Financial Identity Theft OPERAZIONE GENIUS Squadra Mobile Sezione Reati contro il Patrimonio POLIZIA DI STATO Ferrara, 17 gennaio 2008
17-01-2008 Ferrara 13 arresti : disarticolata un associazione a delinquere finalizzata alla creazione di documenti d identità falsi per accedere a finanziamenti ed a mutui immobiliari con perizie di stima gonfiate o contraffatte. Accertate complicità di commercialisti ed impiegati comunali.
Il modus operandi adottato dagli associati consisteva nel reperire un prestanome, munirlo di falsi documenti con i quali aprire una serie di conti correnti e richiedere l erogazione di svariati prodotti finanziari, solitamente di credito al consumo, quindi far addebitare le rate di pagamento sui quei conti; superfluo evidenziare che nessuno mai avrebbe pagato alcuna rata essendo il titolare del conto poco più che un fantasma.
Successivamente la truffa si era evoluta allo scopo di ottenere mutui da istituti di credito nazionali, pronti ad erogare i crediti, ingannati da perizie di stima falsificate, su immobili di scarso valore. Mediamente, il prezzo degli edifici veniva triplicato.
I criminali erano soliti utilizzare quello che viene chiamato conto dormiente, aperto con un nome rubato. All'inizio lo facevano sembrare normale depositando e prelevando piccole somme di denaro con una certa regolarità per conquistarsi la fiducia della banca. Poi il truffatore chiedeva un grosso prestito e spariva con il contante, lasciando lo sfortunato a cui era stata rubata l'identità con un ingente debito.
Totale conversazioni telefoniche intercettate 75.005 Truffe consumate 46 Truffe tentate 167 Valore totale truffe: Euro 5.000.000,00 Gli agenti, che per la realizzazione delle indagini si sono serviti anche di intercettazioni telematiche, hanno scoperto un'organizzazione dedita alla stampa di documenti e buste paga falsi, utilizzati per aprire conti correnti bancari che è riuscita a realizzare oltre 200 truffe, tra tentate e consumate, che hanno fruttato quasi 5 milioni di euro.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Ferrara, coordinati dalla D.A.C. della Polizia di Stato, con l'ausilio di personale del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna e delle Squadre Mobile di Bologna, Ravenna, Pescara e Rovigo hanno effettuato numerose perquisizioni che hanno portato al sequestro di 20 computer, numerose carte d'identità, assegni e di una Società fittizia, interamente gestita dagli arrestati.
L'operazione è stata portata a termine da ben 80 agenti della Polizia di Stato che hanno arrestato i 13 associati in Ferrara e nelle province di Bologna, Ravenna e Pescara. Denunciate in stato di libertà altre 25 persone. Effettuate 20 perquisizioni.
Contestata l associazione per delinquere finalizzata alle truffe ed alle contraffazione di documenti d identità e di altra documentazione. L'indagine è stata coordinata dal PM dr.ssa Barbara CAVALLO, della Procura di Ferrara.
CAVALLARI Alessandro GIORGI Katia CAMPAGNOLI Leonarda Giorgi Isabella POLESINANTI Filippo QUADRELLI Michael VITACCA Enea Frabetti Romano MELETTI Cristian CAVALLARI Ottorino FIORINI Sebastiano Rizzoli Roberto BATTAGLIA Giuseppe
Identity Crimes Dati anagrafici, residenza, busta paga Così la nuova criminalità ti ruba la vita L operazione, nell ambito di una complessa strategia, coordinata dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, di contrasto all odioso fenomeno del furto di identità ( identity crimes ), ha portato alla luce una nuova tipologia di truffa: il Financial Identity Theft.
Partita nel gennaio 2007, finalizzata ad effettuare accertamenti riguardo ad una decina di segnalazioni di utilizzi indebiti di carte di credito ed una serie di frodi con documenti falsi, gli inquirenti hanno condotto l'inchiesta portando alla luce un associazione a delinquere finalizzata al furto di identità, con la creazione di identità fittizie.
A capo della gang un uomo ed una donna, responsabili di una Società, poi risultata fittizia, che fabbricavano le buste paga false adoperate per l'apertura dei conti correnti. Smascherati attraverso intercettazioni telematiche e ambientali.
Al vertice dell associazione a delinquere: Alessandro Cavallari, Katia Giorgi, Filippo Polesinanti e Leonarda Campagnoli, che sistematicamente inducevano in errore le persone offese in ordine alla reale identità dei debitori, sulla loro capacità ed intenzione di far fronte all obbligazione contratta e sul reale valore dell immobile eventualmente sottoposto a perizia. Il resto del gruppo consiste in 3 coordinatori delle persone che si presentavano in banca, 17 persone che avrebbero acquisito nuove identità e aperto i conti correnti, 4 persone che avrebbero infine speso assegni provenienti dall'associazione e 4 utilizzatori abusivi di carte di credito.
Si tratta senza dubbio dell'organizzazione più articolata ed allestita mai portata alla luce sin'ora dalle forze di polizia, poichè non si limitava esclusivamente alla realizzazione di cards false, o alla clonazione di cards vere, ma prevedeva una artata e capillare procedura truffaldina per portare a segno i propri intenti criminosi in danno soprattutto di operatori dell'e-commerce, del settore del credito a consumo, forma di finanziamento rivolta alle famiglie, istituti bancari e finanziari, nonchè società emittenti di carte di credito. Le frodi per impersonificazione (parziale o totale) tendono a crescere velocemente nei paesi dove vi e' forte diffusione del credito alle famiglie. In Italia, questo segmento del mercato creditizio e' in forte espansione
Le frodi creditizie costituiscono un fenomeno allarmante, che si sta sviluppando di pari passo con la crescita del credito al consumo Quasi 300 miliardi. E questo il debito a cui devono far fronte le famiglie italiane che, per case e beni di consumo, hanno fatto ricorso a mutui e prestiti. E solo negli ultimi 12 mesi, la cifra è aumentata di 24,4 miliardi. (fonte Banca d Italia). nel 2005 nel nostro Paese erano stati oltre 11.000 i tentativi di frode creditizia, per un ammontare complessivo di 46,5 milioni di euro. Solo nel primo quadrimestre del 2006 si stima se ne siano registrati più di 8.000, per un importo di 36,4 milioni di euro. Frodi creditizie, nel 2006 oltre 90 tentativi al giorno
Classificazione delle tipologie di frode FOCUS: frodi da impersonificazione himpersonificazione totale Appropriazione indebita dell identità altrui attraverso l uso di nome e carattere di altre persone. Può riguardare un soggetto realmente esistente così come un soggetto inesistente o deceduto himpersonificazione parziale Il soggetto maschera parzialmente la propria identità attraverso l utilizzo di dati anagrafici falsi e recapiti veri hdichiarazione di caratteri falsi La frode avviene attraverso l utilizzo di documenti falsi quali busta paga, modello unico, cedolino pensione
Tecniche di impersonificazione o creazione di falsa identità Si presenta con dati anagrafici altrui, utilizzando un documento rubato o falsificato Si presenta con dati anagrafici altrui, ma fornisce il proprio numero di telefono o il proprio indirizzo. Fornisce un documento rubato oppure fornisce un documento falso Si presenta con i dati anagrafici di un soggetto inesistente. Fornisce un documento rubato oppure un documento falso Si presenta con i dati anagrafici di un soggetto inesistente. Fornisce il proprio numero di telefono o il proprio indirizzo Fornisce un documento rubato oppure un documento falso
Frodi creditizie in Italia Fattori congiunturali Crescita del credito al consumo Erogazione dei finanziamenti presso i punti vendita Tempi di istruttoria molto ridotti Inoltre: Diffusione delle carte di pagamento, di internet e dell home banking
Frodi creditizie in Italia Fattori culturali Scarsa consapevolezza dei cittadini in relazione ai rischi del fenomeno Eccessiva riservatezza dei soggetti coinvolti dal fenomeno nei confronti dello stesso e scarsa propensione a condividere le informazioni
Quali dati sono generalmente alterati dai frodatori? L irregolarità sull indirizzo e l incongruenza sui dati anagrafici sono le due principali anomalie riscontrate per le anagrafiche sospette di frode. (esempio: il frodatore che richiede una carta di credito a nome altrui, fornisce di regola il proprio indirizzo per farsi inviare dall Istituto Finanziario la carta di credito a casa propria). 92% 91% Fonte: Elaborazione CRIF su dati FRAUD ANALYSER 27% 22% 4% 4% 1,5% 2% indirizzo generalità documento già segnalati anno 2003 anno 2004
La prevenzione delle frodi per proteggere i consumatori L appropriazione indebita delle generalità altrui espone in primo luogo il consumatore a tentativi di frode da parte di ignoti Nel caso di truffa, il consumatore è costretto a dedicare un enorme quantità di risorse e di tempo per la difesa della propria identità
Protocollo di intesa tra Codacons e CRIF nell ambito delle frodi creditizie Il Protocollo di cooperazione tra Codacons e CRIF ha l obiettivo di aiutare i consumatori vittime di frode affinché: le posizioni creditizie censite nel SIC gestito da CRIF vengano marcate in quanto non attribuibili al soggetto i dati dei consumatori non vengano riutilizzati per nuovi tentativi di frode
Uno strumento di tutela in più per il cittadino-consumatore vittima di frode Il cittadino-consumatore vittima di un contratto di finanziamento sospetto di frode, dopo la presentazione della denuncia di truffa alle autorità competenti, può dare mandato a Codacons per ottenere in via cautelativa la segnalazione sul SIC gestito da CRIF del fatto che sul finanziamento pende una denuncia per truffa.
Futuro al sicuro In Italia si punta al progetto UCAMP, Ufficio Centrale per la Prevenzione delle Frodi sui Mezzi di Pagamento, del Ministero dell'economia e Finanze. E' quanto previsto dal Decreto 30 aprile 2007, n. 112 con il quale il Ministero dell'economia punta a creare una lista di società 'segnalanti' composta da banche, società ed intermediari finanziari che dovranno inviare i dati sui punti vendita ad essi legati (entro il 10 febbraio 2008 quelli relativi a 2005, 2006 e 2007) ed informazioni su carte di credito e bancomat (dal 14 agosto 2008) monitorati perchè ritenuti a rischio frode.
I soliti ignoti sono avvisati. Nel caso specifico del furto di identità il più efficace strumento di contrasto rimane l'accesso alle informazioni per "certificare" i dati raccolti nella fase preliminare alla erogazione di un servizio (finanziamento, mutuo, abbonamento, polizza). Questo potrà consentire alle aziende di verificare on-line se le informazioni fornite dai clienti, quali dati anagrafici, codice fiscale, posizione professionale (Inps, Inpdap e Inail) e reddituale, corrispondono realmente a quelli della persona richiedente. Inoltre, l'integrazione con gli archivi del Ministero degli Interni e del Poligrafico dello Stato permetterà di verificare anche la veridicità dei documenti presentati. L'utilizzo di documenti falsi o rubati e di informazioni imprecise sarà praticamente impossibile.