1. Equisetaceae. 1. Equisetum

Documenti analoghi
16. Thelypteridaceae Oreopteris Thelypteris Phegopteris

22. Nephrolepidaceae. 1. Nephrolepis. Nephrolepis cordifolia C. Presl NEFROLEPIDE STRETTA

18. A thyriaceae. 1. Cystopteris

3. Dryopteris D. affinis D. filix-mas D. oreades D. tyrrhena D. submontana D. villarii D. carthusiana D. expansa D. dilatata

3. Selaginellaceae. 1. Selaginella

2. L ycopodiaceae Huperzia Lycopodiella Lycopodium Diphasiastrum

21. Dryopteridaceae. 1. Polystichum

salici da ceste CORSO DI CESTERIA

257 specie divise per colore

Dryopteris tyrrhena Fraser-Jenk. et Reichst. FELCE TIRRENICA

1. L'EUROPA E L'ITALIA: CONFINI, COSTE, RILIEVI E PIANURE. Pearson Italia

13. H ymenophyllaceae

La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda.

La corteccia è liscia di colore marrone con tante lenticelle chiare nei fusti giovani (a dx) squamosa nei fusti più vecchi (a sx)

Quercus, Quercia (Fagaceae)

Habitat: cresce dal mare alla regione montana di tutta Italia nei luoghi umidi come boschi e paludi.

La classe 1 a C della scuola media L. Lotto all Orto Botanico dell I.T.C Filippo Corridoni di Civitanova Marche

ACERO AMERICANO. TIPO: angiosperma, dicotiledone. NOME SCIENTIFICO: Acer Negundo. NOME COMUNE: Acero Americano, Acero Negundo. FAMIGLIA: Aceraceae

Clima. Clima mediterraneo. Clima atlantico. Clima continentale. Europa meridionale. Europa occidentale. Europa centro orientale

radici, fusto e foglie propaguli riproduttivi: spore e semi briofite e pteridofite fiori e frutti (Angiosperme) la germinazione adattamenti all

Millefoglio americano Myriophyllum aquaticum (Vell.) Verd.

Carta di identità Nome: tartaruga

ZUCCHINO ALBERELLO DI SARZANA

Asplenium cuneifolium Viv. subsp. cuneifolium ASPLENIO DELLE SERPENTINITI

Rana toro americana Lithobates (Rana) catesbeianus (Shaw, 1802)

CARATTERISTICHE DI BASE: PTERIDOPHYTA. alternanza di generazione eterofasica ed eteromorfa

Asplenium fontanum (L.) Bernh. ASPLENIO DELLE FONTI

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI / SITOGRAFIA. Merlot Montepulciano Pinot nero Sangiovese Sauvignon Blanc Syrah Trebbiano Toscano Vermentino

Nome comune Modalità di osservazione Periodo Difficoltà Epatica cristallina di Breidler

Lamiaceae (Labiatae) dall Europa meridionale all Ucraina 30 cm

Scheda per il riconoscimento di Hamatocaulis vernicosus. Nome comune Modalità di osservazione Periodo Difficoltà

Tilia, Tiglio (Tiliaceae)

FAGUS SILVATICA. Genere: Fagus Specie: F. sylvatica Descrizione: Albero molto

Bunium Bulbocastanum - Bulbocastano G. LAINO Pagina 1 di 7

laghi in Europa i laghi si differenziano per la loro origine:

Seguendo il filo dell evoluzione

21 luglio 2013 RISERVA DELLE AGORAIE ISTRUZIONI PER L USO GITA PARCO DELL AVETO RISERVA ORIENTATA DELLE AGORAIE

Nome comune Modalità di osservazione Periodo Difficoltà Epatica talloide delle rocce

TRACHEOFITE - Piante vascolari CORMOFITE

Evento del novembre 2012 Sintesi Meteo

Erbacea annuale, cespitosa. Opposte, ovali cuoriformi, con la base incavata e l apice acuto

6. Botrychiaceae. 1. Botrychium. Botrychium lunaria (L.) Sw. BOTRICHIO LUNARIA

Habitat: pascoli, luoghi erbosi, boschi e arbusteti, soprattutto su substrato acido, da 100 a 2300 m di altitudine.

Balsamina ghiandolosa Impatiens glandulifera Royle

Peucedanum Ostruthium Imperatoria vera G. LAINO Pagina 1 di 7

Habitat: pascoli, luoghi erbosi, boschi e arbusteti, soprattutto su substrato acido, da 100 a 2300 m di altitudine.

Associazione Il Faggio sul Lago. Anomalie ed eventi climatici particolarmente significativi

15-16 febbraio 2006 REPORT METEOROLOGICO. A cura di: GIULIO BETTI Per info:

Cedrus, Cedro (Pinaceae)

LE SPECIE VEGETALI DELL ACQUARIO

Cypripedium Calceolus Scarpetta di Venere, Pianella della Madonna G. LAINO Pagina 1 di 15

Thymelaea dioica (Gouan) All. TIMELEA DIOICA

Zone fitoclimatiche GLI AR I BUSTI DEL CAS C T AS ANETUM T

LEZIONE N. 4 SCIENZE MISURA DELLA CIRCONFERENZA TERRESTRE

ANGIOSPERME. Famiglie di interesse forestale più significative. Cornaceae

CORSO DI BIOLOGIA, ANATOMIA E MORFOLOGIA DEI VEGETALI Dr. Nicola Olivieri

Habitat: boschi aridi (soprattutto di roverella e conifere), prati magri, cespuglieti, dal piano a 2300 m di altitudine.

Associazione Il Faggio sul Lago. Anomalie ed eventi climatici particolarmente significativi

METEO: Italia sotto pioggia, vento e neve, situazione e prospettive per le prossime ore Articolo scritto il 07 novembre 2017 ore 13:00

TRACHEOFITE (Piante Vascolari) LE CRITTOGAME VASCOLARI: - Prive di semi - Piante a spore libere - Fase gametofitica indipendente

Quercus petraea (Mattuschka) Liebl. (rovere)

La Regione nordica. Il territorio

Tasso. Famiglia: TAXACEE Genere: TAXUS Taxus baccata English yew

Baccaris Baccharis halimifolia L.

Populus nigra L. e Populus alba L. (Pioppo nero e pioppo bianco)

Pianta dei pappagalli Asclepias syriaca (Blanco)

ALZAVOLA Anas crecca. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn. Allegato II.

Porracchia a grandi fiori Ludwigia grandiflora (Michx.) Greuter & Burdet

ASCOLANA TENERA. Zona di Origine: Marche

Il clima della regione Emilia-Romagna e tabelle climatiche per alcune località

COS'È PIÙ ALBERI = ARIA PIÙ PULITA. Questo progetto nasce dalla volontà del tuo Comune di regalarti alberi da piantare nella tua proprietà.

Habitat: luoghi rocciosi, rupi e muri soleggiati da 200 a 2800 m di altitudine.

Aprile Il Clima in Piemonte. Arpa Piemonte Sistemi Previsionali

Habitat: prati, pascoli, soprattutto in terreni ricchi di nitrati, da 700 a 2200 m di altitudine.

3 F Anno scolastico

Notizie sulle specie. Andrina Rimle, 13 marzo 2018

Habitat: luoghi umidi, paludi e acquitrini dal piano a 2000 m di altitudine.

Figura 5. Precipitazione cumulata sul nord Italia il Dati ottenuti dalla Rete Stazioni Meteonetwork CEM.

Climi e ambienti. Tempo atmosferico e clima

BOTANICA SISTEMATICA. L. Scientifico "G. Rummo"-BN - Prof.ssa R. Spagnuolo

Associazione Lombarda Avicoltori MARANS

Balsamina ghiandolosa Impatiens glandulifera (Royle)

PIANTE INDUSTRIALI. CLASSE III: Simone Negri Mattia Casarico

Habitat: luoghi erbosi e rupi fino a 1100 m. Origine e diffusione: di origine pontica, è diffusa in tutto il bacino mediterraneo.

Climi e ambienti. Tempo atmosferico e clima

Origine e diffusione: propria dell Europa e dell Asia occidentale, in Italia è una specie molto comune in tutto il territorio

Famiglia Liliaceae. Specie spontanee in zone a clima temperato-freddo: A. scaber Brign.

CRONACA METEO LIGURIA

Il poligono del Giappone (pianta neofita infestante)

MELANZANE cont. da 48 piante in pak da 6 cad.

INVERTEBRATI DA CERCARE NEL PARCO ADDA SUD

MARANS I - GENERALITA. Origine

Bambusa, Bambù (Poaceae)

Spesso la pianura è attraversata da corsi d'acqua e per questo è un ambiente favorevole a molte attività umane e soprattutto all'agricoltura.

Tree Work Bando Cariplo 2013/14 U.A.1

L EUROPA FISICA I CONFINI. Mar Glaciale Artico Oceano Atlantico Mar Mediterraneo Mar Nero Asia Monti Urali Ural Mar Caspio LE MONTAGNE.

Partenio infestante Parthenium hysterophorus L.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI ARBORICOLTURA, BOTANICA E PATOLOGIA VEGETALE FACOLTA DI AGRARIA PORTICI

Arbusto sarmentoso a foglia caduca. Alterne sul fusto, sono imparipennate, con 5-7 o 9 foglioline ovali od ovali ellittiche

R I E P I L O G O M E T E O C L I M A T I C O

Transcript:

1. Equisetaceae Rizoma lungo, orizzontale, articolato. Rami di prim ordine verticali, lunghi, articolati, omomorfi (a maturità portano all apice strutture sporigene) o dimorfi (fusti subaerei fertili differenti dagli sterili). Rami di secondo ordine verticillati, più o meno orizzontali, articolati. Fronde verticillate, piccole, fuse in guaine dentate che circondano i nodi. Sporofilli trasformati in scudetti peduncolati, sporangiferi, raggruppati nei verticilli di uno strobilo terminale. Spore sferoidali, fornite di quattro amplessori, morfologicamente identiche ma funzionalmente diverse in quanto generano gametofiti maschili, le une, femminili, le altre. Piante eteroprotallee. I rami di primo ordine sono noti tradizionalmente come fusti: per comodità sono indicati con questo termine; possono essere fertili se provvisti a maturità di strobili di sporofilli, sterili, se ne sono privi. I rami di second ordine sono indicati come rami; infine si parla di ràmuli di terz ordine, ove esistano. Fusti, rami e ramuli solcati longitudinalmente, presentanti coste più o meno alte e numerose. Spore, apparentemente identiche per tutte le specie, contenenti clorofilla, nettamente differenti da quelle delle altre Pteridofite. 1. Equisetum 1. Strobili con mucrone apicale... 2. Strobili con apice ottuso....... 3 2. Guaine tozze, aderenti al fusto, con denti precocemente ottusi; fusti semplici, robusti...... 1. E. hyemale. Guaine snelle, svasate in alto, con denti più o meno acuti; fusti spesso ramosi, esili...... 2. E. ramosissimum 3. Fusti fertili verdi come gli sterili......... 4. Fusti fertili biancastri, fortemente differenziati dagli sterili... 5 4. Fusti largamente fistolosi; denti delle guaine con margine non o appena scarioso...... 3. E. fluviatile. Fusti con parte interna cava a diametro assai ridotto; denti delle guaine con margine scarioso piuttosto largo... 4. E. palustre 5. Strobili lunghi 5 cm o più; guaine dei fusti sterili con almeno 15 denti; verticilli con molti rami...... 6. E. telmateia. Strobili lunghi 4 cm o meno; guaine dei fusti sterili con meno di 12 denti; verticilli con pochi rami........ 5. E. arvense 41

Equisetum hyemale L. EQUISETO INVERNALE Caratteri Fusti omomorfi, svernanti, rigidi, fistolosi, color verde scuro, poco angolosi, con numerose coste, mai ramosi. Guaine corte e, se mature, tutte con porzione centrale grigiastra chiara e bande nere, basale ed apicale, ben evidenti. Denti con appendice stretta e acuta, precocemente caduca, e base persistente, brevissima e rotondeggiante. Strobili di sporofilli mucronati, lunghi fino a 15 mm. Altezza 2-15 dm. Sporificazione I-XII. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=216). Ecologia Luoghi paludosi, bordi di ruscelli, pendii umidi, depressioni boschive molto ombrose, tra 100 e 2500 m. 42

Distribuzione generale Emisfero Boreale in Europa, Asia e America, soprattutto nei paesi più freddi; sempre meno frequente procedendo verso la zona temperata. Distribuzione italiana Alpi, Prealpi, Pianura Friulano-Veneta e Padana: da R a C. Appennino Settentrionale e Centrale, Circeo?, presso Napoli?: RR. Nota E. hyemale è abbastanza frequente sulle Alpi. A nord del Po scende anche in pianura poi, più a sud, ricompare raro sui rilievi liguri, emiliani, toscani, marchigiani e abruzzesi. In Liguria, le prime segnalazioni certe sono recenti; nel caso della Val Tanarello, risultano particolarmente significative trattandosi di due ricche popolazioni che si distinguono altresì per l elevata densità degli individui. Segnalazioni del Circeo e dei dintorni di Napoli (Fiori, 1943) poco verosimili per l esistenza di condizioni climatiche inidonee. Del resto in passato E. hyemale è stato spesso confuso con E. x moorei Newman, suo incrocio con E. ramosissimum, e con le forme non ramificate di quest ultimo. Distribuzione regionale Val Tanarello (IM), boschi di Sassello (SV), Appennino Genovese tra Piani di Praglia e Laghi del Gorzente. 43

Equisetum ramosissimum Desf. EQUISETO RAMOSISSIMO Caratteri Fusti omomorfi generalmente non svernanti (la vita si conserva a livello di rizoma), snelli, semplici o ramosi, spesso cespitosi, talora con sfumature grigiastre, a coste rotondate. Guaine allungate, strette, svasate in alto, verdastre, più o meno variegate di nero, con denti più o meno acuti, prolungati in appendice filiforme parzialmente persistente. Rami con primo internodio minore della guaina che lo avvolge. Strobili mucronati, lunghi fino a 15 mm. Altezza 1-20 dm. Sporificazione II-X. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=216). Ecologia Luoghi sabbiosi o ciottolosi, argini fluviali, ruscelli, poggi erbosi umidi, binari ferroviari, bordi di strade urbane, tra 0 e 1600 m. 44

Distribuzione generale Regioni temperate e calde d Europa, Asia, Africa Settentrionale e Meridionale, America Settentrionale (forse introdotto). Distribuzione italiana In tutto il territorio: da CC a C. Distribuzione regionale Frequente in gran parte della regione, ma assai più diffuso sul versante marittimo. Nota Pianta indifferentemente semplice, ramosa o variamente cespitosa, nella stessa stazione. 45

Equisetum fluviatile L. EQUISETO FLUVIATILE Caratteri Fusti omomorfi non svernanti, largamente fistolosi, semplici o ramosi, con numerose coste poco rilevate. Guaine corte, aderenti al fusto, con denti stretti, acuti, persistenti, scuri almeno alla loro sommità, con margine non o appena scarioso. Rami, se presenti, con primo internodio più corto della guaina che lo avvolge. Strobili lunghi fino a 30 mm. Altezza 5-15 dm. Sporificazione V-VIII. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=216). Ecologia Luoghi paludosi, sabbie lacustri, stagni, fossi a lento deflusso, tra 2 e 1900 m. Distribuzione generale Emisfero boreale (Europa, Asia, America), soprattutto nelle regioni più settentrionali. 46

Distribuzione italiana Alpi, Prealpi, Pianura Friulano-Veneta e Padana: R. Penisola: RR. Distribuzione regionale Appennino Ligure orientale in alta Val d Aveto (GE). Nota Entità nettamente igrofila, che può tollerare più di mezzo metro d immersione del fusto, rara e vulnerabile sull Appennino, con popolazioni limitate alle zone umide della fascia montana in buono stato di conservazione. In alta Val d Aveto nota una sola popolazione, discretamente ricca che, come altre, è soggetta a rischio di alterazione dell habitat. In letteratura sono riportate segnalazioni per l entroterra di Ceriale e Albenga come E. limosum Willd.: quasi sicuramente indicazioni erronee, causate da confusione con forme non ramificate di E. ramosissimum. 47

Equisetum palustre L. EQUISETO PALUSTRE Caratteri Fusti omomorfi, non svernanti, poco fistolosi, di regola ramificati, con coste poco numerose. Guaine più lunghe che larghe, poco aderenti al fusto, con denti persistenti, provvisti di margine membranaceo biancastro, scuri all apice. Rami fistolosi con primo internodio più breve della guaina che lo avvolge. Strobili ad apice ottuso, lunghi fino a 30 mm. Altezza 2-8 dm. Sporificazione IV-IX. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=216). Ecologia Prati umidi, acquitrini, argini e ghiaie lungo i corsi d acqua, tra 0 e 2500 m. 48

Distribuzione generale Emisfero boreale (Europa, Asia, America). Distribuzione italiana Alpi, Pianura Friulano-Veneta e Padana, Appennino Settentrionale, Toscana: da CC a C. Resto della Penisola e presso Catania?: da R a RR. Distribuzione regionale Val Nervia (IM); Savonese, M. Beigua (SV, GE); Appennino Genovese, Appennino Ligure Orientale: Val d Aveto, alta Valle Sturla, Val Graveglia (GE), Val di Vara (SP). Nota In Liguria abbastanza frequente in prati umidi e torbiere della fascia montana; più localizzato alle quote inferiori. Possibile rischio di confusione con E. ramosissimum e con individui sterili di E. arvense. 49

Equisetum arvense L. EQUISETO DEI CAMPI Caratteri Fusti dimorfi, non svernanti, i fertili biancastri, assai minori degli sterili, precoci, di breve durata, privi di rami, con guaine grandi, svasate in alto, e denti scuri generalmente riuniti in gruppi di 2 o 3. Fusti sterili verdi, poco fistolosi, con coste poco numerose, separate da solchi profondi. Guaine corte, un po svasate in alto, con meno di 12 denti acuti, a stretto margine cartilagineo. Verticilli con pochi rami eretto-patenti, in genere semplici, con pochissime coste, angolosi e con primo internodio maggiore della guaina adiacente, soprattutto nei verticilli superiori. Strobili lunghi fino a 40 mm. Altezza 2-8 dm. 50

Sporificazione III-V. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=216). Ecologia Luoghi umidi sabbiosi, campi, terreni incolti, margini stradali, acquitrini, ruscelli, boschi umidi, tra 0 e 2500 m. Distribuzione generale Emisfero boreale (Europa, Asia, America). Distribuzione italiana In tutto il territorio: da CC a F. Distribuzione regionale In tutto il territorio: F. 51

Equisetum telmateia Ehrh. EQUISETO MASSIMO Caratteri Fusti dimorfi, non svernanti, i fertili ben più corti degli sterili, tozzi, privi di rami, con guaine grandi, superiormente scure e non aderenti, provviste di molti denti stretti, acuti, non rigidi. Fusti sterili con diametro fino a 2 cm, biancastri, ben fistolosi, con coste poco evidenti e guaine con almeno 15 denti. Verticilli in grande quantità, con numerosissimi rami semplici, verdi, sottili, eretto-ascendenti, i maggiori in alto. Primo internodio rameale lungo al massimo come la guaina che lo avvolge. Strobili lunghi 5 cm o più. 52

Altezza 5-20 dm. Sporificazione III-V. Riproduzione e ploidìa Sessuale. Diploide (2n=216). Ecologia Pozzanghere, argini di corsi d acqua, luoghi umidi sabbiosi o argillosi, margini stradali, terreni franosi, zone palustri, tra 0 e 1700 m. Distribuzione generale Macaronesia, Europa temperata, Africa mediterranea, Asia sudoccidentale. Distribuzione italiana In tutto il territorio: da CC a C. Distribuzione regionale In tutto il territorio: da CC a C. 53

Asplenium x alternifolium (v. pag. 228). 54