CNA Federazione Regionale dell Emilia Romagna Il credito tra locale e globale LA FINANZA DELLE PMI IN VISTA DI BASILEA 2 intervento di Eugenio Pavarani Dipartimento di Economia Università di Parma Bologna, 26 maggio 2004 Grand Hotel Baglioni
IL PROBLEMA IL SISTEMA DEL CREDITO E DELLA FINANZA PENALIZZA LE IMPRESE MINORI Ci sono ragioni vecchie e ragioni nuove per sostenere questa tesi E ci sono ragioni per pretendere dal sistema bancario un salto di qualità a) in linea con i migliori standard internazionali b) necessario per superare le difficoltà strutturali del sistema produttivo italiano
IL SISTEMA FINANZIARIO PENALIZZA LE PMI.. ragioni vecchie Le banche guardano più alle garanzie che alle concrete prospettive delle imprese minori Le banche preferiscono parcellizzare il credito in un quadro di pluri-affidamenti (logica assicurativa) Le piccole dimensioni determinano - di per sé - tassi di interessi più elevati Si verifica una sorta di appiattimento verso il basso senza distinguere troppo tra imprese piccole e sane ed imprese piccole con squilibri finanziari
IL SISTEMA FINANZIARIO PENALIZZA LE PMI Alle ragioni vecchie si aggiungono.. ragioni nuove I processi di aggregazione bancaria tendono ad allontanare i centri decisionali dal territorio I rapporti con le banche tendono a divenire più impersonali e sono ricondotti a logiche di automazione Basilea 2 porta nuove incognite I Confidi sono spiazzati dal nuovo accordo L euro forte aggiunge perdita di competitività in un contesto concorrenziale avverso (mercati globali, nuovi competitors)
LE DOMANDE Ci sono prospettive che possono far pensare ad un salto di qualità nel rapporto con le banche? Cosa fare per prendere il vento dalla parte giusta?
LE RISPOSTE CHE CERCHERO DI SVILUPPARE SI REGGONO SU QUESTI ASSUNTI : 1) le banche si stanno avviando verso un salto di qualità - culturale e professionale - nella valutazione del rischio di credito e nel pricing del credito 2) Basilea 2 segue le best practices del sistema bancario internazionale ed impone a chi è più indietro di adeguarsi 3) il salto di qualità è legato ad un approfondimento della conoscenza reciproca tra banche e imprese ed a comportamenti pro-attivi di entrambe le parti per cogliere i vantaggi di B2
La tesi che propongo sulla base di questi assunti è che Crescita professionale nella misurazione del rischio e B2 possono mitigare le sopra indicate ragioni di insoddisfazione: rendendo conveniente un rapporto collaborativo e ad alta intensità di informazione spingendo anche le imprese minori a sviluppare professionalità in campo finanziario rendendo più conveniente la concentrazione del lavoro con una banca principale rompendo l equivalenza piccola dimensione = alto rischio = alti tassi di interesse attribuendo alle garanzie un valore specifico e ben identificabile, separato dalla valutazione della probabilità di insolvenza
QUALI SONO GLI ARGOMENTI CHE NELLA LOGICA VECCHIA DETERMINANO IL LIVELLO DEI TASSI DI INTERESSE? dimensione dell impresa redditività garanzie forma tecnica di erogazione localizzazione geografica settore di appartenenza interesse commerciale per il cliente Sono argomenti che si confondono nel tasso applicato senza che si possa separare il peso della solvibilità del cliente l effetto di mitigazione delle garanzie l interesse per la quantità di lavoro bancario portato dal cliente
IL SALTO DI QUALITA RIGUARDA LA QUANTIFICAZIONE DEL RISCHIO ED IL PRICING DEL CREDITO Come dovrebbe essere quantificato il tasso di interesse da applicare ad un impresa, partendo dai costi? + Tasso base di riferimento (costo della raccolta e costi generali) Costi diretti (istruttoria, controllo e revisione fido) + Costo della copertura del rischio di insolvenza = Rendimento minimo per coprire i costi
Logica nuova per la misurazione del rischio e del suo costo + Costo della copertura del rischio di insolvenza Gli accordi di Basilea si occupano del capitale a copertura dei rischi accantonamenti a copertura delle insolvenze attese costo del capitale proprio che funge da cuscinetto per assorbire ulteriori perdite inattese
Questo capitale ha un costo che deve essere coperto dal rendimento degli impieghi Quanto capitale deve essere accantonato a fronte del rischio di credito? B1: 8 euro ogni 100 euro prestati alle imprese B2: le banche POTRANNO stabilirlo caso per caso attraverso una puntuale quantificazione della perdita attesa RISCHIO IMPRESA RISCHIO OPERAZIONE rating garanzie reali e tipologia del prestito
Requisiti patrimoniali 8% B1 6% B2: pmi fatturato < 5 ml fido < 1 mil 0% B2 B2: pmi fatturato < 50 milioni di euro Rating elevato Rating basso
oneri per la banca che concorrono a determinare il tasso RISCHIO IMPRESA perdita attesa La conoscenza delle componenti è utile per capire come la banca valuta l impresa e per spiegare il livello del tasso RISCHIO OPERAZIONE rating (garanzie personali) tipologia del prestito (garanzie reali) Quante probabilità ci sono che l impresa diventi insolvente? Quanto si potrà recuperare in caso di insolvenza?
LE DOMANDE Ci sono prospettive che possono far pensare ad una salto di qualità nel rapporto con le banche? Cosa fare per prendere il vento dalla parte giusta?
Si aprono prospettive nuove nelle seguenti direzioni: selezione della banca in funzione: - del grado di solidità finanziaria dell impresa - delle scelte operate dalla banca sulle opzioni offerte da B2 azioni utili a scalare il rating: - conoscenza dei criteri adottati dalle banche - azioni sull equilibrio finanziario - pianificazione finanziaria e valutazione d impatto di scelte alternative - elaborazione delle informazioni e comunicazione conoscenza delle opportunità che fanno risparmiare patrimonio di vigilanza alla banca - opportunità che è possibile quantificare - per farle pesare nella negoziazione
In sintesi: ove possibile, occorre sviluppare all interno le competenze tipiche della Direzione Finanziaria d Impresa oppure, per quanto possibile, occorre puntare sull outsourcing di specifiche competenze finanziarie (associazioni di categoria, confidi, professionisti)
Grazie per l attenzione