Per approfondimenti ed aggiornamenti vedi: http://diss.rm.ingv.it/diss/ e Pantosti et al. G., 1990. Il ruolo della paleosismologia nella mitigazione del rischio sismico nell'appennino centro-meridionale.rend. Soc. Geol. Ital. 13, 47 56. Galli et al., 2008, Twenty years of paleoseismology in Italy. Earth-Science Reviews 88, 89 117 Corso di Aggiornamento Professionale
Per il terremoto del 1349 si rimanda a Galli e Naso (2008) - Unmasking the 1349 earthquake source (southern Italy): paleoseismological and archaeoseismological indications from the Aquae Iuliae fault. Journal of Structural Geology xxx (2008) 1 22 1654 1349? Per approfondimenti ed aggiornamenti vedi: http://diss.rm.ingv.it/diss/ Pantosti et al. G., 1990. Il ruolo della paleosismologia nella mitigazione del rischio sismico nell'appennino centro-meridionale.rend. Soc. Geol. Ital. 13, 47 56. Galli et al., 2008, Twenty years of paleoseismology in Italy. Earth-Science Reviews 88, 89 117
Allo stato attuale delle conoscenze, sarebbe necessario effettuare indagini storiche necessarie ad una rivisitazione dei parametri epicentrali dei seguenti terremoti (Dell Olio & Molin, 1980; Console et al., 1984; Carrara et al., 1985; Guidoboni, 1989; Magri & Molin, 1983, 1985; Meletti et al., 1989; Molin & Mucci, 1993; Stucchi et al., 1993; Molin, 1995; Molin & Paciello, 1995; Progetto GNDT; Diss3): - terremoto di Rocca d Evandro del 1120: origine nei pressi di Alvito, Cocuruzzo e Isernia (isosisme con direzione appenninica), intesità VIII grado MCS; - terremoto del 1 giugno 1231 con epicentro a Cassino: (isosisme con direzione appenninica), intesità X grado MCS; - terremoto dell Appennino centrale del 9 Settembre 1349: origine L Aquila e zona di Cassino- Isernia (isosisme con direzione appenninica), intesità X grado MCS. Si può considerare il massimo sismico per la zona dell Appennino centrale, con notevole complessità del campo macrosisimico e grande incertezza delle aree isosismiche dovuta a carenza di informazione. (Vedi Galli e Naso 2008). - terremoto di Casalvieri del 24 Luglio 1654: si tratta del più importante terremoto con origine nel frusinate (isosisme incomplete, con direzione principalmente NE-SW e subordinatamente appenninica), intensità IX-X grado MCS registrata a Casalvieri. Rappresenta il massimo sismico locale per la zona di Sora; - terremoto di Posta Fibreno del 6 Dicembre del 1874: origine nei pressi di Vicalvi-Posta Fibreno, (isosisme incomplete, con direzione principalmente NE-SW e subordinatamente appenninica), intesità VIII grado MCS - terremoto di Alvito del 31 Luglio 1901: origine nei pressi di Alvito-Vicalvi-Sora, (isosisme con direzione appenninica), intesità VIII grado MCS; - terremoto di Sora del 29 Dicembre 1922: zona epicentrale Sora-Campoli Appennino-Vicalvi, (isosisme con direzione marcatamente appenninica), intesità VII-VIII grado MCS.
tra la sera del 6 Ottobre 2009 e oggi, sono stati registrati alcuni terremoti di ML 3.0 localizzati in una piccola zona nella provincia di Frosinone. I comuni più vicini all area epicentrale (entro circa 10 km) sono: Alvito, Broccostella, Campoli Appennino, Fontechiari, Pescosolido, Posta Fibreno, Sora, Vicalvi, tutti in Provincia di Frosinone. I terremoti più forti di questi giorni sono avvenuti l 8 ottobre alle 02:51 02:53 (ore italiane) con ML pari a 3.5 e 3.4, rispettivamente. Altri eventi di ML =3.0 erano avvenuti il 6 e il 7 ottobre Nei mesi precedenti, gli eventi più significativi sono avvenuti il 6 Agosto alle 15:36 (ML3.9) e il 30 Settembre alle ore 19:52 (ML3.5). I terremoti di questi giorni, accompagnati da numerosi eventi di magnitudo minore, testimoniano la ripresa di attività microsismica in un area che aveva manifestato un inizio di attività negli ultimi mesi. Gli eventi localizzati nella zona (in tutto una dozzina di eventi di ML compresa tra 2.0 e 3.9 e numerose scosse strumentali, fra le quali circa 130 eventi negli ultimi 3 giorni) mostrano un andamento spaziotemporale di tipo sciame sismico. Le profondità ipocentrali sono quelle tipiche delle zone sismiche dell Appennino (nei primi 12 km della crosta, in particolare tra i 12 e gli 8 Km). (Fonte Bollettino INGV 2009)
La sismicità interessa la zona colpita dal terremoto distruttivo del 1349 (X grado di intensità) e da allora altre scosse minori riportate nei cataloghi storici ma generalmente inferiori all VIII grado. Inoltre la zona in questione è adiacente all area interessata dal terremoto di ML 5.9 del 7 Maggio 1984 (Val di Comino). L attività sismica che registriamo avviene in un contesto sismotettonico ove sono presenti faglie potenzialmente attive e capaci di terremoti di magnitudo pari o superire a 6, e ricade pertanto in una zona di pericolosità sismica elevata. La distribuzione spaziale delle scosse indica l attivazione di una porzione di faglia con immersione a SW e piano in direzione appenninica. La struttura delineata dalla sismicità potrebbe corrispondere al sistema di faglia della valle dell alto Sangro compresa, dal punto di vista della sismicità storica, tra il terremoto del 1915 (Avezzano Mw6.7) a nord e il grande terremoto del 1349 (M6.6) a sud. Altri terremoti storici minori (1654 e 1922) e l evento del 1984 (ML5.9) si sono verificati nell intorno della struttura attiva oggi. Negli ultimi 20 anni la sismicità nella zona è stata scarsa e priva di sciami sismici. (Fonte Bollettino INGV 2009)
M. Marsicano-Pescasseroli-Barrea Ricerche in corso Tempo Origine (UTC): 2009-09-30 19:52:12.000 Profondità: 12.0 Magnitudo: 3.5 Fonte: SISB Tempo Origine (UTC): 2009-10-08 11:23:15.000 Profondità: 37.5 Magnitudo: 2.1 Fonte: SISBAS Tempo Origine (UTC): 2009-08-06 15:36:44.000 Profondità: 11.1 Magnitudo: 3.9 Fonte: SISBAS
SW NE Corso di Aggiornamento Professionale Ricerche in corso Struttura dei M. Ernici Val Roveto NW SE Struttura della Marsica Occidentale Val Roveto
Ma 0,5 1 Corso di Aggiornamento Professionale Brecce IV fase Lacuna Brecce III fase Lacuna Ricerche in corso Conoide di Veroli 1,5 Formazione di Santopadre Brecce II fase 2 Conoide di Campoli Appennino Lacuna 2,5 Brecce I fase 3 Lacuna Da: Saroli et al. (2003; 2005; 2006).
Ricerche in corso Struttura del M. Cornacchia Fiume Liri
- Schema evolutivo della bassa Val Roveto (EVU: Unità Ernici-Vicalvi; WMU: Unità della Marsica Occidentale; VRU: Unità della Val Roveto; CRTU: Unità di Colle Rotondo) : a) terrazzi alluvionali antichi e recenti, depositi fluvio-lacustri, lacustri e travertini; b) conglomerati fluvio-lacustri (Formazione di Santopadre); c) depositi di conoide recenti e antiche cementate; d) depositi sintettonici costituiti dalle puddinghe poligeniche ad elementi allotigeni di Broccostella; e) depositi sintettonici dell'avanfossa messiniana affioranti nell'attuale Val Roveto; f) successione carbonatica meso-cenozoica della struttura Ernici-Vicalvi; g) successione carbonatica meso-cenozoica della struttura di Colle Rotondo-Colle Terelle; h) successione carbonatica meso-cenozoica della struttura della Marsica Occidentale; 1) faglia presunta; 2) faglia; 3) faglia normale; 4) faglia trascorrente sinistra; 5) sovrascorrimento; 6) sovrascorrimento fuori sequenza; 7) sovrascorrimento inattivo. Saroli et al., 2004
Val Roveto Struttura dei M. Simbrui Piana del Fucino San Vincenzo Val di roveto Struttura dei M. Ernici Balsorano Sora Struttura della Marsica Occidentale. della Meta Pescosolido Campoli Appennino Struttura dei M. della Meta In base alle indagini condotte su FVA e ai dati ad oggi disponibili, questa può ritenersi presumibilmente attiva nel Pleistocene Superiore da Case Ciccone ad Alvito e probabilmente fino ad Atina. Non sono state rinvenute evidenze di attività riferibile al Pleistocene Superiore nel tratto compreso tra San Giovanni Val di Roveto Superiore fino a poco dopo Balsorano Faglia normale ad attività quaternaria con probabile attività nel Pleistocene Superiore e nell Olocene (?) per la quale non sono state riconosciute espressioni superficiali certe. Lunghezza 8 km. Faglia normale ad attività quaternaria per le cui espressioni superficiali è riconoscibile un attività nel Pleistocene Superiore e nell Olocene (?). Lunghezza 16,5 km. Graben degli Ernci Alvito Val Comino Faglia normale ad attività quaternaria per le cui espressioni superficiali è riconoscibile un attività nel Pleistocene Inferiore e nel Pleistocene Medio. Lunghezza 10 km. Struttura dei M. Ernici Struttura di M. Cairo Atina Faglia normale ad attività quaternaria per le cui espressioni superficiali è riconoscibile un attività nel Pleistocene Inferiore-Pleistocene Medio (?). Lunghezza 16,5 km.0 Saroli et al. 2006 GNGTS; ricerche in corso
Grazie per l attenzione 13:30-14:30 Pausa pranzo