Teleriscaldamento: nuove regole per lo sviluppo? Commenti all indagine AGCM e allo schema di decreto di attuazione della direttiva sull efficienza energetica Francesco Gullì (Università Bocconi) EnergyLab - Osservatorio sull efficienza energetica Milano, 20 maggio 2014
Premesse (i fatti) Sul fronte amministrativo-istituzionale Indagine dell autorità per la concorrenza (AGCM) Ø Avviata nel dicembre del 2011, pubblicata nel marzo 2014 Segnalazione (al Parlamento) dell Autorità per l energia elettrica e il gas Ø AEEG: nel mercato del TLR non c è concorrenza Ø 25 luglio 2013: creare la concorrenza attraverso. regolazione tariffaria. Sul fronte politico Contestualmente alla segnalazione, approvazione OdG alla Camera e al Senato Ø Di tenore diverso (richieste di regolazione e suggerimenti per il supporto allo sviluppo del TLR) aprile 2014, approvazione consiglio dei ministri decreto attuazione direttiva europea sull efficienza energetica Ø Varie disposizioni sul TLR fra cui regolazione dell accesso alla rete Ø Segnalazione dell AGCM al Parlamento Ø Risposta dell AEEG: «il teleriscaldamento deve essere regolato perché è uno dei segmenti con cui si raggiungeranno gli obiettivi di efficienza energetica e quindi non può essere lascato alla concorrenza»
Struttura della presentazione 1. Commenti sull impostazione e sui risultati dell indagine AGCM Ø Risultati e impostazione Ø Prezzi e margini Ø Confronti internazionali 2. Commenti sul decreto di recepimento della direttiva sull efficienza energetica (atto n. 90) 3. Commenti sulla segnalazione AGCM a valle del decreto n. 90 4. Conclusioni
Struttura della presentazione 1. Commenti sull impostazione e sui risultati dell indagine AGCM Ø Risultati e impostazione Ø Prezzi e margini Ø Confronti internazionali 2. Commenti sul decreto di recepimento della direttiva sull efficienza energetica (atto n. 90) 3. Commenti sulla segnalazione AGCM a valle del decreto n. 90 4. Conclusioni
Indagine AGCM: i risultati Ø Indagine poderosa ed omnicomprensiva Obiettivi: eventuali interventi antitrust; proposte di regolazione Sintesi dei risultati Ø Ø Nessuna necessità di intervento né alcuna esplicita posizione sulla necessità di una regolazione tariffaria del TLR I consumatori sono adeguatamente tutelati da una sorta di autoregolazione o regolazione indiretta espressione di una forte concorrenza ex-ante fra sistemi di riscaldamento Modello teorico adottato dall AGCM (Struttura-Comportamento-Performance) Ø Struttura: il TLR è un monopolio naturale locale Ø Ø Comportamento: le imprese TLR non sembrano esercitare potere di mercato Performance: prezzi e margini non sono eccessivi (prezzi convergono al costo evitato delle soluzioni alternative al TLR)
Indagine AGCM: le verifiche 1. Prima verifica: non si ravvisano significative differenze fra i prezzi ex-ante e i prezzi ex-post 2. Seconda verifica: i prezzi ex post sono allineati al costo del sistema di riscaldamento alternativo e i margini non sono eccessivi ( autoregolazione o regolazione indiretta ) 3. Terza verifica: confronto internazionale Ø Nei paesi a consolidata economia di mercato non esiste (e non si auspica, almeno allo stato attuale) la regolazione tariffaria (l eccezione della Danimarca)
Struttura della presentazione 1. Commenti sull impostazione e sui risultati dell indagine AGCM Ø I risultai e l impostazione Ø Prezzi e margini Ø Confronti internazionali 1. Commenti sul decreto di recepimento della direttiva sull efficienza energetica (decreto n. 90) 2. Commenti sulla segnalazione AGCM a valle del decreto n. 90 3. Conclusioni
Sull analisi dei prezzi (del calore) TLR già regolato indirettamente
Concorrenza e prezzi ex post (differenza fra TLR e gas) Switching costs Per l AGCM il TLR è un monopolio che non si comporta come tale
Visione AGCM q q q TLR monopolio locale che si confronta con il prezzo di riferimento dell AEEG (non esplicito riferimento a mercato rilevante) Il TLR è veramente un monopolio? Ø Tecnicamente si, se si guarda al solo calore da TLR (subadditività dei costi) Ø Fattualmente no, se, come giusto, si guarda all intero mercato del riscaldamento Ø Altrimenti come spiegare la stessa affermazione dell AGCM: TLR è un monopolio ma soggetto ad una forte concorrenza (ex-ante)? La dimensione geografica è veramente locale? Ø Ø Ø Ancora una volta, tecnicamente si, se si guarda al solo calore da TLR Ma chi impedisce a un venditore di gasolio o di pompe di calore ed elettricità della Norvegia di far concorrenza al TLR? Inoltre, guardando al gas naturale, le decisioni strategiche di fornitura nelle zone del TLR dipendono dalla strategia complessiva delle imprese del gas su un territorio più vasto (oltre quello interessato dal TLR) Il TLR è uno dei tanti operatori di un ampio mercato (merceologico e geografico) che si contendono porzioni di territorio
Un approccio diverso (1): endogeno p D a) Il prezzo di equilibrio sul mercato del calore è fissato dalla tecnologia più costosa che accede al mercato b) Se il mercato di questa tecnologia è concorrenziale anche il mercato del calore lo è e il prezzo del TLR è concorrenziale CMLP TLR p = CMLP gas qtlr q + TLR q gas D q
p D Concorrenza imperfetta D p gas CMLP TLR p gas = CMLP TLR CMLP gas CMLP gas RM DR D DR D q TLR + q gas q q gas q
Un approccio diverso (2): endogeno a) Se nel mercato della tecnologia marginale esiste un operatore dominante, questi ha due scelte (volendo semplificare) Ø accomodare il TLR fissando prezzi di monopolio (o il cap) sulla domanda residua ( judo economics ) Ø escludere il TLR fissando prezzi inferiori al costo marginale del TLR Ø Sceglierà la prima strategia fin tanto che il TLR è piccolo Ø Ma se il TLR cresce, spingerà il dominate ad abbassare i prezzi Questo approccio mette in evidenza che Il TLR può apportare benefici per i consumatori che vanno oltre quelli ambientali ed energetici
Sull analisi dei margini Margini mediamente contenuti
Tre ordini di perplessità 1. Puntualizzazione: i margini variano significativamente nel tempo in funzione dell estensione della rete (necessità di una valutazione media su più anni) 2. Trattamento della cogenerazione per la ripartizione dei costi Ø Approccio AGCM: ripartizione in base ai benefici (?) Ø Non si condivide affermazione AGCM secondo cui: il TLR sfrutta il calore altrimenti disperso nella produzione elettrica Ø Approccio consigliato (il calore comanda ): attribuzione di tutti i costi al calore al netto dei ricavi della vendita dell elettricità 3. Interpretazione dei margini in cogenerazione Ø Il TLR è a cavallo di due mercati ed è price taker in entrambi
Cogenerazione: ripartizione dei costi e margine di produzione (confronto fra metodi) Metodo tutto calore Metodo AGCM
Natura del margine (la gabbia del TLR) Mercato Elettrico Mercato Riscaldamento Price taker TLR (CHP) Price taker
Struttura della presentazione 1. Commenti sull impostazione e sui risultati dell indagine AGCM Ø Prezzi e margini Ø Confronti internazionali 2. Commenti sul decreto di recepimento della direttiva sull efficienza energetica (atto n. 90) 3. Commenti sulla segnalazione AGCM a valle del decreto n. 90 4. Conclusioni
Sui confronti internazionali Ø In nessuna paese dell Europa occidentale i prezzi del TLR sono regolati Ø Le indagini antitrust condotte in Finlandia e Svezia non ravvisano l esigenza di una regolazione tariffaria Ø Fa eccezione la Danimarca che è un caso speciale forse mal interpretato e sopravvalutato Ø La regolazione è imposta dall esistenza di un obbligo di connessione e dal divieto di usare l elettricità per usi di riscaldamento Ø Il territorio è diviso in zone ove o c è la rete del TLR o c è la rete del gas Ø Nella zona di Copenaghen la rete funge da coordinatrice della produzione e cede l energia ai distributori che a loro volta la cedono ai clienti sulla base di prezzi regolati Ø Il calore deriva da una pluralità di produttori Ø E proprio un modello da imitare?
Modelli di sistemi TLR
Struttura della presentazione 1. Commenti sull impostazione e sui risultati dell indagine AGCM Ø Prezzi e margini Ø Confronti internazionali 2. Commenti sul decreto di recepimento della direttiva sull efficienza energetica (atto n. 90) 3. Commenti sulla segnalazione AGCM a valle del decreto n. 90 4. Conclusioni
Il TLR nel decreto di attuazione direttiva europea (art. 10) Ø Lettera b) comma 16: L AEEG definisce i criteri per la determinazione delle tariffe di allacciamento e le modalità per l esercizio del diritto di discollegamento ü se si traduce in regolazione piena, costituisce una limitazione della concorrenza interfonti Ø Lettera e) comma 16: L AEEG nei soli casi nuove reti di teleriscaldamento ubicate in aree urbane non metanizzate, nonché qualora sussista l obbligo, imposto dai comuni, di allacciamento alla rete di teleriscaldamento, stabilisce le tariffe di cessione del calore ü Andrebbero distinti i casi in cui la rete del metano non c è per ragioni economiche (il combustibile alternativo è un altro) Ø Lettera d), comma 16: L AEEG individua condizioni di riferimento per l accesso di terzi alla rete, al fine di favorire l integrazione di nuove unità di generazione del calore e il recupero del calore utile disponibile in ambito locale ü il testo sembra riferirsi ad un classico ATR (Accesso di Terzi alla Rete) ü ü L ATR non è adottato in nessun paese (evidenti difficoltà tecniche evidenziate anche dall AGCM) E allora forse, o potrebbe eventualmente essere, un AU (acquirente unico)?
L Acquirente Unico del calore ( borsa del calore ) q q q Presuppone reti di grandi dimensioni che non sono la norma in Italia Separazione della rete e gestore indipendente privato Ø L AU è inutile. Venderà il calore al costo evitato del gas come nel caso di sua assenza (nessun ulteriore beneficio per i consumatori) Separazione della rete e gestore indipendente pubblico (passthrough dei costi di approvvigionamento del calore) Ø In presenza di alta concentrazione sul mercato all ingrosso (molto probabile), il costo di cessione del calore convergerà al costo evitato del gas Ø E un caso che il prezzo del calore in Danimarca è fra i più alti d Europa?
q Ø q q q q Segnalazione dell AGCM (12 maggio 2014) su schema DLgs attuazione direttiva su efficienza energetica I commi 16 e 17 dell art. 10 dello schema si DLgs possono creare distorsioni nella concorrenza Esiste già una adeguata concorrenza che non richiede una regolazione più severa di quella già esistente Lettera b) del comma 16: evitare di regolare le tariffe di allacciamento che sono una componente fondamentale pro-concorrenziale Lettera d) comma 16: l apertura alla rete è inutile aggravio se si tratta di AU (cosa non detta nell indagine) se poi è TPA (ATR) è un salto nel buio. Nessun paese lo adotta Lettera c) del comma 16: esiste già concorrenza interfonti anche dove non vi è il metano Lettera c) del comma 16: forme di regolazione tariffaria vanno previste ove c è obbligo di connessione Rivedere il comma 16?
Conclusioni (1) I due tempi dell AGCM Il tempo dell indagine: interlocutoria sulla regolazione e possibilista sulla apertura delle reti (le problematiche del TPA non possono giustificare un abbandono totale della prospettiva del full TPA nel teleriscaldamento ) Il tempo della segnalazione: perentoria sia sulla inopportunità di una regolazione tariffaria che sulla inopportunità di apertura delle reti (TPA, non realizzato in alcun paese, sarebbe un inutile aggravio per le imprese ) Ø il contenuto e anche il tono della segnalazione dell AGCM sono pienamente condivisibili Ø Si fa fatica a comprendere la resistenza dell AEEG che sostiene una regolazione tariffaria anche a costo di apparire incoerente e priva di logica Ø Destano preoccupazione le disposizioni del DLgs (regolazione allacciamento e apertura della rete)
Conclusioni (2) 1. La concorrenza c è (certificato dall AGCM) 2. Prezzi ex-ante e prezzi ex.post convergono (certificato dall AGCM) 3. I prezzi e i margini non sono eccessivi (certificato dall AGCM) 4. In nessun paese vi è una apertura indiscriminata alle reti e, nei fatti, una netta disintegrazione verticale 5. In Italia il TLR è già in significativa espansione Ci si chiede: Ø Perchè mortificare la concorrenza laddove invece ancora funziona? Troppa attenzione alla concorrenza intra-fonte (già forse esagerata in altri settori meno problematici del TLR) non può forse rendere inefficace la concorrenza inter-fonti? Ø E, infine, è proprio vero che il modello di integrazione verticale è inferiore a quello di disintegrazione con numerose e fatali incognite sul piano dell efficienza e dell efficacia? Ø Doppio dividendo: benefici dell integrazione e benefici della concorrenza