AZIMUT PENSIERO - 8 PREVISIONI O EMOZIONI? Documento ad esclusivo uso interno



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Transcript:

AZIMUT PENSIERO - 8 Giugno 2008 PREVISIONI O EMOZIONI?

Indice Quanto contano psicologia e metodo nella gestione del risparmio? 2 Quali sono le scelte in condizioni di incertezza? 4 Ecco i risultati frutto delle nostre emozioni. Nel mercato azionario 6 e nel mercato obbligazionario. 7 Prendiamo coscienza delle fonti di errori! 8 Eccesso di ottimismo eccesso di pessimismo. 13 Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde: un anima divisa in due. 15 Come possiamo aiutare il Dr. Jekyll a guarire? I conti mentali 17 ed un intermediario intelligente. 19 1

QUANTO CONTANO PSICOLOGIA E METODO NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO? Moltissimo, secondo i principi della finanza comportamentale, una scienza che può insegnare ai professionisti del settore ma anche agli investitori privati regole e comportamenti preziosi. La finanza comportamentale è una disciplina rigorosa che, sebbene nata negli anni 60, ha tratto alimento dalle clamorose evidenze empiriche sul comportamento dei mercati finanziari e degli investitori degli anni 1999 2002. Lo psicologo Daniel Kahneman ha vinto un premio Nobel per l Economia nel 2002 per gli studi in questo campo mentre Robert Shiller, attuale professore di Economia Comportamentale all Università di Yale, ha scritto nel 2000 un libro intitolato Irrational Exuberance. Questa disciplina afferma in sostanza che facciamo errori sistematici di valutazione: quando prendiamo delle decisioni in condizioni di incertezza, spesso sbagliamo. Sbagliamo perché non siamo abili nei calcoli probabilistici e pertanto per decidere ci affidiamo a delle regole del pollice, delle scorciatoie mentali che non solo in molti casi ci portano alla risposta sbagliata, ma che ci fanno anche credere che sia corretta. Facciamo un esempio. Immaginiamo di dover partire per le vacanze estive in automobile e di voler tentare di fare una cosiddetta partenza intelligente, ovvero cercare di raggiungere la località di destinazione nel minor tempo possibile rispetto agli altri automobilisti. Per fare ciò dovremo attuare una strategia operativa, cioè quali strade percorrere (scegliere i mercati più adatti su cui operare) ed una strategia nel senso del timing, cioè considerare qual è il miglior momento per partire (investire). In questo contesto la finanza comportamentale afferma non solo che gli automobilisti, in condizioni di incertezza, attuano comportamenti ripetuti ma anche che il traffico stesso (inteso come la somma dei comportamenti collettivi) presenta un andamento ciclicamente ricorrente che si può prevedere e di cui si può appunto approfittare. 2

QUANTO CONTANO PSICOLOGIA E METODO NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO? (Se g u e) La finanza comportamentale mette quindi a nudo gli errori che commettiamo nelle decisioni di investimento e dimostra anche che gli errori non sono casuali, bensì sono persistenti, sistematici e generali: sbagliamo tutti, allo stesso modo, nella stessa direzione. E se stiamo pensando, in questo momento, che a noi non capita diamo conferma a questa teoria. La finanza comportamentale non può quindi insegnarci a diventare razionali, ma può aiutarci a conoscere meglio noi stessi, il modo in cui ragioniamo e funzioniamo e le situazioni in cui siamo più portati a cadere in errore. Suggerisce pertanto che conviene affidarsi a un metodo se vogliamo investire e gestire il rischio razionalmente: affidare le proprie scelte di investimento a un insieme di principi, regole e criteri prestabiliti ed indipendenti dall andamento di breve termine dei mercati finanziari. L applicazione rigorosa di una metodologia di investimento offre maggiori garanzie sulla replicabilità dei risultati nel tempo. Investire con metodo significa rifiutare le previsioni per seguire, anche in questo caso, alcuni chiari principi: 1) l approccio graduale (non investire/disinvestire tutto in un solo momento); 2) la diversificazione del portafoglio; 3) l asset allocation (costruire più portafogli sulla base dei propri bisogni/orizzonti temporali, anziché sulle prospettive dei mercati). 3

QUALI SONO LE SCELTE IN CONDIZIONI DI INCERTEZZA? Salute e denaro ci coinvolgono emotivamente in quanto hanno in comune tre aspetti con i quali è difficile convivere serenamente: futuro, incertezza e rischio. In generale, si dimostra che siamo sistematicamente poco capaci di gestire l incertezza, di prendere decisioni corrette in condizioni di rischio. Insomma, la nostra intuizione è in generale una poco valida guida quando abbiamo a che fare con il rischio. Perché? Un errore importante segue dal modo in cui codifichiamo vincite e perdite. In particolare, le persone sono avverse al rischio per quanto riguarda le vincite e amanti del rischio per le perdite. Preferiamo cioè mettere le mani su una vincita sicura piuttosto che rischiare di vincere un po di più o non vincere nulla. Mentre preferiamo rischiare di perdere di più piuttosto che incassare una perdita certa ma di entità minore. Non solo, noi odiamo perdere. Perdere ci fa molto molto male. Numerosi esperimenti di laboratorio sulle scelte tra lotterie (in alcuni casi poi realmente giocate con denaro vero), mostrano la robustezza e la riproducibilità di questo fenomeno. E oggi lo mostra anche la neuroeconomia! Zone diverse del nostro cervello, cioè, si accendono quando riceviamo un guadagno monetario (o siamo in procinto immediato di riceverlo), anche se esso è di modesta entità, rispetto a quando subiamo una perdita monetaria, anche modesta (o siamo in immediato procinto di subirla). Abbiamo poi la tendenza a estrapolare ingenuamente i dati del passato per produrre le previsioni sul futuro. In concreto, ci attendiamo che un attività finanziaria che ha generato rendimenti molto positivi in passato continuerà a registrare rendimenti molto positivi anche in futuro, e viceversa. In questo modo è facile poter perdere di vista l imprescindibile relazione positiva tra rischio e investimento. Oppure la tendenza a credere statisticamente vero per le piccole serie quello che è solo approssimativamente vero per serie molto lunghe. Od ancora la tendenza a cercare meccanismi e relazioni di causalità anche negli eventi dominati dal caso. 4

QUALI SONO LE SCELTE IN CONDIZIONI DI INCERTEZZA? (Se g u e) La finanza comportamentale ci aiuta a trovare una spiegazione. Nello specifico, sono sicuramente diversi i fattori che influiscono nella tendenza dei risparmiatori a investire dopo forti rialzi e a vendere dopo forti ribassi (ottenendo il contrario dell obiettivo che tutti perseguono, comprare basso e vendere alto). Fra questi, uno dei principali è l approccio pro-ciclico dei risparmiatori, ovvero il fatto di considerare che un attività finanziaria che è salita in passato continuerà a salire anche in futuro. In realtà, i mercati finanziari sono ciclici, ovvero a periodi caratterizzati da rendimenti molto positivi, seguono periodi con rendimenti inferiori e viceversa; non è immaginabile che un titolo o un mercato salga o scenda in modo indefinito anche se l economia, nel lungo periodo, mostra un trend di crescita costante. Inoltre, il comportamento dei risparmiatori denota la loro difficoltà a considerare congiuntamente gli aspetti di rischio e rendimento; detto in altri termini, gli investitori nelle fasi di forte rialzo vedono solo il rendimento ed effettuano scelte troppo rischiose, mentre nelle fasi di forte ribasso vedono solo il rischio ed effettuano scelte troppo conservative. Perché presi da avidità e paura. Quanto all atteggiamento corretto, non si può pretendere che un investitore privato o professionale che sia si adegui a un modello di perfetta razionalità. È più importante comprendere le situazioni in cui si è portati all errore e adottare una metodologia che suoni l allarme in queste situazioni. 5

ECCO I RISULTATI FRUTTO DELLE NOSTRE EMOZIONI. NEL MERCATO AZIONARIO Fonte: Assoreti MoneyMate Lo studio dei dati oggettivi dimostra che l emotività costa molto in termini di mancata performance. I dati di raccolta dei fondi, rispetto agli indici dei mercati azionari ed obbligazionari, dimostrano in modo chiaro questo fenomeno. 6

E NEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO. Fonte: Assoreti - MoneyMate 7

PRENDIAMO COSCIENZA DELLE FONTI DI ERRORI! Osserviamo l andamento del mercato azionario europeo dal 1997 ad oggi. Fonte dati Datastream Indice MSCI Euro Dividendi Reinvestiti Elaborazione docente Università di Siena 8

PRENDIAMO COSCIENZA DELLE FONTI DI ERRORI! (Se g u e) Per capire come abbiamo vissuto questo periodo prendiamo i dati Bankit (tav. TDEE 00070) e calcoliamo ogni mese quanto gli italiani hanno investito o disinvestito in azioni e quanto hanno guadagnato (o perso) ogni mese. È evidente che abbiamo prima guadagnato molto investendo in azioni (1997 1999). Poi abbiamo perso molto (2000 2002). Può succedere con mercati così difficili! Ma poi, cosa non ha funzionato (dal 2003 2007)? Fonte dati Datastream Indice MSCI Euro Dividendi Reinvestiti Elaborazione docente Università di Siena Siamo partiti da zero e siamo tornati a zero!! 9

PRENDIAMO COSCIENZA DELLE FONTI DI ERRORI! (Se g u e) La linea viola è il risultato applicando questa semplice regola Proviamo ora a prendere gli stessi dati e facciamo finta di applicare una semplice regola: tutte le volte che ci viene voglia di vendere azioni, asteniamoci dal farlo (in pratica, dai dati di Banca d Italia pongo pari a zero le vendite nette di azioni). Meglio, vero? Fonte dati Datastream Indice MSCI Euro Dividendi Reinvestiti Elaborazione docente Università di Siena 10

PRENDIAMO COSCIENZA DELLE FONTI DI ERRORI! (Se g u e) La linea azzurra è il risultato dell esperimento E ora facciamo un gioco provocatorio: tutte le volte che ci viene voglia di vendere compriamo! Fonte dati Datastream Indice MSCI Euro Dividendi Reinvestiti Elaborazione docente Università di Siena 11

PRENDIAMO COSCIENZA DELLE FONTI DI ERRORI! (Se g u e) È impossibile centrare il timing perfetto di entrata nei mercati, ecco cosa succede se perdo i migliori giorni di borsa sul mercato americano. Investimento ipotetico di $ 1.000 in azioni USA (indice S&P500) in un periodo di venti anni. Fonte: Net Davis Research Il problema principale nell affrontare l investimento finanziario non sono quindi le previsioni ma le emozioni! 12

ECCESSO DI OTTIMISMO ECCESSO DI PESSIMISMO. Se ci chiedono il nostro profilo di rischio quando i mercati vanno bene, ci sentiamo sicuri e forti nel confermare la nostra tolleranza al rischio sebbene con un notevole sforzo di autoconvinzione. Se poi ci chiedono qual è il nostro orizzonte temporale di investimento, non dubitiamo nell affermare la nostra propensione al lungo periodo. Ma quando i mercati subiscono flessioni, improvvisamente sentiamo di aver bisogno dei soldi, li vogliamo vedere fisicamente sul conto: il nostro orizzonte temporale si accorcia e non ci interessa più il guadagno poiché vogliamo solo il capitale certo e un pur modesto tasso di interesse. Fonte dati Datastream Indice MSCI Euro Dividendi Reinvestiti Elaborazione docente Università di Siena Quanto costa questo giocare a nascondino con noi stessi? 13

ECCESSO DI OTTIMISMO ECCESSO DI PESSIMISMO. (Se g u e) Chi nel 1998 ha investito nei fondi specializzati in azioni bancarie, chi nel 2000 ha sottoscritto fondi tecnologici, chi nel 2002/2003 ha acquistato obbligazioni e fondi a capitale garantito, all apice del loro successo, è poi rimasto scoraggiato. Il coinvolgimento emotivo il denaro emoziona, anche se è difficile ammetterlo è stato fonte di errori nelle scelte di acquistare o vendere ed ha portato ad inseguire i prodotti finanziari di moda. Ciò, nel lungo termine, non ha dato i risultati sperati anche perché i distributori tendono a vendere tali prodotti ed i risparmiatori ad acquisirli quando ormai il settore, il tema, il Paese del momento sono già sulla cresta dell onda. Quindi, generalmente, troppo tardi. Risultato del gioco Fonte dati Datastream Indice MSCI Euro Dividendi Reinvestiti Elaborazione docente Università di Siena 14

LO STRANO CASO DEL DR. JEKYLL E MR. HYDE: UN ANIMA DIVISA IN DUE. Dove si andrà a posare il 2008? Tra le leggi elementari che reggono i mercati finanziari, una afferma che rendimenti e rischi sono fra loro strettamente correlati: per poter guadagnare di più si deve anche essere disposti a poter perdere, soprattutto nel breve periodo. Si pensi all investimento azionario: nel lungo termine ha sempre offerto rendimenti superiori alle obbligazioni, ma associati ad oscillazioni dei prezzi, cioè ad un rischio più elevato. Il futuro non è mai il prolungamento lineare del passato; pertanto l analisi dell andamento storico dei mercati finanziari non serve per trarre previsioni sul loro andamento futuro, ma può essere utile per comprendere le dinamiche e le leggi fondamentali. Il passato suggerisce che è possibile investire in azioni con la ragionevole certezza di guadagnare solo a patto di mantenere l investimento per un tempo lungo, sufficientemente lungo. Elaborazione docente Università di Siena Il grafico rappresenta la performance per anno dal 1926 al 2007 15

LO STRANO CASO DEL DR. JEKYLL E MR. HYDE: UN ANIMA DIVISA IN DUE. (Se g u e) È consuetudine affermare che ogni aspettativa di rendimento è associata ad un rischio: in teoria siamo tutti d accordo e razionalmente consapevoli che questo è vero. Rendimenti elevati anormalmente in poco tempo e perdite improvvise ed inspiegabili rappresentano i due volti della volatilità mentre il rendimento ha invece una sola regola: la pazienza. Nella pratica, ci comportiamo come se nel nostro cervello abitassero due persone diverse: un interruttore nascosto tra i neuroni trasforma il Dr. Jekyll in Mr. Hyde. Il Dr. Jekyll sa infatti che la volatilità è normale e che i mercati azionari, nel breve periodo, non vanno presi troppo sul serio, né quando spingono, né quando si ritraggono. Ma Mr. Hyde, sempre in agguato, si eccita di fronte ai guadagni eccezionali e perde lucidità rispetto alle perdite: una incredibile trasformazione avviene in condizioni di stress. Fonte dati Datastream Indice MSCI Euro Dividendi Reinvestiti ADESSO DR. JEKYLL O MR. HYDE? Elaborazione docente Università di Siena 16

COME POSSIAMO AIUTARE IL DR. JEKYLL A GUARIRE? I CONTI MENTALI Gli effetti della prevedibile irrazionalità si possono ridurre ricorrendo ad una caratteristica tipica e scientificamente dimostrata del nostro modo di ragionare. Si tratta dei conti mentali: importanti studiosi americani come Hersh Shefrin del Santa Clara University e Richard Thaler dell Università di Chicago hanno studiato a lungo la materia ovvero la nostra tendenza a suddividere le risorse in comparti contraddistinti da valutazione separata. In teoria le nostre risorse finanziarie, cioè il nostro portafoglio di titoli, fondi, liquidità, andrebbe valutato complessivamente, in termini di rischiosità e rendimento. Azioni Obbligazioni Monetario/Liquidità In questo modo però è difficile rimanere ancorati ai nostri obiettivi ed alle nostre esigenze quando valutiamo i risultati del portafoglio. Sappiamo che dovremmo essere disciplinati ma l emotività ha campo libero non trovando confini e paletti e non tarderà a manifestare i suoi effetti in condizione di stress. 17

COME POSSIAMO AIUTARE IL DR. JEKYLL A GUARIRE? I CONTI MENTALI (Se g u e) Esempio I nostri bisogni finanziari sono infatti dinamici così come è dinamica la nostra vita. Può notevolmente aiutare suddividere in modo chiaro ed esplicito le nostre risorse per obiettivi di investimento da conseguire in definiti orizzonti temporali. Per ciascun obiettivo di investimento dovrà essere ricercato razionalmente un portafoglio finanziario adeguato la cui valutazione, momento emotivamente molto delicato, avverrà con specifico riferimento all obiettivo che intendiamo raggiungere. CONTO 1 CONTO 2 10% 20% 30% 40% 70% 30% PER COMPRARE CASA IL PROSSIMO ANNO PER LA MACCHINA DEL FIGLIO FRA 5 ANNI CONTO 3 80% PER UNA RENDITA AGGIUNTIVA FRA 15 ANNI 20% Azioni Obbligazioni Monetario/Liquidità 18

ED UN INTERMEDIARIO INTELLIGENTE. Come abbiamo visto, è difficile effettuare scelte razionali soprattutto di fronte agli stress di mercato. Se siamo soli o male accompagnati nei nostri investimenti è più facile sbagliare emotivamente. Una corretta impostazione del portafoglio per obiettivi è il primo passo che richiede uno sforzo grande e consapevole. Una sistematica attività di consulenza ci può aiutare a prendere decisioni sagge in momenti difficili ma solo se il nostro interlocutore merita la piena fiducia. 19

ED UN INTERMEDIARIO INTELLIGENTE. (Se g u e) Controcorrente rispetto al mercato, l offerta di Azimut è stabile nel tempo perché non punta su mode passeggere ma è lineare e completa al fine di soddisfare le esigenze di investimento di tutti i risparmiatori. I quattro team di gestione di Azimut hanno a disposizione mercati sufficientemente ampi per realizzare la necessaria diversificazione e rotazione tra settori e titoli. (Quantitative Style) Team di gestione quantitativa Team di gestione flessibile (Flexible Style) Questo approccio permette ai clienti di impostare le linee strategiche del loro portafoglio insieme a consulenti esperti che non si eccitano di fronte a guadagni eccezionali e perdono lucidità davanti alle perdite. I clienti possono scegliere i prodotti o i portafogli che meglio rispondono alle loro necessità, senza rinunciare alla diversificazione come elemento di controllo del rischio. Perché alla fine si tratta di emozioni, non di previsioni. Team di gestione hedge (Hedge Style) (Multi Style) Team di gestione multimanager 20

Il presente documento ha esclusivamente scopo informativo e le descrizioni di società o prodotti finanziari in esso menzionati non si propongono di essere esaustive. Esso non è, e quindi non va inteso, quale sollecitazione all investimento né quale offerta di vendita o di acquisto di valori mobiliari. Tutte le informazioni e le opinioni ivi contenute si basano su fonti ritenute, in buona fede, affidabili, tuttavia il Gruppo Azimut non fornisce alcuna garanzia, espressa o implicita circa l accuratezza, la completezza delle stesse. Pertanto né le società del Gruppo Azimut né i loro rappresentanti potranno essere ritenuti responsabili di eventuali danni derivanti dall utilizzo di tale documento. Il presente documento, a esclusivo uso interno, è riservato alla persona cui è stato indirizzato e non può essere riprodotto, distribuito o pubblicato per qualsiasi scopo. 21