di mini-corso di aggiornamento per permettere, a chi avesse partecipato provenendo da una località lontana, di ottenere dalla propria Amministrazione un congedo o meglio ancora un comando. A tal proposito non credo sarà possibile indire l Assemblea fino a quando la nostra struttura organizzativa sarà così limitata in termini numerici. E inoltre all esame l eventualità di demandare tale organizzazione a turno ai responsabili regionali. Non siamo riusciti a mantenere l impegno di redigere il giornalino ogni 4 mesi. Manterremo la posizione di stand-by in attesa di tempi migliori. Questo è tutto e nelle pagine seguenti potrete leggere in dettaglio alcuni fatti rilevanti. Un ultima cosa: il tesoriere informa che qualcuno è in arretrato con le quote d associazione; cercate nei limiti del possibile di non far mancare almeno il vostro apporto finanziario altrimenti saremo costretti a chiudere nonostante tutta la nostra buona volontà. Vi invitiamo inoltre a far circolare il giornalino tra i colleghi, maggiore sarà il numero di adesioni maggiore la nostra forza.. Colgo l occasione di augurare Buone Feste ai colleghi e alle loro famiglie e un fulgido 2001 a chi avrà la voglia di continuare. Credo che l attuale mancato riconoscimento giuridico della figura professionale di Tecnico di Funzionalità Respiratoria sia anche il risultato di una certa indifferenza di ognuno di noi o quantomeno del comune pensare che quello che non farò io lo farà qualcun altro Diceva una canzone del Festival di Sanremo del 1954: E gli anni passano, i bimbi crescono, le mamme imbiancano; ma non sfiorirà la loro beltà! Noi figli non ne abbiamo cresciuti, ma siamo rimasti belli : auguro possa essere così anche per voi. Emanuele Isnardi presidente@aitfr.com
Lei che lavoro fa? Domanda: Lei dove lavora e da quando? Risposta : Presso il Laboratorio di Fisiopatologia Respiratoria del Centro Medico di Tradate da 25 anni Domanda : Quali titoli possiede e quali sono le sue mansioni? Risposta: e adesso cosa dico??????? Questo dialogo o meglio questo interrogatorio si svolgeva il giorno 11 dicembre 2013 nell aula 4 bis della sezione penale del Tribunale di Milano, in cui sono stata citata come testimone per la difesa nell ambito di un processo per abuso di professione intentato a una collega che per oltre 10 anni ha fatto il Tecnico presso una struttura. Mesi fa questa collega mi aveva chiamato per dirmi che in seguito ad una serie di vicende che avevano portato a una risoluzione del suo contratto di lavoro, era iniziata una causa di lavoro nel corso della quale un solerte giudice sentendo parlare di Metacolina (farmaco? ) aveva avviato un procedimento d ufficio (atto dovuto) per abuso di professione. Sì, ma quale professione? L avvocato della difesa si era documentata in Internet e alla ricerca di elementi utili alla causa e aveva trovato il nostro sito da cui aveva stampato tutto il materiale che riguardava il tentativo di ottenere il riconoscimento del profilo professionale. In effetti la serie di domande successive ha avuto come tema chi, stando alle leggi, alle normative e quant altro deve fare questi esami e quali diplomi, titoli o certificazioni deve possedere per poter operare in modo adeguato e cosa fosse l AITFR Sono domande a cui diamo risposta in tutte le sedi ormai da anni : Non esiste un profilo professionale Ognuno mette chi vuole a fare questi esami Nessuno definisce chi deve fare cosa Però vi assicuro che dare queste risposte a un congresso o darle ad un Pubblico Ministero in toga cambia molto
Da anni spieghiamo a tutti coloro che hanno avuto la voglia di ascoltarci che l assenza di un profilo professionale è deleteria non solo per noi, ma per la pneumologia nel suo insieme,a tutt oggi se a parole tutti sono d accordo a fatti non si è visto molto La mia presenza per quattro anni nel Direttivo AIPO potrebbe essere definita da questo punto di vista fallimentare, non sono riuscita ad ottenere nulla di più che un corso misto infermieri e terapisti della riabilitazione con accreditamento solo per queste due figure con i ben noti problemi per tutti gli altri tecnici. Giochi di potere, messa in mostra di muscoli da parte di società scientifiche che si sono separate, che vogliono riunirsi, hanno portato di fatto a una situazione direi quasi di stallo in cui ci si racconta per ore quanto le cose vanno male per la specialità, quanto non si sia in grado di farsi ascoltare dai Ministeri competenti, quanto i tempi siamo grami per tutti. (anche per i cardiologi!!!!) e nel contempo non si progetta e non si guarda avanti. Se inizialmente vi è sembrato che io stia trattando due argomenti diversi, processo penale e Direttivo AIPO, scollegati fra loro vi state sbagliando, le due cose sono molto collegate, dopo anni di tentativi di riconoscimento del profilo, nell ultimo congresso il mancato accreditamento della metà tecnica impedirà a molti di noi di avere uno dei pochissimi aggiornamenti dedicati e avremo un argomento in meno da poter utilizzare se malgrado tutto dovessimo trovare sulla nostra strada un giudice pignolo e solerte. L udienza non ha concluso il procedimento, la prossima seduta sarà il 09/04/2014, data in cui ragionevolmente sarà emessa una sentenza, per la collega ovviamente spero in una assoluzione con formula piena, qualora ci fosse un pronunciamento negativo ci sarà da capire quali risvolti ciò potrebbe avere per tutti noi. Per quanto mi riguarda questa esperienza ha chiuso un anno che mi ha dato solo problemi sia professionali sia personali per cui auspico che il 2014 possa portare a me e a tutti voi che leggete solo buone cose. Lucia Iannacito vicepresidente1@aitfr.com
UIP-AIPO Verona 2013: luci ed ombre. Si è tenuto a Verona il 29 novembre nell ambito del congresso UIP-AIPO dal tema omnicomprensivo : Clinica, Ricerca, Organizzazione: la centralità della persona in pneumologia anche il corso per personale non medico. Il tema di tale corso teorico pratico era: fisiopatologia respiratoria e pneumologia riabilitativa. E si proponeva l obbiettivo di creare un legame culturale e pratico tra discipline solo apparentemente separate, ma in realtà compenetranti in quanto un adeguata pratica di medicina riabilitativa necessita di una altrettanto adeguata conoscenza della fisiopatologia respiratoria e delle tecniche per misurarla. Ed ecco allora che iniziando dalla eticamente coinvolgente relazione della inf. Meglioranzi che ha esaminato l importante ruolo della professione infermieristica nel passare dalla cura al prendersi cura si è passati alla disamina delle indicazioni cliniche dei principali test spirometrici tenuta dal Dr Beccaria. Si è passati poi ad una fase direi più tecnica della giornata in cui si sono affrontati con la solita maestria e chiarezza da parte dei colleghi Tecnici di Funzionalità respiratoria Iannacito, Isnardi e Prest temi specifici come la preparazione al test e l interazione tecnico paziente, la spirometria lenta e forzata e la misura pletismografica dei volumi polmonari. Le relazioni pur nella loro brevità, dovuta ai limiti di tempo di 30 min, hanno visto attenzione e partecipazione dei numerosi partecipanti al corso. Il terapista Morlini ha affrontato il tema della valutazione dei muscoli respiratori soffermandosi sostanzialmente per la verità sulla misura delle massime pressioni in ed espiratorie. Io ho avuto l arduo compito di tenere sveglie le persone nel periodo immediatamente post prandiale discettando di emogasanalisi e credo di esserci riuscito non vedendo teste ciondolanti o palpebre calanti e concentrandomi sulla fase preanalitica ed è stata una scelta giusta perché la quasi totalità la platea era composta da infermiere, ma perché? Semplicemente perché il corso era aperto a infermiere e terapisti e non a tecnici di laboratorio che si sono visti respingere la domanda di iscrizione. Questo fatto non riesco a capirlo soprattutto alla luce delle affermazioni contenute nella relazione del Dott. Polese che illustrando il documento AIPO sulla refertazione dei test di funzionalità respiratoria ci ha detto che sul documento ufficiale di prossima pubblicazione si parlerà specificatamente di parti del referto di competenza del tecnico di funzionalità respiratoria citandolo specificamente nel testo come volontà di condivisione delle nostre richieste che mirano al riconoscimento di tale figura professionale come ci aveva con convinzione, ed oserei dire empatia, detto il Dott. Beccaria in apertura.
Ma allora perché il corso non era aperto anche alle professioni tecniche? Avrebbe forse giovato all obbiettivo dichiarato di creare un legame culturale fra discipline apparentemente separate. Un ulteriore dubbio mi colpisce quando leggo il piano formativo aiporicerche2014 consegnatomi insieme alla cartellina congressuale e noto che 8 corsi sono indirizzati a infermieri e terapisti e fra questi solo uno a tecnico di laboratorio. UIP-AIPO: poche idee e anche confuse! Marco Fredi commarcos@teletu.it De Moulin Lung tester VI SIETE RICORDATI DI ISCRIVERVI ALL AITFR? Potete trovare le modalità per farlo sul sito www.aitfr.com nella pagina Come associarsi
Formazione AITFR Il 5 ottobre si è svolto a Torino il secondo modulo del progetto didattico AITFR La misura della funzione respiratoria intitolato Oltre la spirometria. Sono stati affrontati vari argomenti, dalla misura del volume residuo allo studio degli scambi gassosi, sia da un punto di vista teorico con relatori medici (Torchio, Piccioni, Norbiato e Vitale), che da un punto di vista tecnico, con relazioni svolte da vari colleghi (Fredi, Isnardi e il sottoscritto). Inoltre il corso ha previsto prove pratiche su strumenti per la misura del volume residuo e ampi momenti di discussione e confronto con tutti i partecipanti. Come ormai tradizione l organizzazione di questo evento è resa possibile dal grande impegno del presidente AITFR Isnardi e dalla preziosa collaborazione dell Area Formazione dell Ospedale Mauriziano. A tale proposito ricordo che l AITFR si occupa della Segreteria Scientifica, mentre l Area Formazione è responsabile per gli aspetti organizzativi e ad essa bisogna rivolgersi per tutte le eventuali problematiche relative a iscrizioni, invio dei crediti ECM etc. Al termine di questi corsi in genere riceviamo feedback positivi, che ovviamente fanno molto piacere, ma quando dobbiamo ripartire con l organizzazione del corso successivo ci assalgono molti dubbi. Come sapete in passato abbiamo cercato di coinvolgere tutti i soci nella progettazione del progetto didattico per mezzo di vari sondaggi online. Inutile nascondersi dietro un dito, la partecipazione è stata davvero minima rispetto al numero degli iscritti, gli interventi sul forum del nostro sito sull argomento praticamente inesistenti. Non essendo riconosciuta la figura professionale del tecnico di funzionalità respiratoria, ovviamente non ci sono molti eventi formativi che trattano in maniera approfondita i vari aspetti della nostra professione e quindi ci aspettavamo una partecipazione e un sostegno maggiore al nostro progetto. E invece, basta leggere l editoriale di Isnardi In ogni caso probabilmente presto cominceremo a progettare il corso 2014, che dovremo fare per poter organizzare anche l assemblea, magari, parafrasando Guccini, pensandolo come L ultima Thule. Gianni Prest vicepresidente2@aitfr.com
BUONE FESTE!