dal sito Lager e deportazione Materiali prodotti Percorso di conoscenza schede a cura di Giuseppe Paleari, Elena Pollastri



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Transcript:

Viaggio-studio in un Lager nazista scheda 5 Capire e rispettare Il luogo che ti appresti a visitare è uno dei circa 1700 Lager che i nazisti installarono dal marzo del 1933 al maggio del 1945 in molte nazioni europee. La nostra attività prevalente sarà l osservazione degli spazi e degli elementi che costituiscono la struttura complessa del Lager. La sola visita al luogo non fornisce elementi di conoscenza per quanto attiene le vicende storiche ed umane, individuali e di gruppo, che sono avvenute in questo spazio. Per questo tipo di conoscenza sarà necessaria una specifica ricerca consultando altre fonti documentarie. Compiendo l'itinerario di visita ricorda che il tuo unico scopo è quello di conoscere e capire, rispetta perciò le strutture e le cose che vedi. Nota informativa Il campo di concentramento nazista meta della nostra visita studio assunto qui come esempio, è lo spazio Lager di Mauthausen. Non è compresa la parte museo allestito nell edificio del Revier e nella nuova sede esterna al Lager. L area da prendere in esame Nel caso del Lager di Mauthausen, come in molti altri Lager, è ancora oggi difficile avere un preciso quadro di riferimento di tutto il territorio di competenza del Lager. Altro aspetto da considerare è che spesso facciamo coincidere il Lager con la sola zona dove si trovano i blocchi dei deportati, senza prendere in considerazione le altre zone in cui lo spazio Lager era organizzato. La zona dei deportati in molti Lager è tra le poche visibili e visitabili; a questa indirizziamo soprattutto la nostra attenzione. Ieri / oggi Ulteriore elemento da considerare è che l assetto dello spazio Lager dalla liberazione ad oggi ha subito notevoli trasformazioni. Occorre quindi disporre di una carta aggiornata dello spazio Lager che ci si appresta a visitare per meglio organizzare i nostri percorsi di visita e osservazione. Aggiornamento carta Sulla carta storica del Lager di Mauthausen apportiamo gli aggiornamenti. a qui si trovava il Revier o lazzaretto o ospedale dei russi. Tutte le strutture sono state abbattute. b zona dei germanici. In quest area c erano gli alloggiamenti della guarnigione, alcune baracche adibite a deposito e gli uffici del comando del Lager. È quest ultimo edificio che è rimasto, ora adibito in parte a servizi igienici per il pubblico e in parte a biblioteca e ufficio del Memorial. Tutti gli altri edifici sono stati abbattuti e ora nell area si trovano i monumenti delle nazioni tra cui quello italiano. c, d zona dei deportati. Tutte le baracche del campo di quarantena e molte altre del campo libero sono state abbattute. Il campo di quarantena è stato utilizzato dopo la liberazione del Lager come cimitero. Del campo libero sono rimaste tre baracche dei deportati e gli edifici adibiti a servizi (locale docce e lavanderia, cucina, Bunker, infermeria) non tutti visitabili. Alcuni edifici svolgono oggi altre funzioni quali sede del museo e luogo di culto. e zona del lavoro: la cava. Nell area della cava non vi è più nessuna costruzione. Si trovano alcune lapidi e un pannello informativo.

Chiaramente questa attività di svelamento tra com era lo spazio ieri e come risulta oggi può costituire uno degli obiettivi della visita al Lager. Considerando quindi il visibile e il visitabile abbiamo strutturato il nostro itinerario di visita in particolare all interno della zona dei deportati. Bisogna ricordare che la costruzione del Lager di Mauthausen si sviluppò nell arco di diversi anni, ad esempio le baracche adibite a lavanderia e a cucina vennero costruite negli anni dal 1938 al 1941; l edificio del Bunker venne costruito negli anni 1939 e 1940 mentre l ala sinistra del Revier venne messa in funzione nell estate del 1944. (H. Marsalek, La storia del campo di concentramento di Mauthausen. 1999) Scheda di lavoro zona dei deportati - percorso procedure di ingresso Elementi di questo percorso sono l osservazione dei luoghi (spazi ed edifici) e dei tragitti, le percorrenze tra un luogo e l altro riferite alle procedure alle quali i deportati erano sottoposti al loro arrivo al Lager. Si ricorda che le procedure d ingresso erano: la spoliazione, la rasatura e depilazione, la disinfezione, la doccia, la vestizione e l immatricolazione. Si parte dall ingresso della zona dei deportati e superato il portone (1) ci si trova in un ampio viale delimitato da edifici. Ci si sposta alla nostra destra lungo il muro di recinzione (2). Era in questo spazio che i deportati sostavano anche per ore indipendentemente dalle condizioni atmosferiche (sole, vento, pioggia, neve), al loro arrivo al Lager. Questa parte di muro di recinzione di Mauthausen viene chiamato il muro dei lamenti o muro del pianto. Qui i deportati dovevano lasciare tutti i loro effetti personali e spogliarsi completamente nudi (spoliazione). Poi a gruppi venivano fatti scendere dalla scala posta a lato della baracca di fronte (3). Prima di scendere osserviamo la tipologia dell edificio in particolare rilevando i materiali impiegati per la costruzione. Scesi dalla scala ci si trova in un locale dal quale si accede ad altre stanze. In questo locale venivano svolte le operazioni di rasatura, depilazione e disinfezione. L altro locale che a noi interessa è quello posto alla nostra sinistra: il locale docce.

Dopo le operazioni precedenti i deportati venivano spinti in questo locale dove è ancora visibile l impianto doccia. Stimandone le dimensioni possiamo rilevare la quantità delle persone che poteva contenere considerando che i deportati erano ammassati, pigiati gli uni sugli altri. Al termine di queste operazioni i deportati venivano fatti risalire sempre nudi e bagnati per essere portati ai blocchi o baracche di quarantena. Le baracche di quarantena (4) si trovano sul lato sinistro lungo il viale centrale. Le baracche per la quarantena sono state demolite dopo la liberazione del Lager, però rimane l area con alcune sue specificità. Riporta questi dati che hai rilevato. Questa area è liberamente accessibile da qualsiasi lato o presenta alcune delimitazioni? Quali sono gli elementi ancora presenti che delimitano quest area? È durante la quarantena che proseguivano le procedure di ingresso ed in particolare la vestizione e l immatricolazione. Luoghi ed edifici dove venivano svolte queste procedure non ci sono più. Scheda di riepilogo degli elementi osservati del percorso spazi aperti edifici funzioni Dopo il periodo di quarantena la maggior parte dei deportati veniva trasferita nei Lager dipendenti mentre pochi altri venivano aggregati ad una delle baracche del campo libero. La baracca Usciti dall area della quarantena ci dirigiamo verso una delle baracche (5). Ne osserviamo la tipologia dell edificio, i materiali di costruzione, il numero e l ubicazione degli ingressi. L interno Oggi l interno rispecchia solo in parte l organizzazione degli spazi e le rispettive funzioni. Un primo elemento molto evidente è la mancanza di arredi; poi ci si rende conto della presenza di due ampi spazi. Infatti ogni baracca era divisa in due (le due grandi sale) Stube, che a loro volta erano suddivise ancora in due. È in questi spazi che si trovano i letti a castello a due o tre piani, per i deportati. All interno risulta più facilmente osservabile la tecnica costruttiva utilizzata e rilevare le dimensioni delle varie stanze. Disegna la pianta della baracca.

Percorso altre strutture Si raggiunge l ultimo edificio a destra del viale (6). Era il Revier (infermeria) del Lager e oggi sede del museo. (Un nuovo museo è stato allestito all esterno del Lager). Osserva la tipologia dell edifico e stimane la dimensione. Il museo è allestito sia sul piano rialzato che nel seminterrato. Nel museo trovi esposti diversi documenti relativi alla storia dei Lager nazisti e del Lager di Mauthausen. Documenti e oggetti riferiti alla burocrazia del Lager, altri appartenuti ai deportati e altri ancora realizzati dai deportati durante la loro presenza nel Lager. Le didascalie dei pannelli, dei documenti cartacei come degli oggetti, sono solo in tedesco. Dopo le sale espositive del seminterrato si prosegue entrando in una ampia stanza dove si trova un forno crematorio a due muffole, poi a seguire l angolo del colpo alla nuca e della trave delle impiccagioni. Si entra poi in un locale con le pareti piastrellate, in realtà un locale refrigerato dove venivano conservati i cadaveri. Segue poi il locale adibito a camera a gas, camuffato da locale docce, adiacente ad un altra stanza, il Sezionarium (ovvero il locale in cui venivano eseguite le autopsie). Nel corridoio si trova un altro forno crematorio. Usciti dalla porta a sinistra ci si trova in una sorta di cortile con di fronte l alto muro di recinzione. Prima di procedere nel percorso cerca di ricostruire il tragitto fatto che si sviluppa lungo il seminterrato e individua sulla carta luoghi e rispettive funzioni. Terminato questa tabella di sintesi, proseguiamo nell itinerario. Osserva esternamente l edificio (7) da cui sei uscito per rilevarne la tipologia, una stima delle dimensioni e alcune particolarità molto evidenti (finestre). Sali la scala esterna per il piano superiore dello stesso edificio; superata la porta di ingresso ed il corridoi ti trovi in un ampia stanza con ai lati due lunghi corridoi chiusi da cancelli. Questo edificio era adibito a Bunker, ovvero era la prigione del Lager. Lungo i corridoio si aprono delle celle dove venivano rinchiusi alcuni deportati.

Le domande che possiamo porre sono molte. Ne indichiamo due. Chiunque poteva accedere a questi luoghi? Il Lager è una prigione. Perché c è anche il Bunker (una prigione nella prigione)? Si ritorna sul lungo viale (8). Questa era la piazza dell appello. E in questo piazzale che più volte al giorno veniva fatto l appello: i deportati venivano chiamati ciascuno con il proprio numero di matricola. Il piazzale era anche il luogo dove venivano effettuate le pubbliche esecuzioni. Prima di uscire dalla zona dei deportati osserviamo e rileviamo gli elementi che delimitano l intera area presa in esame e quali svolgono sistema di controllo di questo spazio. Organizziamo i dati raccolti dalla nostra osservazione ed esplorazione della zona dei deportati in ordine allo spazio: rileva la grandezza dell area come avrai notato, soprattutto osservando la carta, il viale centrale o piazza dell appello, separa questa area in due settori. Sul lato destro sono allineati gli edifici adibiti a servizi come: mentre sul lato sinistro si trovano osservando la carta è facilmente rilevabile lo schema dispositivo di questi edifici. L osservazione della carta e il percorso effettuato ci permettono di individuare un ulteriore suddivisione di questo spazio realizzata con In questo modo viene delimitata una zona ben precisa, quale Gli edifici Come avrai osservato durante la visita e come hai riportato nelle tabelle compilate, in questa zona ci sono edifici differenti per: forma, dimensioni, materiali edilizi impiegati. Esempio: elementi della baracca ed elementi dell edificio del Revier. L uso di materiali diversi ha fra l altro il significato di attribuire una importanza differente(maggior o minore) tra i diversi edifici Controllo Durante il percorso e anche osservando la carta avrai notato che quest area presenta elementi di controllo. Quali? Dove sono ubicati

Zona lavoro: la cava Uscito dalla zona dei deportati si prosegue diritto per la strada leggermente in discesa delimitata da una serie di monumenti. Si prosegue a destra per una sterrata fino a raggiungere la scala (scala della morte) che conduce alla cava di pietra Wiener Graben. La presenza di questa cava è stato uno dei motivi per l installazione del Lager. La posizione elevata permette di avere uno sguardo complessivo dell area della cava, stimarne le dimensioni e la profondità. Scesi i 186 i gradini ci si trova all interno della cava e non solo abbiamo cambiato il nostro angolo di osservazione ma possiamo effettuare una serie di attraversamenti. Zona dei germanici In quest area si trovavano le baracche dove alloggiava la guarnigione del Lager, alcune baracche adibite a deposito e l edificio dove si trovava la sede del comando del Lager ed uffici. Escluso la Kommandantur (9) oggi uffici del Memorial, sala ristoro e servizi igienici per il pubblico, tutti gli altri edifici sono stati abbattuti dopo la liberazione del Lager. In quest area sono collocati i monumenti commemorativi eretti dalle diverse nazioni in memoria dei loro cittadini qui deportati e in gran parte uccisi. Quadro di sintesi della visita studio Organizziamo i dati raccolti nel corso della visita studio ad uno spazio ben preciso: il Lager di Mauthausen costruito per reprime ed annientare. Ci siamo mossi in un territorio, in un ambiente, in uno spazio molto diverso da quello della nostra vita quotidiana: città, scuola, abitazione. Dall ubicazione e posizione geografica ed ambientale del territorio dove si trova questo luogo e dal complesso sistema architettonico (suddivisione di spazi, tipologia delle architetture degli edifici, materiali utilizzati nelle costruzioni, dimensioni e per quanto riguarda gli interni, l organizzazione degli spazi), abbiamo visto i luoghi reali, teatro di tragici avvenimenti che i sopravvissuti ci hanno narrato. Riporta i dati relativi a: - ubicazione/dislocazione geografica del Lager - descrizione dell ambiente Rispetto al territorio Lager organizzazione in macro zone: - quali? - dimensioni delle diverse zone - queste macro zone in alcuni casi sono divise nettamente come ad esempio la zona dei germanici e la zona dei deportati. Come? - Le singole zone possono essere al loro volta suddivise. Esempio

- Alcune zone presentano elementi di controllo. Quali? Edifici In tutto lo spazio Lager si è rilevata la presenza di edifici di diverse tipologie, soprattutto per quanto riguarda i materiali edilizi impiegati, le dimensioni, l organizzazione interna degli spazi e le funzioni. Riporta qui sotto i dati raccolti. zona in legno in muratura funzioni Altro elemento sul quale si può riflettere riguarda le percorrenze tra le diverse zone e/o i diversi edifici, qui intese rispetto alle distanze e all accessibilità ai luoghi. Riflessione di carattere generale Se da un lato la visita studio ci ha fornito l occasione per una lettura di un territorio, di un ambiente, di uno spazio, dall altro quali elementi di conoscenza sul e del fenomeno concentrazionario nazista ci ha fornito? Oggi questo luogo attraverso quali strumenti racconta e comunica la sua storia, gli eventi che si sono consumati al suo interno, l identità ad esempio dei deportati? Da Lager a Memorial La visita ci ha permesso anche di rilevare altri aspetti. Eccone alcuni. Pur con i cambiamenti avvenuti dalla liberazione che non riguardano solo lo spazio e gli edifici, il Lager rimane un luogo reale di precisi avvenimenti. La funzione oggi di questo luogo è quello di Memorial: luogo di commemorazione, "preghiera", celebrazione, e strumento di trasmissione/conoscenza della storia e memoria. È un documento del quale tra l altro si è potuto verificarne lo stato di conservazione. Bene culturale Enea Fergnani ex deportato del Lager di Ebensee, campo dipendente di Mauthausen, dopo la liberazione dal Lager aveva scritto: Questi luoghi sacri alla morte più orrenda debbono restare con le loro camera a gas, i forni crematori, i loro attrezzi di tortura, le baracche per gli esperimenti criminali Debbono restare intatte le scale della morte e le cave di pietra, le attrezzature cliniche del Krankenhaus di Mauthausen Debbono restare intatti gli uffici dei comandi dove si decretavano gli eccidi di massa

Secondo Enea Fergnani ed anche per moltissime altre persone, lo spazio Lager doveva restare integro così come i reperti archeologici, storici, paesaggisti ed ambientali perché costituiscono un bene, un patrimonio, una fonte, un documento per conoscere e capire. Come si è avuto modo di vedere, dopo la liberazione del Lager e nel corso di questi anni, per volontà degli uomini molti degli elementi di questo luogo sono stati cancellati. Solo alcuni sono stati conservati e salvaguardati. La tutela, la conservazione e la valorizzazione di questo bene storico culturale come di altri, può costituire un ulteriore pista di ricerca e lavoro. Un lavoro sulle fonti Questa proposta consiste nell effettuare il percorso procedure di ingresso servendosi di altre fonti documentarie per rilevare come l integrazione delle diverse fonti permetta una ricostruzione e una conoscenza più precisa della storia. Percorso procedure di ingresso attraverso: I documenti ( vedi mostre: La deportazione, Il Lager di Bolzano, Scrivere dai Lager) Le testimonianze (vedi Le testimonianze e scheda 4: Un percorso di deportazione)