Focus Mercato: MAROCCO

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Focus Mercato: MAROCCO {

{ CONGIUNTURA ECONOMICA

2011 2012 2013 PIL Nominale (mln ) 71.525 75.545 78.340 Variazione del PIL reale (%) 5 2,9 3,3 Popolazione (mln) 32,3 32,6 33 PIL pro-capite a parità di potere d'acquisto ($) 5.062 5.246 5.473 Disoccupazione (%) 8,9 9 8,8 Debito pubblico (% PIL) 64,7 70,1 73,4 Inflazione (%) 0,9 1,3 2,2 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) - 2,1 2 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e IMF

L economia marocchina si è caratterizzata negli ultimi anni per una crescita costante (+ 4 % nel 2013), bassa inflazione (2,5 % nel 2013), costo del lavoro contenuto (il salario minimo è pari a circa 300 al mese) ed un ampio grado di apertura agli scambi internazionali (accordo di libero scambio con gli USA nel 2005 ed accordi di liberalizzazione nei prodotti industriali ed agricoli con l UE nel 2008, oltre a FTA con Emirati Arabi, Turchia, Tunisia, Egitto, Giordania). La Banca Mondiale prevede per il Marocco una crescita del Prodotto Interno Lordo del 3,6 % nel 2014 (inferiore alle stime del governo, collocate al 4,2 %). Le previsioni per gli anni successivi sono ancora più positive: 4,4 % nel 2015 e 4,7 % nel 2016. Tali incoraggianti prospettive di crescita rendono l'economia marocchina come una delle più solide e stabili nell'area MEDA, attraversata da profonde crisi politiche e socio - economiche.

Il Marocco è un Paese stabile politicamente, che non ha vissuto la tumultuosa fase della primavera araba. Il re Mohamed VI ha introdotto un ampio programma di riforme, che ha portato nel 2011 ad una nuova Costituzione, seguita dalle elezioni. Il Marocco si colloca al 60 posto nella graduatoria delle economie mondiali, con un PIL di 180 miliardi di dollari nel 2013. La popolazione è di quasi 33 milioni di abitanti, di cui circa il 60 % vive nelle grandi città del Paese: Casablanca, la capitale Rabat, Fes, Marrakech, Tangeri. Il PIL marocchino è composto secondo la seguente ripartizione: 15,1 % dal settore primario (agricoltura, pesca ed attività mineraria), 31,7 % dall industria manifatturiera, 53,2 % dai servizi. I settori di punta del Paese sono le produzioni agroalimentari (cereali, ortofrutta, prodotti ittici), l estrazione e lavorazione dei fosfati, l industria della trasformazione alimentare, prodotti in pelle, tessili, edilizia, componentistica meccanica, produzione di energia da fonti rinnovabili, turismo.

Nel 2013, le esportazioni hanno contribuito nella misura del 35,4 % del Prodotto Interno Lordo marocchino. I settori principali delle esportazioni marocchine sono: tessuti ed abbigliamento, componentistica meccanica ed elettrica, prodotti chimici inorganici, materie prime minerarie, fertilizzanti (inclusi i fosfati), agrumi, ortofrutta, prodotti ittici. I principali Paesi di destinazione delle merci marocchine sono: Francia (21%), Spagna (17,3%), Brasile (5,4%), India (4,9%), Stati Uniti (4,6%). A causa dell assenza di idrocarburi nel territorio marocchino, il Paese è fortemente dipendente dall importazione di combustibili fossili e ciò determina l elevata incidenza delle importazioni sul PIL nazionale (48,5 % nel 2013). I principali prodotti importati dal Marocco sono: petrolio grezzo, tessuti, apparecchi per telecomunicazioni, grano, gas ed elettricità, componentistica elettronica e materiali plastici. I principali fornitori esteri per il Marocco sono: Spagna (13,1%), Francia (12,1%), Cina (6,9%), Stati Uniti (6,8%), Arabia Saudita (6,2%).

L'Unione Europea è il più importante partner commerciale del Marocco e sono già vigenti accordi di liberalizzazione degli scambi nei comparti dei prodotti industriali e dell'agricoltura, che hanno eliminato i dazi doganali in numerosi settori merceologici. Il Marocco esporta verso la UE principalmente abbigliamento, prodotti agricoli, parti meccaniche e componenti per mezzi di trasporto. E in corso di negoziazione tra UE e Marocco l Accordo di Libero Scambio Completo ed Approfondito (ALECA) che permetterà di portare a termine il processo di liberalizzazione già in atto ed innalzare il livello di interscambio UE-Marocco, favorendo anche la competitività dei prodotti marocchini sul mercato europeo. Secondo la Commissione Europea, l ALECA apporterà all UE ulteriori benefici stimati in 1,4 miliardi di euro, con un impatto positivo sui flussi commerciali.

Valore complessivo esportazioni italiane: 1367 miliardi - Meccanica strumentale: 21,7% (mld 296,64) - Moda: 13,3% (181,81 mld) - Metallurgia e prodotti in metallo: 10,6% (144,90 mld) - Apparecchi elettrici: 9,6% (131,23 mld) - Prodotti chimici: 8,8 % (120,30 mld) - Gomma plastica e materiali da costruzione: 8,4% (114, 83 mld) - Prodotti energetici raffinati: 7,7% (105,26 mld) - Autoveicoli e mezzi di trasporto: 5,6% (76,55 mld) - Mobili ed altri manufatti: 5,5% (75,18 mld) - Altro: 8,7%

- Prodotti dell agricoltura, della silvicoltura e della pesca : grazie al piano Maroc Vert («Marocco Verde»), che prevede investimenti che sostengono la modernizzazione tramite acquisto di macchinari e tecnologie. - Costruzioni: sviluppo di edilizia sia popolare sia destinata alla classe medioalta, e per uso residenziale e turistico. Da segnalare progetto di ampliamento della città di Tamesna a 20 km dalla capitale ed il nuovo progetto della città di Zenata (400.000 abitanti), tra Mohammedia e Casablanca. - Prodotti della metallurgia: fabbisogno di prodotti metallurgici in aumento per imprese di grandi dimensioni e con fatturato rilevante. - Computer, prodotti elettronica e ottica, elettromedicali: uno dei settori di punta insieme all aeronautica. - Prodotti delle altre industrie manifatturiere: tessile, farmaceutica (terza posizione nel mercato africano dopo Africa del sud e Algeria), automobilistica, chimica (10 anni di crescita esponenziale).

In base ai dati Istat, l interscambio tra Italia e Marocco era pari a 1.954 milioni di a fine 2012, mentre nei primi 11 mesi del 2013 si è attestato a 1.993 milioni, con una crescita del 10,9 % rispetto allo stesso periodo del 2012 (1.797 milioni). Il saldo è tradizionalmente positivo per l Italia (+ 779 milioni a fine 2012, + 792 milioni nel periodo gennaio novembre 2013). L Italia è per il Marocco l 8 fornitore (quota del 4,6 %) e il 6 cliente (3,8 %). Le nostre principali esportazioni verso il Marocco sono: prodotti della raffinazione petrolifera, macchinari, prodotti chimici e materie plastiche, apparecchiature elettriche. Le esportazioni marocchine verso l Italia sono: prodotti della pesca, abbigliamento, parti e componenti, autoveicoli (la Renault ha due stabilimenti in Marocco).

Valori Gen-nov 2012 Gen-nov 2013 Esportazioni 1.259.177 1.392.472 Importazioni 538.317 600.559 Saldo 720.860 791.913 Saldo normalizzato (%) 40,1 39,7 Variazioni sull anno precedente Esportazioni 10,6% Importazioni 11,6% Fonte: dati ISTAT

{ Fattori di produzione

Costo dei fattori produttivi Manodopera (valori medi mensili in ) Categorie da a Operaio 0,78/ora 1,30/ora Impiegato 300 500 Dirigente 1.200 8.000 Elettricità (in /KW/h) Categorie da a Alta e media tensione 0,12 0,15

Costo dei fattori produttivi Prodotti petroliferi (in /l) Combustibile da a Benzina 0,93 1,00 Nafta 0,70 0,90 Combustibile industriale 255,14/t 281,40/t

Costo dei fattori produttivi Acqua ad uso industriale (in /m3) Città da a Casablanca 0,72 1,33 Mohammedia 0,62 1,33 Immobili (canone mensile in /m2) Tipologia da a Affitto locali uffici 5 30

{ LEGISLAZIONE SOCIETARIA

Le società sono disciplinate, principalmente, dal Codice delle obbligazioni e contratti del 12 agosto 1913 e dalle leggi specifiche per la Société Anonime (Sa) e la Société a Responsabilité Limitée (Sarl). In base alla normativa societaria esistono 2 tipi di società: le società civili e le società commerciali.

Le società commerciali hanno per oggetto attività commerciale o produttiva, ancorché vengano classificate società commerciali solo per la loro forma indipendentemente dall attività svolta. Esse sono: Società di capitali Società di persone

Societé Anonime (Sa): equivalente alla società per azioni, con un minimo di 5 soci, capitale sociale minimo di Dh 300.000 (circa 26730.82 ) per le Sa che non si rivolgono al pubblico per la sottoscrizione del capitale e di 3 milioni di Dh (circa 267.308,2 ) per le altre; Societé a Responsabilità Limitée (Sarl): equivalente alla società a responsabilità limitata italiana, con minimo 1 socio e con capitale sociale minimo di 10.000 dihrams (circa 891.02 ) diviso in azioni da 10 dihrams (circa 0.89 ); Societè en Comandite par Actions (Sca): equivalente alla società in accomandita, con minimo 1 socio accomandatario ed 1 accomandante e nessun capitale minimo.

Società en Nom Collectif (Snc): equivalente alla società in nome collettivo, con un minimo di 2 soci e nessun capitale minimo; Societé en Comandite Simple (Scs): equivalente alla società in accomandita semplice, con un minimo di 1 solo socio accomandatario ed 1 accomandante, senza alcun capitale minimo; Societè en Participation; Societé anonime (Sa).

CONTRATTO DI { AGENZIA E DISTRIBUZIONE

La disciplina del contratto di agenzia è contenuta negli artt. 393-404 del Codice del commercio emanato con Dahir n. 1-96-83 del 1 agosto 1996 di promulgazione della legge n. 15-95 istitutiva, appunto, del Codice commerciale. Il contratto di agenzia commerciale è un mandato con cui un soggetto si obbliga a concludere in modo continuativo degli acquisiti o delle vendite, comprese tutte le altre operazioni accessorie, in nome e per conto di un altro soggetto sia esso produttore, commerciante o altro agente (art. 393); il contratto di agenzia non configura un rapporto di lavoro dipendente (art. 393); l agente può anche rappresentare più preponenti, salvo diversa disposizione delle parti, in ogni caso non può rappresentare dei preponenti concorrenti tra loro (art. 393). Le parti hanno l obbligo di reciproca lealtà e di informazione e il preponente deve mettere l agente in condizione di svolgere il suo mandato (art. 395).

La durata del contratto di agenzia può essere a tempo determinato o indeterminato, e, nel caso in cui il contratto a tempo determinato venga eseguito anche successivamente alla sua scadenza esso si trasforma in contratto a tempo indeterminato art. 396); il contratto a tempo indeterminato può cessare quando una delle parti comunica all altra il preavviso di 1 mese durante il primo anno di contratto, di 2 mesi durante il secondo anno, di 3 mesi per gli anni successivi al terzo (art. 396); il preponente può interrompere il contratto senza preavviso nel caso di fatto grave dell agente, in ogni caso il contratto cessa di diritto per le ipotesi di forza maggiore (art. 396). Il contratto di agenzia commerciale e gli eventuali emendamenti sono fatti per iscritto (art. 397).

L agente di commercio ha diritto ad un compenso fissato per accordo delle parti ed in base agli usi della professione; nel caso in cui le parti non hanno fissato l importo del compenso, oppure gli usi non prevedano nulla, esso è fissato dal tribunale (art. 398). In caso di rottura del contratto, l agente commerciale ha, diritto ad un indennità di compensazione del pregiudizio subìto per l effetto di questa rottura, egli quindi dovrà notificare al preponente che intende fare valere i suoi diritti all indennità entro il termine di 1 anno dalla data di rottura del contratto; gli aventi causa dell agente commerciale hanno lo stesso diritto (art. 402).

Il contratto di distribuzione non è direttamente regolato, occorre prendere a riferimento il contratto di commissione come disciplinato dagli artt. 422 e ss. del Codice commerciale.

Ex art. 422 la commissione è il contratto con il quale il commissionario riceve potere per agire in suo nome, ma per conto del committente. Il contratto di commissione è disciplinato dalle disposizioni relative al mandato. Secondo l art. 423, il commissionario acquisisce i diritti che derivano dal contratto e rimane personalmente impegnato verso coloro con i quali ha stipulato il contratto di vendita. I terzi non hanno alcun azione diretta contro il committente. In base all art. 424 la retribuzione del commissionario è dovuta appena il contratto di vendita è stato stipulato con i terzi. Il commissionario deve adempiere a tutte le formalità richiestegli espressamente dal committente e può sostituirsi ad altro commissionario soltanto se tale potere deriva espressamente dal contratto (art. 427). È obbligato a rivelare al suo committente il nome dei terzi con i quali ha contratto (art. 429). Il Marocco non risulta essere firmatario della convenzione di Vienna del 1980 sulla vendita di beni mobili.

{ SISTEMA FISCALE

ALIQUOTA 20% Aliquota standard AMBITO DI APPLICAZIONE 14% Per opere edili, caffè, tè, veicoli utilitari leggeri economici, ciclomotori economici 10% Attività turistiche, alberghiere e di ristorazione alberghiera. 7% Prodotti di largo consumo (acqua, elettricità, prodotti farmaceutici), per le operazioni bancarie, di credito, di cambio 35% Prodotti di lusso Esenzioni Per importazioni o acquisti in loco facenti parte di un programma di investimento

ALIQUOTA SCAGLIONI DI REDDITO IN DIRHAM SCAGLIONI DI REDDITO IN EURO 0% 0 20.000 0 1782,84 13% 20.001 24.000 1782,93 2139,41 21% 24.001 36.000 2139,5 3209,12 35% 36.001 60.000 3209,21 5348,54 44% OLTRE I 60.000 OLTRE I 5348,54

CHARTE DE L INVESTISSEMENT (Carta degli Investimenti) E una legge-quadro entrata in vigore il 3 ottobre 1995 in sostituzione delle varie norme sugli investimenti applicabili fino ad allora. Si applica ai progetti di investimento promossi sul territorio marocchino. Le misure previste da questa legge tendono a: Semplificare ed alleggerire le procedure amministrative Incoraggiare le esportazioni Garantire il trasferimento degli utili e dei proventi da investimenti, comprese le plusvalenze Promuovere l impiego Ridurre il costo degli investimenti ed il carico fiscale Proteggere l ambiente

CHARTE DE L INVESTISSEMENT (Carta degli Investimenti) Diritti doganali (relativamente ai progetti di investimento) Diritti di importazione ridotti, da un minimo del 2,5% ad un massimo del 10% ad valorem Esonero dal prelievo fiscale all importazione (PFI) TVA (Iva) Sono esonerati dalla TVA (Iva) gli acquisti - sia effettuati sul territorio marocchino che all importazione - di attrezzature, materiali ed utensili.

Fondi UE MEDA II per lo sviluppo delle PMI e la formazione professionale Interventi SIMEST, con finanziamenti agevolati e partecipazione azionaria Finanziamenti bancari credito acquirente e credito fornitore assistiti da garanzia SACE Linea di credito UNIDO (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale) gestita dall Italia, destinata al finanziamento di progetti di PMI marocchine che acquistano tecnologia italiana.

{ Servizi Studio D Antonio

SERVIZI DISPONIBILI INTERNAZIONALIZZAZIONE: ricerca partner commerciali con finalizzazione di incontri B2B nel mercato estero di interesse. INTERNAZIONALIZZAZIONE PRODUTTIVA INDIRETTA: ricerca partner per la produzione nel mercato estero di interesse con affiancamento nelle fasi di trattativa e avviamento dei rapporti di collaborazione (per esempio preparazione contratto produzione c/terzi). INTERNAZIONALIZZAZIONE PRODUTTIVA DIRETTA: verifica delle opportunità di insediamento di unità produttive nel mercato estero di interesse, con individuazione delle migliori soluzioni pratiche (per esempio start up di unità produttiva di proprietà con assistenza ed affiancamento completo, ricerca di partner per lo sviluppo di joint venture contrattuale o societaria, ricerca azienda per acquisizione unità produttiva estera già funzionante). ASSISTENZA TECNICA SU SOCIETÀ DI DIRITTO ESTERO: ottenimento di un servizio efficiente di natura legale ed amministrativa nel mercato estero di interesse, sia per la costituzione di propria società di diritto estero, sia per la risoluzione di problemi su società di diritto estero già esistenti.

DOVE OPERIAMO Europa Centro Orientale Europa Occidentale Nord Africa Sud Africa Balcani Turchia Brasile Cina Nord America Medio Oriente India

{ STUDIO D ANTONIO Viale Monte Ceneri, 78 20155 Milano Tel: 02. 76011729