Ictus cerebri. Dalla limitazione del danno alla scelta del luogo della cura. Prevenzione delle complicanze in fase acuta



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Francesco FURINI Italian painter, (b. ca. 1600, Firenze, d. 1646, Firenze)

Transcript:

Ictus cerebri Dalla limitazione del danno alla scelta del luogo della cura Prevenzione delle complicanze in fase acuta Marco FERRI Unità Operativa di Geriatria Unità Subintensiva FONDAZIONE POLAMBULANZA Isitituto Ospedaliero Brescia

Epidemiologia

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Epidemiologia Emergenze in casa di riposo

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La decisione di non ricoverare

La decisione di trattare Emergenze in casa di riposo

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La decisione di trattare

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La decisione di trattare

La decisione di trattare Emergenze in casa di riposo

La decisione di trattare Emergenze in casa di riposo

La decisione di trattare Ischemia Emorragia Trombolisi Antiaggreganti Antiaggreganti + Eparina (Solo nel cardioembolico) ASA I < 80 anni < 3 ore dai sintomi II Terapia di elezione Migliora da sola l outcome del 30% Chirurgia? No Si Sede, entità, condizioni del paziente. Monitoraggio del paziente, controllo intensivo dei livelli pressori, eventuale nimodipina ev nell ESA per prevenire il vasospasmo, correzione fattori comorbidi.

La decisione di trattare Emergenze in casa di riposo Il trattamento dell ictus con la conseguente limitazione del danno ruota su alcuni punti fondamentali ( peraltro molto comuni anche ad altre situazioni acute dell emergenza-urgenza): 1 La rilevazione dei sintomi 2 L inquadramento dei sintomi in una ipotesi diagnostica 3 L attivazione dei servizi diagnostico-terapeutici 4 La decisione del tipo di cure (Trombolisi? ASA? Neurochirurgia? ) 5 La decisione condivisa di eventuali atteggiamenti terapeutici palliativi. 6 La decisione delle cure non farmacologiche 7 La prevenzione dei danni secondari (fino ad ora abbiamo parlato dei primi tre punti)

4-5 Tipo di cure e/o palliazione LO STATO DI SALUTE Underlying status Robust Disabled Demented Disab and demented Dying

4-5 Tipo di cure e/o palliazione LA COMORBILITA : 110 Survival in Geriatric Index of Comorbidity (GIC) classes in older patients consecutively admitted to a GERU 100 90 80 GIC 70 60 50 40 Class I Class II Class III Class IV 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Months p<0.0001 for different survival GIC classes on log-rank test

4-5 Tipo di cure e/o palliazione Lo stato di salute e la gravità: ACE unit 110 100 90 80 70 60 50 Robust Disab Disab & Dem End-stage 0 1 2 3 4 5 6 Follow-up (months) p<0.00001

4-5 Tipo di cure e/o palliazione Lo stato di salute e la gravità: UCSI UNIT 110 100 90 Robusts Disabiled Dis&dem 80 70 60 50 40 30 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 Days after admission Total/eventssurvivors Robusts 80/7 91.2 Disabled 53/13 76.8 Dis Dem 76/45 40.7

4-5 Tipo di cure e/o palliazione L età come predittore generale di sopravvivenza. Life expectancy in older persons Years still to live Age 70 75 80 85 90 95 70 75 80 85 90 95 Healthy 18.0 14.2 10.8 7.9 5.8 4.3 21.3 17.0 13.0 9.6 6.8 4.8 Average 12.4 9.3 6.7 4.7 3.2 2.3 15.7 11.9 8.6 5.9 3.9 2.7 Frail 6.7 4.9 3.3 2.2 1.5 1.0 9.5 6.8 4.6 2.9 1.8 1.7 Men Based on NCMS Life Tables of the United States 1997, Adapted from Walter LC and Covinsky KE. JAMA 2001:285; 2750-6 Women

4-5 Tipo di cure e/o palliazione L età come predittore specifico nello stroke

4-5 Tipo di cure e/o palliazione L età come predittore specifico nello stroke

4-5 Tipo di cure e/o palliazione L età come predittore specifico nello stroke

6-7 La terapia non farmacologica e la prevenzione delle complicanze

6-7 La terapia non farmacologica e la prevenzione delle complicanze

6-7 La terapia non farmacologica e la prevenzione delle complicanze

1 La vasculopatia cerebrale acuta (Ictus) rappresenta una causa importante di mortalità e di disabilità 2 La vasculopatia cerebrale acuta presenta un picco di incidenza nei pazienti >65. 3 Spesso il riconoscimento della patologia nei pazienti anziani comorbidi non è sempre immediata e facile 4 Spesso, sia per questioni organizzative(tempo di accesso ai servizi), ma anche per le caratteristiche dei pazienti gli approcci terapeutici più efficaci (trombolisi)non sono utilizzabili dai pazienti anziani (e comunque < 80 anni) 5 A volte, per le complessità cliniche dei pazienti, è possibile scegliere di non ricoverare il paziente, ma non sempre è facile la condivisione di questa scelta con i parenti in una struttura non tecnologica come la RSA.

QUINDI: 1 E necessario ottimizzare gli aspetti organizzativi e di sorveglianza al fine di facilitare la rilevazione dei sintomi e la attivazione dei servizi. 2 E necessario attivare in tempo utile i sistemi di allarme e la catena del soccorso in modo da non negare strumenti e procedure utili ai pazienti (pochi) che se ne possono giovare. 3 E necessaria fare proprio il concetto che la riabilitazione e la sua intensità è direttamente proporzionale al miglioramento dell outcome. 4 E necessario ricordare che la limitazione del danno non è solo farmacologica ma anche, e soprattutto, organizzativa e di assesment (comunicazione, deglutizione..)