LA RENDICONTAZIONE SOCIALE E AMBIENTALE CSR CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY

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LA RENDICONTAZIONE SOCIALE E AMBIENTALE CSR CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 1

RISULTATO ECONOMICO AZIENDA RESPONSABILITA SOCIALE Assumersi la responsabilità delle condizioni sottostanti alla produzione ESEMPI: - Sicurezza luoghi di lavoro - Rispetto diritti lavoratori - Atteggiamenti etici corretti verso i dipendenti - Salvaguardia pari opportunità RESPONSABILITA AMBIENTALE Non pregiudicare l ambiente, salvaguardando il diritto delle generazioni future ad ereditare un mondo vivibile ESEMPI: - Utilizzo sostanze non nocive - Tecniche produttive che limitano l inquinamento - Rinnovo delle risorse naturali utilizzate 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 2

RESPONSABILITA SOCIALE IMPRESA (CSR = CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY) CONSAPEVOLEZZA DA PARTE DEL VERTICE STRATEGICO DELL IMPRESA CHE LE AZIONI INTRAPRESE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI AZIENDALI SI RIFLETTONO SULL AMBIENTE SOCIALE E NATURALE 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 3

GESTIONE RESPONSABILE E SOSTENIBILITA SVILUPPARE STRATEGIE CHE MIRANO AD ACCRESCERE IL VALORE ECONOMICO, NEL RISPETTO DELL AMBIENTE, DEGLI INTERESSI E DEI BISOGNI DELLE VARIE CATEGORIE DI INTERLOCUTORI CON CUI L IMPRESA INTERAGISCE (= STAKEHOLDERS) personale soci clienti e fornitori finanziatori collettività 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 4

REPUTAZIONE POSITIVA E CONSENSO DELLA COMUNITA LOCALE La comunità è maggiormente propensa ad appoggiare un impresa il cui comportamento viene giudicato moralmente corretto MIGLIORAMENTO DEL CLIMA AZIENDALE L attrazione dei migliori talenti e lo sviluppo del senso di appartenenza e coinvolgimento dei dipendenti incrementa la produttività del fattore lavoro BENEFICI PER LE IMPRESE FIDELIZZAZIONE DEL CLIENTE E ATTRAZIONE DI NUOVI CLIENTI Il giudizio morale positivo dei consumatori li spingerà ad acquistare i prodotti dell azienda MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEI PROCESSI PRODUTTIVI Investire in tecnologie ecologicamente responsabili e applicare regole sociali condivise aumentano il rendimento dei fattori produttivi e riducono i costi di produzione 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 5

ATTENZIONE OPINIONE PUBBLICA E GOVERNI SUL RISPETTO DELL AMBIENTE SOCIALE E NATURALE BILANCIO DI ESERCIZIO BILANCIO SOCIO-AMBIENTALE Consente a tutti i soggetti coinvolti di esprimere valutazioni sui risultati raggiunti dall impresa Strumento di comunicazione al fine di rendere trasparente l impegno dell azienda verso la società e l ambiente 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 6

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIO-AMBIENTALE Rendicontazione volontaria, non obbligatoria per legge Ogni impresa può adottare il modello che meglio si adatta ai propri obiettivi Tuttavia degli organismi che si occupano di etica sociale delle imprese hanno stabilito delle linee guida e dei principi di redazione IN ITALIA SI STA LAVORANDO AD UNO STRUMENTO LEGISLATIVO CHE DOVRA RECEPIRE UNA DIRETTIVA UE CHE RENDERA OBBLIGATORIA LA RENDICONTAZIONE SOCIALE PER LE AZIENDE CON PIU DI 500 DIPENDENTI 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 7

COMPOSIZIONE PARTE I - PREMESSA Principi di redazione Modalità per l ascolto delle esigenze di tutti i soggetti portatori di interessi PARTE II - IDENTITA AZIENDALE Valori di riferimento e obiettivi strategici Proprietà e struttura organizzativa PARTE III - RELAZIONE SOCIALE Risultati ottenuti in relazione a quanto programmato PARTE IV - PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO A. Valore economico creato dall impresa e sua ripartizione tra i soggetti portatori di interessi B. Indicatori economico-finanziari PRINCIPI DI REDAZIONE CHIAREZZA OGGETTIVITA ATTENDIBILITA VERIFICABILITA NEUTRALITA COMPARABILITA 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 8

(IV) PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO: A) VALORE ECONOMICO CREATO DALL IMPRESA E RIPARTIZIONE TRA I PORTATORI DI INTERESSI (RICLASSIFICAZIONE DA C.E. CIVILISTICO) DETERMINAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO VALORE DELLA PRODUZIONE - COSTI PER CONSUMI DI BENI E SERVIZI Consumi per materie Consumi di servizi Oneri diversi di gestione VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO ± RISULTATO GESTIONE ACCESSORIA ± RISULTATO GESTIONE STRAORDINARIA VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO - AMMORTAMENTO VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO Affiancamento dati ANNO N / ANNO N-1 DESTINAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO PERSONALE (retribuzioni) CAPITALE DI RISCHIO (dividendi) CAPITALE DI CREDITO (interessi) AZIENDA (accantonamenti a riserve) PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (tributi) COLLETTIVITA (contributi) VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 9

(IV) PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO B) IL SISTEMA DEGLI INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI (da indicazioni Ministero del Lavoro) CATEGORIA COSA SI MISURA COSA SI VUOLE VALUTARE PERSONALE SOCI COMPOSIZIONE E PARI OPPORTUNITA FORMAZIONE COMUNICAZIONE INTERNA REMUNERAZIONE CAPITALE INVESTITO PARTECIPAZIONE SOCI Attenzione ai lavoratori socialmente svantaggiati, incremento numero occupati Politiche attivate per la crescita e le progressioni di carriera Soddisfazione dei dipendenti, clima organizzativo, efficacia della comunicazione interna Remunerazione dei soci e confronto con investimenti alternativi Trasparenza e coinvolgimento di tutti i soci alle decisioni aziendali 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 10

CATEGORIA COSA SI MISURA COSA SI VUOLE VALUTARE CLIENTI CARATTERISTICHE Composizione e attrazione di nuovi clienti FORNITORI FINANZIATORI COLLETTIVITA LIVELLO DI SODDISFAZIONE POLITICA DI GESTIONE DEI FORNITORI RAPPORTI CON BANCHE E ALTRI ISTITUTI FINANZIARI RAPPORTI CON PUBBLICA AMMINISTRAZIONE RAPPORTI CON COMUNITA LOCALE RAPPORTI CON AMBIENTE Fidelizzazione dei clienti Modalità di selezione dei fornitori e valore distribuito in termini di fatturato Valore distribuito ai finanziatori in termini di interessi e reputazione in seguito ai finanziamenti ottenuti Regolare pagamento tributi Contributi e sponsorizzazioni Impatto produzione sulla natura e iniziative a favore dell ambiente 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 11

IL CASO EDISON ESTRATTI DAL BILANCIO DI SOSTENIBILITA 2014 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 12

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RIFIUTI PERICOLOSI RIFIUTI NON PERICOLOSI RECUPERO SMALTIMENTO 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 17

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TUTELA E QUALITA DELL OCCUPAZIONE 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 19

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27% SPORT 75% SPONSORIZZAZIONI 7% LIBERALITA 18% ALTRI INVESTIMENTI 19% EDUCAZIONE 6% IMPEGNO SOCIALE 9% ALTRO 5% AMBIENTE 34% CULTURA 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 21

PER OGNI CATEGORIA STAKEHOLDERS PROGETTI PROGRAMMATI GRADO CONSEGUIMENTO AZIONI SVOLTE ESEMPIO 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 22

IL CASO TNT : UN ESEMPIO DI CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 23

Player globale nel settore espresso delle consegne door to door in oltre 200 Paesi 83.000 persone impiegate tra collaboratori diretti e indiretti 4,4 milioni di pacchi e documenti gestiti ogni settimana 2.600 Filiali/Hub e centri di smistamento Una flotta di oltre 30.000 mezzi e 50 aerei Market leader in Italia, con una base di oltre 100.000 clienti, l azienda dispone del network più capillare sul territorio nazionale. 8.000 collaboratori tra diretti e indiretti 131 strutture circa 1.200 TNT Point 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 24

NEL 2001 TNT PUBBLICA IL SUO PRIMO BILANCIO DI SOSTENIBILITA CON IL SEGUENTE SLOGAN: LAVORIAMO NEL MONDO. E PER IL MONDO. 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 25

PROGETTO «MOVING THE WORLD» Dal 2002 TNT collabora attivamente con il World Food Program, il braccio logistico delle Nazioni Unite, mettendo a disposizione competenze e risorse per contribuire a combattere la fame nel mondo. Oltre 40 milioni di Euro raccolti nelle attività di raccolta fondi supporto nella gestione logistica della Supply Chain in occasione di calamità naturali Progetto Emergency Response Team: personale TNT addestrato per la gestione delle situazioni di crisi 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 26

PROGETTO «PLANET ME» Nel 2007 TNT ha dichiarato il proprio impegno lanciando il programma Planet me orientato in primo luogo a ridurre le emissioni di CO2 del 45% entro il 2020. REVISIONE DEI COLLEGAMENTI (risparmiati 7,5 milioni km all anno) RINNOVO DELLA FLOTTA (età media mezzi inferiore 5 anni) UTILIZZO DEL TRASPORTO INTERMODALE (risparmio di 2 tonnellate CO2 a settimana) CORSI DEDICATI ALLA SICUREZZA STRADALE 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 27

PROGETTO «CITY LOGISTICS» Realizzato in collaborazione con IVECO il progetto prevede la distribuzione sostenibile nelle vie dello shopping delle grandi città europee. impiego di Ecodaily Electric raggruppamento di prese e consegne in un unica soluzione con considerevole risparmio di km percorsi e conseguente riduzione di emissioni di Co2. 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 28

CONCLUSIONI: PERCHE PERSEGUIRE OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA? PERCHE SI DEVE PERCHE CONVIENE PERCHE E GIUSTO 21/01/2016 ECONOMIA AZIENDALE Prof. Antoni Sara 29