NOTA OPERATIVA N. 3/2013. OGGETTO: Gli utili di esercizio: modalità, vincoli alla distribuzione e aspetti fiscali.



Documenti analoghi
La destinazione dell utile

Utile di esercizio delle società di capitali: quando è possibile la distribuzione ai soci

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

La tassazione dei dividendi percepiti da persone fisiche non nella veste di imprenditori dipende dai seguenti fattori:

730, Unico 2013 e Studi di settore

STUDIO ADRIANI. Dottori Commercialisti Associati ADRIANA ADRIANI & DAMIANO ADRIANI. CIRCOLARE STUDIO ADRIANI n. 27/2018

Anno 2013 N. RF120. La Nuova Redazione Fiscale

OGGETTO: CERTIFICAZIONE DEGLI UTILI E DEGLI ALTRI PROVENTI EQUIPARATI CORRISPOSTI NEL 2011

Il regime di tassazione dei dividendi ai sensi del trattato contro le doppie imposizioni tra Italia e Romania

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Dentro la Notizia. 21 Febbraio 2012

Le operazioni sul capitale nelle società commerciali Il riparto degli utili di esercizio

STUDIO ADRIANI. Dottori Commercialisti Associati ADRIANA ADRIANI & DAMIANO ADRIANI. CIRCOLARE STUDIO ADRIANI n.21/2018

AUDIT FOCUS. di dividendi. Caro Collega,

Indicazioni in UNICO 2015

Tassazione dei dividendi e dei redditi diversi

DAMIANO ADRIANI Dottore Commercialista

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

STUDIO ADRIANI. Dottori Commercialisti Associati ADRIANA ADRIANI & DAMIANO ADRIANI. CIRCOLARE STUDIO ADRIANI n. 39/2019

SOMMARIO IMPOSTE E TASSE. imposte e tasse IMPOSTE DIRETTE SCHEMA DI SINTESI

Ritenute su dividendi erogati a società ed enti residenti nella U.E. e nello S.E.E.

Studio Professionale Dott.Marco Bettazzi Dott.Giampiero Luchetti Tel.0574/ Fax 0574/ bl.it

Sono tali i soggetti elencati dall art. 32, comma 3, del decreto legge n. 78/2010, ossia:

OGGETTO: Distribuzione dividendi: tassazione

Il prospetto del capitale e delle riserve. dott. Enrico ZANETTI

LA DISTRIBUZIONE DEI DIVIDENDI DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI

Fiscal Adempimento La circolare che guida passo passo al rispetto degli adempimenti

IL PATRIMONIO NETTO SOMMARIO 10/09/2014. La destinazione dell utile d esercizio. La copertura della perdita d esercizio

Anno 2014 N. RF210. La Nuova Redazione Fiscale

Tassazione dei dividendi. Giacomo Manzana -

STUDIO ADRIANI. Dottori Commercialisti Associati ADRIANA ADRIANI & DAMIANO ADRIANI. CIRCOLARE STUDIO ADRIANI n.30/2019

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, DISPONE

Reddito imputato ai partecipanti dei fondi immobiliari

Servizio INFORMATIVA 730

Categoria: Dichiarazione Sottocategoria: Unico Persone Fisiche

STUDIO ADRIANI. Dottori Commercialisti Associati ADRIANA ADRIANI & DAMIANO ADRIANI. CIRCOLARE STUDIO ADRIANI n. 25/2018

Regime fiscale delle partecipazioni non qualificate in società estere detenute da persone fisiche non imprenditori

Destinazione dell utile d esercizio: slalom tra vincoli civilistici ed impostazioni contabili

730, Unico 2014 e Studi di settore

Anno 2014 N. RF196. La Nuova Redazione Fiscale MODELLO 770/2014 ORDINARIO - I QUADRI SI E SK ISTRUZIONI MODELLO 770/2014 ORDINARIO

Il Regime della trasparenza fiscale

SERVIZIO CAF 730. Centro Assistenza Fiscale. Servizio Caf 730 STRUTTURA DEL MODELLO. INFORMATIVA N. 19 Prot DATA

IL PATRIMONIO NETTO SOMMARIO. Destinazione dell utile d esercizio. Copertura della perdita d esercizio. Composizione del Patrimonio netto 14/09/2016

IL MINISTRO DELL ECONOMIA

CAPITOLO SECONDO MODELLO CUPE

Carmela Di Rosa - Copyright Wolters Kluwer Italia s.r.l.

I rapporti soci-società: il regime dei dividendi e la circolazione delle partecipazioni societarie

Stato patrimoniale: la riserva legale

I DIVERSI MECCANISMI DI TASSAZIONE

Definizione e classificazione negli schemi di bilancio

Il nuovo regime fiscale delle partecipazioni qualificate: dividendi e capital gain

Trasparenza fiscale e Srl a ristretta base azionaria

A cura di Paola Sabatino Regime transitorio per i dividendi e capital gain. Di cosa si tratta? Legge di Bilancio 2018; Circolare Assonime n. 11/2018.

Trasformazione di società

Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti (18 giugno 2015 in prima convocazione) (19 giugno 2015 in seconda convocazione) Parte ordinaria

Gianluca Odetto (Dottore Commercialista) Il nuovo regime dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria

730, Unico 2013 e Studi di settore

NOTA OPERATIVA N. 9/2012

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

PARTICIPATION EXEMPTION Dott. Marco Combattelli

TRASFORMAZIONE AGEVOLATA ADEMPIMENTI PRATICI. Vincenzo GUARINO Stefania TELESCA

La presunzione di prioritaria distribuzione degli utili e delle riserve di utili

VEZZANI&ASSOCIATI COMUNICAZIONE DI STUDIO N. 10/2003. A: Da: Vezzani&Associati Pagine: 1+la presente Fax: Data: 04/11/2003

Opzione trasparenza fiscale triennio

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento

Quattordicesima lezione:

capitale e diversi - 2

Costo: comma 1-3. Circolante. Minore tra costo e mercato: comma 9. Definizioni Azioni partecipazioni

REDDITI DI CAPITALE. Diritto Tributario Prof. Massimo Basilavecchia

10. QUADRO SK - COMUNICAZIONE DEGLI UTILI CORRISPOSTI DA SOGGETTI RESIDENTI E NON RESIDENTI NONCHÉ ALTRI DATI DELLE SOCIETÀ FIDUCIARIE

Oggetto: Certificazione dei dividendi

Anno 2015 N.RF044. La Nuova Redazione Fiscale

Associazione in partecipazione e Cointeressenza con i non residenti. Dott. Massimo Cremona

Unico 2012: il prospetto del capitale e delle riserve

trasformazione societaria liquidazione societaria fusioni e acquisizioni (M&A)

Anno 2016 N.RF041. La Nuova Redazione Fiscale

Anno 2014 N. RF209. La Nuova Redazione Fiscale UNICO SC PROSPETTO DI CAPITALE E RISERVE

I dividendi percepiti dai soggetti IRPEF in UNICO 2010

LA VARIABILE FISCALE NELLA SCELTA TRA FIDUCIARIA. Francesco Nobili Andrea Spinzi S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO

I fondi non istituzionali e la tassazione per trasparenza

Divisione Contribuenti. Direzione Centrale Piccole e medie imprese Risposta n. 332

Aiuto alla crescita economica (ACE) Decreto attuativo

I REDDITI DI CAPITALE: AMBITO DELL IMPONIBILE E REGIME DELLA DICHIARAZIONE

Servizio INFORMATIVA 730

Risoluzione n.185/e. Roma, 24 settembre 2003

- Ires I: - Soggetti passivideterminazione

STUDIO DPM COMMERCIALISTI ASSOCIATI

REDDITI DI CAPITALE FATTISPECIE

Affrancamento delle partecipazioni non qualificate - Termine del per il versamento dell imposta sostitutiva

Quadro SK COMUNICAZIONE DEGLI UTILI CORRISPOSTI DA SOGGETTI RESIDENTI E NON RESIDENTI NONCHÉ ALTRI DATI DELLE SOCIETÀ FIDUCIARIE

Oic 28: il patrimonio netto

Il nuovo modello per la certificazione degli utili

Capitolo 13 Patrimonio netto

Roma, 09 novembre 2006

OIC 28 PATRIMONIO NETTO. a cura di Andrea Soprani

Bilancio 2012 e distribuzione di utili e riserve

LE NUOVE PERCENTUALI DI IMPONIBILITÀ PER DIVIDENDI E CAPITAL GAINS

Transcript:

NOTA OPERATIVA N. 3/2013 OGGETTO: Gli utili di esercizio: modalità, vincoli alla distribuzione e aspetti fiscali. Introduzione La normativa civilistica, i principi contabili e la disciplina fiscale, richiedono agli organi amministrativi di società, una attenzione particolare, nella fase di distribuzione degli utili ai soci, per le complesse procedure da attuare. L utile di esercizio è il risultato positivo che deriva dalla gestione aziendale, così come risulta dalla voce 23 Utile (perdita) d esercizio del Conto Economico del Bilancio. L utile, che risulta dal bilancio di esercizio, può essere destinato: 1. alla distribuzione ai soci; 2. all accantonamento in una apposita riserva; 3. alla copertura di perdite rinviate da esercizi precedenti; 4. al riporto a nuovo e iscritto nella voce A VIII del Patrimonio Netto. Limiti alla distribuzione Al fine di non depauperare il patrimonio aziendale, nel rispetto del criterio della prudenza, e per garantire tutti gli interessati coinvolti, il legislatore ha imposto una serie di limiti alla distribuzione dell utile d esercizio, di seguito elencati: a) l art. 2430 c.c. impone che, almeno il 5% degli utili di bilancio, deve essere accantonato a Riserva legale, fino al raggiungimento di un quinto del capitale sociale; b) se alla formazione dell utile dell esercizio hanno concorso componenti positivi di Conto economico, iscritti per effetto dell applicazione di deroghe ai principi di redazione del bilancio, l utile d esercizio deve essere accantonato in un apposita 1

riserva non distribuibile (art. 2423 c. 4 c.c.), fino a concorrenza del provento iscritto a Conto economico, al netto delle eventuali imposte differite rilevate in correlazione al provento medesimo; c) se alla formazione dell utile dell esercizio hanno concorso utili netti su cambi, l utile deve essere accantonato in un apposita riserva non distribuibile fino al realizzo; d) se si è in presenza di perdite in sospeso, non può farsi luogo a ripartizioni di utili fino a che il capitale non sia reintegrato o ridotto in misura corrispondente ( art. 2433 comma 3 c.c.); e) se, ai sensi dell art. 2426 comma 4 c.c., alla formazione dell utile dell esercizio hanno concorso plusvalori iscritti a Conto economico su partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto, rispetto al valore indicato nel bilancio dell esercizio precedente, l utile d esercizio deve essere accantonato in un apposita riserva non distribuibile. Ulteriori vincoli statutari o assembleari Lo Statuto Societario o la stessa Assemblea possono imporre ulteriori vincoli alla distribuzione degli utili, quali ad esempio: a) l attribuzione di privilegi nella ripartizione degli utili a favore di speciali categorie di azioni e di altri strumenti finanziari forniti di diritti patrimoniali; b) obblighi di accantonamento ad apposite riserve statutarie; c) diritto di partecipazione agli utili per soci fondatori o promotori; d) ulteriori limiti derivanti da delibera assembleare, nella quale è stata prevista una quota di partecipazione agli utili in favore degli amministratori (art. 2389 c.c.) o in favore dei dipendenti (art. 2102 c.c.). Casi di divieto di distribuzione degli utili Gli utili non possono essere distribuiti quando: a) nel patrimonio netto sono presenti perdite rinviate da precedenti esercizi, il cui ammontare determina una perdita sul capitale sociale nominale; b) nell attivo patrimoniale della società risultano iscritti costi di impianto e di ampliamento, costi di ricerca e sviluppo e di pubblicità, aventi utilità pluriennale, a meno che non siano coperti da riserve disponibili (art. 2426 c.c.); c) la società ha emesso un prestito obbligazionario e, per effetto di perdite rinviate da precedenti esercizi, non risulta più rispettata la condizione per la quale l ammontare delle obbligazioni ancora in circolazione, non può eccedere il doppio della sommatoria delle seguenti voci del patrimonio netto: - capitale sociale; - riserva legale; - altre riserve disponibili ai fini della copertura delle perdite. La delibera di distribuzione degli utili Ai sensi dell art. 2433, comma 1: la deliberazione sulla distribuzione degli utili è adottata dall Assemblea che approva il bilancio ovvero, qualora il bilancio sia approvato dal 2

Consiglio di Sorveglianza (organo del sistema di amministrazione Dualistico), dall Assemblea convocata a norma dell art. 2364-bis, comma 2. Gli amministratori, entro 30 giorni dalla data di approvazione della delibera, ai sensi dell art. 2435 comma 1 devono depositare la stessa presso l ufficio del registro delle imprese o spedirla al medesimo ufficio a mezzo di lettera raccomandata. La deliberazione assembleare deve essere registrata anche presso l Agenzia delle Entrate, in quanto soggetta ad imposta di registro di Euro 168,00. Inoltre, entro 30 giorni dall approvazione del bilancio, le società non aventi azioni quotate in mercati regolamentati, sono tenute a depositare, per l iscrizione nel Registro delle imprese, l elenco dei soci riferito alla data di approvazione del bilancio, con l indicazione del numero delle azioni possedute, nonché dei soggetti diversi dai soci che sono titolari di diritti o beneficiari di vincoli sulle azioni medesime. L elenco deve essere corredato dall indicazione analitica delle annotazioni effettuate nel libro dei soci, eventualmente detenuto, a partire dalla data di approvazione del bilancio dell esercizio precedente. E da sottolineare che, l elenco non deve essere presentato nel caso in cui non vi sia stato alcun mutamento rispetto a quello già precedentemente depositato. SINTESI PROCEDURALE a) predisposizione di due copie su fogli uso bollo del verbale, firmare in originale ciascuna copia e applicare una marca da bollo di Euro 14,62 ogni 4 facciate; b) entro 20 giorni dalla delibera di distribuzione, eseguire il versamento dell imposta di registro di Euro 168,00, utilizzando il modello F23, con il codice 109T e la causale RP ; c) entro 20 giorni, chiedere all Agenzia delle entrate la registrazione della delibera di distribuzione degli utili, presentando contestualmente la ricevuta del versamento dell imposta di registro di Euro 168,00 e le copie del verbale di delibera. Scrittura contabile della distribuzione di utili Esempio: distribuzione di un utile di Euro 100.000, il cui Statuto prevede un accantonamento a Riserva Statutaria pari al 20%. Utile d esercizio a Diversi 100.000 Riserva legale 5.000 Riserva statutaria 20.000 Soci c/dividendi 75.000 3

Aspetti fiscali La distribuzione di utili e riserve disponibili, comporta la necessità di un attenta valutazione anche in termini di riflessi fiscali, in quanto vi è una diversa percentuale di tassazione degli utili in capo ai soci, che dipende dalla data di formazione degli stessi, infatti: a) quelli prodotti dalla società fino all esercizio in corso al 31.12.2007, sono tassati nella misura del 40%; b) quelli prodotti successivamente a tale data, sono tassati nella misura del 49,72%. Considerate le due diverse percentuali di tassazione, con Decreto Ministeriale 2 aprile 2008, è stato stabilito che si considerano prioritariamente distribuiti, ai fini della tassazione del socio persona fisica, imprenditore individuale, o società di persone, i dividendi distribuibili e originati da utili prodotti fino all esercizio 2007. L art. 47 del TUIR (Utili da partecipazioni), stabilisce che: indipendentemente dalla delibera assembleare, si presumono prioritariamente distribuiti gli utili dell esercizio e le riserve diverse da quelle del comma 5. per la quota di esse non accantonata in sospensione d imposta. Inoltre, il comma 5 dello stesso articolo, dispone: non costituiscono utili le somme ed i beni ricevuti dai soci delle società soggette all imposta sul reddito delle società a titolo di ripartizione di riserve o altri fondi costituiti con soprapprezzi di emissione delle azioni o quote, con interessi di conguaglio versati dai sottoscrittori di nuove azioni o quote con versamenti fatti dai soci a fondo perduto o in conto capitale e con saldi di rivalutazione monetaria esenti da imposta; tuttavia le somme o il valore normale dei beni ricevuti riducono il costo fiscalmente riconosciuto delle azioni o quote possedute. Tassazione degli utili distribuiti in capo ai percettori In merito alla tassazione degli utili distribuiti ai soci, occorre distinguere tra quelli distribuiti da società residenti in Italia o non residenti. 1. Tassazione degli utili corrisposti da società residenti Per quanto concerne la tassazione degli utili corrisposti ai soci da società residenti, bisogna distinguere a secondo del tipo e della natura della partecipazione nella società, e cioè: a) partecipazione qualificata e non qualificata di persone fisiche; b) partecipazione di imprese individuali e società di persone; c) partecipazioni di società di capitali. a.1) Partecipazione qualificata di persona fisica (non imprenditore): La partecipazione qualificata rappresenta una percentuale superiore al 20% dei diritti di voto esercitabili in assemblea ordinaria, ovvero, al 25% al capitale, o 4

patrimonio, sociale (5% in caso di partecipazione in società quotate). I dividendi distribuiti, concorrono alla formazione del reddito imponibile della persona fisica (modello UNICO PF) nella misura del 40% relativamente al periodo ante 31.12.2007, o nella misura del 49,72% relativamente a quelli distribuiti nel periodo post 31.12.2007. La società è obbligata a rilasciare la certificazione. a.2) Partecipazione non qualificata di persona fisica (non imprenditore): La manovra di Ferragosto e, precisamente l art. 2 del D.L. 138/2011, ha modificato l aliquota relativa alla tassazione degli utili derivanti da partecipazioni non qualificate in società di capitali che siano detenute da soggetti non imprenditori. A decorrere dal 01.01.2012, essi saranno assoggettati alla ritenuta alla fonte a titolo d imposta pari al 20%, in luogo di quella precedente del 12,50%. Non vi è obbligo del rilascio di certificazioni. In dichiarazione la persona fisica deve dichiarare l utile percepito al 100%. La ritenuta dovrà essere versata dalla società che ha distribuito l utile con modello F24, indicando il codice di tributo 1035. Si precisa che la partecipazione non qualificata rappresenta una percentuale pari od inferiore al 20% dei diritti di voto esercitabili in assemblea ordinaria, ovvero, al 25% del capitale, o patrimonio, sociale (2% in caso di partecipazione in società quotate). b.1) Partecipazione di imprese individuali e società di persone I dividendi percepiti da imprese individuali e società di persone, concorrono alla tassazione come componenti positivi di reddito, nella misura del 40% o del 49,72%. Non vi è l obbligo, per la società, del rilascio della certificazione. c.1) Partecipazione di società di capitali o enti non commerciali I dividendi percepiti da tali soggetti, concorrono alla formazione del reddito imponibile degli stessi nella misura del 5% del loro ammontare, e non vi è l obbligo da parte della società o dell ente, del rilascio della certificazione. E da precisare che, per gli utili percepiti da soci di SRL trasparenti (art. 116 del TUIR), essi non costituiscono reddito per i soci in quanto tale reddito, prodotto dalla società, è già stato in precedenza tassato per trasparenza in capo ai soci. 5

2. Tassazione degli utili corrisposti al socio persona fisica da parte di società non residenti Per la tassazione degli utili corrisposti al socio persona fisica da parte di società non residenti, occorre distinguere se: a) sono relativi ad una partecipazione qualificata, essi concorrono alla formazione del reddito complessivo del socio nella misura del 49,72% (40% se prodotti fino al 2007) del loro ammontare; su tale importo, al netto della ritenuta applicata nello Stato estero, l intermediario applicherà una ritenuta alla fonte a titolo d acconto in misura pari al 20%. b) sono relativi ad una partecipazione non qualificata, sono soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo d imposta pari al 20%; per tale ragione essi non formeranno il reddito complessivo da dichiarare nel modello UNICO. La ritenuta sarà applicabile dall intermediario che cura la riscossione. Qualora, invece, gli utili siano stati percepiti senza l intervento di un intermediario, ovvero qualora quest ultimo non abbia operato la ritenuta, essi saranno assoggettati all imposta sostitutiva, ex art. 18 del TUIR, nella stessa misura della ritenuta alla fonte applicata in Italia, ossia pari al 12,50% fino alla data del 31.12.2011 e pari al 20% a decorre dal 1.1.2012. Infine, per quanto concerne gli utili relativi ad una partecipazione qualificata corrisposti da soggetti residenti in Paesi a fiscalità privilegiata (c.d. black list ), ai sensi dell art. 47 del TUIR, concorrono per il 100% alla formazione del reddito complessivo del socio residente con le seguenti eccezioni: a) gli utili siano stati imputati al socio per trasparenza sulla base della normativa concernente le c.d. CFC di cui agli artt. 167 e 168, TUIR; b) il socio abbia ricevuto parere favorevole dall Agenzia delle Entrate a seguito della presentazione dell interpello (cit. art. 47, IV co.), diretto a dimostrare che fin dall inizio del periodo di possesso, dalla citata partecipazione non è stato conseguito l effetto di localizzare i redditi in Paesi a regime fiscale privilegiato. 6

PROSPETTO RIEPILOGATIVO Soggetto Tipologia di partecipazione Tassazione Non qualificate Dall 1.1.2012 ritenute a titolo d imposta del 20% a titolo d imposta Società italiana Qualificate Impresa individuale e Società di persone Società di capitali o enti non commerciali Concorrono alla formazione del reddito complessivo nella misura del 49,72% (40% per gli utili formatisi fino al 31.12.2007). Concorrono alla tassazione nella misura del 49,72% (40% ante 31.12.2007). Non obbligo del rilascio certificazione. Concorrono alla formazione del reddito imponibile nella misura del 5%. Società estera Non qualificate Non obbligo del rilascio della certificazione. Ritenuta alla fonte a titolo d imposta pari al 20% effettuata dall intermediario. Se non intervengono intermediari, imposta sostitutiva del 20% sul netto frontiera. Paesi a fiscalità privilegiata Black list Qualificate Qualiicate e non Interpello favorevole Il dividendo concorre alla formazione del reddito complessivo per il 49,72% (40% ante 31.12.2007), sul netto frontiera e viene applicata una ritenuta del 20% a titolo di acconto. Il dividendo confluisce nel reddito complessivo e viene applicata una ritenuta del 20% a titolo di acconto a cura dell intermediario sul netto frontiera. Stesse modalità di tassazione analizzate per i soggetti esteri non Black list Naturalmente gli iscritti alla Fondazione potranno richiedere ulteriori delucidazioni o approfondimenti sul tema oggetto della presente nota operativa. Il Redattore Dott.ssa Valentina Rotondo Il Presidente della Fondazione Prof. Dott. Paolo Moretti 7