AR P A DIGITAL ART SPLATTER-DOLLS FUORI SALONE 2005 IL FUTURO DI MILANO. HOTEL RWANDA GETRÒ. nr. MILIONI DI IMMAGINI CONDIVISE ONLINE



Documenti analoghi
Amore in Paradiso. Capitolo I

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/ /4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

UN REGALO INASPETTATO

PROGRAMMI RAFFINATI ED INNOVATIVI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

Mario Basile. I Veri valori della vita

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

informazioni che si può leggere bene, chiaro con caratteri di scrittura simile a quelli usati nella stampa, ma scritti a mano chi riceve una lettera

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

TEMPO TEMPO. Oggi la maestra ha chiesto ai bambini e alle bambine di pensare a una frase con la parola tempo. Quante idee diverse!

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

Roberta Santi AZ200. poesie

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Nina Cinque. Guida pratica per organizzarla perfettamente in una sola settimana! Edizioni Lefestevere

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Il Principe Mezzanotte. Scheda di approfondimento. Materiale didattico di approfondimento per insegnanti e operatori

lettera raccomandata. Ecco alcune parole ed espressioni che possono aiutarti a capire meglio il testo.

Università per Stranieri di Siena Livello A1

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

LA NATURA E LA SCIENZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

ANICA, TRA PASSATO E FUTURO

ICS Pisacane e Poerio Milano Classe 2^D Scuola Primaria Anno Scolastico

Le attività che l associazione svolge sono:

Ciao!! Un cielo stellato così come lo puoi vedere con i tuoi occhi. Il cielo visto da un potente telescopio molto lontano dalle città

PROGETTO : " COLORI E SUONI "

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

Che Cosa È GlobalAdShare (GAS)

4. Conoscere il proprio corpo

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

La prima pagina uno schema fisso La testata manchette

Pensieri di Reza Kathir

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

Mentore. Presentazione

Intervista a Gabriela Stellutti, studentessa di italiano presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP).

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI

Introduzione L insegnante: Oggi impareremo a conoscere le nostre capacità e quelle degli altri. Impareremo anche come complementarsi a vicenda.

MANIFESTARE RISULTATI ESTRATTO

Nonni si diventa. Il racconto di tutto quello che non sapete

IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE

CEPIM-Torino Centro Persone Down Museo Nazionale del Cinema

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

Auguri mamma! Festa della mamma 2014

P R O G E T T O IL PESO DELLE PAROLE. ( Coro per voce sola)

Asilo nido Melograno Anno scolastico

NEWSLETTER N. 26 maggio 2014

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014

IL PENSIERO COSTRUTTIVO. Gli 11 Presupposti del Successo. nel Coaching Neuroscientifico

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro

Come fare una scelta?

ARCHITETTAMI. Location per un fotografo PROGETTO REALIZZATO DA: ARCH. FRANCESCA PERATONI

Trascrizione completa della lezione Lezione 002

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, aprile

NONA LEZIONE L AUTOSTOP

Finalità. Sensibilizzare al rispetto di genere per prevenire forme di discriminazione.

"#$"%&' (%&#((%! &#)'!*'"!+'$%(),!

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

I frutti dell Amore. Sentiamo il delizioso profumo dei fiori d arancio

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

Le frasi sono state mescolate

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

Il Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa!

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Da dove nasce l idea dei video

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta

PECS (PICTURE EXCHANGE COMMUNICATION SYSTEM) LA COMUNICAZIONE PER SCAMBIO DI IMMAGINI

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la

Mostra Personale Enrico Crucco

Indice. Imparare a imparare

I CAMPI DI ESPERIENZA

NELLA FORMA ATTIVA IL SOGGETTO COMPIE L AZIONE ESPRESSA DAL VERBO. Angela intervista Laura

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

MAKING IDEAS HAPPEN. Le 10 cose da sapere per essere innovatori nel proprio business online

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

Mafia, amore & polizia

MA TU QUANTO SEI FAI?

Costruisci il tuo mood grafico

BUON LAVORO. Linee guida per la realizzazione della campagna Buon lavoro! nelle residenze per anziani dell Alto Adige INTRODUZIONE LA CAMPAGNA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

Dai diamanti non nasce niente

Dopo il recente evento sismico,le associazioni Incontrarti e Piccole onde hanno avuto l'occasione di proporre alla classe III B della scuola don

CRE UGOLINI. Giacomo Pulcini

IO, CITTADINO DEL MONDO

HOLTER MONITOR. Illustrazione di Matteo Pericoli 2002

Transcript:

AR P A nr. mensile - 0,00 RIVISTA DIGITALE SULLE NUOVE TENDENZE CULTURALI DEL NOSTRO TEMPO. DIGITAL ART MILIONI DI IMMAGINI CONDIVISE ONLINE SPLATTER-DOLLS LE BAMBOLE CON IL SENSO DELL ORRIDO FUORI SALONE 2005 LE ESPERIENZE DAGLI EVENTI PIÙ GLAMOUR IL FUTURO DI MILANO. LA NUOVA FIERA DI MILANO, IL POLO ESPOSITIVO DI RHO/PERO, È REALTÀ HOTEL RWANDA AL CINEMA, L ULTIMO GENOCIDIO DEL SECOLO BREVE GETRÒ GENOVA RETRÒ E LA VIA DEL PORTO aprile -maggio 2005

voody \\ silicato \\ tossicitrato \\ zeolite \\ ossido \\ solfato I BadFriend aspettano i vostri racconti per iniziare l invasione delle soffitte... \\ xilitio \\ crotolo Il tema è libero... \\ lasciati mr ispirare mutandina\\ dalle sensazioni e dalle emozioni Inventa la loro storia o un racconto che li veda protagonisti. provocate dal loro aspetto! La Redazione di ARPANet voody sceglierà le storie migliori per allegarle ad ogni BadFriend! \\ silicato \\ Zeolite tossicitrato \\ zeolite Non perdere l occasione di dare vita a queste strane creature... Ho letto da qualche parte che i cristalli riescono a contenere gli slanci dei sentimenti più forti. Mi chiedo cosa ci possa essere in questo zeolite che sto osservando nella teca del Museo di scienze naturali. Rabbia? Passione? Amore? O forse un sentimento crudele come l odio o il rancore? O forse niente. Se potessi dare una forma a quello che sento oggi, probabilmente il risultato non sarebbe un cristallo. Potrebbe essere una creatura poco equilibrata con un solo grande occhio. Troppo grande e spalancato sul mondo. L altro è stato accecato dalle brutture che ha visto. Una creatura che ha sofferto e che guarda il mondo stranita. Con le dita delle mani \\ ossido \\ solfato e dei piedi legate dai suoi stessi pensieri. Una creatura allo stesso tempo vivace e speranzosa come le foglie a primavera. Se il mio sentire dovesse diventare qualcosa di esterno da me vorrei che fosse bello come questo BadFriend: Zeolite. \\ xilitio \\ crotolo Ora li puoi acquistare su... www.arpabook.com/fashion

10 Sommario. aprile -maggio 2005 8 18 16 32Libri. 28 14 23 24 29 34 31

Novità editoriali. Ognuno di questi racconti ha un suo respiro. Un ritmo. Una mano che li ha scritti. Un cuore che li ha sentiti. Una musica che digita note fra i capoversi. Ognuno di questi racconti, brevi, lunghi, brevissimi ha un autore. Che non conosco. Eppure un filo c è: l ho trovato nell ingenuità e nel disagio che serpeggia tra le righe, nella disillusione di frasi brevi, a volte frammenti, poco più che schegge, nella fragilità di sentimento che li accomuna tutti. C è un senso di paura aleggiante in questi autori... Paola Calvetti Berselli estrae da Né con te né senza di te la figura della madre di Nicola, offre la voce narrante al diario di Francesco (e in questo rispetta alla lettera la regola del sequel), ne sviluppa il personaggio che vendica l amico Nicola e tutte le vittime consenzienti e ignare di madri possessive, egopatiche e anaffettive. Ma ne diviene gli stesso vittima, in un inesorabile declino senza possibilità di appello. Non si sfugge al proprio destino mentale, suggerisce l autore in ognuno dei tre racconti. Che hanno un filo unico che li lega. Il senso di morte. Di fine dell amore. Né con te, né senza di te. Appunto... Paola Calvetti Scavando con abilità nelle pieghe dell animo umano per tracciare il conflitto assolutamente individuale di chi, cercando una propria libertà, o forse, soltanto, un proprio posto, non accetta di uniformarsi ad una società solo apparentemente illuminata; conflitto che il protagonista del libro non può che risolvere opponendo, al Bene decantato dagli amministratori della città perfetta, quella sua seconda natura, inquieta ed inumana, ricacciata fino all ultimo in fondo allo specchio. Come il racconto di una vecchia e cara amica, Tutti i colori del Blu ci intenerisce e ci commuove. Con un lessico familiare ricco di parole al gusto di caramelle di zucchero - la protagonista, esule felice in terra normanna, ci insegna come ci si rialza dopo gli sgambetti del destino senza perdere la voglia di ricominciare, mai. Il segreto? Nel Blu dell oceano, ovviamente. Una lettura piacevole e lieve da fare la sera, proprio quando il giorno si fa più dolce Lei che era nata e vissuta all ombra del cemento della città, mangiando tramezzini e yogurt a mezzogiorno, correndo, sempre, per arrivare prima degli altri, come facevano tutti là, perché tutti dovevano arrivare prima, ebbene lei un giorno si era improvvisamente fermata ed aveva deciso che tutto ciò che aveva fatto sino a quel momento poteva bastare, e doveva finire, e finire subito.

Editoriale. di Paco Simone In palmo di mano. Non sono poche le persone che sfogliano una rivista cominciando dal fondo, e scorrono, con le dita, i fogli a ritroso, quasi a voler trovare un punto d osservazione alternativo e personale. C è chi predilige le pagine di destra, chi si sofferma su grandi immagini colorate, chi, mentre sfoglia, non può fare a meno di leggere anche le didascalie alle figure. Chi salta qua e là, e poi sbircia più avanti; chi è mancino, e non punta gli sguardi sulla mano che sfoglia; chi, poi, è meticoloso, e si sente costretto a leggere in ordine, dalla prima all ultima pagina; chi, ancora ed è il mio caso evita deliberatamente il sommario, per non guastarsi la sorpresa di scoprire i mondi che le pagine via via creano. In effetti, una rivista digitale sottrae il piacere di sentire la consistenza della lettura tastando lo spessore delle pagine tra i polpastrelli, e non permette di lasciare alla consapevolezza un po istintiva del tatto l arbitrio di muoversi oltre la metà del giornale, o direttamente in fondo, o qui e lì, nel mezzo o nel principio del leggere. Tutto diventa più ragionato: nel file PDF, i segnalibri preimpostati guidano verso mete precise, senza possibilità di errore-errare in libertà tra le altre pagine, prima o dopo l articolo che interessa. Non credo sia del tutto positivo: anche sfogliare progressivamente la rivista utilizzando le barre di scorrimento lascia poco spazio ad una libertà creativa nell atto della lettura che poi è, in fin dei conti, scoperta. I mondi in superfi cie, da un punto di vista diverso: in volo sopra il lago di Lecco, maggio 2005. (photo: ARPANet) E così, oltre ad invitare i lettori a stampare queste pagine, per poterle avere in palmo di mano, affinché siano le mani, d istinto, a condurre gli occhi verso ciò che potranno leggervi, ho voluto iniziare l editoriale con il titolo del racconto che si trova più o meno a metà di questo numero. La storia di Sarah Sivieri potrebbe essere quindi il punto di partenza di un percorso di lettura che, dalla Galleria d arte del signor Zimmermann, dove i destini di due persone si incrociano, si inoltri poi nell arte, digitale, raccolta dai molteplici approdi sul web nell articolo di Matilde Cattaneo; da qui, la rotta potrebbe raggiungere le molte pagine dedicate alle esperienze di arte e design del Fuori Salone a Milano, oppure deviare verso un design da mangiare, secondo le intenzioni delle Ciboh, intervistate da Carlotta Vissani. Le connessioni tra un mondo e l altro sono infinite. I mondi anche: perché ogni parola ha un suono che inventa mondi*. * Ogni parola ha un suono che inventa mondi, AA.VV., a cura di Milo De Angelis, Franco Loi, Gino & Michele, Raul Montanari, Aldo Nove, ARPANet, Milano, 2002.. ARPA. 5

dal Web. Tempo fa erano ancora le classiche bambole di pezza e le tradizionali automobiline da collezione ad animare i pomeriggi di bambini e bambine alle prese con i loro passatempi preferiti. Poi i tempi sono cambiati... Nui Podolly: www.kidrobot.com OX: www.uglydolls.com www.chax.net La tecnologia è entrata quasi di prepotenza a far parte di un universo che dovrebbe in teoria rappresentare la spensierata innocenza dell'infanzia, e in questi ultimi tempi hanno preso piede categorie di bambole, pupazzi, oggetti artistici e complementi d arredamento bizzarri, fuori del comune e apparentemente generati dai nostri peggiori incubi e da fantasie umane impregnate di uno spiccato senso del macabro e dell orrido. Il senso del giocattolo tradizionale cambia, divenendo oggetto da collezione più appetibile per l occhio di un adulto piuttosto che per quello di un bambino. Ma (perché per ogni cosa esiste un ma, NdA), questo squadrone di Urban Toys ci affascina, ci stupisce, ci incuriosisce e ci fa spontaneamente esclamare: Questo oggetto è geniale. Bellissimo, anche se in quel momento stiamo tenendo tra le mani, o semplicemente guardando sullo schermo del nostro computer, l'immagine di una tenera quanto mostruosa Ugly Doll piuttosto che due shackers per sale e pepe a forma di fantasmino bianco, con una lacrima che scorre sulla guancia di liscia ceramica. Le proposte sono molteplici, e paiono voler accontentare qualsiasi gusto, a patto che esso esca dagli schemi e non si blocchi di fronte all insanità mentale trasformata in arte, perché è di arte creativa che stiamo parlando. Il Giappone e la Cina, con la loro naturale propensione verso ciò che è cartoon, Anime, Manga e gusto bizzarro, gettano le basi creative, offrono artisti a cascata a cimentarsi nell ideazione di giocattoli atipici. Da qui nasce quasi un gusto per il feticcio, per le edizioni limitate, per i pezzi unici realizzati con materiali e forma ogni volta diversi. È il gusto per il brutto, per il poco attraente, per lo splatter-toy. Ed è boom: una insana passione per bocche cucite malamente con semplice filo nero, per occhi sbilenchi a forma di croce e per canoni di proporzione fisica completamente scardinati. Quindi, sì a pupazzi dalle strane fattezze e dall aspetto alieno, dalle tante braccia e dai colori più accesi. Ed è questa la cosa davvero interessante. In un era in cui i media ci bombardano con improbabili e inaccessibili modelli di bellezza, quello che è brutto riesce a vendere, quello che attinge ispirazione da un senso dello humour dark, cinico e mortifero fa colpo. Ecco imperare le Living Dead Dolls, bambole già con un piede nella fossa; le Little Apple Dolls, ispirate ad una fantasiosa storia con una protagonista d eccezione: una bambina deceduta e dagli occhi vacui che dona vita a una Little Apple Red cascata da un melo; Scared Bears, che da tradizionali giocattoli si trasformano in oggetti di culto orrorifici e crudeli (tra cui spicca Gloomy Bear, un tenero e soffice orsetto artigliato come Freddy Krueger, intento a giocare allegramente con il suo padrone per poi stenderlo al tappeto in maniera davvero poco gentile, tra spargimenti di sangue). Bisogna sempre tenere presente come il cinismo e il senso dell umorismo a tinte fosche siano alla base di tutto. Considerare questi giocattoli come poco educativi o violenti sarebbe sbagliato e snaturerebbe il senso che queste creazioni vogliono avere: una 6. ARPA.

Splatter-dolls... di Carlotta Vissani semplice evasione dall ordinario per dare libero sfogo alle contraddizioni umane, alla dicotomia che regna sovrana nell animo di ognuno di noi. È da questo concetto che prende vita un personaggio come quello di Nui Podolly Sheep, un simpatico ariete, dalle fattezze deliziose e dallo sguardo imbronciato, in grado di travestirsi da Lupo, suo rinomato antagonista, per evitare di fare una brutta fine. Tutti prodotti altamente di nicchia che stanno conquistando il proprio spazio sul Web, pur restando nascosti nei loro anfratti ombrosi. Ma ci sono anche prodotti molto più commercializzati, come le "Baby Bratz", totalmente fashion-addicted, con la smania di essere sempre al passo con i tempi e con le ultime mode, perfette nella scelta dei loro accessori kitsch e dal gusto discutibile, a spasso con un gattino nero o una rana verde. Anche venti tra gli stilisti più famosi nel panorama della moda si sono cimentati, in collaborazione con il fashion-magazine di culto negli USA "Visionaire", e il sito "KidRobot", nell ideazione di caricaturali e simpatici micro-pupazzi griffatissimi, che riproducono in qualche modo le loro preferenze stilistiche nel campo della moda. Naturalmente le due edizioni, una nera e una rossa, sono limitate a poche centinaia di pezzi, come spesso succede per gli articoli che nascono e vivono nel campo del collezionismo. Facilissimo è infatti leggere nella descrizione di questi feticci, siano essi pupazzi, lampade, tazze, vassoi, cuscini o Urban Vynils (personaggi di gomma snodabili e generalmente accessoriati) la dicitura "It's Highly Collectible", proprio per la propria natura di pezzi da custodire gelosamente. Generalmente, ogni creazione ha la sua storia personale, ogni personaggio ha qualcosa da dire, ed un suo profilo ben delineato che, nonostante tutto, lascia spazio alla fantasia, ovvero il motore alla base della creatività, sana oppure velata di intelligente pazzia. www.teddyscares.com GLI SPLATTER-TOYS NEL MONDO... www.visionaireworld.com www.goblinko.com www.mulletheadtoys.com www.littleappledolls.com www.livingdeaddolls.com www.cerealart.com...e IN ITALIA? Arrivano gli esclusivi BadFriend, dal progetto della creativa Irene Costa. Pezzi unici, realizzati a mano, in vendita in esclusiva su... www.arpabook.com/badfriend. ARPA. 7 www.friendswithyou.com

Textures tendenze. Design&nuove Fuori Salone: di Francesca Fasoli Fiori e textures floreali come preziosi broccati, dai mosaici di Bisazza al wallpaper (sfondo) del sito dell Istituto Marangoni. Moda, design e web-design si scambiano forme e idee. La texture-mania ha contagiato tutto il mondo della creatività: sbocciano tappezzerie floreali nella comunicazione online, sulle copertine delle riviste, sulle stoffe dei divani. Bisazza e Marcel Wanders Una scenografia fi abesca, l esaltazione del decoro eccessivo. Marcel Wanders utilizza i mosaici di Bisazza per creare ambienti, oggetti e figure. Lampadario Barokko Sinuosi riccioli barocchi per le lampade e i lampadari in polimetilmetacrilato, tagliati al laser e lavorati a mano. Ruga Design è una società giovane che parte dal design autoprodotto, ma che ha già instaurato importanti contaminazioni e collaborazioni. www.rugadesign.it Moooi Mobili neri di Marcel Wanders. Lo spazio Moooi al SuperStudio è decisamente ispirato ai fi ori e alla natura e così anche tutta la linea esposta. www.moooi.it 8. ARPA. Brand van Egmond Candels & Spirits, cristalli Swarovski e rifi niture in nickel per un moderno candelabro ad effetto cespuglio in fi ore.

Bombay Sapphire testo testo testo bicchieri etc... Antonella Bersani Fiabesco e fl oreale, un miscuglio di panno lenci, velluto, seta, nastri e fil di ferro per gli oggetti della collezione Il giardino delle delizie, esposti da Pitti Living, padiglione Visconti dell ex Ansaldo. Armani/casa Decoro fl oreale di ispirazione orientale. Industreal Floreale mattonella modulare per creare composizioni. www.industreal.it/index_fl ash.html Driade Rami come riccioli per Chalais. Progetto di Borek Sipek. Tappeto in pura lana vergine 100% con lavorazione tufted a mano. Sito e pubblicità dell Istituto Marangoni. www.istitutomarangoni.com La copertina della rivista Interni

Design&mostre. Swarovski Crystal Palace è alla sua quarta edizione. Quest anno, il tema della luce è interpretato da celebri rappresentanti del mondo del design, come Ron Arad, Yves Béhar, Paul Cocksedge, Tom Dixon, Ferruccio Lariani, Chris Levine, Anurée Putman, Karim Rashid e Tokujin Yoshioka. di Francesca Fasoli Voyage, di Yves Béhar 700 kg di installazione destinata al terminal 4 dell aeroporto JFK. Lexus L-Finesse Il giovane architetto Junya Ishigami ha creato la magica ambientazione nel Teatro dell Arte di Milano. Il visitatore si muove lentamente negli spazi attraversando una nebbia impalpabile e luminosa. Chandelier, lampada di Kazuyo Sejima Concept car LF-A 10. ARPA.

«Nulla ha senso in biologia, se non alla luce dell evoluzione.» T. Dobzhansky IN-NATUREVOLUTION Mostra-installazione presso il Museo di Storia Naturale. Alcuni diorami del Museo sono stati sostituiti, inserendo monitor e inconfondibili prodotti Bang & Olufsen. ALU c/o SuperStudio Più Uno spazio dove giocare e divertirsi, un prato verde per prendersi una pausa, mangiare un gelato e dondolarsi su un divano appeso al soffi tto. www.alu.it ARPA. 11

Coffee Stools dadriade Nelle sale affrescate, Ishi, pouf con rivestimento in pelle di Naoto Fukasawa. www.driade.com OPENAIR DESIGN Per i suoi primi 50 anni, Interni ha chiamato nove progettisti, con la supervisione di Michele De Lucchi, per creare un percorso nel giardino della Triennale che già ospita I bagni misteriosi di Giorgio De Chirico. 12. ARPA.

Design&architettura. di Paco Simone La data era stata fissata già 30 mesi prima, alla vigilia dell apertura del cantiere. Dopo dieci milioni di ore lavorative, e consegne intermedie addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia, la nuova Fiera Milano è una realtà. L area dismessa, di oltre due milioni di metri quadrati, su cui precedentemente sorgeva una raffineria Agip, è stata bonificata e riedificata a tempo di record, dando corpo ad un progetto vagheggiato sin dai primi anni Novanta: fu allora che il committente, l attuale Fondazione Fiera Milano, ritenne di delocalizzare i padiglioni situati nel centro città, permettendone così una destinazione alternativa e, nel contempo, individuò la periferia nord di Milano come posizione ideale per creare il complesso espositivo più grande e moderno del mondo. Il non senso della fiera in pieno centro, per usare le parole del critico d arte Gillo Dorfles, è stato risolto con una brillante operazione di innovazione, non solo nei materiali e nell estetica, ma anche nell approccio metodologico, che ha seguito leggi e procedure del mercato internazionale, consentendo al general contractor di lavorare nella certezza di poter disporre dell area, delle licenze e dei finanziamenti necessari. Un appalto che si è assegnato poco dopo un primo che era anche offerta d acquisto dei terreni della Fiera entro le mura cittadine; per concatenare una trasformazione dopo l altra: con la cordata Citylife, che si è aggiudicata l impegno di mutare completamente aspetto al Polo Urbano entro il 2014, il trasloco di una tra le più riconoscibili istituzioni milanesi ha ingenerato un avvicendamento di nomi di primo piano nello scenario dell architettura contemporanea, da Zaha Hadid a Daniel Libeskind, da Arata Isozaki a Massimiliano Fuksas. Innovazione, eleganza, bellezza. Lo struscio del nuovo secolo è sotto la vela ardita e appariscente disegnata proprio dal geniale architetto italiano. Intorno, raffinate vasche ricolme di ciottoli sommersi nell acqua, cubi d acciaio e vetro, boschetti di bambù, grandi bolle oblunghe sospese, e otto padiglioni grandi ciascuno quanto l intera piazza San Pietro. Ad orientare, sempre, il profilo imbiancato del Monte Rosa, che si intravede puntando l orizzonte attraverso le decine di migliaia di poligoni trasparenti che compongono la splendida onda di vetro, lunga oltre un chilometro. Un percorso che rimarrà gratuito, accessibile a tutti (nei giorni di eventi o manifestazioni fieristiche): il biglietto si pagherà solo all ingresso nei padiglioni. L intento ci dice Luigi Roth, presidente di Fondazione Fiera Milano è di rendere questo luogo un centro di aggregazione. Un posto da vivere, dove passeggiare e chiacchierare, oltre che fare business. Un luogo di socializzazione, secondo il sociologo Guido Martinetti. È lo spirito con cui Fuksas ha ideato il progetto architettonico: Questa Fiera non è una fiera. Questo progetto è un altra cosa. Un esperimento su una situazione. ARPA. 13

territoriale, dove tutto è costruito. Di fronte, si trova un autostrada che non è più un autostrada, ma un corso, dove le automobili in coda procedono ad una velocità urbana. Questo posto è un magma. La Fiera, con i suoi due milioni di metri quadrati, non ne è che un tassello, in cui compiere una simulazione di uno spazio urbano senza automobili. Qui trovi luoghi a dimensione umana: caffè, ristoranti, sale riunioni, uffici, alberghi, parchi. La vela, col suo andamento ascendente e discendente a creare vulcani, crateri, cime e depressioni, rappresenta la matrice del corso cittadino, percorribile su e giù per raggiungere, a piedi o sui tapis roulant, i luoghi di una città possibile. Riprende Fuksas: Pensate al cosmo, a quello che vi avviene, ai buchi neri, alle esplosioni delle stelle, ad un mondo che cambia continuamente. La metamorfosi dell ambiente creato da Massimiliano Fuksas è quella che coinvolge ogni persona che camminerà nei suoi spazi: le diverse manifestazioni espositive attireranno visitatori del tutto eterogenei tra loro, che vivranno in maniera assolutamente personale le ingegnose, strane, affascinanti soluzioni partorite dalla mente di un architetto-inventore di un luogo del sogno da vedere ed esplorare. La parola chiave è, forse, proprio metamorfosi, o metamorph (guarda caso, il titolo dato all ultima Biennale di Architettura di Venezia), e non solo per i diecimila litri di vernici fotocatalitiche utilizzate, in grado di trasformare, appunto, lo smog in innocuo, secondo un processo che imita alla perfezione la fotosintesi clorofilliana. Metamorph è lo spazio continuo, la forma organica, il materiale più avanzato e performante, la sostenibilità ambientale, la trasformazione in contrapposizione alla stabilità millenaria dell architettura intesa come insieme di elementi coerenti, regolari, immutabili. Le forme delle nuove creature architettoniche ricordano quelle primitive della scala evolutiva, come quegli animali marini che non hanno un ossatura tradizionale, ma una struttura autoportante. Le parole di Kurt W. Forster, direttore della Biennale del 2004, calzano a pennello per descrivere quelle grandi bolle? fagioli? sottomarini? o, piuttosto, strani animali? che popolano, qua e là, le vasche d acqua riflettenti della nuova Fiera. Dove la pelle di vetro della lunga onda sembra vibrare con la luce; cambia continuamente colore, in base all incidenza dei raggi solari, e al tramonto si infonde di toni caldi, trasformando le superfici scintillanti d acciaio in pareti rosse e arancio. Dove la pioggia renderà la vela ancora più simile ad un onda dell oceano, quando l acqua scivolerà per chilometri trasformando ancora una volta il vetro in materia liquida in movimento. Il progetto d architettura, dunque, contraddistinto da segni forti, è anche, nello stesso tempo, indefinito, perché mutevole al variare delle condizioni atmosferiche, del pubblico che lo frequenta, delle destinazioni d uso. Il Nuovo Polo Fiera, in definitiva, sarà un luogo palpitante, metamorfico, vivo. Come la città di Milano, che si rinnoverà e sorprenderà negli altri grandi interventi urbanistici di un futuro molto vicino. 14. ARPA.

. ARPA. 15

jumper.it Arte. di Matilde Cattaneo Digital Art! Ho la convinzione che si possa chiamare arte tutto quello che agli occhi dell osservatore risulti tale. Siamo noi a decidere che cosa è arte e che cosa non lo è. Siamo noi a stabilire che è arte un disegno fatto a china, una tela bianca sporcata da strisce di tempera fresca, così come siamo noi a decretare che tutto il mondo della manipolazione digitale, tutto quello che connette e lega a doppio filo la dimensione del disegno, dell illustrazione, della fotografia, della matita e dei tradizionali colori all utilizzo massiccio o meno del computer e dei programmi grafici ad esso connesso (fondamentalmente Photoshop e l animazione 3D), sono pura e vera rappresentazione artistica. Ancora una volta il Web offre siti di grande interesse per quanto riguarda l arte digitale considerata nella sua accezione più generale. Quello che definiamo Digital Art può essere paragonato ad un enorme contenitore di idee creative, di bizzarria cromatica e di molteplicità di forme. Fotomanipolazione, Anime, Oekaki, disegni a matita scansiti e portati sullo schermo (talmente precisi e dettagliati da sembrare quadri, ad un primo sguardo), immagini che vengono trasformate, modificate, arricchite, desaturate, quadri che si compongono accostando elementi che provengono da fonti diverse, uso ingente di textures e brushes create dagli stessi artisti, fumetti e cartoon-characters che nascono come funghi e che sono l espressione di menti artisticamente attive, fotografia allo stato puro incorniciata e spesso firmata tramite watermark signature. E allora ecco che il Web diviene punto di incontro per artisti alle prime armi e per chi ha già esperienza sul campo, quindi professionisti e persone che aspirano a diventarlo o che si dilettano a giocare con la fantasia per poi volerla condividere con gli altri e ricevere un commento, una critica, un suggerimento. www.jumper.it Il sistema è generalmente quello dell iscrizione, come ad un normale sito: ogni artista dispone di una pagina da personalizzare su cui può postare le proprie opere, titolarle e attendere che altri le vedano e le commentino. Deviantart è probabilmente la più grande fucina di immagini e arte digitale presente sul Web. Annovera più di 11 milioni di quelle che vengono chiamate Deviazioni e migliaia di Deviant Artists provenienti da tutto il mondo. Un contatore automatico aggiorna in tempo reale il numero di deviazioni che vengono caricate ogni minuto. Decine di communities danno la possibilità agli iscritti di riconoscersi e di affiliarsi ad uno spazio che rappresenti i propri gusti personali; ogni artista ha qualcosa da insegnare all altro e condivide tutorials e materiale per manipolare (a patto che venga poi citato con un link quando il lavoro verrà caricato). Le categorie sono diverse, e offrono immagini spesso degne di nota. Deviantart offre anche la possibilità di acquistare nel suo Online Shop le stampe dei migliori lavori a prezzi abbordabili. PictoPlasma, seguendo le orme di DeviantArt, raccoglie circa settemila character-designs, opera di 900 artisti che si identificano con un nickname e possiedono la loro galleria personale di immagini e, spesso, anche il link ad un website personale più completo. DigitalArt assolve alla stessa funzione, ma presenta una grafica più scarna, semplice, poco colorata, probabilmente per rendere meno difficoltoso il caricamento del materiale. Anche qui la community si presenta ben nutrita:spesso gli artisti non superano i vent anni, ancora più spesso quello che riescono a produrre è sconvolgente per precisione e peculiarità, altre volte è specchio delle loro paure e quindi offre un immaginario dark, oscuro e tetro, sezione che è generalmente sempre presente e gettonata. Jumper offre invece la promozione mensile di una manciata di artisti scovati nei meandri più bui del Web, là dove il talento esiste ma, talvolta, non ha un buon canale di comunicazione. Ecco che, ogni mese, ad ogni artista viene data la possibilità di avere uno spazio proprio che ne aumenti la visibilità, grazie ad una galleria corredata di una scheda di presentazione dell artista come persona e come forza creativa. Anche qui è possibile acquistare le eleganti e preziose stampe fine-art ad alta qualità dei soggetti rappresentati, stampate con cura utilizzando le migliori tecnologie, per farne opere d arte vere e proprie. GLI APPRODI SUL WEB. www.deviantart.com www.digitalart.org www.pictoplasma.com www.jumper.it www.esao.net (Esao Andrews) www.enodia.org (ecat3) 16. ARPA.

pictoplasma, 2004 www.pictoplasma.com www.esao.net Esao Andrews Interessante, parlando di websites personali, è il sito di Esao Andrews che combina, al di fuori dagli schemi, una componente di cinico humour ad immagini irreali, nate nel mondo dei sogni e degli incubi, e a strane creature animali che si accompagnano ad inusuali figure femminili. Rigorosamente in olio su legno. Nessun membro della sua famiglia aveva mai visto uno dei suoi lavori, né dal vivo né in rete, ma i navigatori avranno certamente apprezzato l operato di questo giovanissimo artista. Lo stesso dicasi per una italiana che si definisce attualmente freelance designer e che si cela dietro il nick di Ecat3, la cui arte stupisce per il suo lato oscuro e per l utilizzo di textures che usurano i soggetti, oltre che per la presenza di elementi meccanici (tubi e ingranaggi) che si incastonano letteralmente nel corpo umano, quasi a decretarne la dipendenza da meccanismi senz anima. Un occasione unica per potersi esprimere, una grande chance per poter condividere una passione e un valido canale che consente, a chi ama l arte ma non la sa maneggiare, di bearsi delle immagini altrui con un semplice click che, per una volta, non resterà un gesto meccanico ma lascerà qualcosa di più profondo. PICCOLO DIZIONARIO TECNICO PER I MENO ESPERTI: Oekaki Tradotto dal giapponese, vuol dire scarabocchio. Gli Oekaki sono generalmente immagini comprese tra i 100 e i 600 pixels per 72dpi. Non sono ideali per la stampa ma si prestano molto bene per la grafica dei siti web e per gli avatars. Brush È, molto semplicemente, un pennello digitale che serve per modificare le immagini e manipolarle. Una vasta e validissima collezione di Brushes di ogni genere e tipo può essere reperita sul sito www.prettybrush.cjb.net. Texture Potremmo definire texture ogni sfondo utilizzabile per manipolare le immagini. Un ricchissimo sito di texture scaricabili gratuitamente è il seguente: textures.forrest.cz. Watermark signature Letteralmente è la propria fi rma permanente per definire il copyright sull opera. Consiste in una sorta di fi ligrana applicata sull immagine. Trovate un utile tutorial (lezione) al seguente indirizzo: www.escrappers.com/signature.html Per chi non può rinunciare ai manga, esiste un mondo intero dedicato solo a loro! www.minitokyo.net E quando arte e animazione si legano... www.studioaka.co.uk/jojo www.skyandsnow.com www.vectorpark.com www.symbiob.com 2000-2005 Dream Dolphin Enterprise. ARPA. 17

Narrativa. di Sarah Sivieri In palmo di mano 18. ARPA. È condivisa opinione che la verità su un uomo risieda negli occhi. Eppure, ancor più veritiere dello sguardo sono le mani, che con maggiore difficoltà sfuggono alla disciplina della menzogna: se abbiamo freddo, non potranno fare a meno di tremare, se siamo colti da vergogna, di farsi di ghiaccio. Le mani, inoltre, parlano della nostra storia, dicono se siamo stati in un campo o dietro ad una scrivania, i loro solchi rivelano l età. Il mutare delle loro linee, se correttamente interpretato, segna le tappe del percorso che il destino aveva in serbo per noi da tempo immemore.

Le mani di Jacopo sono di continuo coperte dalla polvere sottile del marmo o dalle schegge intruse del legno. Mute testimoni del talento di uno scultore, provocano abrasioni sulla pelle di Michela, che con lui s intrattiene nel giardino di casa a notte fonda. «Hai sentito anche tu?» «Cosa?» Jacopo allontana le sue labbra da quelle dell amante per porsi in ascolto. «Non so, un rumore».- «È solo il vento».- Solo il vento, un vento sibillino che fa risuonare le frasche e porta un deflagrare di voci lontane, ostili, come di creatura votata ad una fine imminente. Michela, leggendo nell aria i segni di un cattivo presagio, si stringe a Jacopo non per amarlo ma per trattenerlo, quasi il suo corpo le fosse già estraneo, protetto da un inviolabile lontananza. Cerca di restare oltre il lecito, a malincuore s incammina per il vialetto e scompare dietro la siepe. Il ragazzo, in piedi contro una colonna del portico, strappa la linguetta di una lattina di birra e beve lunghe sorsate soddisfatte, lo strepito della coscienza tacitata dallo sforzo fisico di condurre due relazioni parallele. Sua madre compare nel cono di luce dietro le spalle. Ha un aria tra il deluso, lo scontento e l arrabbiato. «Da quanto va avanti questa storia?» «Cosa? Quale storia?» «Non far finta di non capire. Parlo di Michela». Jacopo s incanta con la lattina a mezz aria: dunque il rumore non era il vento. Aspetta una scenata che non viene. «Da un po», è costretto ad ammettere a malincuore. «Fai in modo che finisca. Con una delle due, almeno». Siccome il tono, e soprattutto l oggetto della discussione, è di quelli che non ammettono replica, lui non replica: finisce la birra in compagnia della luna piena di maggio, confermando in cuore la decisione presa fin dal principio....le mani sfuggono alla disciplina della menzogna. I genitori di Michela possiedono una gioielleria nel centro di Milano, un negozio piccolo di cose preziose nel retrobottega del quale ha trascorso innumerevoli pomeriggi a sudare sulla fisica quantistica. Dopo la laurea, di tanto in tanto, ci torna. Oggi l ha fatto per trovare scampo al gelo di gennaio e alla solitudine senza speranza che il forzato allontanamento da Jacopo le ha lasciato in dono. Trattandosi di una relazione clandestina, mai si è confidata con anima viva e soltanto il cuscino della sua stanza ha potuto asciugarle le lacrime. Agli albori dell idillio si era illusa che, con il tempo, la scelta sarebbe caduta su di lei. Le 16.35 di questo sabato segnano la misura immensa del suo errore di valutazione. Una tenda la separa dal locale adibito all accoglienza dei clienti, nell altra stanza Rossella trilla raggiante: «Non lo so, sono indecisa. Tu cosa dici?» «Non dico niente, amore. Scegli quello che ti piace di più. Possiamo vederne altri?» La commessa fa irruzione nella stanza a passo spedito e apre la cassaforte. Sotto il velluto blu, nella quiete del buio, una decina di anelli riposa nell attesa del dito giusto al quale saldarsi: Jacopo sta acquistando il pegno di fidanzamento al suo amore. Silenziosa, senza emettere un fiato, Michela estrae dalla borsetta una lettera che per due settimane non ha avuto il coraggio di aprire e con un taglierino lacera l involto. Nello stesso momento, in un altra parte d Europa, nel Barrio gotico di Barcellona, per la precisione, una monetina resta sospesa in alto per qualche secondo. Moira chiude gli occhi, nella speranza che nessun turista calpesti la peseta a terra e alteri il corso del suo destino. Moira ha ventidue anni, cinquemila pesetas nel conto in banca, ottimi voti all accademia, due quadri non finiti su un cavalletto, un impiego da cameriera e forse la possibilità di trasferirsi a Berlino. Pensando che. ARPA. 19

Narrativa. sia venuto il momento di dare una svolta ad un esistenza che le calza stretta, tenta la sorte: croce, resta a Barcellona, testa, parte per la Germania. Il responso è testa: così vuole la dura necessità, incurante dei suoi dubbi e della paura che sempre accompagna le decisioni più grandi. Raccoglie la monetina da terra, la soppesa, la guarda, la ripone nella tasca della giacca e pianifica lo spostamento. La settimana seguente, un treno diretto a Monaco lascia i binari nebbiosi della Stazione Centrale di Milano. La famiglia di Michela al completo agita le mani, suo padre trattiene a stento un fiotto di lacrime di commozione e d orgoglio: la sua bambina è stata accettata come ricercatrice al prestigioso istituto di fisica Max Planck. Michela non è né triste né felice. Piuttosto, si sente sollevata all idea di frapporre un considerevole numero di chilometri tra lei e Jacopo. Infine, pur non desiderandolo, anche Moira si trova su un treno diretto a Monaco. L intenzione iniziale era di prendere il diretto per Berlino ma, sia che lei sia un po dura d orecchio, sia che la suoneria della sveglia non sia potente abbastanza, si è alzata troppo tardi ed è stata costretta a ripiegare su una soluzione diversa, che comprende un cambio alla stazione di Monaco. Nel dormiveglia nota un signore distinto, sui trentacinque anni, occhieggiare i pennelli che spuntano dalla sacca. «Lei dipinge?» chiede l uomo curioso, tradendo un forte accento tedesco. Moira all inizio non è particolarmente propensa alla chiacchiera, ma quando scopre di dividere lo scompartimento con il signor Zimmermann, proprietario di una galleria nel centro di Monaco, si fa loquace e gli mostra qualcuno dei suoi bozzetti. Giunta in una non meglio precisata stazione al centro della Francia, ha già un lavoro di impiegata nella suddetta galleria e intravede la possibilità di una mostra personale di lì a non molto. L unica cosa che resta da definire è la sistemazione. A Berlino non ci andrà mai. Si addormenta, sprofondata nel sedile, senza accorgersi che, nel palmo della mano sinistra, sotto l indice e in corrispondenza della linea dell amore, una minuscola croce, simbolo di unione eterna, ha cominciato a prendere forma. È maggio, c è la luna piena, una schiera di parenti dal tasso alcolico variabile strilla: «Viva gli sposi, viva gli sposi!» Jacopo e Rossella si baciano e giungono le mani per tagliare la prima fetta dell enorme torta di panna multistrato. Jacopo sembra perfettamente a suo agio nella parte del novello marito innamorato. In realtà, proprio oggi, lo rode il dubbio di non aver fatto la scelta giusta un anno fa, dubbio alimentato dal biglietto di felicitazioni giunto da Michela. Stringe i denti, stringe il manico del coltello e fa affondare la lama nel pandispagna. Se quel giorno, invece di distribuire fettine di dolce, avesse osservato la mano sinistra, avrebbe notato il frastagliarsi della linea della vita in una moltitudine di segni, forieri del dolore che oggi, primo anniversario di matrimonio, gli martella in testa. Per fare una sorpresa a sua moglie, è rientrato dallo studio in anticipo. In una mano ha un mazzo di rose, nell altra una bottiglia di vino, cosicché il biglietto lo deve tenere tra i denti, cercando di non lasciare disgustose tracce di saliva. All ingresso c è una scarpa di Rossella, l altra giace a rovescio qualche metro più in là, seguita da un giacchino leggero, dalla camicetta rosa sul tappeto del soggiorno, da un autoreggente sulla sponda del divano, dall altra nel corridoio notte, da un reggiseno di fronte alla porta della camera. L inequivocabile serie di indizi segnala il fatto che anche per lui è in serbo una sorpresa, non proprio quella che tuttavia si aspettava: Rossella, sul letto, non è sola. Non ha bisogno di entrare 20. ARPA.