Robert Cull e María Soledad Martínez Pería



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Transcript:

UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE FACOLTÀ DI ECONOMIA GIORGIO FUÀ Corso di Laurea Magistrale in Scienze Economiche e Finanziarie FOREIGN BANK PARTICIPATION AND CRISIS IN DEVELOPING COUNTRIES Robert Cull e María Soledad Martínez Pería A cura di: Sara Perozzi Magda Savini Corso di Economia Monetaria Internazionale A.A. 2009/2010 1

INDICE 1. Evoluzione della partecipazione delle banche estere nei PVS 2. Cause e conseguenze 2.1 Cosa spinge le banche ad andare all estero? 2.2 Qual è l impatto della partecipazione delle banche estere nei paesi in via di sviluppo? 3. Crisi e partecipazione di banche estere 3.1 Modelli generali 3.2.Regressioni cross-country 3.3 Timing: Regressioni country fixed effect 3.4 Partecipazione estera, crisi e credito privato 4. Conclusioni 2

1. Evoluzione della partecipazione delle banche estere Dalla metà degli anni 90, a causa di una crescente tendenza verso la globalizzazione e integrazione finanziaria tra tutti i paesi, i settori bancari in molti paesi in via di sviluppo hanno sperimentato alcune trasformazioni importanti. Il fattore principale tra questi è stato il rapido aumento delle partecipazioni delle banche straniere. Tra il 1995 e il 2002, la quota media degli attivi del settore bancario detenuta da banche estere in 104 paesi in via di sviluppo è aumentata dal 18 % al 33 %. Tale aumento non è generalizzato ma si evidenziano importanti differenze tra ogni macro-area così come all interno di ognuna di esse. 3

Figura 1: Partecipazione delle banche estere tra le macro-aree, 1995-2002 Forte aumento della partecipazione delle banche estere soprattutto in Europa orientale e Asia centrale, e America Latina. La presenza di banche straniere è aumentata anche in Africa, ma a un ritmo più lento. La partecipazione delle banche estere è rimasta stagnante o addirittura è diminuita nel Sud-est asiatico e nel Medio Oriente e Africa del Nord. 4

2.1 Cosa spinge le banche ad andare all estero? a) Il desiderio delle banche di fornire servizi ai loro clienti all'estero Le banche vanno all'estero per continuare a prestare servizi ai propri clienti domestici. Le prove sulla motivazione del "seguire i clienti" sembrano solide quando si tratta di paesi sviluppati, ma c'è meno consenso sulla sua importanza quando si parla di partecipazione di banche estere nei paesi in via di sviluppo. b) I fattori specifici al paese ospitante tra cui le opportunità di mercato e le barriere normative Le opportunità offerte dal mercato locale sono un fattore trainante della partecipazione estera mentre le barriere normative costituiscono un ostacolo all ingresso di banche estere. c) I legami economici, culturali e istituzionali e le analogie nella regolamentazione tra il paese d origine e il paese ospitante La vicinanza geografica e le analogie economiche e culturali favoriscono l ingresso di banche estere. Sharing a border, una lingua comune, legami coloniali comuni, analogie in campo giuridico, normativo e istituzionale e sul piano ambientale sono fattori importanti in tal senso. 5

2.2 Qual è l impatto della partecipazione delle banche estere nei paesi in vai di sviluppo? Concorrenza ed efficienza Generalmente si sostiene che le banche estere operanti nei paesi in via di sviluppo sono più efficienti delle banche nazionali (offrono spread più bassi), e contribuiscono a promuovere la concorrenza bancaria, spingendo le banche nazionali ad abbassare i costi e gli spread. Tutti gli studiosi suggeriscono che l'ingresso di banche estere può portare vantaggi potenziali in questo settore, eccetto negli ambienti che limitano le forza della concorrenza come quando la concentrazione bancaria è alta, le attività bancarie sono limitate e l'ingresso e l'uscita della banca sono difficili (caso del Messico). 6

Stabilità Coloro che si oppongono alla partecipazione di banche estere sostengono che esse: sono finanziatori più volubili (perché hanno legami più deboli con le nazioni in via di sviluppo e hanno più opportunità di business alternativi); potrebbero importare degli shock dai loro paesi d'origine. Coloro che sono favorevoli all ingresso di banche estere credono che queste forniscano una maggiore stabilità al sistema finanziario perché: sono istituzioni ben diversificate; hanno accesso a molte fonti di finanziamento (e quindi saranno meno soggette a shock); soprattutto durante le crisi locali, le banche estere hanno mantenuto la loro offerta di credito, al contrario delle banche nazionali (tassi di crescita dei prestiti più elevati rispetto alle banche locali bassa volatilità dei prestiti minore volatilità del credito). Nel complesso le banche estere possono avere un influenza stabilizzante sui mercati del credito nei paesi in via di sviluppo, almeno dove il settore finanziario è sviluppato. 7

Accesso al credito Coloro che si oppongono all ingresso delle banche estere nei paesi emergenti sostengono che queste: raccolgono i clienti più redditizi e trasparenti (grandi imprese, che forniscono informazioni hard), riducendo il finanziamento di alcuni segmenti di mercato, come le piccole imprese differenza tra BE grandi e piccole hanno meno possibilità di rinegoziare il prestito a livello bilaterale e hanno meno successo nel recupero crediti. Coloro che sono favorevoli all ingresso delle banche estere sostengono che: queste hanno accesso a una riserva più ampia di fondi mutuabili, che possono aiutarle a mantenere livelli più elevati di erogazione di prestiti; il fatto che le banche straniere si focalizzano sulle imprese più trasparenti (quindi quelle più grandi) può migliorare l'accesso al credito anche alle imprese più piccole, poiché si costringono le banche nazionali a concentrarsi su tale tipologia di imprese. In sintesi le banche estere sono meno propense a concedere prestiti alle piccole e opache imprese rispetto alle banche nazionali. Ciò nonostante, vi sono anche prove che la loro presenza può avere complessivamente effetti positivi per l'accesso al credito. 8

3. Crisi e partecipazione di banche estere nei PVS Il percorso logico che seguiremo per articolare la trattazione è il seguente: 3.1 Modelli generali Si presentano i dati sulle crisi bancarie e sui livelli post-crisi delle partecipazioni delle banche estere. 3.2 Regressioni cross-country Si evidenzia la relazione tra le crisi e la variazione del livello di partecipazione delle banche estere. 3.3 Timing: Regressioni country fixed effect Si individua il momento in cui sono aumentati i livelli di partecipazione delle banche estere. 3.4 Partecipazione estera, crisi e credito privato Si mostra se i più elevati livelli di partecipazione estera post-crisi sono coincisi con un aumento della concessione del credito. 9

3.1 Modelli generali Le crisi bancarie sono molto frequenti nelle economie in via di sviluppo, dalla metà degli anni 90, 77 episodi di crisi hanno avuto luogo in 72 paesi in via di sviluppo. Le crisi rappresentano enormi sfide per i policy-makers dei paesi in via di sviluppo infatti i costi di gestione delle crisi possono essere molto grandi. Inoltre la maggior parte delle crisi si svolge in paesi con situazioni di bilancio già difficili. Le crisi però rappresentano anche delle opportunità per i paesi in via di sviluppo poiché spingono i governi a pensare in modo diverso. In questi paesi infatti, le crisi hanno spesso incoraggiato i governi a deregolamentare il settore bancario e a consentire l'ingresso di banche straniere. 10

Tabella 4: Restrizioni del settore bancario nei paesi in crisi e non in crisi La Tabella mostra i valori medi di una misura delle restrizioni del settore bancario tra i paesi che hanno avuto crisi tra il 1995 e il 2002 e quelli che non le hanno. L'indice assume valori da 1 a 5 con valori più alti che rappresentano maggiori restrizioni. I paesi che hanno sperimentato le crisi tendono a essere più aperti successivamente rispetto a quelli che non hanno mai sperimentato una crisi (fatta eccezione per l'asia) 11

Figura 2 : Partecipazione delle banche estere tra le regioni nel periodo successivo ad una crisi bancaria In Africa, America Latina, e in particolare nell'europa Orientale e nell Asia Centrale le crisi sono state seguite da un aumento delle partecipazioni delle banche estere. 12

3.2 Regressioni cross-country In questa parte si vuole analizzare il ruolo che le crisi svolgono nel promuovere la partecipazione delle banche estere. Foreign Bank Participation = α i + β 1 Crisis i + β 2 Macro i + β 3 Banking Index i + (1) β 4 Property Right Index i + β 5 Market Size i + β 6 Intial Foreign Index i + β 7' Regional Dummies i + ε i Macro. Ci aspettiamo che la partecipazione di banche estere: -aumenti con la crescita del PIL (relazionepositiva) -diminuisca con il livello di inflazione (relazionenegativa) Banking Index. Ci si aspetterebbe che ambienti più restrittivi siano meno ricettivi delle partecipazione di banche estere (relazionenegativa) 13

Property Rights Index. Ci aspettiamo che le banche straniere siano più diffuse nei paesi che tutelano meglio la proprietà privata (relazione negativa) Market Size. Le banche estere potrebbero trovare ampi mercati più attraenti, e quindi ci aspettiamo una relazione positiva tra il log del PIL e le partecipazioni di banche estere. Initial Foreign Participation. Ci aspettiamo una relazione negativa tra il livello di partecipazione straniera nel 1995-96 e i successivi cambiamenti nella partecipazione delle banche estere, perché nei paesi con alte quote di partecipazione di banche estere, il processo di entrata di tali banche era già completo. 14

Il risultato principale dalla Tabella 5 è che i paesi che hanno avuto crisi bancarie, tendono ad avere un grande aumento della partecipazione di banche estere rispetto a quelli che non hanno avuto crisi. 15

3.3 Timing: Regressioni con country fixed effects In questa sezione si vuole analizzare il timing degli aumenti della partecipazione delle banche estere, cioè si vuole comprendere il momento in cui è cambiato il livello di partecipazione delle banche estere: se prima della crisi o dopo di essa per vedere se la variazione della partecipazione delle banche estere è una causa o una conseguenza della crisi. Foreign Bank Participation it = α i + β 1 Crisis it + β 2 Macro it + β 3 BankingIndex it + (2) β 4 Property Rights Index it + β 5 Market Size it + β 6 Year Dummies it + ε it Foreign Bank Participation it = α i + β 1 Crisis it +β 2 Post-Crisis it + β 2 Macro it + (2 ) β 3 BankingIndex it + β 4 Property Rights Index it + β 5 Market Size it + β 6' Year Dummies it + ε it 16

I modelli (5) - (8) indicano che le banche estere non si sono ritirate durante le crisi, e hanno aumentato la loro partecipazione in seguito alla crisi. 17

3.4 Partecipazione estera, crisi e credito privato L ultima parte tratta della relazione esistente tra crisi, presenza di banche estere e concessione del credito. Partecipazione post-crisi delle banche estere? Concessione di credito La quota delle attività delle banche estere è aumentata dopo la crisi, ma questa maggiore partecipazione non è detto che vada di pari passo con una maggiore concessione di credito. Ciò può essere spiegato dal fatto che con la crisi si ha una distruzione delle informazioni generate attraverso relazioni di lungo termine tra coloro che domandano i fondi e le banche fallite o soggette a M&A. Private Credit it = α i + β 1 Post-Crisis it + β 2 FOB share it + β 3 Post-Crisis*FOB share it + (3) β 6 Macro it + β 6 BankingIndex it + β 7 Property Rights Index it + β 8 Market Size it + β 9 Year Dummies it + ε it 18

Partecipazione post-crisi delle banche estere X Concessione di credito Gli aumenti post-crisi nella partecipazione straniera non sembrano essere associati ad un miglioramento nella concessione del credito privato. Gli autori ipotizzano che ciò può essere dovuto al fatto che i concorrenti stranieri entrati da poco nel mercato tendono ad acquisire banche in difficoltà con portafogli di crediti che necessitano di una profonda ristrutturazione. 19

Partecipazione post-crisi delle banche estere Concessione di credito solo se i livelli di partecipazione sono ELEVATI e STABILI Tale andamento non è generalizzato infatti i paesi con livelli abbastanza elevati e stabili di partecipazioni di banche estere tendono ad avere livelli più elevati di concessione del credito privato sia prima, sia durante e sia dopo la crisi rispetto ai paesi con un basso livello di partecipazione di banche estere in cui quest ultime sono entrate solo di recente. 20

4. Conclusioni La partecipazione delle banche estere è aumentata fortemente in Europa Orientale e Asia Centrale e America Latina, mentre in Africa, essa è aumentata ad un ritmo generalmente più lento. I fattori che spingono l ingresso delle banche estere sono principalmente le opportunità di mercato e le analogie culturali, normative ed istituzionali. Le banche estere tendono a favorire l'efficienza e la concorrenza nel settore bancario e rafforzano la stabilità del settore bancario, ma possono o non possono migliorare l'accesso al credito. 21

Per quanto riguarda il rapporto tra crisi e partecipazioni di banche estere l analisi empirica svolta dagli autori ha rilevato che: - i paesi che hanno sperimentato una crisi bancaria dal 1995 al 2002, tendono ad avere più alti livelli di partecipazione di banche estere rispetto a quelli che non le hanno sperimentate; -l aumento della partecipazione delle banche estere sembra essere una conseguenza delle crisi piuttosto che una causa; - gli aumenti post-crisi nella partecipazione delle banche estere non sono coincisi con un miglioramento della concessione del credito al settore privato ad eccezione dei paesi in cui il livello di partecipazione straniera è stato relativamente alto e stabile. 22